Elden Ring Shadow of the Erdtree

Nell'Ombra del Sacro Albero

Pubblicato il 15 Luglio 2024 alle ore 13:30
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Poco più di due anni fa usciva Elden Ring, titolo capace di cambiare la concezione di open world dell'industria videoludica e di dimostrare che si poteva fare di più con i mezzi a disposizione. Oggi, signore e signori della Tribù, siamo qui per parlare di come Miyazaki e FromSoftware siano riusciti a ripetersi, producendo e pubblicando uno dei DLC più ambiziosi dopo The Old Hunters di Bloodborne, ovvero Shadow of the Erdtree. Offrendo da un minimo di venti ore ad un massimo di circa quaranta di contenuto aggiuntivo, questo DLC sembra un intero nuovo gioco nel quale il team di sviluppo ha voluto mostrare la solita abilità nel generare grandi quantità di contenuto, spesso di qualità, oltre a migliorare la quality of life dei giocatori con una patch appena prima dell'uscita. From ha poi giustamente deciso di equilibrare il tutto inasprendo la difficoltà che, però, è stata ingiustamente accusata di essere stata resa fin troppo cattiva; per quanto From ci abbia abituati a estreme difficoltà, crescenti di gioco in gioco, come vedremo in seguito in questa recensione, la difficoltà di questo DLC si basa su di alcune regole specifiche che, se non rispettate, possono portare ad un'esperienza alquanto frustrante e estremamente difficile da portare a termine.

Ma ora, senza ulteriori indugi, ecco a voi la recensione di Elden Ring Shadow of the Erdtree!

Shadow of the Erdtree: un piano parallelo all'Interregno

In questo DLC veniamo catapultati in un, per dirlo con termini da Dungeons & Dragons, piano di esistenza che si sovrappone all'Interregno; in questo luogo Miquella sta mettendo in atto un piano misterioso che potrebbe cambiare il destino dell'intero universo di Elden Ring. A noi poveri Senzaluce non è ovviamente dato sapere quale sia il suo obiettivo e veniamo lasciati a seguire le tracce lasciate dal semidio stesso, delle Croci di luce, nella speranza di poterlo raggiungere e ottenere le risposte che tanto desideriamo.
Come è facile intuire, il mondo di Shadow of the Erdtree presenta ambientazioni estremamente simili all'Interregno, da grosse zone di prateria e collina a paludi, acquitrini e laghi, alcuni di normale acqua, altri sotto effetto di veleno o marcescenza. Ciò che differenzia questo piano da quello principale è quindi la presenza di avversari mai visti prima, alcuni cornuti, altri con lame lunari e altri ancora con armi legate al veleno e alla marcescenza. Inoltre, troviamo anche alcuni Senzaluce che vivono in perfetta armonia e coesistenza sotto la grazia di Miquella. Questi uomini e donne anelano solo di trovare e comprendere il semidio, quindi lo cercano continuamente, percorrendo le tracce che egli ha lasciato e aiutandosi l'un l'altro nel farlo. Le quest di questi nuovi NPC, alquanto interessanti, sono quindi tutte centrate intorno alla figura di Miquella; alcuni lo amano, altri lo odiano, ma nessuno sembrerebbe voler veramente fargli del male...

La trama del titolo, come è usuale in ogni Souls, è quindi alquanto lineare e con pochi colpi di scena, un classico viaggio nel quale il nostro Senzaluce dovrà sconfiggere boss dopo boss per fermare qualsiasi cosa Miquella stia facendo.
Ciò che, come al solito, riesce a stupire, è la quantità di contenuto offerta da questo mondo che, nonostante sia decisamente più piccolo dell'Interregno, presenta molti nemici completamente nuovi, racconti inediti che rendono più ricca la storia del territorio, personaggi nuovi e con una vita tutta da raccontare. Insomma, come sempre il worldbuilding è di altissimo livello e il modo in cui viene mostrato, dalla scelta di illuminazione alla presenza di marcescenza o di nemici, è eccezionale e riesce a intrigare, a far pensare: "E se andassi dietro a quella roccia? O sotto quel ponte? Cosa ci fa qui questa cosa? O ancora...".

La difficoltà aumenta all'Ombra dell'Albero

Prima di tutto, come accennato nell'introduzione, va discussa una delle uniche critiche rivolte a Shadow of the Erdtree, ovvero l'improvviso aumento della difficoltà che ha fermato molti dall'andare oltre i primi boss; sebbene questo aumento sia effettivamente presente, il titolo spiega sin dall'inizio che ciò è dovuto alla nuova meccanica esclusiva per il DLC: Le Benedizioni. Queste sono due, la Benedizione dell'Albero Ombra e la Benedizione di Ceneri di Spirito Venerate: la prima, potenziabile attraverso i Frammenti di Albero Ombra trovabili per tutto il DLC, migliora le statistiche del personaggio, mentre la seconda, potenziabile attraverso le Ceneri di Spirito Venerate trovabili per tutto il DLC, potenzia gli spiriti evocati [io per esempio ho usato tanto Tiche e ho dovuto potenziarla tramite la Benedizione di Ceneri di Spirito Venerate, mentre quelle dell'Albero Ombra sono risultate ancora più fondamentali N.d.R.].
Queste Benedizioni risultano quindi fondamentali per pensare di riuscire a sconfiggere i boss e i nemici che ci si presentano davanti, dai più scarsi ai più forti [il vostro redattore è entrato nel DLC a livello 150, il minimo suggerito, e le prime ore sono state di sofferenza; appena ho iniziato ad utilizzare la meccanica delle Benedizioni, il gameplay è cambiato completamente N.d.R.].

Il gameplay subisce pochi altri cambiamenti, principalmente attraverso la patch precedente all'uscita: la quality of life viene migliorata attraverso degli accorgimenti [che onestamente sarebbero dovuti essere presenti dal giorno di uscita del titolo principale N.d.R.] come un punto esclamativo che mostra gli oggetti e le armi nell'inventario appena raccolti o una nuova tab nell'inventario chiamata 'Recenti' che mostra tutti gli oggetti in ordine di raccolta. Inoltre, i giocatori si ritrovano con una grossa quantità di nuove armi, nuovi incantesimi, nuove ceneri di guerra, nuove evocazioni e nuovi NPC con quest uniche e facilmente perdibili che ampliano ulteriormente il divertimento.
Gli unici problemi del gameplay, che persistono ormai da tempo, rimangono quelli legati all'imprevedibilità della telecamera, che spesso si blocca in muri, nemici o animazioni strane, oltre a quelli legati al tracking dei nemici e all'input reading, che portano solamente a grande frustrazione.

Ad eccezione di questi piccoli problemi, il gameplay è ottimo e offre ore di divertimento anche solo nel provare una determinata arma rispetto a un'altra o a seguire passo passo una determinata quest per vedere che fine fa quel personaggio.

Shadow of the Erdtree

I comparti tecnico, artistico e sonoro

Un grosso problema di Shadow of the Erdtree si presenta nel reparto tecnico che, nonostante l'esperienza con Elden Ring, non riesce a ottimizzare il DLC in maniera ottimale. Per quanto giri generalmente senza troppi problemi, Shadow of the Erdtree, anche a causa del gran numero di particellari utilizzati, scatta e, specialmente nei combattimenti contro i boss, spesso non riesce a sopportare al meglio la fluidità dell'azione. Bossfight come una in particolare [che non menzioneremo per evitare spoiler N.d.R.] creano una situazione nella quale gli effetti speciali delle fiamme finiscono per oscurare completamente la telecamera e per rallentare il gioco in sé, che deve gestire una quantità notevole di nuovi elementi [ho giocato su un Prometheus XVII dell'Eluktronics montante una GeForce NVIDIA RTX 3060 e un processore AMD Ryzen 7 4800H N.d.R.].

Contrariamente a quanto detto per il comparto tecnico, quello artistico e sonoro si sono superati nuovamente: Shadow of the Erdtree è stupendo da guardare, offre scorci meravigliosi e capaci di farci fermare e scendere da Torrent solo per ammirare il panorama.
Allo stesso modo, il reparto audio è pressoché perfetto, a partire dagli effetti sonori che rendono vero e vivo il mondo, fino alle colonne sonore di boss e aree che riescono sempre a generare nel giocatore il perfetto umore per affrontare la sezione in arrivo.

Shadow of the Erdtree

Conclusioni su Shadow of the Erdtree

Elden Ring Shadow of the Erdtree è definibile uno dei migliori DLC mai rilasciati per un videogioco e va a rivaleggiare con The Old Hunter [per quanto il mio cuore rimanga con il DLC di Bloodborne N.d.R.].
Questo contenuto aggiuntivo a pagamento si presenta offrendo una quantità di contenuto pari a quella di buona parte dei videogiochi completi che si sono visti uscire negli ultimi vent'anni, riuscendo nel mentre a rimanere coerente con il mondo del titolo principale, non andando mai in conflitto con informazioni precedenti e riuscendo ad essere una bella esperienza da affrontare in qualsiasi momento del gioco, anche se si consiglia di arrivare almeno al livello 150 per accedervi.
Insomma, Shadow of the Erdtree merita di essere giocato da tutti i fan dei Souls e, in particolare, dai fan di Elden Ring più hardcore e più interessati alla lore e alla sfida che questo mondo dorato dalla Grazia offre. Promosso a pieni voti.

Il codice ci è stato fornito dal publisher per PC.

Good

Gameplay divertente e ulteriormente sviluppato
Un mondo vivo e ancora una volta emozionante da esplorare
Una colonna sonora da kolossal
Bei personaggi, dalle storie intriganti
Effetti visivi spettacolari

Bad

I soliti problemi con la telecamera
Il tracking e input reading rimangono pessimi
Si poteva ottimizzare meglio
9.5
TRIBE APPROVED

Sviluppatore: FromSoftware
Distributore: Bandai Namco Entertainment
Data di uscita: 21 giugno 2024
Genere: Action RPG fantasy
PEGI: 16+
Piattaforme: PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S, PC

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