recensione

GRID

Codemasters rilancia il suo gioco di corsa ma con qualche riserva, vi lasciamo alla nostra recensione!

Pubblicato il 4 Novembre 2019 alle ore 16:00
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Giocare a Grid si è dimostrato un po’ come stare sulle montagne russe. Da un lato il gioco si è rinnovato sotto molti punti di vista, dall’altro alcune scelte fatte dal team di sviluppo ci hanno fatto storcere non poco il naso, dando vita ad una creatura ricca di alti e bassi che, alla fine della fiera, che non ci ha proprio convinto. Ma non dilunghiamoci oltre in inutili preamboli e andiamo a vedere nel dettaglio cosa ha portato nelle nostre librerie videoludiche questo nuovo Grid.

Una questione di carriera…

Grid non si dilunga di certo in storie articolate o intrighi particolari, ma, al contrario, ci butta direttamente nella mischia facendoci assaggiare subito una carrellata di gare tutte diverse tra loro. Da questo prologo altamente scenografico, saremo infine catapultati nella modalità carriera senza troppi complimenti, ma saremo comunque in grado di giocare in multiplayer se non dovessimo gradire troppo gareggiare contro l’IA.

In modalità carriera avremo a disposizione una serie di categorie diverse in cui gareggiare, diversificate per categoria del veicolo e tipo di gara. In ciascuna di queste competizioni dovremo però prima acquisire un veicolo che ne rispetti i requisiti. Questo sarà possibile partecipando e vincendo gare in categorie più basse, cosa che ci farà guadagnare nuovi fondi per sbloccare nuovi veicoli, ma ci consentirà anche di accedere a nuove competizioni e, di conseguenza, anche a nuove categorie. Alcuni esempi di queste possono essere gare di Gran Turismo, Nascar, Formula Uno e persino tornei monomarca che ci porteranno a dover, volenti o nolenti, sperimentare veicoli di categorie e di tipo completamente diverse tra loro.

…e una di guida

Grid non si presenta al suo pubblico come un titolo simulativo, al contrario, il gioco ha un’impostazione decisamente Arcade ed offre anche diversi livelli di difficoltà, aiuti e assistenze alla guida per andare incontro anche a chi non è proprio un campione nel genere. Come ben potete immaginare il vostro obiettivo è, nelle diverse gare, arrivare a fine torneo occupando per lo meno una certa posizione in classifica. Questo significa che non sarete costretti ad arrivare primi per forza per progredire in tutte le gare, ma vi basterà accumulare abbastanza punti alla fine del torneo.

Permetteteci di parlare ora del sistema di guida e soprattutto dell’esperienza che trasmette. In primo luogo, durante le nostre partite, abbiamo affrontato il gioco usando un controller Xbox One, ma il titolo offre anche la possibilità di collegare un volante per immergervi ancora di più e, soprattutto, personalizzare i controlli a vostro piacere modificandone la mappatura.

Alla vostra prima gara inizierete giocando in difficoltà normale e con una serie di aiuti alla guida che, francamente, a volte più che aiutare limita le nostre scelte. La prima assistenza è la linea guida sul tracciato che ci indicherà non soltanto il percorso ottimale, ma anche la velocità giusta per affrontare una curva, segnalandoci se frenare o se tenere a tavoletta la nostra vettura. Altri due esempi di assistenza alla guida sono l’ABS, che dovrebbe impedire il blocco delle ruote in fase di frenata, e il controllo della trazione, che purtroppo a volte invece di aiutarci, tende a limitarci l’angolo di sterzata riducendo la potenza che le gomme scaricano a terra [opzione che vi consigliamo di disattivare a meno che non siate proprio dei giocatori alle prime armi N.d.R.]. A fronte di ciò, il feeling di guida, già per sua natura Arcade, non trasmette una gran fisicità e, al contrario, complice una personalizzazione delle prestazioni dei veicoli molto scarna, offre anche ben poca libertà nell’approcciarsi con stili di guida differenti. Questo dona la sgradevole sensazione di aver a che fare con veicoli quasi identici tra loro e, a causa del fatto che l’IA è per lo più piazzata su binari, rende le gare una serie di schianti controllati dove noi avremo spesso e volentieri la peggio, venendo travolti dagli altri concorrenti che avanzeranno inesorabilmente ignorando la vostra presenza. Interessante invece l’idea di introdurre la “rivalità” tra concorrenti, evento che renderà particolarmente aggressivi nei nostri confronti tutti quei contendenti con cui avremo qualche contrasto di troppo. Purtroppo, anche questa funzionalità, sebbene presenti qualche aspetto positivo, non è esente da qualche problemuccio, e spesso e volentieri potenzierà la nostra antitesi semplicemente rendendola più veloce alla faccia della tenuta effettiva del veicolo e della fisica del gioco, o per lo meno questa è l’impressione che abbiamo avuto.

In nostro soccorso arriva però un’ulteriore funzionalità, decisamente gradita in molti contesti, ovvero la possibilità di riavvolgere il tempo per evitare un errore troppo grossolano commesso da noi, o per evitare una collisione troppo pericolosa. Tenete però a mente che disporrete di un numero limitato di usi per questa abilità e non potrete nemmeno attivarla consecutivamente, ma richiederà un qualche secondo di cooldown prima di poter essere attivata di nuovo.

Quello che convince e quello che non lo fa

All’inizio di questa recensione vi abbiamo detto che ci sono stati diverse cose che non ci hanno proprio convinto di questo Grid. Purtroppo si tratta di diversi elementi che, a dispetto di quel che c’è di buono, tendono a svalutare grandemente l’esperienza finale del prodotto. Grid si presenta ai nostri occhi con un look decisamente appariscente e ben realizzato; non si tratta certo di un capolavoro, ma la cura nei dettagli messa nel restyle di veicoli e piste è notevole, e questo è un punto che ci ha positivamente colpiti. La personalizzazione delle livree è un ulteriore punto forte di questa produzione e, a volerla dire tutta, anche l’organizzazione delle competizioni non è affatto male, proponendo dei tornei non troppo lunghi, ma allo stesso tempo impegnativi. Volendo poi impegnarsi maggiormente, il livello di difficoltà può essere incrementato, gli aiuti alla guida disattivati e, come già detto, si può ricorrere ad un volante per immergersi ancora di più nell’esperienza di guida. A fronte di questi punti di forza, però, troviamo anche diverse debolezze, a partire da un parco vetture decisamente scarno (partendo dalle vetture che avremo all’inizio del gioco ci sarà un incremento in numero e qualità, ma mai arrivando ad un numero consistente ). Questa poca varietà di veicoli viene ancora di più esacerbata dal fatto che la loro messa a punto sarà molto superficiale e sbrigativa, cosa che ci offrirà poca libertà nel nostro approccio alle gare.

Come se quanto detto fin qui non bastasse, infine troviamo forse il più grosso difetto di questo Grid, ovvero la sensazione di guida. Dopo aver provato diversi tracciati con diverse vetture e contro diversi avversari, ci siamo resi conto di come la risposta del nostro veicolo non sia del tutto soddisfacente. Certo, stiamo parlando di un gioco con una forte impronta Arcade, ma a dispetto di ciò il feeling di guida non riesce a trasmettere quel dinamismo e quella sensazione di controllo che vorremmo. Il freno spesso risponde in modo esagerato, la vettura perde aderenza con troppa facilità, e troppe volte gli “aiuti” alla guida peggiorano le cose anziché renderle più facili. Se a questo aggiungete una IA che sfreccia su binari, inarrestabile come un treno merci, con cui sarete volenti o nolenti costretti a fare a sportellate, capirete che dopo aver sperimentato un congruo numero di veicoli, provato un paio di competizioni e riscontrato che cosa ha da offrire questo titolo, si finisca con il perdere entusiasmo e rivolgere il proprio sguardo altrove. Ad onor del vero vogliamo essere chiari, Grid non è un titolo pessimo, al contrario ha il potenziale per divertire anche il suo pubblico; il problema è che, una volta portata a termine la carriera, difficilmente vi verrà lo stimolo di riprendere il gioco in mano, e l’online non aggiunge poi più di tanto all’esperienza complessiva.

Conclusioni

Grid è un buon gioco di guida che però stenta a mostrare un carattere deciso e forte. A dispetto di una presentazione roboante e dinamica vista nelle fasi di apertura della modalità carriera, nelle fasi successive si siede proponendo un parco vetture scarno e un feeling di guida spesso insoddisfacente. Volendo approfondire il gameplay e padroneggiare quindi lo stile di guida si può trovare sicuramente pane per i propri denti, ma una volta terminata la carriera o vi rivolgerete al gioco online, oppure sarete con ogni probabilità destinati ad abbandonare il titolo a prendere polvere nelle vostre librerie, digitali o reali.

Good

Nuova veste grafica rinnovata, ricca di dettagli
Personalizzazione estetica delle vetture niente male

Bad

Feeling di guida spesso poco soddisfacente
IA spesso su binari
Parco veicoli non proprio vasto
6.8
NONNO APPROVED

Sviluppatore: Codemasters
Distributore: Codemasters
Data di uscita: 10 ottobre 2019
Genere: Corse, Sportivo
PEGI: 3
Piattaforme: PlayStation 4, Xbox One, PC, Google Stadia

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