Saviors of Sapphire Wings - Stranger of Sword City Revisited

Il ritorno a gran voce di due titoli Dungeon Crawler

Pubblicato il 8 Aprile 2021 alle ore 14:00
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di Paolino Maisto
@PerrinAybara

Benvenuti ragazzi della tribù in questa nuova recensione. Quando in redazione si è palesato questo nome per le recensioni, a me si sono subito rizzate le antenne, non solo perché il genere fa parte di una nicchia nella nicchia [essendo un Dungeon RPG  / Dungeon Crawler ], ma anche perché fa parte di una storia di un team che ha “cercato” ai tempi di portare in auge una console che in Giappone non è mai stata completamente accettata [ Xbox 360 N.d.R. ]. Però bando alle ciance e vediamo insieme come si è comportato Saviors of Sapphire Wings / Stranger of Sword City Revisited.

Remake migliorato di Students of the Round, un tempo esclusivo per il Giappone, Saviors of Sapphire Wings proviene dai ragazzi del team Experience. Lo studio potrebbe sembrare sconosciuto ai più, ma vi sarà familiare se siete stati dei giocatori dell’era PlayStation Vita. Sia Saviors of Sapphire Wings (che è il gioco con cui viene fornito) che Stranger of Sword City Revisited (ne parleremo più avanti), risalgono ai giorni di Vita. Cominciamo con Stranger of Sword Revisited; si tratta di una versione migliorata uscita per PS Vita e, con sorpresa di molti, inizialmente rilasciata per Xbox 360 e Xbox One in Giappone. Altra nota d’interesse di Saviors of Sapphire Wings è che è stato rilasciato per Xbox 360 in Giappone con il nome di Students of Round; successivamente sarebbe stato rimasterizzato con il suo nome e aspetto attuali per PS Vita prima di arrivare finalmente a un pubblico mondiale su Switch e PC.

Inutile dire che, per entrambi questi dungeon crawler, è stato un lungo viaggio per ottenere finalmente un certo riconoscimento globale, soprattutto considerando come sono stati rilasciati. Nonostante entrambi i titoli appartenenti al genere Dungeon RPG, Saviors of Sapphire Wings e Stranger of Sword City Revisited sono completamente diversi l’uno dall’altro. Entrambi i giochi possono condividere mostri simili, motore grafico e sistemi di battaglia, ma sono unici nella loro meccanica generale e nell’esecuzione dei sistemi di gioco di ruolo. Sebbene i ragazzi del team Experience abbiano alcuni progetti DRPG nel proprio curriculum, è impressionante vedere come siano riusciti a diversificare la formula con ogni titolo.

Saviors of Sapphire Wings è probabilmente il gioco che i fan del genere saranno più desiderosi di provare, e anche per una buona ragione: perché questa è un’avventura ben strutturata e dal ritmo stupendo. A differenza degli altri giochi di ruolo dello sviluppatore, questo titolo ha in realtà una premessa interessante che crea una storia avvincente con un cast di personalità ottimamente sviluppato. Rispetto alla maggior parte dei dungeon crawler in cui i personaggi vengono creati in maniera arbitraria, Saviors of Sapphire Wings costruisce il suo cast e racconta una storia di una certa rilevanza.

Saviors of Sapphire Wings ha di tutto, dalle antiche profezie a un eroe reincarnato in stile Dragon Quest e il solito destino dell’universo appeso a una fortezza che sembra essere costruita su una gigantesca creatura volante. La trama è molto ben scandita e sviluppata e sorprendentemente il gioco fa sì che i giocatori siano tanto coinvolti nella stessa quanto nei suoi sistemi DRPG profondi; il level design è legato fortemente alla storia e c’è anche un’entusiasmante varietà nelle missioni, come la creazione di esche per cacciare mostri e la conquista dei territori. Il tutto è stato rifinito e confezionato a dovere così da rendere il gioco di certo non una pietra miliare del genere, ma molto più che godibile e nel suo piccolo “perfetto”.

Stranger of Sword City Revisited è invece una versione migliorata del gioco uscito per PS Vita. È essenzialmente lo stesso gioco di prima, con alcuni artwork aggiornati e altre modifiche minori al gameplay. Un plauso lo facciamo anche al fatto che il gioco è sempre stato notoriamente difficile, ma l’aggiunta di poter selezionare il livello di difficoltà è quella “piccolezza”/accorgimento/cura che non ci saremmo aspettati da un team così “piccolo”. Qui i giocatori si trovano in un misterioso luogo di un incidente aereo dove creano personaggi come parte della gilda degli Strangers; essi tentano di navigare in una dimensione infida piena di creature chiamate Lineage. I sistemi DRPG qui sono molto più profondi rispetto a Saviors of Sapphire Wings, infatti qui i giocatori potranno passare più tempo a giocare con le diverse statistiche, classi di personaggi e sviluppare un particolare albero delle abilità mentre cacceranno i Lineage.

Sebbene diversi nella presentazione e nel ritmo, entrambi i giochi presentano ampi sistemi DRPG con colpi di scena unici. Il combattimento principale è a turni e le formazioni di battaglia giocano un ruolo cruciale nella strategia. Oltre alle battaglie, sarà necessario molto tempo per aggiornare e sviluppare con cura il vostro gruppo di guerrieri; questo sarà un po’ più semplificato rispetto a Saviors of Sapphire Wings, man mano che si inconta gradualmente il cast che fa parte della narrazione e ognuno di loro avrà già una classe consigliata (sebbene possa essere modificata). Tuttavia, i giocatori di Stranger of Sword City Revisited dovranno trovare la giusta combinazione di classi per il loro party. Alla fine, tutto dipende dalle preferenze, ma entrambi i giochi sono DRPG raffinati a sé stanti, entrambi offrono un gameplay impegnativo e ore di dungeon crawling pesanti, ma divertenti. Inoltre, ognuna presenta un’eccellente stile artistico e questo compensa la limitata abilità grafica visto anche l’engine parecchio vecchio utilizzato.  I dungeon 3D sono semplici, ma abbastanza vari nel design e nella presentazione, pieni di trappole, segreti e altri fantastici espedienti. Questi giochi sono un ottimo esempio di come la direzione artistica, la musica e i menu dallo stile unici possano compensare un motore datato.

In conclusione, Saviors of Sapphire Wings è un’ottima introduzione al genere DRPG. Vale la pena dell’acquisto anche solo per questo, viste le sue caratteristiche migliorate e la narrativa avvincente, ma anche per i veterani del genere che sicuramente potrebbero preferire la sfida e la libertà di Stranger of Sword City Revisited. Certo, questi giochi sono il risultato di valori di produzione modesti e possono essere piuttosto impegnativi. Tuttavia, la presentazione stilistica e la sfida soddisfacente fanno molto per trascinare i giocatori in quella che generalmente è una nicchia acquisita. Indipendentemente dalla vostra  preferenza per i giochi di ruolo e/o i dungeon crawler, questa è una raccolta di titoli che non solo non può mancare nella vostra collezione, ma che non può mancare nel vostro background di giocatori. Sarebbe bello vedere più team in generale, ma anche più blasonati impegnarsi, stare attenti alla cura dei dettagli e alle esigenza del giocatore anche solo la metà di quanto hanno fatto i ragazzi di Experience, per questo vi consigliamo ad occhi chiusi l’acquisto [ soprattutto per Nintendo Switch, che con la portabilità della console va a nozze N.d.R. ].

Good

Due titoli incredibili
Diverse esperienze di gioco per diversi giocatori
Oltre 100 ore di gioco combinato
Artwork e direzione artistica straordinaria
Il gioco è perfetto per Switch
Stranger è decisamente più “ostico”, perfetto per i giocatori più incalliti del genere…

Bad

Alcune parti possono risultare leggermente complicate e macchinose da capire
L’assenza della lingua italiana a fronte del monte ore di gioco potrebbe esser un deterrente per molti giocatori
…ma non per tutti
9.0
TRIBE APPROVED

Sviluppatore: Experience
Distributore: NIS America
Data di uscita: 16 marzo 2021
Genere: Dungeon Crawler, DRPG
PEGI: 12
Piattaforme: Nintendo Switch, PC

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