Finalmente siamo giunti alla fine di questo lungo viaggio attraverso i vari servizi di streaming per videogiochi. Durante la nostra avventura abbiamo avuto modo di elencare i punti di forza e le debolezze di molti servizi disponibili su mercato al momento, o per lo meno di quelli più noti . Dopo tutto questo tempo però, vi sarà probabilmente sorta naturale una domanda: “Ok tutto molto bello ed appassionante, ma quale dovrei scegliere?”. Questa domanda ci ha tenuti svegli diverse notti a pensare ed alla fine la risposta che abbiamo elaborato non è affatto semplice o breve. Prima però di presentarvela, ci sentiamo in dovere di tornare sui nostri passi e vedere in queste settimane come i nostri contendenti si sono comportati . Preparatevi dunque ad un rapido ripasso dei singoli servizi; se al contrario invece siete interessati solamente al nostro giudizio finale, saltate pure in fondo all’articolo, li troverete le nostre considerazioni conclusive.
Google non è certamente stata a guardare e in questi mesi ha lavorato piuttosto alacremente per mantenere le promesse fatte nei confronti del suo pubblico. In questo ultimo periodo infatti è il servizio di streaming che ha portato le migliorie più consistenti. In primo luogo, ve ne avevamo già parlato a ridosso del nostro articolo, l’audio 5.1 anche nella sua versione Browser, ma successivamente abbiamo avuto modo di scoprire come ora Stadia possa essere eseguito su un numero molto più alto di dispositivi Android (quando in principio erano solo i Pixel a poter sfruttare il gioco online e successivamente solo pochi altri modelli top di gamma), rendendo accessibile il gioco online virtualmente a quasi tutti i telefoni più recenti. In ultimo, altra funzionalità molto gradita, ora è possibile sfruttare il controller Stadia anche su Browser, ma in modalità wireless (quindi comunicando direttamente coi server Google invece di passare tramite il Pc o la piattaforma di turno), rendendo ancora più versatile il controller ed ancora più breve il ritardo dei controlli.
Nvidia non ha effettuato grossi cambiamenti alla sua formula, ma abbiamo avuto modo di constatare come il servizio sia stato consolidato nel tempo, fornendo prestazioni sempre più stabili e soprattutto rendendo i tempi tecnici sempre più brevi. Grazie agli sforzi degli sviluppatori infatti ora i nostri giochi saranno più facilmente accessibili, i nostri account non ci richiederanno più altrettanto spesso di reinserire le credenziali, e la copia dei nostri dati sulla macchina virtuale non sarà più necessaria così di sovente, accorciando, come detto, i tempi morti, e massimizzando il tempo di gioco. Catalogo che con il tempo è sempre più rifornito di titoli compatibili con GeForce Now, e che include giochi recenti a brevissima distanza dal lancio, ma anche titoli più datati rendendo le nostre librerie sempre più compatibili con il servizio di streaming.
Per quanto riguarda gli altri servizi (PlayStation Now, Xcloud e Vortex) al momento non abbiamo avuto modo di constatare nuove migliorie o funzionalità. Vuoi perché PsNow al momento si limita al più ad aggiungere nuovi titoli al catalogo, vuoi perché Xcloud e Vortex sono servizi ancora in Anteprima. Alla luce di questo, siamo consapevoli che, sotto al cofano, le rispettive compagnie stanno sempre lavorando per portare un servizio più stabile e funzionale, e che si tratta di servizi in continua evoluzione, ma oltre a ciò, non abbiamo molto altro da segnalarvi in proposito [Anche perché Vortex lo abbiamo trattato solo una settimana fa quindi non avrebbe nemmeno avuto tempo di aggiungere particolari nuove funzioni n.d.r.]. Ciò non di meno, non pensiate che questi ultimi servizi siano più arretrati o stagnanti in termini di novità; come vi abbiamo già detto, questo riepilogo serve ad aggiornare con le novità uscite nell’ultimo periodo ed in tal senso è assolutamente normale che non tutte le aziende eseguano degli update nel medesimo periodo. Al contrario, siamo certi che nel prossimo futuro anche questi ultimi servizi subiranno un aggiornamento massiccio, vuoi per tenersi al passo con la concorrenza, vuoi per l’approcciarsi della tanto agognata Next Gen.
Perdonate questa parentesi, ma dato che abbiamo provato virtualmente tutti i i servizi di streaming di videogiochi esistenti e non siamo incappati in una versione compatibile con dispositivi iOS, ci siamo fatti due domande, ed abbiamo indagato un po’ più a fondo. Cercando così su internet abbiamo scoperto qualcosa che ci ha lasciato non poco sorpresi: pare infatti che a frenare i servizi di streaming di videogiochi sulla piattaforma mobile di Apple, sia Apple stessa, o per meglio dire le sue politiche riguardanti le App accettate sull’AppStore. Una delle regole in questione costringe al momento tutte le app presenti sullo store a essere obbligatoriamente scaricate in locale per venire poi eseguite, cosa che nel caso dello streaming di un videogioco non sarebbe possibile, in quanto il codice sarebbe eseguito dalla macchina virtuale e non dal dispositivo di turno. Il secondo problema riguarda la distribuzione di software di terze parti. Accedendo ad un servizio in streaming effettivamente un giocatore può avviare giochi appartenenti a sviluppatori differenti, cosa che sarebbe contraria all’attuale politica dell’App Store, la quale prevede invece che tutti i giochi o i contenuti distribuiti da un servizio di questo tipo siano posseduti in esclusiva o licenziati da un unico sviluppatore (in questo caso lo sviluppatore del servizio di streaming).
Alla luce di questo, ci è parso chiaro il motivo per cui su dispositivi iOs non ci sia ancora notizia di una applicazione per fruire di videogiochi in streaming. Detto ciò non c’è certo da disperare. I colossi del gioco in streaming hanno tutto l’interesse ad accaparrarsi anche la fetta di mercato che sono i dispositivi mobili Apple, e l’utenza chiaramente vuole poter accedere ai medesimi servizi anche con il proprio hardware. Si tratta quindi solo di una questione di tempo e accordi con Apple stessa, prima di poter vedere uno dei servizi di streaming sopra citati anche su un iPhone o un iPad.
Siamo onesti, anche dopo diverso tempo ad analizzare tutti i servizi di streaming è veramente difficile emettere un verdetto che decreti la superiorità di un servizio nello specifico. Ogni azienda ha infatti dato risalto a elementi diversi e il risultato è che ogni servizio ha Pro e Contro piuttosto radicati. Aggiungete che al momento nessuno dei candidati ha raggiunto la piena maturità, ed avrete presto capito che qui stiamo paragonando alla carlona patate e mele. Detto questo, ci sentiamo di dare una indiscussa menzione di onore ad uno dei servizi che abbiamo analizzato, non per eleggerlo come il migliore a tutti gli effetti, ma piuttosto come quello che ci ha offerto il servizio più completo e ci ha soddisfatto maggiormente, anche a dispetto dei difetti riscontrati. Dopo aver provato quindi praticamente tutti i servizi di streaming per videogiochi, il nostro “vincitore morale” non può che essere Stadia. Google è riuscita mettere su una infrastruttura ottima, che ci ha consentito di fruire in estrema semplicità e funzionalità dei giochi inclusi nella piattaforma. Oltre a ciò, Stadia è al momento l’unico servizio che offre uno streaming superiore al fullHD con annesso HDR e audio in 5.1. Aggiungete che la piattaforma è disponibile su Pc, su Chromecast e persino su dispositivi Android, e che ora potete usare il controller Stadia anche su Pc in modalità Wifi e avrete un buon quadro generale di quello che ha da offrire Stadia al momento. Certo, resta ancora un servizio appena nato, che per giunta porta uno store completamente nuovo che ci costringe ad acquistare i contenuti da zero ed al prezzo imposto da Google, ma grazie al Pro, ed al lento e inesorabile miglioramento che sta venendo portato avanti, Stadia potrebbe mantenere le promesse fatte prima del lancio, riparando se vogliamo in parte, agli errori di marketing anche piuttosto grossolani commessi in fase di pubblicizzazione del prodotto.
Da questo punto di vista ci sentiamo di menzionare come esempio virtuoso anche Geforce Now, che oltre ad offrire sotto abbonamento il Raytracing sui giochi compatibili , ci porta il nostro personale catalogo online, permettendo chi ha un cospicuo numero di giochi tra Steam, Uplay ed Epic Game Store, di giocare ai propri titoli ma in streaming.
Non pensiate però che i restanti servizi siano da buttare. Al contrario, ci sentiamo in dovere di sottolineare che non mancano certo buone ragioni per scegliere ed adottare uno di questi.
Playstation Now infatti potrà sembrare più modesto, sia in termini di catalogo rispetto alla sua controparte Microsoft, sia in termini di prestazioni. Detto ciò ci consente di giocare ai titoli Sony (playstation 4, 3 e 2) sia in streaming sulla nostra console casalinga, sia su Pc, permettendoci di avere accesso a questi ultimi anche senza virtualmente possedere una console.
XCloud è un servizio ancora decisamente arretrato, che ha visto la luce solo di recente ed in forma di anteprima. A parte ciò, di recente è stato confermato che Xcloud ed XStream saranno comprese, senza modifiche di prezzo, all’interno dell’attuale Game Pass, rendendo l’accesso a questo servizio decisamente economico, e aprendo le porte a centinaia di titoli giocabili su Console, su Pc ed ora anche in Streaming.
Per concludere Vortex, forse il meno maturo dei servizi, è l’unico che al momento ci sentiamo di sconsigliare. Come abbiamo detto nell’articolo dedicato, non si tratta di un servizio pessimo, ma per come stanno le cose al momento e per il prezzo del biglietto, c’è decisamente meglio sul mercato.
Per concludere questo riassunto di tutti i servizi di cloud gaming al momento disponibili, vorremmo infine sottolineare un’ultima cosa. Tutto ciò che abbiamo visto e spiegato fino ad ora non si trova ancora nel suo stato definitivo. Tutti questi servizi sono ancora in fase di assestamento e sviluppo, motivo per cui lo stato attuale non rispecchia per forza l’esperienza che potrete fruire nel prossimo futuro. Il nostro consiglio dunque è quello di tenere d’occhio i siti dei produttori principali, in modo da essere aggiornati sulle ultime novità e funzionalità introdotte all’interno dei singoli client. Oltre a questo, non escludiamo di fare un ulteriore articolo di approfondimento nel prossimo futuro, giusto per fare il punto della situazione e vedere come gli attuali contendenti si sono comportati.
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