A Lucca Comics & Games 2024, il Padiglione Napoleone ospiterà tre realtà di eccellenza della Nona Arte. Questi tre editori stranieri segneranno un traguardo importante nel percorso di internazionalizzazione del festival.
In questa ricerca degli esponenti della Nona Arte, si parte in Francia, dove, in occasione dei loro 50 anni, il festival ospita lo stand di Les Humanoïdes associés, per tutti semplicemente Les Humanos, Gli Umanoidi casa editrice creata nel 1974 con un unico scopo: pubblicare Métal Hurlant.
Fondata dal critico e sceneggiatore Jean-Pierre Dionnet, dagli autori Jean “Moebius” Giraud e Philippe Druillet, e da Bernard Farkas, che proviene dall’editoria ed assume il ruolo di manager, la casa editrice capitalizza l’immediato successo della rivista e va incontro a una rapida espansione (a Métal Hurlant si aggiungono volumi e altre testate, come l’innovativa Ah! Nana, dedicata al pubblico femminile e realizzata da sole autrici), che però nella media distanza si rivela difficilmente sostenibile, conducendola su un percorso esaltante ma accidentato. Dopo alterne vicende, Les Humanoïdes associés torna al successo a partire dagli anni ’10 del XXI secolo. A coronamento della ritrovata prosperità si pone il rilancio di Métal Hurlant, che nel 2021 torna finalmente in edicola, dopo uno iato di 15 anni.
E proprio uno dei suoi fondatori, Jean-Pierre Dionnet, sarà una delle eccellenze della Nona Arte che saranno ospiti di Lucca Comics & Games 2024. Nato nel 1947, è una figura di spicco nel fantasy, nei fumetti e nella cultura pop francesi. Come produttore, sceneggiatore di fumetti, redattore capo e presentatore televisivo, Jean-Pierre Dionnet ha contribuito al lancio di un'intera generazione di autori e sceneggiatori. Si è unito al giornale Pilote nel 1968, prima di fondare Métal Hurlant - Les Humanoïdes Associés nel 1975 dedicandosi così completamente alla fantascienza.
Come redattore capo, ha anche pubblicato le sue sceneggiature. Cinque anni dopo, nel 1980, è passato alla televisione co-creando Les Enfants du Rock su Antenne 2 e conducendo Sex Machine. Da allora, si è dedicato alla scrittura dei suoi progetti ed è membro fisso della giuria del Grand Prix de l’Imaginaire, il più prestigioso riconoscimento letterario francese dedicato alla fantascienza e al fantastico.
Ma non finisce qui: Palazzo Ducale accoglierà tra le sue stanze affrescate la mostra Jubilé Hurlant.
A pochi anni dai fermenti del ’68, Métal Hurlant sembrò realizzarne le promesse: l’immaginazione al potere. Vi esplose Moebius, l’identità mutante di Jean “Gir” Giraud; vi deflagrò Philippe Druillet, tanto espressionista e contorto quanto il compare era aereo e apollineo; vi trovò casa Richard Corben, il maestro dell’iperrealismo americano; e poi Caza, Jodorowsky, Giménez e innumerevoli altri.
Soprattutto nella sua prima incarnazione, proseguita fino al 1987, Métal Hurlant fu una rivoluzione continuamente in progresso, dimostrando che un altro fumetto era possibile.
La mostra ripercorre quindi cinquant’anni di travagliata, ma esaltante vita editoriale di una rivista di culto, culminati nel rilancio del 2021.
Per gli Stati Uniti, la Nona Arte verrà rappresentata da Gary Groth, co-fondatore di Fantagraphics Books. Presente con uno stand al Padiglione Napoleone, la casa editrice co-fondata da Gary Groth, Mike Catron e Kim Thompson, iniziò nel 1976 con la pubblicazione di The Comics Journal, ed è stata la forza trainante per la promozione dei fumetti come forma d'arte. Divenne rapidamente nota, amata e odiata, per la sua difesa del fumetto come forma d’arte attraverso la rivista con recensioni di alto livello, gli editoriali e le critiche controcorrente di Groth, nonché le sue interviste dettagliate con una vasta gamma di artisti, da Jack Kirby a R. Crumb, da Ralph Steadman a Jules Feiffer, fino a Roz Chast.
Come detto in precedenza, tra le presenze illustri di questa edizione del festival, a rappresentare la Nona Arte per gli Stati Uniti, ci sarà proprio uno dei co-fondatori, Gary Groth. In un periodo in cui i fumetti erano disprezzati e ridicolizzati nella cultura mainstream, Fantagraphics li trattava come una forma d'arte meritevole di rispetto, richiedendo, di conseguenza, elevati standard estetici. Infatti Groth credeva che il potenziale estetico dei fumetti non fosse inferiore a quello di altre forme d'arte popolari come il cinema, la musica, il teatro o la pittura e che raramente avesse raggiunto il suo potenziale.
Ancora oggi Groth continua a selezionare e curare molti libri per Fantagraphics, oltre a scrivere e condurre interviste per The Comics Journal. La sua difesa degli standard artistici, il disprezzo per la mediocrità e l'impegno nel prendersi rischi, rimangono invariati.
Da Taiwan torna invece una presenza internazionale consolidata del festival, Dala Publishing, casa editrice fondata nel 2003 che si dedica alla promozione dei fumettisti locali presso i lettori taiwanesi ed esteri. Inoltre, offre ai lettori cinesi canali per scoprire i fumetti europei e ha coordinato la creazione di progetti illustrati interregionali. In questa edizione porterà ben quattro autori e autrici: Ruan Guang-Min (le sue opere Railway-Sonata e The Corner Store sono pubblicate in Italia da Toshokan); HOM nota al pubblico per le sue storie BL (Priceless-Un Pittore taiwanese a Parigi, Toshokan), Dian Pao-Yen (Console 2073, Toshokan); Monday Recover, autrice GL particolarmente apprezzata dalle nuove generazioni.
Per maggiori informazioni sugli ospiti di Lucca Comics & Games 2024, vi invitiamo a visitare il sito ufficiale, raggiungibile cliccando QUI!
Devi essere connesso per inviare un commento.