Bentornati, ragazzi e ragazze della Tribù, sulle nostre pagine, questa volta per la recensione di Potionomics: Masterwork Edition, una versione migliorata del già disponibile Potionomics per PC tramite Steam. Questa nuova edizione è disponibile per Xbox Series X|S, Playstation 5 e Nintendo Switch a partire da oggi, in contemporanea con l'arrivo dei miglioramenti su computer.
Il titolo è stato infatti perfezionato con l'introduzione di varie nuove feature come, tra le altre, il doppiaggio, una nuova modalità e due nuovi livelli di difficoltà. Sviluppata da Voracious Games e pubblicata da XSEED Games in collaborazione con Marvelous USA, Inc., la Masterwork Edition ci porta in un mondo sempre più immersivo composto da pozionisti particolari e ben caratterizzati, eroi avventurosi e mal di stomaco per l'eccessiva assunzione di pozioni.
Vi dico ancora che il gioco presenta una grande quantità di contenuto e alta rigiocabilità, specialmente grazie ai nuovi livelli di difficoltà e alla nuova modalità, Endless Mode. Il titolo purtroppo non presenta la lingua italiana, ma solamente quella inglese insieme ad altre cinque tra cui il tedesco e il giapponese.
Ora, senza indugiare oltre, vi lascio alla recensione di Potionomics: Masterwork Edition!
Il gioco si basa molto sulla sua campagna, infatti gli sviluppatori stessi definiscono il titolo come un narrative driven deck-building shop simulator, dove ci dovremo calare nei panni di Sylvia, giovane graduata dal College per Pozionisti e nuova proprietaria del negozio di pozioni dello zio sull'isola di Rafta.
Sylvia si ritrova quindi in una catapecchia che sta a malapena in piedi, con un debito enorme sul collo da ripagare ereditato dallo zio scomparso e vari rivali pozionisti che la affronteranno in competizioni organizzate nelle quali dovrà essere brava a far notare il gran valore delle sue pozioni.
In tutto questo, la ragazza protagonista di Potionomics: Masterwork Edition avrà l'aiuto di Owl, un gufo che sembra aver preso residenza all'interno del negozio sin dai tempi dello zio e che ora ha deciso di fungere da mentore di Sylvia. Grazie a lui e ai suoi consigli, infatti, riusciremo a sconfiggere gli avversari che ci si pareranno davanti e diventeremo sempre più bravi sia nella creazione delle pozioni che nella negoziazione con i clienti.
Come detto in precedenza, Sylvia ha ereditato un'enorme debito dallo zio e, per ripagarlo, decide di partecipare alle competizioni che si svolgono sull'isola, le quali hanno in palio grossi premi che potrebbero toglierla dagli impicci.
Insomma, in questa trama non ci sono grandi colpi di scena, bensì un umorismo che ricorda molto quello dei cartoni animati degli anni 2000, di show come Zack & Cody o Phineas e Ferb, e che riesce a dare momenti di respiro necessario tra i ragionamenti che intercorrono tra la creazione di una pozione e l'altra. Inoltre è resa molto gradevole e accattivante dalla scrittura dei personaggi che incontriamo (Sylvia inclusa), che riescono a rendere immersivo ogni scambio e dialogo, oltre a strappare qualche sorriso e qualche risata.
L'unico lato negativo di questa trama e di questo tipo di caratterizzazione dei personaggi è che alcuni possono sembrare quasi delle caricature, per quanto estreme risultano le loro personalità [specialmente a causa di animazioni decisamente eccessive ed eccentriche N.d.R.].
Parliamo adesso di come si presenta il gameplay del titolo di Voracious Games, che vuole offrire un loop basato sulla creazione e vendita delle pozioni: questa è quindi la base intorno alla quale ruotano tutte le altre meccaniche, dagli shop visitabili alle gare e al calendario.
Il titolo quindi inizia insegnandoci come utilizzare gli ingredienti, spiegando come ognuno di essi abbia al suo interno delle particelle di magia chiamate Magimins, i quali si dividono in cinque categorie da A a E.
A seconda del tipo e del rateo di questi Magimins, cambia il tipo di pozione e la qualità della stessa. Potionomics vuole portarci a ragionare su quali siano gli ingredienti migliori da inserire nel calderone
per ottenere la pozione definitiva; alla fine, avvicina la creazione di intrugli alla chimica di base, creando un sistema che richiede estrema precisione nell'utilizzo degli ingredienti per evitare effetti indesiderati [ovviamente con un bel grado di tolleranza per mantenere l'esperienza divertente e fluida N.d.R.].
Oltre alla fase di creazione delle pozioni, che presenta anche un limite di ingredienti da usare in contemporanea e un tempo necessario per la preparazione, troviamo una seconda meccanica che prende un posto predominante nel gameplay di questo titolo, ovvero la fase di vendita e negoziazione coi clienti.
In questa parte ci ritroveremo a dover allestire il negozio, disponendo sui banconi presenti all'interno le pozioni che abbiamo in vendita [inizialmente solamente tre N.d.R.]; quelle stesse pozioni verranno scelte dai due o tre clienti che entreranno nel negozio ad ogni sessione e noi, nei panni di Sylvia, dovremo essere bravi a negoziare per alzare il più possibile il prezzo. Qui troviamo la sezione card game, nella quale affronteremo la negoziazione giocando sostanzialmente un combattimento a turni nel quale la nostra salute è rappresentata dallo stress accumulato da Sylvia, mentre quella dei clienti è rappresentata dai turni rimasti prima che si spazientiscano ed escano senza comprare nulla. In questo gameplay non dobbiamo azzerare la salute del cliente, ma anzi aumentare il suo interesse nei confronti dell'oggetto in vendita, mentre manteniamo alta la sua pazienza, il tutto utilizzando gli effetti delle carte che abbiamo in mano.
Come detto in precedenza, questo titolo si presenta come un deck-builder, nel quale abbiamo un mazzo di 20 carte a nostra scelta tra quelle che abbiamo ottenuto nel corso del gioco, mentre ne avremo quattro o cinque in mano in ogni turno. Ogni carta ha diversi effetti, variano da quelle che aumentano l'interesse del cliente per l'oggetto in vendita, ad altre che aumentano i turni di pazienza del cliente, ad altre ancora che applicano buff al guadagno di interesse o alla difesa di Sylvia.
Infine, possiamo ottenere nuove carte da tutti i personaggi che incontreremo nel corso della nostra avventura, ognuno dei quali ha qualcosa da insegnare e trasmettere alla nostra protagonista.
Questa meccanica di negoziazione tramite card game viene anche riutilizzata per le battaglie con i boss nel corso delle competizioni che si tengono ogni dieci giorni; il tempo a Rafta, infatti, passa per ogni azione che Sylvia compie, obbligandoci quindi ad essere strategici nell'ordine delle cose da fare e scandisce anche l'arrivo di una nuova competizione. Una volta raggiunto il giorno prescelto, ci dobbiamo far trovare con le migliori pozioni possibili da mostrare al giudice della gara, per poi convincerlo ad aumentare il valore della pozione grazie alle nostre abilità di negoziazione.
Una volta discusso delle due meccaniche principali, che già di loro offrono una buona quantità di contenuto, alquanto divertente, il team di Voracious Games ha espanso il concetto, andando ad aggiungere una serie di sistemi che supportano alla perfezione il gameplay principale, rappresentati da luoghi come la Gilda degli Eroi, dove possiamo trovare Mint, l'eroina che aiuteremo maggiormente nel corso della nostra permanenza a Rafta, o Baptiste, il capogilda/barista che si occupa delle spedizioni di tutti gli eroi. Potremo anche andare nel negozio di Quinn, dalla quale possiamo acquistare ingredienti di ogni tipo per le nostre pozioni, oppure alla forgia Muktuk [il mio personaggio preferito N.d.R.], dove possiamo comprare e migliorare nuovi calderoni e scaffali da esposizione; insomma, tutti i personaggi sono legati ad un aspetto del gioco e funzionano sinergicamente gli uni con gli altri.
Discutiamo infine della meccanica più in sottofondo di tutto il titolo, ovvero le romance: esse sono presenti nel titolo e ci viene persino chiesto come le desideriamo gestire, subito dopo aver scelto la difficoltà di gioco. Potionomics: Masterwork Edition, infatti, oltre ad aggiungere i livelli di difficoltà Cozy (boss più semplici e niente limiti di viaggio) e Capitalism (boss più difficili e requisiti delle pozioni per le gare aumentati), ci chiede di scegliere se vogliamo giocare con la modalità One Love, nella quale ci sarà permesso di impegnarci in una sola relazione che bloccherà tutte le altre, o con la modalità Free Love, che permette di avere quante relazioni si vuole e di creare il proprio harem personale.
In definitiva, quindi, grazie anche alla modalità Endless che finalmente ci permette di continuare a giocare anche dopo aver battuto l'ultimo boss in un format più da slice of life, questo gioco presenta un gameplay divertente e ben realizzato, che però pecca nella qualità di vita del giocatore, dato che risulta molto macchinoso in varie sezioni, come il passare da una schermata all'altra, parti che si sarebbero potute saltare per offrire un gioco più fluido.
Potionomics: Masterwork Edition si presenta con un comparto tecnico discreto, ma che evidenzia molteplici problemi, a partire da un costante lag nelle animazioni dei personaggi in 3D e nel passaggio da una schermata all'altra, oltre ad essere alquanto invadente persino nella fase di creazione di pozioni. In ogni caso non presenta bug che possano rompere il gioco, né problemi che creino softblock.
A livello grafico, invece, il titolo si esprime al meglio, con una grafica cartoon presentata in due maniere differenti: quando ci si trova in mappe per scegliere dove andare o nel menù di base del negozio dal quale scegliamo cosa fare, il gioco si mostra in due dimensioni con uno stile disegnato a mano e molto piacevole agli occhi, mentre quando parliamo con alcuni dei personaggi trovandoci nei loro negozi, il titolo passa ad una grafica 3D molto ben realizzata, con personaggi disegnati in uno stile che ricorda molto quello dei film Disney. Insieme, Potionomics: Masterwork Edition ci offre una grafica altamente piacevole e coerente che supporta benissimo tutti gli altri reparti del titolo.
Infine, il comparto audio si presenta con una colonna sonora purtroppo ripetitiva, ma con un doppiaggio che suscita grande emozione e credibilità ai personaggi. Gli effetti sonori sono anch'essi molto accattivanti e capaci di aumentare l'immersione del giocatore.
Avviandolo ci siamo trovati davanti ad un titolo che sembrava alquanto normale e poco innovativo, ma non appena ci siamo avventurati più a fondo nell'esperienza offerta da Voracious Games, ci siamo resi conto di quanta profondità possa avere e di quanta soddisfazione e divertimento possa offrire. Potionomics: Masterwork Edition è quindi un gioco molto divertente, che offre una nuova esperienza legata alla creazione di pozioni, con anche una buona trama di fondo e un gameplay molto dinamico e ben realizzato. Consigliato.
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