Tribù, nei passati anni più volte vi abbiamo parlato di questo progetto [ Conglomerate 451 N.d.R. ]: dalle varie anteprime fino ad arrivare ai provati, sempre più approfonditi! Lo scorso 20 febbraio, l’opera tutta Italiana dei RuneHeads è uscita dal periodo di Early Access e adesso, dopo svariate ore dedicate al titolo, siamo pronti a darvi la nostra opinione.
Conglomerate 451 è un gioco che non trascura la componente narrativa e offre quindi due modalità: trama e modalità infinita. Nella storia seguiremo degli eventi determinati che ci porteranno a delle scelte, per poi concludersi con uno dei tre finali, mentre in modalità infinita tutto verrà generato casualmente e vi porterà via la vostra vita sociale.
La modalità storia mette il giocatore al comando di un’agenzia di difesa paramilitare che produce squadroni di “cloni da battaglia”, simulacri umani sacrificabili che si avventurano nella città piena di criminalità per abbattere le corporazioni che l’hanno conquistata. La modalità storia del gioco si svolge nell’arco di 75 settimane, con una settimana dedicata a ogni missione. La città di Conglomerate è divisa in cinque zone distinte, ognuna con il proprio stile estetico unico. Ogni missione ci invierà in una di esse con un obiettivo specifico da raggiungere, come trovare un qualcosa di importante o uccidere un certo nemico. Se la missione avrà successo, indebolirà una delle quattro società che staremo prendendo di mira. Queste corporazioni sono generate proceduralmente, una barra laterale nella schermata di preparazione della missione ci informerà quando sono state fondate, qual è il nome del loro capo e qual’è la loro attività criminale, ma queste informazioni non hanno alcun impatto sul gameplay e, poiché anche i nomi delle società sono generati proceduralmente, generalmente li identificheremo esclusivamente in base al loro logo.
Per compiere la missione formeremo il nostro team, creeremo i nostri agenti, li armeremo e gestiremo i loro vari impianti bionici (o mutazioni genetiche) e li invieremo in missione (principale e secondaria).Inoltre, gestiremo la tecnologia di ricerca e alcuni eventi che richiederanno azioni speciali e missioni speciali. La parte strategica è costituita dagli investimenti delle tre valute nel gioco: crediti, tecnologia e Lifeina (una risorsa illegale legata al DNA umano). Il quadro strategico è molto simile a titoli come X-Com, ciò che cambia è la parte tattica o quando la vostra squadra cadrà in campo. Il combattimento è il vero fulcro del gioco poiché è qui che il vostro team mostrerà il suo valore e le vostre scelte detteranno il successo o il fallimento della missione.
Gli scontri si svolgono nella stessa vista in prima persona utilizzata per l’esplorazione. Si tratta della griglia fissa prospettica, nella quale i movimenti sono discreti e non continui, ma in cui è anche possibile guardarsi attorno liberamente. I vostri personaggi saranno intervallati dai nemici nella classica coda di attivazione, ed il primo a partire sarà dettato dalle statistiche legate all’iniziativa. Da qui in poi il combattimento sarà un intenso scambio di colpi ed abilità per portare a casa la vittoria con meno danni e, possibilmente, meno perdite possibili!
Le decisioni che dovrete prendere influenzeranno le abilità che userete, ma qui il gameplay comincia a stratificarsi ed approfondirsi, proponendo una quantità quasi infinita in cui personalizzare i vostri soldati: cambiamenti nel corpo, aggiornamenti di armature e armi, impianti informatici, abilità, mutazioni e droghe, praticamente c’è di tutto e per tutti i gusti ed il bello è che alcuni di questi cambiamenti potranno causare problemi mentali, mentre ci sarà sempre la possibilità che una ferita ricevuta in battaglia ci generi un trauma permanente, in pieno stile Darkest Dungeon.
Nel combattimento, le otto diverse classi di personaggi vi daranno modo di poter approcciare ogni missione in maniera diversa. Ci sono il classico tank, personaggi specializzati in danni a distanza, il personaggio per potenziare i vostri attacchi e difese, il guaritore, ma anche classi dedicate alla protezione di altri personaggi, hacker e persino soldati che possono acquisire poteri speciali con l’uso di droghe. Le varie classi progrediscono specializzandosi lungo un percorso a tre vie (difesa, attacco, supporto) e scegliendo tra un numero di archetipi (specialità legate al combattimento), alcuni di questi saranno disponibili solo per alcune classi. I miglioramenti, invece, sono legati alla ricerca gestita nel centro strategico, tra una missione e l’altra.
Durante i combattimenti ci dovremo destreggiare tra diverse statistiche, che danno una buona profondità. Ogni personaggio avrà scudi che vengono ricaricati tramite le proprie batterie, ma queste serviranno anche per le capacità di hacking sia in combattimento che fuori, per risolvere dei piccoli puzzle ambientali. Oltre a queste, dovremmo tenere d’occhio anche il livello di dolore (che può causare traumi fisici superata una certa soglia) e d’intossicazione (legata all’uso di droghe e in grado di produrre disturbi mentali).La strategia nelle battaglie si baserà in gran parte sulle sinergie tra le abilità dei diversi personaggi, anche in relazione ai nemici che andremo ad affrontare. Contrariamente ad altri titoli del genere, la posizione dei personaggi sulla griglia fissa non viene sfruttata per rendere i combattimenti più profondi e interessanti, e ci si ritroverà sempre a combinare abilità per eliminare dapprima i nemici più pericolosi (o il guaritore) e poi i restanti. Purtroppo c’è poca varietà in ciò che accade e, raramente, ci siamo trovati di fronte a nuove situazioni o ad una mossa dell’IA che non ci si aspettava da tempo, ma comunque non vi ritroverete mai ad annoiarvi e, anzi, vorrete combattere sempre di più sia per le ricompense, sia per far salire di livello i vostri agenti, sia per testare nuove sincronie tra le abilità per trovare quelle che massimizzino all’estremo i danni verso determinate classi avversarie.
Esistono diversi tipi di missioni, ma, fondamentalmente, ci ritroveremo sempre a eliminare i nemici o eseguire azioni sugli oggetti, spesso da trovare. Il flusso delle missioni è abbastanza prevedibile con combattimenti, ricerca di oggetti o luoghi e di alcuni hacking per trovare oggetti, mod per gli agenti ed altre cose che vi lasceremo scoprire da voi [il mini-gioco legato all’hacking è piuttosto divertente N.d.R]. I boss sono spesso i combattimenti più interessanti in quanto la vostra squadra viene messa alla prova al limite delle vostre possibilità. Le mappe sono generate proceduralmente e la morte permanente dei vostri agenti aggiunge la giusta quantità di tensione ad ogni missione.
A livello tecnico Conglomerate 451 è una sorta di miscuglio. Mentre gli ambienti e le animazioni sono buoni, altri elementi come l’interfaccia e i ritratti dei personaggi sono poco più che sufficienti. La grafica, inoltre, ha in generale un buon livello tecnico, ma manca di una direzione artistica che dia il senso del cyberpunk portando qualcosa di originale in aggiunta ai classici stereotipi. Questo non si traduce in una brutta grafica, anzi, ma ci sarebbe piaciuto vedere qualcosa di più originale e particolare.
Conglomerate 451 è un buon titolo che riesce a fondere diversi generi e riferimenti. Riesce a mettere insieme elementi di X-Com con le idee di altri giochi come Darkest Dungeon e Legend of Grimrock. In conclusione, possiamo dirvi che Conglomerate 451 è un titolo consigliatissimo per svariati motivi: dal gameplay al setting dell’ambientazione, dalla modalità storia con scelte diverse e 3 finali alla modalità infinita, dalla profonda personalizzazioni dei vostri agenti sotto qualsiasi aspetto al brivido della morte permanente, e chi più ne ha più ne metta. In poche parole, ragazzi, Conglomerate 451 è una piccola perla nel suo genere, ma soprattutto è una piccola perla ed orgoglio tutto italiano! Ora scusateci, ma abbiamo altri agenti da andare a creare…
Devi essere connesso per inviare un commento.