Mortal Kombat 11: Aftermath è la prima espansione del picchiaduro di casa NetherRealm Studios, che prosegue le vicende del gioco base, ad un anno dalla sua uscita.
Per questo vi avvisiamo sin da ora che ci potranno essere spoiler riguardanti la trama precedente ad Aftermath; per il resto, andiamo a parlare di cosa troveremo all’interno di questa espansione.
“Mortal Kombat 11: Aftermath” prosegue la storia dove l’avevamo lasciata: Liu Kang è diventato il nuovo Dio del Tuono e del Fuoco, grazie a questo potere ha potuto sconfiggere ed eliminare per sempre la crudele Kronika.
Adesso deve cercare di sistemare le cose, combinando la corona e la clessidra per riscrivere la storia: un compito complicato che viene interrotto da una vecchia conoscenza.
Tramite un portale entra in scena Shan Tsung accompagnato da Fujin e Nightwolf; lo stregone avverte Liu Kang di fermarsi perché, se continua nella sua opera, rischia di rompere la clessidra e peggiorare la situazione.
Nonostante la diffidenza, Liu Kang e Raiden ascoltano il piano: i tre (Shan Tsung, Fujin e Nightwolf) dovranno tornare indietro nel tempo, perché esterni agli eventi avvenuti nella campagna principale, per recuperare la corona al massimo dei suoi poteri prima che la ottenga Kronika e venga uccisa.
Da qui inizia questo nuovo seguito degli eventi nell’universo di Mortal Kombat 11, con una seconda storia suddivisa in cinque capitoli; la trama di Aftermath è fatta di alti e bassi, con alcuni momenti scontati, mentre altri punti possiedono interessanti colpi di scena.
Cinematograficamente la realizzazione dei filmati tramite la grafica del gioco è molto affascinante da assistere, ma purtroppo la durata non è delle più alte; è vero che si parla di un picchiaduro, ma, nonostante questo, si può concludere la storia in circa due o tre ore.
Con esso sono stati comunque introdotti nuovi stage: tramite la storia si apprenderà l’utilizzo dei personaggi non utilizzati nella campagna precedente e quelli introdotti in questa espansione.
Assieme ai tre nuovi personaggi (Fujin, Sheeva e Robocop) vi sono anche tre nuovi pacchetti skin e il ritorno di una vecchia conoscenza a fine scontro: le Friendship; alcune saranno disponibili sin dall’inizio, mentre altre andranno trovare in altri modi, come viene fatto per sbloccare gli altri contenuti per ogni singolo personaggio.
Se dobbiamo guardare tutto il contesto, cosa possiamo brevemente dire per questa espansione?
Mortal Kombat 11: Aftermath è sicuramente un DLC che ha una storia tutto sommato interessante per vari aspetti, fornendo informazioni interessanti su personaggi a cui non si è potuto approfondire.
È un prodotto consigliato? Di per sé lo è, perché introduce una buona quantità di contenuti, ma c’è un problema di cui discutere.
Esso viene proposto sul mercato come espansione e, per quanto interessante sia, la sua longevità è per vari aspetti relativamente corta se si calcola un fattore: il prezzo, perché attualmente costa 40€!
Dato che si pone usando il termine “espansione”, se si considera il rapporto tre longevità e prezzo, risulta un po’ costoso.
Pur vero che vi sono da comprendere la presenza di personaggi, skin, stage e friendship; senza contare i nuovi elementi da sbloccare per i nuovi personaggi tramite le modalità Torre del Tempo, Torre Klassica e la Krypta.
Nel suo complesso, però, se parliamo di un’espansione, alla stessa cifra un giocatore potrebbe acquistare altri giochi, molto più corposi a livello di contenuti e durata.
L’unica cosa che possiamo dire è che Aftermath è sicuramente un buon pacchetto che merita l’acquisto, ma va effettuato quando finirà in sconto, per il termine tecnico con cui si propone al mercato, perché il prezzo è relativamente alto.
Se invece non avete acquistato ancora il gioco base, potete trovare la Aftermath Kollection che comprende il gioco base, Aftermath ed il Kombat Pack; tutto questo ad un prezzo relativamente più conveniente rispetto all’espansione presa singolarmente.
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