Benvenuti ragazzi e ragazze della Tribù in questa nuova recensione, questa volta del titolo Mount & Blade II: Bannerlord, prequel di Mount & Blade: Warband!
Sviluppato da TaleWorlds Entertainment e distribuito da PLAION, Bannerlord è un sandbox ambientato in un oscuro Medioevo che unisce strategia e RPG d'azione.
Questo è un capitolo della saga Mount & Blade che vuole chiamare i giocatori all'azione, rendendoli protagonisti della caduta dell'Impero di Calradia, dalle quali ceneri potranno far nascere un nuovo regno destinato a resistere per secoli a venire!
Prima di passare alla recensione effettiva, vi informo che ho giocato, su Xbox Series S, tutta la Campagna e provato estensivamente le altre modalità del titolo, trovando solo alcuni bug grafici e di traduzione minori.
Ora, senza ulteriori indugi, ecco a voi la recensione di Mount & Blade II: Bannerlord!
Per discutere, però, in modo corretto ed estensivo di questo gioco, dobbiamo assolutamente partire dalle modalità di gioco: il titolo infatti è basato molto sul gameplay offerto, dando ai giocatori molteplici sistemi attraverso cui sentirsi dei veri condottieri che passano dalle stalle alle stelle.
Discuteremo quindi le varie modalità che il titolo presenta: Campagna, Mondo Libero, Battaglia Personalizzata e Multigiocatore.
Iniziamo dalla modalità Campagna, attraverso la quale il team di TaleWorlds ha voluto raccontare una parte di storia menzionata nel capitolo precedente della saga e mai approfondita: ci ritroviamo, infatti, a vivere la nostra avventura ben 200 anni prima di Warband, in un'epoca nella quale l'Impero calradiano è da poco caduto e la guerra continua ad essere una parte normale della vita quotidiana.
In questo scenario noi partiamo come uomini di poco conto che vogliono solamente salvare la propria famiglia, ma finiremo in guai e questioni sempre più pericolose e complesse.
La Campagna inizia con la creazione del personaggio, veramente estesa e ben realizzata: si parte dalla scelta della civiltà di appartenenza, per poi passare alle modifiche estetiche [buona la varietà N.d.R.]
e infine concludere con la scelta delle Origini, parte fondamentale per stabilire le caratteristiche iniziali del personaggio.
La fase di creazione è perciò piacevole da affrontare e porta spesso a spendere una buona quantità di tempo sulla scelta dei dettagli del volto o del corpo del protagonista, oltre che sulla sua Origine.
La Campagna continua quindi con un tutorial che spiega a fondo come combattere, mostrando comandi e tecniche per sopravvivere con qualsiasi arma ci capiti [le mie preferite rimangono comunque le spade ad una mano, più facili da maneggiare! N.d.R.]. In ogni caso è possibile saltare questo tutorial scegliendo l'opzione corretta nel dialogo che ci viene proposto, di modo che alla seconda o terza partita non ci sia l'obbligo di affrontarlo.
Dopo questa parte ci ritroviamo ad assaltare un rifugio di briganti, per poi finire a poter controllare il nostro eroe (o tiranno) nella mappa mondiale; questa mappa rimane simile al capitolo precedente nel funzionamento, ma è decisamente più grande ed estesa rispetto al suo predecessore, dato che include tutto il continente di Calradia.
A questo punto otteniamo la completa libertà d'azione, limitata solamente dal nostro rango e dalle nostre caratteristiche. In questa modalità, infatti, inizieremo potendo reclutare solo un piccolo gruppo di mercenari e un Compagno.
Chi sono, però, questi Compagni? Sono uomini (o donne) dalle grandi abilità che possiamo reclutare nelle taverne dei grossi insediamenti e sono fondamentali per il gameplay del titolo. Questi personaggi sono i nostri bracci destri e, oltre a poter ricoprire vari ruoli che offrono bonus importanti come il cerusico o il quartiermastro, saranno anche in grado di guidare missioni a capo di una parte degli uomini del nostro esercito e di gestire gli insediamenti sotto il nostro controllo.
La Campagna, però, offre anche una trama interessante da seguire: passeremo dal comandare una semplice banda di mercenari all'essere vassalli di un grande Regno o addirittura Imperatori del nostro personale Impero. Dal gestire pochi uomini arriveremo quindi a regnare su vari insediamenti, proteggendoli da attacchi esterni e facendoli fiorire sotto il nostro governo (o quello dei nostri Compagni).
La trama non è niente di speciale e ripercorre un classico iter, ma è ben realizzata e piacevole da seguire, dato che non è per nulla invadente nel corso del gameplay e porta gradualmente il giocatore da questioni di bassa importanza all'essere al centro della politica internazionale.
In definitiva, quello che il team vuole far capire al giocatore attraverso la trama e il gameplay di questa modalità, è che siamo noi ad avere in mano il futuro di questa terra e porta una narrazione emergente veramente di qualità che permette ad ognuno di immaginare e realizzare la propria storia.
La Campagna di Bannerlord si sviluppa anche in tutto il suo gameplay, offrendo al giocatore situazioni sempre varie e diverse: le missioni secondarie, attraverso le quali guadagniamo denaro e abbiamo la possibilità di migliorare il nostro rapporto con i notabili dei vari villaggi, sono molte e ben distinte l'una dall'altra [al punto che ne ho trovate di nuove persino dopo ore ed ore di gioco N.d.R.].
Inoltre, il titolo presenta varie tipologie di battaglia, da quelle campali in ampie pianure ad assalti a villaggi difesi da scarse milizie fino all'assedio di grandi città e castelli; questa varietà di situazioni rende il gameplay mai noioso. In tutto questo entra anche in gioco la gestione del proprio gruppo di mercenari o soldati, per il quale bisogna assicurarsi di avere sempre denaro per pagare gli stipendi e cibo per mantenere gli uomini in forze e contenti.
Il gameplay si espande anche man mano che il grado del nostro Clan aumenta: se il Clan aumenta di grado possiamo reclutare più truppe e ulteriori Compagni, oltre a poter gestire più insediamenti. In più il titolo ci offre la possibilità di acquistare laboratori, come una falegnameria o un panificio, per aumentare i nostri guadagni; il grado del Clan stabilisce il numero massimo di laboratori che possiamo possedere.
I problemi in questa modalità arrivano con il lato tecnico: i comandi trasposti da mouse e tastiera a pad Xbox sono molto poco precisi e abbiamo avuto bisogno di tempo per adattarci [per quanto io continui ancora adesso a scegliere l'opzione sbagliata per errore N.d.R.] e sono presenti alcuni problemi grafici, come la comparsa improvvisa di asset o un caricamento fallito all'entrata di alcuni villaggi, per il quale il terreno diventa completamente verde o viola, rovinando l'esperienza visiva. Inoltre, anche se il gioco è interamente tradotto in italiano nei testi, abbiamo finito per trovare più di un dialogo non tradotto e lasciato in Inglese.
A questo punto vi starete chiedendo perchè questa sezione è chiamata "Mount & Blade II: Bannerlord, le modalità Campagna e Mondo Libero". La risposta è che la modalità Mondo Libero è praticamente identica alla Campagna, ad eccezione del fatto che non vi è nemmeno un accenno di trama e abbiamo assoluta libertà di muoverci per il continente di Calradia sin dal primo momento. Quindi, dopo la consueta creazione del personaggio, ci troviamo da soli in mezzo alla mappa di gioco, senza alcuna missione da completare e con solo 1000 denari per perseguire i nostri personali obiettivi da giocatori.
Non appena accediamo alla modalità Battaglia Personalizzata, ci troviamo di fronte ad una schermata dalla quale possiamo scegliere il tipo di battaglia che vogliamo combattere, oltre agli eserciti che la combatteranno.
Abbiamo infatti la possibilità di personalizzare qualsiasi aspetto di questa partita:
Tutto questo può anche essere scelto randomicamente, così da poter avviare una partita velocemente.
Questa modalità risulta molto interessante, perché permette al giocatore di vivere e affrontare situazioni di azione immediata, senza dover aspettare di poter eseguire un assedio o un assalto ad un Villaggio nelle modalità Campagna e Mondo Libero.
La grande personalizzazione è eccezionale e permette di creare tante e diverse situazioni, altrimenti difficili da trovare nella simulazione delle modalità precedentemente citate.
Ultima, ma non per importanza, troviamo la modalità Multigiocatore, che risulta da subito veramente interessante ed accattivante.
Questa modalità si presenta con un menù principale che mostra il profilo del giocatore con tutte
le statistiche annesse, dal Grado alle Uccisioni, Morti e Vittorie ottenute nelle varie partite giocate in precedenza.
In questa modalità abbiamo la possibilità di affrontare altri giocatori in varie tipologie di partita: da Capitano e Incursione, che sono partite PvP 6 vs 6 con la differenza che in Incursione è possibile rientrare in gioco dopo la morte, fino alle varie Deathmatch a Team o Assedio, dove ci ritroveremo in partite 60 vs 60 su larga scala.
Il Multigiocatore di Bannerlord si completa con la progressione del giocatore, attraverso la salita di Grado e l'ottenimento di Sigilli e Stemmi, oggetti decorativi da aggiungere al nostro profilo pubblico.
In conclusione, Mount & Blade II: Bannerlord è un bel gioco che assicura una grossa quantità di ore di contenuto, oltre ad una estrema rigiocabilità per tutte e quattro le modalità di gioco. Noi quindi consigliamo vivamente il titolo, sia ai fan della saga di Mount & Blade, sia per quei giocatori che vogliono immergersi per la prima volta in un mondo fantasy medievale con la possibilità di creare la propria, unica storia!
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