Ben ritrovati ragazzi in questa nuova recensione di un titolo molto particolare, una nuova IP e qualcosa che se giocherete, difficilmente vi uscirà dalla testa, ma bando alla ciance e andiamo a scoprire insieme il nuovo titolo di Nis America e Nippon Ichi Software… Poison Control.
Poison Control ha molto da offrire anche se non è il titolo che ci si aspetterebbe da Nippon Ichi Software. Per prima cosa, partiamo dalle cose che rendono questo titolo valido. Il gioco inizia con una giovane donna o uomo [potrete scegliere il sesso del protagonista N.d.R.] che incontra una creatura chiamata Poisonette. Il loro fatidico incontro è alla base dell’intero gioco: Poisonette e il protagonista dovranno condividere lo stesso corpo. Questo consentirà al protagonista di sparare proiettili dal braccio. Ci saranno anche dei momenti in cui i due potranno staccarsi l’uno dall’altro. Questo sarà una cosa molto importante visto come saranno strutturati i livelli. Dovrete sparare ai nemici, ma poi anche ripulire il veleno sparso in tutti i livelli infernali. Solo Poisonette avrà la capacità di ripulire il veleno, cosa che farà esplodendo letteralmente dal corpo del protagonista.
Ripulire il veleno fa parte della storia e delle meccaniche di gioco. La storia infatti si svolgerà in una varietà di “Inferni personali”. Fondamentalmente, ogni livello si concentrerà su una persona diversa che ha avuto una qualche forma di trauma nella sua vita. Il vostro obiettivo è purificare questi pensieri e sentimenti entrando nel loro specifico Inferno. Non solo la pulizia dei livelli vi servirà per raggiunge questo obiettivo, ma sarà anche necessario per generare più proiettili e recuperare la salute persa. Questo sarà il modo principale per ottenere più proiettili. Le fasi richiederanno al giocatore di raggiungere obiettivi come distruggere determinati tipi di nemici e in determinate quantità. Pertanto, dovrete usare molti proiettili lungo il percorso.
Il sistema di shooting, per la maggior parte, non sarà particolarmente coinvolgente. Questo perché il sistema di puntamento di Poison Control pad alla mano risulterà leggermente lento. Lungo l’intero gioco si avrà accesso a nuovi proiettili e persino a nuove tipologie di armi, ma niente di tutto ciò cambierà consistentemente l’esperienza di gioco. Mirare con il joypad non ci è sembrato così preciso o veloce come negli altri sparatutto tradizionali infatti risulterà molto più lento e purtroppo senza alcuna possibilità per aumentare la velocità nelle opzioni e, di conseguenza, vi consigliamo di attivare la mira assistita per mandare a segno i colpi più velocemente e più facilmente. Alcuni potrebbero scegliere di non farlo, ma se ne pentiranno una volta che i nemici più veloci e incalzanti inizieranno a fare la loro comparsa.
Una cosa che NIS ha sviluppato e confezionato bene è stato il mix unico di gameplay ben bilanciato tra lo sparare, il ripulire dal veleno e la raccolta di proiettili. Quando avrete finito i proiettili, il giocatore dovrà posizionarsi strategicamente e quindi schierare Poisonette. Dovranno farlo, tuttavia, evitando attentamente i nemici o girando intorno a uno di essi per causare danni mentre raccoglieranno il veleno per proiettili / salute. A causa della natura limitata dei proiettili, ci sarà un’attenzione “maniacale” sugli stessi che vi abituerà a tenere sempre d’occhio il conteggio di ogni proiettile e nel cercare di non sprecare colpi. Lo abbiamo trovato un concetto e una deriva della meccanica di gioco molto interessante che fa riflettere il giocatore su ciò che li circonda piuttosto che sparare costantemente in giro sentendosi praticamente invincibile. Siamo sicuri che con una maggiora raffinatezza e rifinitura di queste sbavature, NIS potrebbe creare un seguito decisamente migliore.
Un altro aspetto molto intrigante è come il gioco gestisce il livellamento delle abilità del giocatore. Sarebbe stato molto semplice [e già rodato N.d.R.] avere solo una schermata di aumento di livello e statistiche tra cui scegliere alla fine di una fase. Invece, vogliamo fare un plauso al sistema dell’aumento e passaggio di livello che in Poison Control sembra quasi un simulatore di appuntamenti. Infatti il giocatore si ritroveranno a chattare con Poisonette e, a seconda delle scelte che faranno, aggiorneranno le loro statistiche. Questo aggiunge un tocco divertente e innovativo a una meccanica che altrimenti, per quanto rodata e solida sarebbe risultata troppo semplice e dimenticabile in questo titolo. Fortunatamente, ogni opzione di dialogo elenca le statistiche su cui andrà ad influisce. Un punto dove ci sentiamo di dire che Poison Control eccelle è il comparto audio. La colonna sonora è stupenda un funky eccitante che ci siamo ritrovati a canticchiare e ascoltare al di fuori del gioco.
In conclusione possiamo dire che Poison Control è una nuova IP buona, ma non eccezionale, sfrutta abilmente le capacità di NIS per presentare un mondo visivamente accattivante e musicalmente coinvolgente con concetti di gioco unici. Il problema più grande è che il gameplay in sé non sembra rifinito e ripulito come dovrebbe essere. Il sistema di shooting in terza persona è funzionale, ma l’esecuzione lascia un po’ a desiderare. Ci rimane però un po’ di amaro in bocca perché anche così, il gioco risulta abbastanza divertente e scoprire le trame dietro a ciascuna persona diventerà praticamente una droga sarebbe bastato veramente un po’ più di attenzione al sistema di shooting e di rifinitura per fa sì che questa nuova IP arrivasse all’eccellenza. Purtroppo il fattore di unicità e di fresca novità svanisce dopo un po’, ma finché non vi aspettate uno sparatutto in stile Call of Duty, sarete in grado di godervi ciò che Poison Control ha da offrirvi… e fidatevi di noi è qualcosa di piacevolmente inaspettato e un fulmine a ciel sereno.
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