recensione

Move or Die

Un puzzle games che si difende bene dalla concorrenza del genere

Pubblicato il 5 Febbraio 2016 alle ore 13:30
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di DoppiaM
@DoppiaM

Non è infrequente, in questi ultimi tempi, osservare come piccoli sviluppatori, software house “fai da te” e giovani programmatori in erba cerchino di farsi spazio tra i migliaia di prodotti messi alla mercé del pubblico.
In questo variegato panorama, riesce a farsi spazio Move or Die, titolo di Those Awsome Guys che si presenta come un simpatico ibrido tra un genere paltform in 2D ed un “party games”.
Il gioco si mostra come un piccolo e particolare passatempo che, già dal nome stesso, presenta le sue particolarità.
Vediamo nel dettaglio cosa ci offre Move or Die.
Come accennato nella nostra breve introduzione, la particolarità del titolo sta proprio nel suo stesso nome; letteralmente “corri o muori”.
Move or Die fa di questo semplicissimo concetto il fulcro stesso del gameplay, dove il proprio avatar, per restare in vita, dovrà necessariamente correre e muoversi senza sosta.
La nostra barra della salute non sarà dunque fissa, ma calerà vertiginosamente allorquando non muoveremo il personaggio (a destro o sinistra, salti esclusi).

Corri, Forrest! Corri!

Il gameplay del titolo può essere semplicemente riassunto in una sola parola: freneticità.
Move or Die mette il giocatore davanti ad una sfida, all’interno di una piccola arena e contro altri tre giocatori (che siano amici, sconosciuti o semplici bot), nella quale si dovrà raggiungere il punteggio limite mettendosi alla prova in una serie di piccole e variegate challenge, scelte dagli stessi giocatori e che cambieranno ogni 20 secondi.
I giocatori otterranno un punteggio fisso a seconda della loro prestazione nella singola challange, variando da un punteggio di 5 per il primo classificato fino ad uno 0 per l’ultimo classificato.
Questo meccanismo, che a primo sguardo può sembrare piuttosto confusionario, si rivelerà molto semplice ed intuitivo, portando il giocatore ad avere una più che sufficiente dimestichezza con i controlli di gioco già dopo pochissimo tempo.
Le challenge, punto di forza del titolo, sono variegate e di immediata intuizione.
Si passerà da un numero fisso di sfide disponibili (5 per esser più precisi) per poi sbloccarne di nuove man mano che si sale di livello; passando dal semplice “evita i mattoncini che cadono dal soffitto” al “passa la bomba prima che esploda”, dallo “spara in salto ai tuo avversari” alla “corsa ad ostacoli”.
Tutte queste sfide spingono il giocatore a cercare di completarle nel minor tempo possibile e ciò è dovuto, più che al fatto che l’immobilità fa abbassare i punti vita dell’avatar, al pochissimo tempo che si ha a disposizione per raggiungere il punteggio maggiore.
Allo scadere dei venti secondi, si passerà subito ad un’altra Challenge, randomicamente scelta dal computer di gioco fra quelle in precedenza segnalate dai vari giocatori.
Completare il match e dunque tutte le sfide, porterà il giocatore ad acquisire dei punti esperienza che lo faranno salire di livello, sbloccando nuove challenge da inserire nel novero di quelle selezionabili, oppure delle “skin” per personalizzare il proprio avatar.

Cambiano i fattori, ma non la sostanza

Il gameplay di Move or Die, per quanto possa diversificarsi a seconda delle varie sfide presenti, è comunque tassativo.
Il titolo presenta tre modalità di gioco: Online (nella quale si può giocare con amici o giocatori casuali), in Locale (nella quale poter giocare in LAN, oppure nella medesima tastiera) e Sfida Giornaliera.
In quest’ultima, il giocatore dovrà affrontare delle sfide già prestabilite dal computer e cercare di sopravvivere a più sfide possibili contro altri 3 bot; più sfide verranno superate dal giocatore, maggiore sarà il grado assegnatogli.
La Sfida Giornaliera potrà essere giocato solo un volta al giorno, richiedendo 24h per potervi accedere nuovamente.
Tra le modalità appena elencate varia davvero poco, essendo il gameplay pressoché identico in ognugna di esse (eccezion fatta per la Sfida del Giorno, nella quale non sarà possibile scegliere da sé le challenge da affrontare).

Colorato e cartoonesco al punto giuso

Move or Die si mostra esteticamente come un titolo leggero, fluido, con un framerate stabile e senza troppe pretese.
Gli avatar controllati dal giocatore altro non sono che semplicissimi “pupazzetti” con chiare e simpatiche movenze facciali ed espressive, variabili a seconda della vittoria o sconfitta durante una challenge.
Ovviamente, non manca di certo il fattore personalizzazione.
Il giocatore, aumentando di livello, sbloccherà un numero considerevole di “skin” per personalizzare il proprio avatar; passando da un semplice pupazzo monocromatico ad un vampiro, gallina, pirata, demonietto,vichingo o, addirittura, lo stesso scheletro del personaggio.
L’abbondanza di colori e “skin” presenti nel titolo non danno, però, nessun fastidio all’occhio del giocatore o ne impediscono una serena giocabilità.
Il fondale dell’arena in cui si svolgeranno le varie sfide presenta colori freddi e statici, ideali per l’occhio del giocatore che, in questo modo, potrà facilmente tenere d’occhio tutti e quattro gli avatar al suo interno, senza nessun problema di affaticamento.

Musica carina, ma adesso basta!

Il comparto audio del titolo è, senza dubbio, poco ispirato.
La musica che ci accompagnerà fin dalla prima schermata è, praticamente, sempre la stessa, susseguendosi e ripetendosi sempre.
Ci sarà qualche piccola variazione sonora a seconda della circostanza in cui ci troveremo (ad esempio, la musica si ovatterà durante la pausa o durante la scelta delle opzioni di gioco) ma non cambia molto dal gingle originario, risultando spesso fastidioso.

Tirando le somme

Move or Die, in definitiva, è un titolo che riesce bene a farsi notare tra i giochi dello stesso genere.
Immediato ed intuitivo, riesce senza troppi problemi a far passare piacevoli ore di gioco, ma solo in certe occasioni.
Il gioco infatti non è esente da piccoli difetti, derivanti, appunto, dallo stesso gameplay.
Il fattore principale del titolo, vale a dire il fattore “morte” in caso immobilità del personaggio, che dovrebbe aumentare la difficoltà del gioco e mettere quel pizzico di frustrazione in più al giocatore, si rivela solo un elemento marginale data la freneticità del titolo; si è più propensi a correre per vincere la sfida e per evitare lo scadere del tempo, piuttosto che per un eventuale morte.
Inoltre il titolo, anche se piacevolissimo in compagnia, si rivela praticamente ingiocabile in solitaria; non essendo i bot una grossa sfida per un giocatore esperto ed abituato a giocare con persone fisiche e, di conseguenza, non sarà di certo invogliato a completare tutti gli “achivement” e sbloccabili che il titolo mette a disposizione.
Malgrado queste sottigliezze, Move or Die è comunque un titolo che si difende bene, rivelandosi una buona scelta se giocato in contesti di gruppo con i propri amici.

Good

Semplice ed intuitivo
Ideale per giocare in compagnia di amici
Presenti molti sbloccabili e "Achivment"
Il numero di challenge è sempre crescente

Bad

Non invoglia a giocare in solitaria
Unico elemento di novità snaturato dalle esigenze di lavoro
Gameplay molto spesso ripetitivo
Audio lievemente fastidioso a lungo andare
7.5
"PRETTY GOOD"

Sviluppatore: Those Awesome Guys
Distributore: Those Awesome Guys
Data di uscita: 21 gennaio 2016
Genere: Azione, Puzzle Game
PEGI: 12
Piattaforme: Playstation 4, PC

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