Blair Witch Archivi - Tribe Games https://www.tribe.games/blair-witch/ Videogiochi, Cinema, Giochi da Tavolo, Serie Tv, Podcast e Live Sun, 15 Aug 2021 11:29:40 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.6.2 https://www.tribe.games/wp-content/uploads/2021/08/cropped-avatar_facebook2021-32x32.png Blair Witch Archivi - Tribe Games https://www.tribe.games/blair-witch/ 32 32 Blair Witch https://www.tribe.games/recensione/blair-witch-recensione/ https://www.tribe.games/recensione/blair-witch-recensione/#respond Mon, 23 Sep 2019 12:00:00 +0000 https://https://tribe.games/?post_type=recensione&p=4901 Uno dei fenomeni più simili al mockumentary o alla fake news che spopolò negli anni ‘90/primi anni 2000 fu quello di Blair Witch […]

L'articolo Blair Witch proviene da Tribe Games.

]]>
Uno dei fenomeni più simili al mockumentary o alla fake news che spopolò negli anni ‘90/primi anni 2000 fu quello di Blair Witch Project, ossia un progetto cinematografico che ha portato al cinema milioni di spettatori convinti che le riprese del documentario fossero state estrapolate da una misteriosa videocamera trovata in un bosco maledetto. Solo dopo la larga diffusione del film fu reso pubblico il fatto che tutto si trattava di una trovata pubblicitaria, e che il lavoro cinematografico fu un esperimento organizzato ad hoc per impressionare il pubblico. Stiamo parlando quindi di un fenomeno cinematografico in larga scala più unico che raro, e che ha fondato il genere “prima persona” all’interno del mondo del cinema. Il fenomeno con il tempo andò a scemare, fino a quando, nonostante Blair Witch Project sia ricordato per sempre come uno degli esperimenti più riusciti, del brand non si sentì più parlare. Con enorme stupore all’interno della conferenza Microsoft avvenuta alla rassegna “LosAngelina” marchiata E3 del 2019, abbiamo potuto ammirare il ritorno di Blair Witch, non più in formato cinematografico, ma videoludico ed ora siamo pronti per il nostro verdetto.

Un abbandono al cinema, ma non del tutto

Nonostante non sia la stessa storia del film visto per la prima volta nel 1999, il gioco ci fa immedesimare in Ellis, un ex poliziotto che, insieme al suo fidato amico a quattro zampe Bullet, è sulle tracce di una misteriosa sparizione che riguarda un ragazzino. Il gioco si svolge totalmente in prima persona e una volta entrati nel vivo dell’esperienza, lasciandoci alle spalle la cinematica introduttiva, prendiamo dimestichezza con tutto ciò che ci occorre per il nostro viaggio verso l’incubo. Il canovaccio con cui la storia viene raccontata è nelle fasi iniziali calmo e tranquillo, talmente tanto da mettere quasi angoscia; scopriamo poi che Ellis soffre di un violento disturbo post–traumatico dovuto ai fantasmi del suo passato, il suo rapporto con Bullet è la sua unica ancora di sanità mentale, oltre al suo impegno nei confronti della ex moglie Jess con la quale potremo interagire con l’ausilio di un telefono cellulare. All’interno della foresta la sanità mentale del povero Ellis è messa a repentaglio da fenomeni soprannaturali legati ad una bizzarra quanto spaventosa storia, che vede protagonista una strega, che viveva nella città di Blair (dove ora c’è il bosco maledetto) giustiziata dalla gente del luogo secoli fa, e la sua maledizione aleggia tra le fronde di quegli alberi. La strega durante l’arco del gioco è una figura non tangibile, si ha memoria del suo operato solo per elementi che fanno da cornice all’ambiente che ci circonda, poi, con il proseguire della storia, riusciamo a percepirla in maniera decisamente più attiva.

Un incubo senza ritorno

Blair Witch offre un gameplay classico, somigliante a quello di titoli come Outlast, ma con alcune meccaniche inedite. Il bosco in cui saremo costretti a girovagare è un trappola senza fuga: ci ritroveremo strutture e luoghi già visti più e più volte, questo ci darà un senso di oppressione di giro in tondo e di claustrofobica angoscia, dal quale solo chi sa mantenere il sangue freddo e chi riesce a dosare il panico e ragionare con razionalità può uscire. L’effetto loop è realizzato magistralmente, come tutto il comparto tecnico, anche se a volte si notano alcuni cali repentini di framerate dati dalla pesantezza di questo comparto. Il rapporto tra Ellis e il suo fidato Bullet come detto in precedenza è molto importante per ristabilire la qualità dello stato mentale di Ellis, ed è per questo che oltre ai classici ordini come “fermati” o “cerca” o ancora “vai” vi troviamo anche “coccola”. Peccato però che oltre a questo, e nonostante la caratterizzazione psichica di Bullet e le sue animazioni sia incredibile, non ci sia un vero rapporto intrinseco tra i due, ma che si limiti ad una serie di ordini volti al proseguire nel gioco. Tornando a parlare del level design, ci teniamo a sottolineare che il motore di gioco compone gli assets dei livelli in tempo reale e in maniera procedurale, cosa decisamente apprezzata dato che tutto questo dona al level design non solo varietà, ma anche omogeneità, realizzando tutto in maniera molto naturale. L’utilizzo della videocamera e della raccolta delle cassette durante l’avventura è molto importante per la risoluzione degli enigmi; infatti, guardando le cassette raccolte attraverso la camera e premendo stop o tornando indietro in un determinato frame, si ha la possibilità di alterare la realtà e scoprire passaggi dove prima era impossibile accedere. Questa meccanica, se pur estremamente innovativa ed apprezzabile, viene proposta davvero troppe volte all’interno del gioco, finendo così per risultare troppo ripetitiva e sotto alcuni aspetti smette immediatamente di stupire. La sessione finale del gioco però sfocia nella banalità, sia a livello di storyline (della quale non vogliamo approfondire troppo a causa degli innumerevoli spoiler che potremmo commettere raccontando la parte finale) che per quanto riguarda il gameplay, dove gli sviluppatori Bloober Team hanno voluto in un certo senso implementare delle meccaniche e dei metodi di fare horror già visti nella loro opera “Layers Of Fear” quali: fenomeni che riguardano il sound design ambientale, alterazioni delle percezioni visive e delle ambientazioni ed eventi simili a poltegeist all’interno della struttura finale dove tutta la storia raggiunge il suo culmine. Possiamo dire che abbiamo apprezzato il tutto, ma di certo ci saremmo aspettati qualcosa che va un po’ oltre la semplice autocitazione, dato che il gioco sin dal suo inizio ci aveva stupito con meccaniche inedite e esperimenti di gameplay.

In conclusione

Blair Witch lo abbiamo preso come una grande citazione ed omaggio ad un brand che sembrava scomparso in tempi moderni. E’ sicuramente un horror che sa tenere il pubblico con il fiato sospeso e che nelle fasi iniziali del gioco offre uno spunto narrativo, se pur classico, estremamente soddisfacente, ma che poi a nostro malgrado sfocia in meccaniche troppo legnose e a lungo andare ripetitive, un po’ nella banali. Ci avrebbe soddisfatto di più un approfondimento dei fatti accaduti prima delle vicende e una profondità maggiore dei rapporti che Ellis ha sia con il suo cane che con terzi. Nonostante questo, il titolo offre un’esperienza godibile ed apprezzabile, con un comparto grafico di tutto rispetto, ma non riesce a spiccare come ci aspettavamo, pur rimanendo un prodotto di qualità.

L'articolo Blair Witch proviene da Tribe Games.

]]>
https://www.tribe.games/recensione/blair-witch-recensione/feed/ 0
[Gamescom 2019] Blair Witch – Hands On https://www.tribe.games/gamescom-2019-blair-witch-hands-on/ https://www.tribe.games/gamescom-2019-blair-witch-hands-on/#respond Sun, 25 Aug 2019 08:00:00 +0000 http://https://tribe.games/senza-categoria/gamescom-2019-blair-witch-hands-on/ Durante la Gamescom 2019 la redazione di Tribe Games ha avuto il piacere di provare con mano, presso uno stand proprietario, la versione demo […]

L'articolo [Gamescom 2019] Blair Witch – Hands On proviene da Tribe Games.

]]>
Durante la Gamescom 2019 la redazione di Tribe Games ha avuto il piacere di provare con mano, presso uno stand proprietario, la versione demo di Blair Witch. Annunciato durante la conferenza E3 di Microsoft ed atteso su PC e sulle console della casa di Redmond il 30 Agosto 2019, Blair Witch è il nuovo titolo di Bloober Team, il talentuoso team polacco già noto per i due Layers of Fear e per Observer.
Ispirato al seminale film horror del 1999 considerato, al pari di Cannibal Holocaust, il capostipite del genere dei film in “found-footage”, il titolo di Bloober Team seguirà però una narrativa originale. Il titolo vedrà infatti l’ex poliziotto Ellis ed il suo fedele pastore tedesco Bullet entrare nel bosco maledetto di Burkittsville, Maryland, per unirsi ad un gruppo di ricerca intento a ritrovare le tracce di un ragazzino scomparso. Perseguitato dalle misteriose presenze che vivono nel bosco e tormentato dai ricordi del proprio torbido passato, l’uomo dovrà contare sul proprio compagno a quattro zampe per poter uscire dal terribile incubo nel quale è piombato.

La demo da noi provata, dalla durata di circa 30 minuti, ci ha permesso di vivere cinque diverse situazioni di gioco, ciascuna studiata per introdurre una delle meccaniche principali che andranno a comporre le colonne portanti del titolo.
La prima parte, ambientata subito all’inizio del gioco, ci ha permesso di conoscere le azioni che il nostro protagonista potrà ordinare al proprio cane di fare, tra le quali esplorare l’area col suo fiuto, stare seduto oppure lasciarsi coccolare come un cucciolone. Il rapporto tra Ellis e Bullet sarà simbiotico e fondamentale per il proseguo dell’avventura. Addirittura, nel gioco completo, le azioni e i comandi usati nelle prime fasi del gioco andranno ad influenzare direttamente il comportamento di Bullet nella seconda parte del gioco.
La seconda frazione della demo ci ha mostrato, invece, l’incapacità combattiva del nostro eroe: inseguito da una misteriosa presenza, si è ritrovato costretto a fuggire rapidamente, evitando ostacoli e rimanendo sul giusto sentiero per sopravvivere.

La parte centrale del hands-on ci ha permesso di conoscere una nuova funzione di Bullet, ovvero la capacità di individuare i nemici, semi invisibili a occhio nudo, e di segnalarci la loro presenza tramite i suoi latrati. In questa fase abbiamo inoltre scoperto qual’è l’unica arma di difesa di Ellis: la sua torcia elettrica, in grado di scacciare temporaneamente le creature nefaste dalle vicinanze.
Il quarto e forse più affascinante spezzone della demo ci ha invece svelato un interessante collegamento tra il gioco e il film. Ellis potrà infatti trovare, nascoste della mappa, delle videocassette, che potrà visualizzare con la propria telecamera portatile. La cosa interessante è che ciò che contengono i nastri può influenzare la realtà e il presente. Nella demo infatti, il percorso di Ellis era bloccato da una porta chiusa. Osservando la videocassetta, abbiamo potuto vedere un uomo fuggire, inseguito da una presenza malvagia, nello stesso luogo dove si trovava Ellis. Interrompendo il nastro nel momento in cui l’uomo sta aprendo la porta di fronte al protagonista, suddetta porta si è magicamente aperta anche nel presente, proprio di fronte agli occhi di Ellis

La demo si è conclusa infine all’interno dell’iconica casa stregata già vista nel The Blair Witch Project originale e relativi sequel. Tramite una sequenza ispirata chiaramente all’iconico loop del corridoio di P.T. e familiare ai fan di Layers of Fear, ci siamo ritrovati a seguire delle misteriose tracce di sangue, rilevabili solo tramite la videocamera di Ellis, in un loop infinito di corridoi che ci ha infine portati di fronte a qualcosa di mostruoso ed ignoto.

Pad alla mano, Blair Witch ci è parso un interessante mix di alcuni dei migliori titoli horror degli ultimi anni: la telecamera di Outlast, la torcia elettrica in grado sconfiggere i nemici come in Alan Wake, la telecamera in prima persona che ha conquistato anche il brand di Resident Evil ed infine alcuni elementi ispirati a P.T. creano un’esperienza horror tanto familiare quanto intrigante, specialmente grazie all’ambientazione forestale. Poche cose possono traumatizzare un essere umano come il ritrovarsi da solo, al buio, in un fitto bosco dove la minaccia si può nascondere dietro ad ogni albero.
Visto l’impressionante curriculum di Bloober Studio nel mondo dei survival horror psicologici, non possiamo che aspettarci grandi cose da Blair Witch quando sarà reso disponibile su Xbox One e PC il 30 Agosto.

L'articolo [Gamescom 2019] Blair Witch – Hands On proviene da Tribe Games.

]]>
https://www.tribe.games/gamescom-2019-blair-witch-hands-on/feed/ 0