Hunt: Showdown 1896

Diventa un Cacciatore o sarai la Preda

Pubblicato il 15 Agosto 2024 alle ore 19:00
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I mostri sono ovunque, sotto al letto, in stanze buie o in fitte foreste, specialmente, come abbiamo imparato dalla Marvel e dai comic in generale, quando ci si trova in America. Seguendo questo credo, Hunt: Showdown 1896 ci porta in una realtà parallela nella quale gli umani si trasformano in cacciatori di creature che si pensava potessero esistere solo nelle favole dei fratelli Grimm.

In questo titolo competitivo e cooperativo, infatti, ci ritroviamo a cacciare dei terribili mostri nelle profondità delle Rocky Mountains del Colorado, da soli, in coppia o in trio, mentre evitiamo di farci fregare dagli altri gruppi di cacciatori venuti a rubarci la taglia.
L'esperienza di gioco, molto simile nell'idea a Level Zero: Extraction o a titoli del genere di Left 4 Dead, è stata molto interessante e particolare, mutevole a seconda di come si decide di giocare il titolo. Visto che ho potuto provarlo sia in compagnia che in solitaria, Hunt: Showdown 1896 mi ha trasmesso emozioni diverse ogni volta: di paura e terrore quando ero solo, ma con amici e un po' di esperienza queste emozioni si sono trasformate nell'eccitazione e nell'aspettativa per la caccia del mostro di turno.

Vi dico ancora che questo titolo è disponibile per PC tramite Steam, PlayStation 5 e Xbox Series X|S e che il codice PC ci è stato fornito dal publisher. Ora, senza ulteriori indugi, ecco la recensione di Hunt: Showdown 1896!

Spara, ma solo se sei sicuro di colpire

La parte principale di cui bisogna parlare è sicuramente il gameplay, in quanto esso è la sezione più sviluppata e centrale dell'intero titolo. Hunt: Showdown è uno sparatutto in prima persona nel quale dovremo preparare l'equipaggiamento del Cacciatore che abbiamo scelto di inviare e che utilizzeremo in partita, per poi andare a tutta birra a cercare indizi sulla posizione della taglia principale. "Principale" non è ovviamente detto a caso: infatti, mentre ci si dirige nella direzione del grande nemico, potremmo finire per incappare in miniboss che si muovono in giro per la mappa e che, insieme ai team degli altri giocatori, possono metterci i bastoni tra le ruote. Dobbiamo quindi prestare molta attenzione, dato che, una volta morto, il Cacciatore che avevamo preparato con così grande cura non sarà più disponibile.

Avendo discusso in maniera generale del gioco base, Hunt: Showdown, ora parliamo di Hunt: Showdown 1896 e dei significativi cambiamenti che porta con sé, a partire dall'aggiunta di un'intera mappa di 1 km² di estensione chiamata Mammon's Gulch, in cui ogni giocatore può esplorare le sedici nuove location nelle quali finirà a cacciare. La cosa davvero impressionante di questa nuova mappa è la varietà di ambienti, tale da far addirittura pensare di aver cambiato mappa da una partita all'altra; si passa da montagne rocciose a paludi e acquitrini, fino a segherie e impianti di produzione abbandonati. Quest'area di gioco che il team Crytek ha portato alla vita si dimostra quindi estremamente variegata e capace di sorprendere anche all'ennesima partita. Inoltre, la mappa risulta anche facilmente percorribile, in quanto le distanze sono più facili da coprire di quanto si possa pensare ed essa presenta una serie di tunnel minerari come scorciatoie; anche finendo dalla parte opposta della mappa rispetto alla taglia, per arrivare fino all'altro angolo ci si impiega pochi minuti e ciò permette di esplorare aree che altrimenti rimarrebbero inutilizzate.

I Patti e l'Hellborn

Le novità però non finiscono! Infatti arriva anche un nuovo Wild Target, l'Hellborn, un gigante di fuoco che tenterà di trasformarvi in brace per il barbecue, insieme al live event Scorched Earth, il quale porta con sé ulteriori nuove meccaniche, come i Patti. Questa nuova meccanica dei Patti aggiunge un elemento di strategia in più al titolo, portando i giocatori a lottare anche nei punti in cui si trovano queste sezioni e creando quindi ulteriori luoghi di incontro tra i team. I Patti inoltre donano dei bonus al Cacciatore ai quali li si lega, tanto è vero che sono unici per ogni Cacciatore del nostro roster. Queste aggiunte riescono a rendere il titolo molto più dinamico e strategico, spingendo i giocatori a cercare queste zone per poter potenziare il proprio Cacciatore e affrontare sia mostri che non nella maniera più efficiente.

Infine possiamo dire che la sensazione dello sparo risulta abbastanza soddisfacente e le armi sono molto variegate [anche se certe categorie di armi da fuoco hanno un feeling allo sparo troppo simile tra loro, quasi indistinguibile N.d.R.]; insieme all'idea di un PvPvE, che offre un elemento di caos in più [per quanto a volte possa risultate frustrante, specialmente quando si trovano team nemici di tryhard N.d.R.], questo titolo risulta estremamente divertente.

Hunt: Showdown 1896, solo un filo di trama

Per quanto abbiamo potuto vedere, l'unica trama presente in Hunt: Showdown 1896 è un fil rouge inserito unicamente per poter offrire maggiore immersione al giocatore, ma non viene sviluppata in alcuna maniera. Abbiamo notato la presenza di una modalità Storia, legata al Battle Pass del titolo, ma non ci era disponibile da provare. La trama, come detto prima, presenta solamente l'incipit, ovvero che tutte le varie leggende delle Bayou o delle Rocky Mountains, come il Wendigo o il Bigfoot, sono reali. Questi mostri cacciano nelle zone meno abitate, ma a volte finiscono per invadere interi villaggi e paesi. Da ciò nasce la necessità di liberarsene e taglie iniziano ad apparire per tutta l'area, taglie che fanno gola a molti mercenari pronti a mettere la loro vita in gioco per un bel bottino.

Hunt: Showdown 1896 quindi si presenta come un semplice simulatore di caccia al Bigfoot di turno, che esso sia un enorme ragno gigante, un grosso maiale su due zampe che di professione fa il macellaio o un gigante di fuoco che esplode ogni tre secondi. La trama di conseguenza è perfetta per questo tipo di gioco, ma si sente palesemente la mancanza di un qualcosa di più che possa mantenere incollato il giocatore allo schermo o che lo possa far affezionare ad un determinato Cacciatore o a una determinata storia, un elemento in più che aiuti l'immersione.

Hunt: Showdown 1896

Comparti tecnico, grafico e sonoro

Hunt: Showdown 1896 si presenta sotto un ottimo profilo anche nei reparti tecnico, grafico e sonoro; sotto il punto di vista tecnico, grazie anche all'aggiornamento dell'engine al CRYENGINE 5.11, il titolo regge in maniera abbastanza fluida e i server sembrano capaci di gestire una buona quantità di persone [per quanto la realtà della loro sopportazione la si potrà scoprire solo il giorno d'uscita N.d.R.]. Inoltre non si trovano nemmeno evidenti bug o glitch.

A livello grafico arriva la vera novità grazie all'aggiornamento all'engine menzionato in precedenza: oltre ad un generico miglioramento di tutte le texture, dell'illuminazione e delle animazioni, il CRYENGINE 5.11 porta il supporto a DirectX 12, al DLSS e FSR. In aggiunta, il team Crytek ha inserito un intero nuovo sistema di light cache e specular tracing per l'illuminazione globale multi-bounce e nuovi shader per l'acqua e per i capelli dei personaggi. Tutte queste novità rendono l'esperienza grafica estremamente immersiva e capace di scenari spettacolari, oltre che mozzafiato.

Infine, ultimo, ma non per importanza, il reparto sonoro, che svolge un eccellente lavoro e porta la tensione e l'ansia della caccia ad un altro livello grazie a perfetti effetti sonori per passi e rumori che, se si gioca con cuffie, sono perfetti indicatori della direzione del pericolo. Ogni rumore è ben calibrato per poter mettere più pressione e consapevolezza dell'ambiente circostante sui giocatori, portandoci a voler trovare la taglia il prima possibile per poi levare le tende.

Conclusioni su Hunt: Showdown 1896

Il titolo di Crytek era già un buon prodotto all'uscita dell'originale, ma adesso, con le aggiunte fatte in questa espansione del gioco base, Hunt: Showdown 1896 risulta come un bel gioco capace di offrire ore di divertimento a chiunque piaccia sparare in faccia a mostri orribili e farlo in compagnia.
Per quanto potrebbe essere migliorate sotto vari punti di vista, il titolo merita di essere giocato, anche se solo per qualche partita con gli amici.

Good

Gameplay dinamico e mai noioso
Atmosfera creata alla perfezione
Una grafica realistica e ben realizzata
Aggiunte al gameplay eccellenti
Miglioramento dell'engine fondamentale e molto ben fatto

Bad

La trama è fin troppo inesistente
A volte può essere frustrante
8.2
PEM-PEM

Sviluppatore: Crytek
Distributore: Crytek
Data di uscita: 15 agosto 2024
Genere: FPS PvPvE
PEGI: 18+
Piattaforme: PC tramite Steam, Playstation 5, Xbox Series X|S

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