Siamo nel bel mezzo di uno dei mondiali più belli degli ultimi anni, l’appassionante scontro tra Hamilton e Verstappen prosegue a suon di sportellate (Copse a Silverstone insegna) e siamo arrivati alla pausa estiva con un carico d’adrenalina pazzesco. In questa cornice è sempre un piacere tornare al volante, seppur virtualmente, e fare ciò che fanno i piloti sfrecciando a oltre 300 km/h per poi frenare improvvisamente e compiere alcune delle manovre più belle e complesse mai viste a bordo di veri e propri fulmini su ruote. Grazie a Codemasters, da quest’anno sotto il controllo di EA, possiamo tornare proprio a vivere quelle sensazioni e quell’agonismo che poche volte una persona può sentire e sfrecciare su e giù per i tracciati di mezzo mondo. F1 2021 è infatti finalmente arrivato, e dopo svariate ore passate al volante a ripercorrere le gesta di grandi piloti del passato – come Senna o Schumacher – siamo pronti a dare il nostro parere per capire se siamo arrivati al limite della simulazione o se c’è ancora spazio per qualsiasi miglioramento. Allacciate il casco e andiamo insieme a scoprire questo nuovo titolo dedicato allo sport più adrenalinico del mondo.
Prendere il comando di una macchina da Formula 1, seppur in forma prettamente virtuale, non è un compito facile e Codemasters ha voluto ricordarcelo tramite la modalità storia che va un po’ più a fondo, mostrando cosa voglia dire realmente vivere in quel mondo. Prendendo spunto dalla celebre serie Netflix Drive to Survive, Braking Point – questo il nome pensato da Codemasters per la modalità – va a mostrare il debutto di Aiden Jackson, un pilota che si è fatto un nome in F2 fino ad arrivare al campionato automobilistico più importante al mondo. Un ambiente fatto di sacrifici, di passione, ma soprattutto di rivalità dove quello che dovrebbe essere il tuo compagno di squadra diventa, in realtà, il primo avversario da battere senza farsi mettere sotto e senza colpo ferire. Nel corso della decina di ore necessarie per portarla a termine, Braking Point mostrerà il lato bello e brutto del business proprio quasi a voler ricalcare quanto visto in DtS in un vero e proprio circolo emozionale che farà breccia, specialmente nell’appassionato, e colpirà proprio lì dove fa più male. Nel corso della modalità storia non potremo fare ciò che siamo sempre stati abituati a fare nelle carriere, sviluppando quindi la macchina e portando a termine intere sessioni di weekend, ma il compito sarà semplicemente quello di mettersi alla guida e vivere gli scenari che il gioco andrà a proporre. Questo, purtroppo, sarà molto a discapito dei giocatori neofiti in quanto verremo buttati direttamente nel centro dell’azione e non ci sarà modo di imparare le piste prima, con il guidatore che dovrà dimostrare un vero e proprio spirito di adattamento pena il riprovare uno stage più volte fino ad arrivare a una soluzione. Purtroppo neanche il livello di difficoltà verrà molto incontro: per un pilota con un po’ di esperienza le modalità Facile e Normale potranno sembrare molto elementari, mentre quella Difficile forse anche troppo ardua; non esiste un vero e proprio bilanciamento e questo potrebbe un po’ minare l’esperienza utente.
Mettendo da parte Braking Point, però, ci si apre il mondo che è il vero fulcro di F1 2021 e della sua serie: le modalità Carriera e MyTeam. Partiamo dalla seconda che non ha un vero e proprio restyling, ed essenzialmente consiste, come lo scorso anno, nella creazione dell’undicesimo team sulla griglia con il giocatore sarà affiancato da un rookie [un esordiente N.d.H.] della F1 – o da una leggenda se in possesso dell’edizione Ultimate – e dovrà scalare il vertice fino ad arrivare a battere grandi team come Mercedes, Red Bull e Ferrari. Grande novità, invece, vedrà protagonista la modalità Carriera che, oltre alla classica da un giocatore, proporrà per la prima volta una vera e propria Co-op con due amici che potranno essere sia compagni di squadra che rivali. Grande enfasi l’ha voluta mettere EA proprio per questa aggiunta in quanto sarà ora possibile prendere un proprio amico e farsi una vera e propria Carriera con possibilità di scambi di scuderie, miglioramenti della propria monoposto – costruita ora in maniera molto più espansa e realistica rispetto al passato – e la costante lotta con sé stessi che diventa invece una lotta con il proprio amico nell’essere il migliore. Non ci sono particolari limitazioni in questa modalità, un giocatore può utilizzare il volante senza aiuti mentre l’altro può guidare praticamente in assistito con il pad: in comune si avranno solamente le impostazioni per quanto riguarda il weekend e la difficoltà con il classico slider, che potrete aumentare in qualsiasi momento. Una cosa fenomenale quanto in realtà molto sottostimata è proprio la possibilità di giocare e divertirsi con i propri amici anche durante una vera e propria carriera, l’essenza della Formula 1 è proprio questa e siamo molto felici di vedere Codemasters e EA puntare molto su questo punto, specialmente in un periodo dove vedere da vicino i nostri cari non è così facile come in passato.
Dal punto di vista puramente del gameplay F1 2021 è la miglior espressione possibile per quanto riguarda il modello di guida e il realismo. Avendo passato molte ore sul precedente gioco – a parte per la review, anche per piacere personale da grande appassionato – il primo impatto avuto è stato molto duro e si nota il grandissimo lavoro effettuato da Codemasters per rendere sempre più realistici i propri titoli. Se infatti in passato il fattore aerodinamico passava in secondo piano, anche grazie al regolamento, e si poneva grande enfasi sulla vera e bruta potenza, con queste vetture 2021 si nota come il congelamento delle Power Unit abbia permesso un’enorme passo in avanti nell’evoluzione dell’auto proprio attraverso le varie appendici aerodinamiche. I veicoli potrebbero sembrare sempre più incollati a terra, proprio come nella realtà, ma sarà invece fondamentale imparare a gestire l’enorme peso che avremo addosso: le macchine da Formula 1 infatti sono mezzi che vanno a velocità assurde e per andare sempre più veloci dovremo avere a mente che la chiave sta proprio nel non esagerare. Rispetto al passato sarà importante come si butta una macchina in curva e – soprattutto – all’uscita, dosare il gas per fare il modo che i flussi d’aria agiscano nel modo corretto e non ci facciano costantemente girare. Nel corso di alcune partite co-op con i nostri amici, infatti, abbiamo notato come la tendenza sia proprio quella di finire in testacoda a causa delle grandi modifiche alle vetture rendendole così completamente diverse da quelle guidate nel corso degli scorsi anni. Un grande punto a favore di Codemasters che non si accontenta di quel che già aveva e tende sempre di più a migliorare per favorire il realismo e avvicinare i giocatori a un mondo così complesso e delicato come quello della Formula 1.
Alcune modifiche effettuate riguardano anche il sistema di utilizzo della benzina e la gestione dei danni. Infatti, come i fan più accaniti sapranno, lo scorso settembre la FIA ha bandito il cambio di mappatura durante la gara e questo va a impattare in game togliendo al giocatore la possibilità di cambiare la modalità motore per utilizzare i diversi tipi di benzina (Magra o Grassa) per gestire il ritmo di gara mentre invece rimane invariato l’uso dell’ERS e della modalità Sorpasso, unico vero modo per cercare di andare più forti a livello puramente di motore. Diverso il discorso per quanto riguarda i danni, una delle cose che è stata richiesta a gran voce dai giocatori per anni e che finalmente è stata aggiunta dagli sviluppatori. In questo F1 2021, infatti, avremo la possibilità di danneggiare non solo le solite parti come le ali anteriori, ma sono stati aggiunti altre tipologie di danno che possono andare a influenzare non solo la gara a breve termine (proprio come l’ala anteriore) ma anche a lungo termine come può essere il fondo o l’ala posteriore, danni che non potranno essere aggiustati con una sosta ai box a e costringerà il giocatore a un completo cambio di strategia e di gestione gara. Sono state inoltre aggiunte, nella sola modalità carriera, della possibilità di guasto delle parti o delle Power Unit, migliorando così il realismo a scapito di varie ingiurie che possono arrivare dalla rottura di una PU a qualche giro da un’insperata vittoria.
Nulla da dire, come al solito in realtà, dal punto di vista tecnico a Codemasters che nel corso degli anni ha sempre dimostrato di saper utilizzare le risorse a propria disposizione e si è proprio sbizzarrita con la presenza delle console definibili “Next Gen” come Playstation 5 (su cui abbiamo effettuato la nostra prova) e Xbox Series X|S. Le macchine sono sempre meravigliose e l’aggiunta del ray tracing – disponibile però solo nella visione delle singole macchine e non in gara – va a impreziosire un reparto che è sempre stato il fiore all’occhiello della produzione. Le nuove console però hanno dato la possibilità di aggiungere sempre più elementi anche durante le gare, come danni sempre più visibili (è molto bello vedere la scocca che si deforma dopo un incidente o il fondo che si demolisce all’ennesimo passaggio sbagliato sul cordolo) e qualche piccolo effetto di usura anche sulle gomme. Le gare con il bagnato, poi, mostrano ancora di più questo salto generazionale con bellissimi effetti particellari e riflessi realistici sull’asfalto bagnato che faranno ingolosire anche coloro meno convinti dell’aspetto esteriore. C’è da segnalare che al momento, inoltre, mancano alcune delle piste che sono state aggiunte al calendario 2020 e 2021 a causa Covid, come Portimao o Imola, ma è stato promesso da Codemasters che nelle prossime settimane arriveranno anche loro, così come il classico aggiornamento di vetture e piloti di Formula 2, al momento relegati ancora alla loro versione 2020.
In definitiva F1 2021 è la migliore simulazione del mondo dedicato alle 4 ruote, con un’enorme miglioramento rispetto allo scorso anno che ci ha sorpreso perché pensavamo che fosse impossibile fare una cosa del genere. È anche vero che probabilmente Series X|S e Playstation 5 hanno aiutato nel salto generazionale e che anche il prossimo anno potremmo aspettarci qualcosa di simile, anche grazie all’enorme cambiamento che faranno i regolamenti – e di conseguenza le auto – nella realtà. La sfida è stata presa da EA e Codemasters e pienamente superata anche dal punto di vista delle modalità con la Carriera che è stata ritoccata, ma non stravolta, e – soprattutto – con l’introduzione della cooperativa in modo da poter giocare con un amico in un tempo dove il contatto umano non è così semplice come dovrebbe. Meno riuscita Braking Point che seppur con un’ottima idea di base – la scoperta del backstage del mondo F1 – si ritrova in un limbo anche grazie alla brutta calibrazione della difficoltà, rimanendo comunque una modalità giocabile ma non di certo il motivo per acquistare questo capitolo. Quello che, invece, è IL motivo per l’acquisto è sicuramente la resa in gioco dei veicoli, con un realismo a tratti esagerato e la trasposizione di un mondo così complesso e pieno di insidie come quello dei motori. Siete fan delle quattro ruote e ogni week race siete lì in trepidante attesa del via? F1 2021 è allora un acquisto obbligato.
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