Oggi SQUARE ENIX ha annunciato l'uscita di Final Fantasy XVI, l'attesissimo nuovo capitolo dell'acclamata serie Final Fantasy, su console PlayStation 5.
Final Fantasy XVI è il primo gioco di ruolo di pura azione della serie. Esso mescola un sistema di combattimento d'azione dinamico in tempo reale con caratteristiche dei GdR per offrire un'esperienza di gioco incredibilmente emozionante.
L'obiettivo del team di sviluppo stellare della Creative Business Unit III, guidato dal producer di Final Fantasy XIV Online, Naoki Yoshida, era quello di creare un gioco di Final Fantasy adatto a giocatori di tutte le generazioni, che potesse piacere sia ai fan della serie che ai nuovi giocatori. Un altro punto forte del gioco è la sua accessibilità, con l'aggiunta degli accessori "rapidi", con cui si può personalizzare la difficoltà grazie all'equipaggiamento per adattarlo ai vari stili di gioco.
Un altro elemento innovativo è la Storia dei Tempi Correnti (STC). Puoi accedere alla Storia dei Tempi Correnti in ogni momento del gioco, anche durante i filmati. Ciò permette di scoprire più informazioni sul mondo e sui personaggi che sono sullo schermo o che hai appena incontrato, con oltre 2800 voci che approfondiscono la storia di Valisthea e dei suoi abitanti.
Final Fantasy XVI narra una nuova storia dark fantasy nell'universo di Final Fantasy, questa volta ambientata nel regno di Valisthea, una terra benedetta dalla luce dei Cristalli Madre. La pace di questo mondo vacilla quando la diffusione della Piaga minaccia di distruggere i domini dei Cristalli. Il destino del mondo è nelle mani dei potenti Eikon e dei loro Dominanti, uomini e donne in grado di evocarne il temibile potere. Questa è la storia di Clive Rosfield, un guerriero che è stato investito del titolo di Primo Scudo di Rosaria e che ha giurato di proteggere il suo fratello minore Joshua, il Dominante della Fenice, l'Eikon del Fuoco. Presto Clive verrà coinvolto in una grossa tragedia e giurerà vendetta sull'Eikon Ifrit, un'entità oscura e misteriosa che porta con sé una grande calamità.
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