Davide Soliani e Mario + Rabbids - Evento [Lucca Comics&Games 2022]

Pubblicato il 29 Ottobre 2022 alle ore 12:18
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Bentrovati prodi lettori, ci riuniamo oggi attorno al falò della fenice di Tribe Games per raccontare una delle meravigliose esperienze avute al Lucca Comics&Games 2022. Quella che presenteremo oggi riguarda la conferenza tenutasi presso la Piazza del Giglio il primo giorno dell'evento.
L'ospite era Davide Soliani, ideatore e creatore di Mario + Rabbids Sparks of Hope.

Soliani, che lavora per Ubisoft Milan è un personaggio di gran rilievo sulla scena dello sviluppo videoludico made in Italy, specialmente grazie all'ultimo titolo uscito per Nintendo Switch, Mario + Rabbids Sparks of Hope.
Aver avuto l'opportunità di sentire il racconto della sua avventura di sviluppo direttamente dalle sue labbra ci ha messo in contatto non solo con un uomo fatto e finito, consapevole del suo buon lavoro, ma anche con lo sviluppatore, che per certi versi conserva quel lato infantile che collega il suo lavoro a quello dei bambini che giocheranno il suo gioco, e da qui uno dei suoi primi interventi.

''A me non interessa in fase di progettazione il parere dei giornalisti''

Parla Soliani rispondendo ad un interlocutore.

''Il nostro primo compito è rispondere alle esigenze dirette dei giocatori. Sono stato prima un giocatore, un nintendaro convintissimo, poi un giornalista e poi uno sviluppatore; comprendo le esigenze di tutti quanti, ma rimane il fatto che il mio interesse avrà come primo indirizzo il giocatore.''

Con queste parole Soliani ha risposto chiaramente, sottolineando più volte il suo attaccamento ad una pratica fondamentale per mantenere fede alla prerogativa di lavoro che accompagna lui ed il suo team: i Play Test.

''Il play test è atto a comprendere la psicologia dei giocatori, come si approcceranno a quella prima versione del prodotto finale e tutto ciò è fondamentale, senza quelli brancoleremmo nel buio, lavoreremmo senza una vera consapevolezza di quello che stiamo facendo.''

A questa affermazione è sorta spontanea la domanda sul maggior bilanciamento che è riscontrabile in Sparks of Hope rispetto a Kingdom Battle, il titolo precedente della saga di Ubisoft Milan. La domanda interrogava Davide Soliani su come ha avuto l'idea, sia autocritica che indotta, di portare un bilanciamento maggiore al suo titolo.

''Volevamo fare un gioco che fosse davvero per i giocatori, quindi abbiamo creato una miscellanea di gameplay che fosse adeguata ai giocatori più piccoli come a quelli più grandi, e la risposta alla domanda 'come abbiamo fatto' è: grazie ai Play Test. Abbiamo voluto creare un gioco con side quest che andassero dal facile al difficile e poi abbiamo inserito il grado di difficoltà generico che influisce molto sulla attenzione da rivolgere al gioco. La diversità inficia molto sul risultato finale. È molto difficile bilanciare un sistema di difficoltà che valga e che sia di qualità. Alla fine, noi ai giocatori dobbiamo dare il dilemma, senza il dilemma non ci sarebbe il gioco, noi ai giocatori dobbiamo dare qualcosa a cui pensare.''

Questa chiusa alla domanda ha acceso la scintilla a noi del falò della Tribù, che collegando ciò alle parole del Caillois e del Huizinga abbiamo domandato a Soliani: ''Considerando il fattore dilemma che lega al gioco gli utenti che lo stanno giocando, e rimanendo nella sfera di ciò che è funzionale per un gioco: come ha inserito il caso nel suo gioco?''

Ora, la domanda poneva un incidente parallelismo fra alea e dilemma già proposto in altri ragionamenti sopra i sistemi videoludici da grandi autori del passato che Soliani ha subito colto. Rappresentare il caso nei videogame significa porre anche il più navigato utente avanti ad una sfida insormontabile o irrisolvibile che tante volte regola l'andare del gameplay. Ecco la sua risposta.

''Il Guscio Blu.''

È stata la risposta istintiva dell'autore, che ha poi proseguito.

''Ed è lo stesso caso del Guscio Blu che porta il caso nel nostro gioco, l'imprevedibilità, è anche l'evento che ci ha unito a Mario Kart. Certo, noi cercavamo quell'oggetto che potesse destabilizzare la giocata, che spronasse il giocatore a fare ancora più del suo meglio, ma cercavamo la giusta percentuale. Il Guscio Blu ha la possibilità, in quanto overpower, di scombussolare la dinamica e rendere imprevedibile ed irrisolvibile il problema; il caso, il super effect è in ogni momento del gioco. Questo logicamente non significa aver a che fare con un gioco completamente imprevedibile anche perché togliendo la progettualità e la pianificazione al giocatore bravo lui si arrabbia e abbandona il titolo, si dedica ad altro. Il bilanciamento fra le opzioni deve sempre essere assolutamente equilibrato, altrimenti si rischia di sfociare in un'opera mal riuscita.''

Ringraziandoci per la domanda ha proseguito con il dialogo coi giornalisti che, fra diverse domande di natura personale riguardanti i suoi gusti in termini di videogame e il suo trasparente affetto per Nintendo, ha fatto emergere l'ultimo dato davvero saliente di questo suo intervento.

''Quale è stata la sfida maggiore con cui il tuo team si è dovuto confrontare?''

La risposta è stata molto ampia e andava dalla vastità dell'universo creatosi negli anni attorno a Super Mario sino a questo dato.

''l fatto che avevamo deciso di cambiare troppe cose, risistemare il combattimento di Kingdom Battle è stato arduo perché andare da Ubisoft a dire che volevo cambiare il combat system non è stato facile; anche calibrare il bilanciamento è stato difficile, specialmente fra esplorazione e combattimento.
Creare il gioco in sé e triangolare fra 5 studi di sviluppo sparsi per il globo non è stato semplice, la pandemia non ha aiutato; l'utilizzo dei canali di comunicazione come Telegram, a difetto della differenza di orario fra una parte del mondo ed un'altra, invece, ci ha garantito continuità durante il lavoro.''

Insomma, prodi lettori, ci siamo confrontati con un vero asso dello sviluppo italiano del videogame, una personalità davvero genuina e prolifica, quella di Davide Soliani, che rende giustizia al nostro Paese per qualità del lavoro svolto e successo ottenuto. Un validissimo ambasciatore della voce italiana nel coro dei vari ospiti di questo Lucca Comics&Games 2022.

Abbiamo recensito il titolo sviluppato da Soliani ed il suo team Mario + Rabbits Sparks of Hope e QUI vi proponiamo il link.
Per sapere cosa abbiamo trovato nella sua opera vi invitiamo ad andare a leggerla!

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