recensione

Broken Roads

Broken Roads... Taaake me hooome!

Pubblicato il 10 Aprile 2024 alle ore 16:00
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Cari lettori e lettrici della Tribù, bentrovati con la recensione di Broken Roads, gioco sviluppato dallo studio indie australiano Drop Bear Bytes e pubblicato da Versus Evil e tinyBuild.
Questo titolo, in uscita oggi 10 aprile per PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch, Xbox Series X|S, Xbox One e PC, è ambientato in Australia, un paio di secoli dopo l'apocalisse nucleare.
Broken Roads è un classico GDR che presenta alcuni interessanti cambiamenti capaci di rendere le scelte fatte dal giocatore decisamente più importanti che in molti altri titoli dello stesso genere. Non si parla ovviamente di un livello pari a Baldur's Gate 3, ben lontano da esso, ma ciò che questo studio indipendente ha voluto provare a fare, nonostante tutti i problemi che ne sono conseguiti e dei quali parleremo in seguito, risulta un'audace tentativo di dare un'ulteriore alternativa ai GDR più o meno classici che si vedono oggigiorno.
Insomma, Broken Roads tenta di infilarsi in una nicchia di mercato veramente ostica con un alquanto innovativo branching delle scelte e dei dialoghi: ci sarà riuscito? Beh, rimanete con noi per scoprirlo!

Una trama in discesa

Drop Bear Bytes ha puntato tutto sullo scrivere una buona storia dando una quasi totale libertà al giocatore di muoversi all'interno di essa e di influenzarla come meglio gli pare e piace. Diciamo "quasi" perchè Broken Roads pone comunque dei paletti alle possibilità del giocatore, inserendo una meccanica chiamata la Bussola Morale: essa rappresenta la tendenza filosofica del personaggio che si sta giocando, la quale viene inizialmente scelta tramite un quiz alla creazione del personaggio e influenza la mentalità stessa del nostro protagonista. Ad esempio, se siamo estremamente Machiavellici, è impossibile dare una risposta Umanistica durante un determinato dialogo, risposta la quale porterà a uno specifico sviluppo, non solo della quest che stavamo seguendo, ma pure del mondo in totale, sbloccando alcuni NPC oppure nuove aree da esplorare.
Una volta spiegata la Bussola Morale possiamo parlare un po' più approfonditamente della trama: essa si sviluppa intorno al nostro personaggio, il quale può avere quattro diverse origini, ognuna con un prologo dedicato che ha funzione di introduzione alla narrativa.
Dopo vari eventi, che non staremo a specificare per mantenere questa recensione completamente senza spoiler, ci ritroveremo a guidare un gruppetto di persone sopravvissute ad una comune tragedia; alcuni ci offriranno la loro amicizia, altri la loro diffidenza, ma ci aiuteranno nelle nostre avventure in ogni caso. Guideremo quindi questo scapestrato gruppetto per tutta l'Outback australiana, scoprendo man mano come vivono i discendenti dei sopravvissuti all'apocalisse: chi in piccole comunità chiuse all'esterno, chi in villaggi che ricordano tanto Mad Max, altri ancora in città che si spacciano come la salvezza per la civilizzazione. In mezzo a tutto questo ci ritroveremo spesso a decidere il destino di questi insediamenti (… e non solo) per il meglio o per il peggio in base alla personalità dell'ultimo arrivato, ovvero noi. Ah, e a quanto pare esiste anche la magia dopo l'apocalisse. Nulla andrà mai storto, giusto?

Broken Roads

In ogni caso, la trama inizia bene e l'incipit riesce immediatamente a catturare l'attenzione del giocatore, ma, man mano che si avanza e specialmente nella parte finale del titolo, essa risulta sempre meno curata, fino alla chiusura che sembra quasi sia stata realizzata di corsa.
L'interesse del giocatore, inizialmente molto attento a seguire la trama principale, ricade completamente sulle storie secondarie, che invece sono capaci di rendere questo mondo estremamente vivo e di trasmettere al giocatore molte informazioni su quella che è l'attuale vita nell'Outback. Tutto questo ovviamente è un gran pregio [personalmente mi sono divertito molto a esplorare i rapporti tra persone come i filosofi Brennan e Mira o della chiusa comunità di Koorda N.d.R.], ma fa sì che la trama principale diventi un debole ricordo nella memoria dei giocatori, lasciandola a svolgere il semplice lavoro di collante per gli eventi del gioco [e non sempre avendo successo N.d.R.].

In Broken Roads, prima parla, poi spara... o era il contrario?

Broken Roads presenta un gameplay classico per i combattimenti e particolare per quanto riguarda la creazione del personaggio e la gestione di quest e dialoghi. Il combat mantiene quindi una classica formula a turni, con Punti Azione da spendere per poter colpire il nemico sia in mischia che dalla distanza, oltre che per poter utilizzare oggetti consumabili e abilità del party, e Punti Movimento per potersi spostare nell'arena.
Gli oggetti equipaggiabili aumentano le statistiche e le armi possono essere migliorate per potenziare il nostro arsenale distruttivo. Tutto questo, purtroppo, presenta un grosso problema dal momento che l'IA nemica è alquanto grezza e i combattimenti difficili si esauriscono dopo poche ore, dato che per vincerli tutti basta avere granate, poteri e armi a distanza e ciascuno di questi elementi è presente in grande abbondanza nell'Outback australiana. Di conseguenza la strategia si riduce a "stai lontano e spara col cecchino", la quale, ogni singola volta, senza fallire, risulta in al massimo un nemico capace di colpirci sui cinque iniziali. Inoltre, il movimento, che passa attraverso un classico sistema punta e clicca, spesso presenta problemi legati al path-finding dell'IA che finisce per vagare per la mappa anche se si voleva parlare alla donna esattamente di fronte.

Broken Roads

Il nostro abitante dell'Outback

Per quanto riguarda invece la creazione del personaggio, il titolo si differenzia dalla maggior parte dei GDR nel fatto che non presenta alcun tipo di Classe da scegliere o simili, ma ha una creazione basata sul roleplay e quindi sul background del personaggio stesso; quattro diverse origini donano, oltre ad un prologo dedicato, diverse statistiche e abilità iniziali e un quiz determina la moralità iniziale del personaggio, che verrà poi influenzata da quasi ogni decisione che dovrà prendere.
La personalizzazione estetica, invece, non è per niente presente, dato che viene data solamente la possibilità di scegliere tra quattro preset di uomini e quattro preset di donne.
Una volta creato il personaggio, che sia un lui o una lei, ci ritroviamo immediatamente di fronte al grosso sistema di dialoghi legato alla propensione filosofica del personaggio: per poter essere selezionati, molti dialoghi hanno il prerequisito di appartenere all'area morale giusta, definita dal gioco World View e traducibile con Visione del Mondo.

In aggiunta a combat e dialoghi troviamo il sistema di Punti Punt, ovvero di punti che possono essere spesi per aumentare le nostre chance di superare un determinato tiro sia in combattimento che al di fuori di esso. Questi punti, la cui quantità aumenta in base al punteggio di Carisma, sono molto importanti e vanno conservati, poichè si esauriscono molto facilmente.

Tutto questo sistema è quindi molto interessante e rende ogni scelta più ragionata grazie alla nostra morale che può influenzare l'intera Outback, la quale inizierà a cambiare e reagire, con persone che potrebbero pensarla nella nostra stessa maniera e altre che invece entreranno in conflitto per difendere le proprie idee e la propria Visione del Mondo.

Il problema maggiore si presenta nel sistema di gestione delle quest, dato che queste sono molto spesso rotte e impossibili da completare a causa di mancanza di trigger: ciò fa sì che alcune conversazioni rimangano le stesse, nonostante la trama principale sia avanzata ed esse non abbiano più alcun senso [nella mia run non ho potuto finire né la quest di Brennan e dei filosofi, né quella di Koorda e dei mercanti per via di bug N.d.R.].
Questo porta anche alla possibilità di accettare quest relative al capitolo precedente, quest che non hanno più alcun motivo di esistere, ma che possono essere accettate normalmente.

Broken Roads

I comparti tecnico, grafico e sonoro

Iniziamo parlando del comparto tecnico e dicendo che è l'area nella quale Drop Bear Bytes ha avuto nettamente più difficoltà: il gioco ha molti bug e problemi, da interazioni non funzionanti che impediscono di raccogliere oggetti chiave a problemi di quest che, come detto in precedenza, non si possono completare o non falliscono automaticamente se si passa al capitolo successivo, fino al combat che presenta vari problemi tecnici come attacchi gratis perchè non vengono spesi i PA o combattimenti che finiscono nonostante i nemici siano ancora vivi e con ben più di metà vita [noi speriamo che vengano corretti il prima possibile e/o con una patch Day One N.d.R. ].
Broken Roads ha un netto bisogno di essere rivisto da capo a piedi dal lato tecnico, in modo che l'esperienza diventi più fluida e fruibile.

A livello sonoro non cambia molto, anche se ci troviamo a livelli decisamente superiori rispetto al comparto tecnico. La colonna sonora è composta da poche tracce che possono diventare ripetitive, anche se rimangono estremamente in sottofondo, quindi non danno molto fastidio; il doppiaggio invece, disponibile solamente in inglese, si presenta inizialmente come ben fatto, ma presto lascia il posto a un'esecuzione alquanto amatoriale e che ci porterà spesso a leggere velocemente il dialogo per poter passare oltre.

La grafica, d'altro canto, dimostra un grande potenziale, per quanto ancora possa essere migliorata: l'aspetto di ogni luogo e di ogni personaggio è perfetto e nell'insieme riesce a far calare immediatamente il giocatore in questa ambientazione post-apocaliticca così particolare. Risulta comunque ancora un po' grezza specialmente nelle animazioni, per le quali, però, va spezzata una lancia, in quanto esse sono molto fedeli alle descrizioni nei dialoghi, permettendoci di vedere le azioni che vengono prese dai vari personaggi presenti, oltre che doverne leggerne.

Conclusioni su Broken Roads

Il team di Drop Bear Bytes si è lanciato in un'impresa per niente semplice: portare innovazione in un campo affermato come i GDR. In parte ci sono riusciti alla perfezione e in parte hanno fallito, ma possiamo dire che la loro creazione, Broken Roads, a prescindere dai problemi tecnici, è un qualcosa che vale la pena di essere provato e vissuto proprio per questa loro voglia di presentare un diverso punto di vista sugli RPG.
Quindi, per rispondere alla domanda di prima: il tempo per mettere a posto i problemi tecnici c'è sempre, il worldbuilding merita di essere scoperto e il gameplay diverte per alcune ore, quindi, da parte del vostro crostaceico redattore, la risposta è: "Sì, ma solo se è un punto di partenza".

Il codice ci è stato fornito dal publisher per PC.

Good

Trama interessante...
Un combat system divertente...
Un ottimo worldbuilding
Una gestione dei dialoghi e delle scelte ben sviluppata
Un'ottima grafica

Bad

... ma in caduta libera verso il finale
... ma che si esaurisce dopo poche ore
Troppi bug e problemi tecnici
7.4
"PRETTY GOOD"

Sviluppatore: Drop Bear Bytes
Distributore: Versus Evil, tinyBuild
Data di uscita: 10 aprile 2024
Genere: GDR
PEGI: 18+
Piattaforme: PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch, Xbox Series X|S, Xbox One e PC

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