Ben ritrovata tribù in questa nuova recensione. Oggi vi parlerò di Mercoledì, la nuova serie Netflix basata sulla famiglia più stravagante e particolare della storia dei fumetti e del cinema! Il compito di recensire questa serie è gravato sulle mie spalle subito dopo il rientro del nostro [e vostro N.d.R.] prode Zuntapp dalla sua spedizione al Lucca Comics & Games di quest’anno [dove ha avuto modo di partecipare ad un evento con lo stesso Tim Burton presente N.d.R.] non solo perché a conti fatti è la mia prima recensione di una serie, ma soprattutto perché sono cresciuto con il mito della Famiglia Addams tra film, serie televisive [sì, anche quella in bianco e nero degli anni ‘60 N.d.R.], videogiochi e cartoni animati. Però bando alle ciance e benvenuti alla Nevermore Accademy!
L'inquietante e bizzarra Famiglia Addams ha avuto una presenza continua nella cultura popolare nel corso dei decenni. Dopo aver esordito negli anni '30 nei fumetti del New Yorker di Charles Addams e aver debuttato sullo schermo nel 1964 con la serie televisiva La famiglia Addams, a novembre farà il suo ritorno sul piccolo schermo con il teen-drama soprannaturale Mercoledì di Netflix.
Anziché che concentrarsi sulla famiglia nel suo complesso, la serie è incentrata sulla figlia adolescente Mercoledì Addams, interpretata alla perfezione da Jenna Ortega, che viene espulsa dall'ennesima scuola e mandata dai genitori Gomez (Luis Guzmán) e Morticia (Catherine Zeta-Jones) alla Nevermore Academy, la stessa scuola in cui i due si sono conosciuti e innamorati anni prima. Per quanto le piaccia vivere nell'oscurità, Mercoledì è contrariata all'idea di dover rimanere all'ombra proiettata dai suoi genitori, e in particolare da sua madre, un'esibizionista che si è sempre distinta in una scuola orgogliosamente popolata da reietti.
L'arrivo di Mercoledì alla Nevermore è tutt'altro che facile. Viene infatti sistemata nel vecchio dormitorio della madre insieme a Enid (Emma Myers), una licantropa che deve ancora fare il suo primo lupeggiamento [cioè avere la sua prima trasformazione in licantropo N.d.R.] che ama i colori vivaci tanto quanto Mercoledì ama le varie sfumature di nero e grigio. Sebbene le loro diverse personalità portino inizialmente all'attrito tra le due, come in tutte le buone storie di crescita, le ragazze iniziano a rendersi conto che potrebbero essere più forti insieme che separate. A rendere difficile l'ambientamento ci sono anche due misteri che potrebbero essere collegati o meno, ma che in qualche modo sono connessi entrambi alla Nevermore e alla città circostante di Jericho. Il primo è un caso che potrebbe o meno coinvolgere una persona vicina a Mercoledì, mentre l'altro, probabilmente più urgente, è la questione dei raccapriccianti omicidi che avvengono in città.
A differenza delle precedenti incarnazioni televisive, tra cui la serie animata del 1992 e la serie live-action del 1998 La nuova famiglia Addams, Mercoledì non segue il formato del problema della settimana, optando invece per un mistero soprannaturale lungo una stagione intera sulla scia di Stranger Things o The Hardy Boys. La serie si appoggia veramente all'aspetto horror che ha sempre circondato la famiglia Addams, ma che le precedenti rappresentazioni non hanno mai esplorato a fondo. Anche se si tratta di una serie che tutta la famiglia può guardare insieme, c'è abbastanza orrore e gore per guadagnarsi la classificazione 13+.
Il punto di forza di Mercoledì è il cast. Ortega, Guzmán e Zeta-Jones, così come Isaac Ordonez, che interpreta Pugsley Addams, sono scelte perfette, e non solo richiamano, ma sembrano proprio i cartoni animati di Charles Addams che prendono vita. L'intera famiglia prende questi amati personaggi e li fa propri, mantenendo gli aspetti che hanno reso i bizzarri Addams così riconoscibili nel corso dei decenni, ma infondendo loro un'energia che dà nuova vita al ruolo. Nei panni dell'eccentrico zio Fester, Fred Armisen è una fonte di sollievo comico, con una voce allegra e senza peli sulla lingua che rende omaggio al ruolo interpretato da Jackie Coogan nel 1964 o quello di Christopher Lloyd nel 1991.
Per quanto riguarda i nuovi personaggi, la serie vede anche la partecipazione di Gwendoline Christie nel ruolo della preside Weems e di Riki Lindhome nel ruolo della dottoressa Kinbott, terapista di Mercoledì. Queste, insieme ai compagni di classe di Mercoledì a Nevermore, Bianca (Joy Sunday), Xavier (Percy Hynes White) e Ajax (Georgie Farmer), oltre a Hunter Doohan nel ruolo del figlio "normale" dello sceriffo, Tyler, completano il tutto e rendono la serie un incrocio tra un giallo soprannaturale e un dramma liceale. Perché di fatto ha tutte le caratteristiche di un dramma liceale: i balli scolastici, i problemi delle prime cotte, i club del doposcuola, le società segrete e l'inserimento sono presenti, anche se con una patina molto più cupa e ricoperta di ragnatele e sangue.
Naturalmente il vero punto di forza del cast, per i fan irriducibili degli Addams, è l'ex Mercoledì Addams Christina Ricci, che interpreta la signora Thornhill, una delle insegnanti di Mercoledì alla Nevermore. Sebbene le due condividano alcune scene e ci siano riferimenti all’immensa storia, cinematografica e non, della famiglia Addams [a parte la tragica assenza dell'orecchiabile sigla N.d.R.], abbiamo molto apprezzato come il team creativo ha resistito all'impulso di rendere troppo evidente la storia di Mercoledì della Ricci.
Le precedenti incarnazioni de La famiglia Addams si sono sempre concentrate sulla famiglia nel suo complesso, affrontando i propri drammi interpersonali o, più spesso, inserendola in una sorta di "noi contro loro", dove "loro" sono la società convenzionale. Questo conflitto è ancora molto presente in Mercoledì, con gli adolescenti della Nevermore Academy guardati con scetticismo e paura dalla città di Jericho. Negli otto episodi dedicati ai misteri che collegano la città e la scuola, la serie ha il tempo di approfondire questa frattura con qualche sfumatura, al di là dell'idea che una delle due parti sia oggettivamente "sbagliata".
Il mio timore più grande, da persona che ha visto e amato ogni incarnazione della Famiglia Addams, era che il sottofondo di famiglia, amore e sostegno presente in ogni versione si perdesse in Mercoledì a favore di una rivisitazione più grintosa dei noti personaggi. Dopotutto, non sarebbe la prima volta che personaggi vecchi di decenni subiscono un restyling irriconoscibile; ma anche se gli Addams non sono proprio l'unità solida come quella che si trova negli adattamenti forse più noti (La famiglia Addams del 1991 e La famiglia Addams 2 del 1993), è molto chiaro che si preoccupano l'uno dell'altro e tutto è permeato dell’amore dei personaggi per la famiglia.
In definitiva, nonostante sia una rivisitazione più cupa del solito de La famiglia Addams, Mercoledì conserva tutti i tratti distintivi che rendono speciali le storie e i personaggi. Riesce a spingere la storia al di fuori del suo genere abituale e a trasformarla in qualcosa di un po' più adulto e soprannaturale, senza perdere mai di vista il cuore, l'umorismo e l'orrore bizzarro che ci hanno tenuti tutti col fiato sospeso per decenni.
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