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City 20 - Hands-On [Accesso Anticipato]

Pubblicato il 30 Settembre 2024 alle ore 9:30
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City 20 è uscito in Accesso Anticipato e non potevamo mancare di portarvi con noi in questa anteprima che ci ha permesso di mettere le mani su quello che, almeno sulla carta, dovrebbe essere un prodotto maggiormente rifinito e, perché no, più vicino alla sua versione finale. Siamo quindi tornati nella città in quarantena e abbiamo provato a sopravvivere tra i suoi superstiti ormai riorganizzati in una nuova decadente civiltà post apocalittica.

La nostra avventura, se così la possiamo chiamare, inizia con il nostro risveglio in una stanza e con la voce di un individuo a noi sconosciuto che ci chiede di aprire la porta a suon di martellate. A dispetto di questa strana introduzione, il nuovo venuto ci spiegherà di averci aiutato e di essere disposto a darci una mano, ma fino ad un certo punto, e ci farà capire anche che, se vogliamo durare a lungo, dovremo renderci utili, ad esempio riparando la porta appena distrutta. Questo primo approccio al gioco non solo funge da introduzione, ma rappresenta anche un vero e proprio tutorial per ciò che sarà City 20 ed il suo gameplay. Il mondo attorno a noi non sarà infatti uno spettatore, un mero elemento di tappezzeria che assisterà muto alle nostre scelte, ma piuttosto sarà un organismo composto da aggregati di persone che, interagendo con noi, si faranno una loro opinione e reagiranno alla nostra presenza conseguentemente. Come tale City 20 non è un semplice survival sandbox, e non è nemmeno un gioco con una sua storia o una narrativa attorno alla quale ruotano le nostre avventure. A dispetto di ciò, però, il gioco introduce quella che potremmo definire una narrativa personale, ovvero una serie di evoluzioni e raggiungimenti ottenibili interagendo direttamente con la popolazione della città in quarantena, permettendoci quindi di avere accesso a situazioni o interazioni uniche. Ogni nostra azione avrà delle conseguenze, e la gente che incontreremo non mancherà di chiederci occasionalmente dei favori. Queste missioni secondarie saranno delle opportunità per farci dei nuovi amici, e guadagnare punti magari anche nei confronti di una certa fazione che, giunti ad un certo punto, potrebbe diventare favorevole nei nostri confronti.

Uno dei cardini di questa produzione, tra l’altro sviluppata da un team nostrano, è proprio il crafting. Questo si divide in quick-crafting e crafting presso le stazioni, e la principale differenza sta nei prodotti che potremo realizzare. Il quick-crafting permette di realizzare oggetti semplici e di relativamente piccole dimensioni, ma per creare gli oggetti più grandi avremo bisogno di una stazione da lavoro. Anche estrarre ed elaborare le risorse dall’ambiente circostante richiede utensili specifici, e questi spesso devono essere prima fabbricati, quindi bisogna in primis ottenerne i progetti (blueprint). Purtroppo, in questo il gioco non fa un lavoro chiarissimo, e prima di capire per bene come ottenere anche solo i materiali per riparare la porta, ci abbiamo messo un po’ a capire come costruire gli utensili, estrarre i materiali e raffinarli per ottenere quello che ci serviva.

Anche nell’esplorazione la nostra impressione del titolo è stata piuttosto mista. Il nostro ospite ci introduce, infatti, ad un sistema interessante per prendere nota dei punti di interesse. Oltre alla mappa, disporremo infatti di un GPS che però ci fornirà solamente le nostre attuali coordinate. Ed ecco che ci capiterà che altre persone condividano con noi le loro coordinate, o in alternativa potremo segnarcele noi per magari tornare in un luogo predefinito. Questo sistema è sicuramente interessante, ma non esattamente comodo, in quanto dovremo camminare in giro per la mappa sempre con un occhio ai numeri del GPS per evitare di perdere l’orientamento. Cosa che, tra l’altro usando solo la mappa, non è affatto difficile che accada, dato che è abbastanza raro trovare dei riferimenti con cui navigare il mondo attorno a noi, e le proporzioni tra mappa e mondo reale non sempre sono chiarissime.

Insomma, abbiamo girovagato a lungo per le lande contaminate di City 20 in cerca di un rifugio e una casa, e la nostra impressione finale è che il gioco si basi su una serie di solide idee, ma realizzate con una qualità decisamente altalenante e spesso introdotte in modo confusionario e poco chiaro al giocatore. Ad onor del vero questo stato delle cose è in linea con un titolo ancora in accesso anticipato, cionondimeno ci sono ancora un bel po’ di elementi che richiedono diverso polishing e lavoro per essere godibili appieno. La nostra speranza è che al gioco venga aggiunto un po’ più di contesto, in modo da permettere al giocatore di ambientarsi e prendere dimestichezza sia con le meccaniche di gioco che con l’ambientazione. Magari non una storia vera e propria, ma anche solo realizzare un'introduzione che permetta al giocatore di metabolizzare le azioni più importanti e le informazioni del suo nuovo mondo, senza per forza puntare sul trial and error casuale.

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