Die by the Blade – Hands-On [Gamescom 2024]

Pubblicato il 5 Ottobre 2024 alle ore 13:10
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Bentornati, signori e signore della Tribù, sulle nostre pagine per il continuo della nostra avventura all'appena passata Gamescom, questa volta per parlare del provato di Die by the Blade.
Questo titolo, sviluppato e pubblicato da Grindstone, era già stato rilasciato per PC tramite Steam il 16 maggio di quest'anno, ma esce oggi, 5 ottobre 2024, per console Xbox e Playstation, oltre che per Nintendo Switch. Quello che ho potuto vedere a Colonia, quindi, è un anticipo del porting per console che arriva oggi e che ho potuto testare con mano direttamente in fiera, mentre conversavo amabilmente con uno degli sviluppatori.

Una volta arrivati allo stand dedicato a questo titolo, ci siamo subito tuffati nella nostra prova, prendendo in mano il pad e iniziando a navigare il menù iniziale. Questo non mostra cambiamenti rispetto alla versione PC e presenta le due modalità di questo hardcore 1 vs 1 all'arma bianca, ovvero il multiplayer e il singleplayer; è possibile infatti affrontare sia avversari controllati dall'IA, sia avversari reali, controllati da un altro giocatore.
Gli scontri sono sempre molto rapidi e composti da round alla meglio dei tre che si concludono con il primo colpo che va a segno. Die by the Blade rimane fedele a ciò che si è visto a maggio e presenta un gameplay estremamente mortale, difficile da padroneggiare, ma che offre grandi soddisfazioni una volta che lo si è appreso.

Ovviamente una simile barriera di difficoltà iniziale potrebbe essere un problema, il titolo infatti potrebbe risultare meno accattivante di quanto si pensi, ma in questo senso lo sviluppatore che era con noi allo stand ha detto che a loro va bene, perché il loro target sono giocatori hardcore e che vogliono affrontare una vera sfida con perseveranza e volontà. Se la si guarda da questo punto di vista, il gameplay di Die by the Blade riflette perfettamente la filosofia che i suoi creatori vogliono portare avanti, oltre ad inserirsi in una nicchia di mercato alquanto particolare e poco rifornita di nuovi titoli.

die by the blade

Il gioco quindi presenta un menù di scelta del personaggio che ricorda molto quello dei grandi picchiaduro, dai Budokai Tenkaichi fino a Street Fighter e Mortal Kombat; la schermata è divisa in due lati, uno per il giocatore 1 e l'altro per il giocatore 2, dove, una volta scelto, comparirà un mezzo busto del personaggio scelto. Ci sono svariati personaggi tra cui scegliere, ognuno con le proprie movenze e punti di forza, dal raggio d'azione all'agilità. Inoltre, ci verrà concesso di scegliere il campo di battaglia, in ambientazioni che loro stessi definiscono "samuraipunk", ovvero un'unione dell'estetica tradizionale giapponese dei samurai con la cultura cyberpunk. Questo mischiare elementi molto differenti tra loro porta ad un'estetica alquanto accattivante e capace di lasciare a bocca aperta, caratterizzata da ambienti tipici della cultura giapponese, come dojo o templi sia all'aperto che al chiuso, con elementi neon e futuristici presi dalla cultura cyberpunk.

Una volta scelto il campo di battaglia, rimane un'ultima cosa da fare: scegliere l'arma con cui affrontare questa sfida mortale. Le armi sono molteplici e spesso legate alla cultura giapponese; troviamo armi come la nodachi, la katana e la wakizashi, oltre a molte armi inastate e altre più esotiche come i nunchaku. Ogni arma ha il proprio unico moveset basato sulle tecniche usate nella vita reale, quindi questa scelta si rivela estremamente importante: i moveset sono l'unica cosa che cambia, non esistono vere e proprie statistiche dato che questo titolo si basa principalmente sull'abilità del giocatore.

Scelta l'arma si può passare direttamente al duello vero e proprio, che inizia con un'entrata molto cinematografica dei due combattenti, fuori dal nostro controllo.
Poi si inizia a combattere e, se volete giocare come inteso, ci si studia inizialmente per capire come si muove l'avversario, che moveset abbia a disposizione e quanto aggressivo sia.
Si tengono le distanze e si infliggono uno o due colpi che molto probabilmente verranno parati. Poi si passa al colpo decisivo, in stile film di samurai. Se siamo riusciti ad anticipare l'avversario, la vittoria sarà nostra.
Questo gioco vuole essere rapido, ma anche molto tattico: le parate si possono infatti effettuare in stile For Honor o Kingdome Come Deliverance, ovvero scegliendo la direzione in cui parare. Questo porta a dover intuire dove possa arrivare l'attacco, cosa fattibile solamente se si conosce il moveset avversario.

die by the blade

Abbiamo quindi giocato per un po' di tempo, combattendo un po' di scontri per capire che sensazioni trasmettesse se giocato con il pad al posto di mouse e tastiera; il risultato è alquanto convincente e il gameplay di Die by the Blade per console regge il confronto, risultando fluido e divertente.

Insomma, possiamo dire che il team di Grindstone ha fatto un gran lavoro su questo porting, che si porta sempre dietro i problemi del gioco su PC, da una telecamera che in rare occasioni agisce per conto proprio a un'eccessiva difficoltà di apprendimento iniziale, che, per quanto sia la volontà degli sviluppatori, è come un muro insormontabile per una grossa fetta di audience che vorrebbe approcciarsi a questo genere di giochi.
Possiamo quindi dire che valga la pena giocare a Die by the Blade, specialmente se vi piacciono i giochi che vi mettono alla prova in maniera alquanto estrema.

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