The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel II

Nihon Falcom torna con il secondo capitolo della saga di Trails. Entriamo nel vivo degli eventi con questa versione definitiva

Pubblicato il 4 Giugno 2019 alle ore 10:30
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di Peppe090
@Peppe090

Salve amici e amiche della Tribù, giusto un paio di mesi fa vi abbiamo parlato del primo capitolo di Trails of Cold Steel, arrivato su PS4 nella sua versione definitiva. Oggi è arrivato il momento di parlare del secondo capitolo, The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel II, anch'esso uscito nuovamente di PS4, ma che si porta dietro un quesito che spesso ci si pone quando si affronta un sequel: sarà meglio del suo predecessore? Per saperlo non vi resta che leggere la nostra recensione.

The Erebonian Civil War

Titolo non scelto a caso questo, in quanto  rispecchia gli avvenimenti del gioco e che è presente anche nella versione PS4 giapponese del gioco (chiamata appunto Sen no Kiseki II: Kai - The Erebonian Civil War). Trails of Cold Steel II si apre esattamente da dove eravamo rimasti nel primo capitolo: lo scoppio della guerra civile nell'Impero di Erebonia; la fazione dei nobili ha ormai preso il potere nella maggior parte dei punti nevralgici dell'impero e la sconfitta di quest'ultimo sembra quasi inevitabile. Rean, il protagonista, si sveglia in un luogo remoto e accanto a lui si trova Valimar, uno dei sette Divine Knight di cui il ragazzo è l'Awaker, ovvero il pilota di questa arma straordinaria. Una volta scoperto di aver dormito per oltre un mese per riprendersi dalle ferite riportate durante lo scontro contro Ordine, l'Azure Knight, Rean decide di partire alla ricerca dei suoi compagni le cui sorti sono sconosciute e non è chiaro se siano ancora vivi o meno. La prima parte di storia, quindi, ci vedrà impegnati nella ricerca dei vari membri della Classe VII, ricercati dalla fazione dei nobili in quanto ritenuti potenzialmente pericolosi, mentre nella seconda metà saremo direttamente coinvolti nella guerra civile.
Dove Cold Steel metteva le basi per un canovaccio narrativo e si concentrava principalmente sui vari componenti della classe VII, in Cold Steel II ci ritroviamo catapultati in una regione in guerra, dove le divisioni sociali si fanno più marcate e ci sono da sopportare tutte le conseguenze di un conflitto di tale portata. In sostanza, tra primo capitolo e sequel ci troviamo non solo con due tipologie diverse di storia, ma anche diverso approccio, ragion per cui è difficile fare un confronto tra i due giochi sotto questo aspetto. La certezza, però, è di vivere una storia avvincente come poche dall'inizio alla fine a cui va aggiunto, ovviamente, il cast e gli eventi a loro dedicati, questa volta più profondi e meglio strutturati e che possono anche cambiare in base alle scelte fatte durante il primo capitolo.

Come ti miglioro il sequel

Se la trama non aiuta a dare una risposta concreta alla domanda posta all'inizio di questa recensione, questa arriva grazie al giocato. Cold Steel II riprende tutte le basi del suo predecessore: Orbment, Craft Arts, Link System, Brave Point e relativi attacchi combinati dei personaggi in battaglia, il giocatore non deve preoccuparsi di imparare un nuovo sistema di gioco e fin da subito ha la possibilità di utilizzare tutti i sistemi sbloccati pian piano nel primo capitolo. Come migliorare un battle system già solido di suo quindi? Con due nuove funzioni studiate ad hoc che sono l'Overdrive e le Divine Knight Battle.
L'Overdrive 
è un sistema di gioco che può essere utilizzato quando l'apposita barra sarà piena (inizialmente una sola, poi due avanzando con la trama): questa permette a due personaggi collegati tra di loro grazie al link di guadagnare un boost per tre turni, recupero di HP, CP e EP e la possibilità di utilizzare attacchi combinati senza dover colpire un punto debole del nemico o portare un colpo critico finché l'Overdrive è attivo. L'utilizzo dell'Overdrive è una gran bella novità non solo per tutti i benefici che porta, ma anche perché può ribaltare completamente le sorti di una battaglia se usato al momento giusto.
Discorso diverso da fare quello per le Divine Knight Battle, appena accennate alla fine del primo capitolo e fulcro del sequel. In momenti cruciali della storia Rean evocherà Valimar, l'Ashen Knight per affrontare nemici particolari o i Soldats delle forze dei nobili, veri e propri Mech che hanno permesso a questa fazione di mettere in ginocchio l'Impero. Le battaglie a bordo di Valimar sono diverse rispetto a quelle viste utilizzando i personaggi umani per svariati motivi, a partire dai nemici stessi che possiedono più punti da colpire e che reagiscono di conseguenza schivando i colpi o contrattaccando, ma nel caso riuscissimo a colpire il punto debole avversario, potremo utilizzare un attacco in link e una scatenare mosse speciali che infliggono un elevato numero di danni. Ad aiutarci in battaglia però avremo anche i membri della classe VII, i quali durante questi scontri potranno utilizzare Arti speciali e ricaricare gli EP, CP e HP del mostro Divine Knight. Nella seconda metà del gioco, inoltre, sarà possibile utilizzare Valimar anche durante uno scontro qualsiasi grazie al comando "Awakener Call" di Rean, sebbene in questo caso l'utilizzo del mech sarà limitato a tre turni. Altra novità per Rean è l'abilità Spirit Unification, anch'essa della durata di tre turni che potenzia a dismisura le statistiche del protagonista e modifica i suoi Craft in versioni più potenti di quelle base e dagli effetti diversi.
A tutto questo va aggiunta una struttura di gioco rivista, con la possibilità di visitare svariati punti di Erebonia a cavallo, in moto o con l'aereonave in quello che diventa un "simil openworld" che elimina i limiti esplorativi imposti nel primo capitolo. Non mancano anche i minigiochi, dal ritorno del Blade allo Snowboad, novità di CS2, Bonding Event in numero maggiore rispetto a CS1, la pesca e il ritorno delle subquest, questa volta più libere da affrontare e che necessitano dell'esplorazione di più luoghi per portarle a termine, cosa che non si poteva fare in precedenza.
CS2 è un gioco decisamente migliore del primo capitolo, tra le novità nel gameplay, la struttura di gioco e davvero tanta carne al fuoco per una longevità di tutto rispetto per un JRPG.

La versione definitiva di Cold Steel II

Proprio come due mesi fa su queste pagine si parlava di CS1 per PS4 come la definitiva del titolo, lo stesso discorso si può fare anche sulla versione PS4 di  CS2, sia per pregi che difetti. Anche questo porting è stato sviluppato internamente da Falcom (l'ultimo per la compagnia che in futuro si affiderà a software di terzi per i suoi porting), ragion per cui è da considerarsi migliore rispetto alla controparte PC di XSEED Games in quanto usa tutti gli asset originali ricreati appositamente per PS4 e non rimasterizzati in HD per PC, ma che prende anche il meglio dal PC con le sue 5000 linee di dialoghi in inglese aggiuntive fatte apposta per i giocatori occidentali. Così come il primo capitolo, la versione PS4 di CS2 può vantare il supporto ai 4K, 60 fps e la modalità turbo, e stesso discorso si applica ai DLC, tutti presenti all'interno del titolo tra accessori, item, costumi e altro per un totale di oltre 100 contenuti aggiuntivi. La traduzione è sì ottima, ma anche qui ovviamente c'è qualche omissione degli avvenimenti della saga di Crossbell e se la cosa poteva anche andare bene su CS1, non tanto si può dire per CS2 dove Crossbell ha una certa rilevanza a livello narrativo.
Difetto del gioco è senza dubbio il comparto grafico, 
uguale al primo capitolo e che naturalmente su una console come PS4 stona, ma di buono c'è che le animazioni dei personaggi sono state migliorate, cosa che era già possibile notare su PS3 e PS Vita. Per il resto il porting ha tutti i vantaggi del 4K, con città e ambientazioni che vengono risaltate de questa risoluzione, ma di contro si notano di più difetti come qualche pixel di troppo su ambientazione e personaggi e l'aliasing. Per la gioia di tutti sono presenti sia la traccia audio giapponese originale che quella inglese, che include il doppiaggio extra citato in precedenza e la colonna sonora, addirittura superiore a quella già eccellente del primo capitolo.

Cold Steel 2 supera di gran lunga CS1

Ecco la risposta. Si, CS2 è decisamente un gioco migliore del suo predecessore e lo dimostra in tutti i campi. Dalle tante novità nel gameplay alla già citata nuova struttura di gioco, le svariate attività secondarie, la libertà di esplorare il mondo di gioco, CS2 è un gioco molto più completo rispetto a JRPG più recenti e moderni.
Se il primo capitolo ha stupito, il sequel alza l'asticella e riesce perfettamente nel suo intento di superare quanto fatto in precedenza. Un must have per tutti quelli che di definiscono gamer. 

Good

Trama eccezionale
Le novità del gameplay
Dual audio
Tutti i DLC inclusi
La colonna sonora
Struttura semi-open world

Bad

Conoscere le saghe precedenti è necessario
Stessi limiti tecnici del primo capitolo
8.8
PEM-PEM

Sviluppatore: Nihon Falcom
Distributore: Marvelous Europe
Data di uscita: 07 giugno 2019
Genere: JRPG
PEGI: 12
Piattaforme: PlayStation 4, Nintendo Switch, PC

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