Ben ritrovati ragazzi in questa nuova recensione. Oggi vi porto nel mondo investigativo di Process of Elimination.
Noi non abbiamo mai nascosto di apprezzare il genere delle Visual Novel, tra cui Steins;Gate, Danganronpa e la serie Zero Escape, quindi siamo sempre alla ricerca di una storia che stuzzichi il nostro interesse e di conseguenza anche quello della nicchia di questo splendido genere [fin troppo bistrattato N.d.R.]. Nonostante non sapessimo nulla di Process of Elimination, abbiamo dato un'occhiata al trailer e abbiamo deciso di provarne la demo, che a sua volta ci ha impressionato a sufficienza da indurci a recensirlo.
Wato è un aspirante detective emergente che sogna di entrare un giorno nei ranghi della prestigiosa Detective Alliance. Tuttavia, un incontro casuale con un membro veterano dell'organizzazione esaudisce il suo desiderio nel peggiore dei modi: si ritrova infatti ad essere il nuovo membro dell'alleanza in una battaglia contro il Quartering Duke, un serial killer che si dice sia responsabile di oltre 100 omicidi. Poiché i membri dell'Alleanza dei Detective sono frequentemente presi di mira dai criminali, tengono nascosti i loro veri nomi, utilizzando invece uno pseudonimo che spesso rappresenta una caratteristica del detective in questione. Per esempio, il Detective Mistico lavora a stretto contatto con l'occulto e il soprannaturale, mentre il Detective di Downtown usa la sua lingua d'argento e la sua deduzione sociale per risolvere i casi.
Se all'inizio i personaggi sembravano molto monodimensionali, man mano che passavamo del tempo con loro iniziavano a piacerci sempre di più, con le loro esperienze passate e le loro motivazioni. Alla fine, la maggior parte del cast ci ha conquistati, grazie anche alla forte interpretazione dei veterani che hanno fatto un ottimo lavoro nel rappresentare le loro emozioni.
Senza fare spoiler, la storia parte subito con una premessa intrigante e la posta in gioco si alza rapidamente. C'è una sezione centrale che sembra trascinarsi un po', ma riesce a concludersi con una nota forte. Il problema principale che abbiamo riscontrato con la storia è rappresentato da alcuni momenti in cui il dialogo si sviluppava in modo un po’ innaturale. È difficile da descrivere senza entrare nello specifico, ma c'è un flusso nelle conversazioni e, che sia dovuto alla sceneggiatura stessa o alla traduzione, a volte si percepiva qualcosa di strano. A causa di questa sensazione e del fatto che eravamo in grado di prevedere la maggior parte dei colpi di scena che si sarebbero verificati lungo il percorso, abbiamo avuto l'impressione che si trattasse di una storia godibile, ma non notevole.
L'elemento unico di Process of Elimination che ci ha inizialmente incuriosito sono stati i segmenti investigativi nei quali il gioco passava in una visuale isometrica e noi avevamo il compito di dare ordini ai detective per cercare indizi e analizzare prove.
All'inizio ci è sembrato un po' complesso, ma siamo riusciti ad abituarci abbastanza rapidamente. La difficoltà stava nel fatto che non tutti i detective erano propensi a prendere ordini e spesso facevano di testa loro, anche cadendo in trappole mortali e facendosi uccidere. Dal momento che chiunque morisse significava un immediato game over e non c'erano salvataggi durante i segmenti di indagine, questo ci portava a ricominciare dall'inizio, il che risultava piuttosto frustrante. Fortunatamente, questo problema si è presentato solo in un capitolo, mentre gli altri sono stati abbastanza semplici da superare.
È stato anche bello vedere che, man mano che la storia procedeva e riuscivamo a creare fiducia tra i detective, molti di loro erano disposti ad accettare i nostri ordini e a lavorare insieme come una squadra. È sempre una bella sensazione vedere come la progressione della storia si riflette nel gameplay.
Dopo aver raccolto tutti gli indizi e analizzato le prove, è il momento di risolvere il mistero parlando con gli altri detective. È qui che bisogna tirare fuori la prova giusta al momento giusto, quindi chi si è cimentato in giochi come Ace Attorney o Danganronpa si troverà a suo agio. Il processo di deduzione non è risultato troppo impegnativo, ma è stato interessante vedere come sono stati inscenati gli omicidi più elaborati. È un peccato che non ci siano molti segmenti di questo tipo, dato che la storia generale non era strettamente incentrata sui misteri degli omicidi.
In conclusione possiamo dire che, nonostante alcuni difetti, Process of Elimination intreccia una storia intrigante, sostenuta da un cast di personaggi accattivanti, ma non indimenticabile. Anche se non riuscirà a scalzare i giganti del genere visual novel, è comunque una storia che vale la pena di vivere.
Il codice ci è stato fornito dal publisher per PS4
Devi essere connesso per inviare un commento.