Double Dragon Revive - Hands-On [Gamescom 2024]

Pubblicato il 3 Settembre 2024 alle ore 9:22
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Pongiornissimo, combattenti della Tribù! Oggi siamo qui per cominciare con una sorta di “miniserie” di articoli sulla Gamescom appena conclusasi. Nel corso del mio terzo giorno di permanenza alla kermesse di Colonia, infatti, ho avuto l’occasione di passare una buona dose di tempo in compagnia di tante persone gentili e disponibili presso lo stand di Arc System Works, azienda di cui avevo anche già avuto l’occasione di parlare l’anno scorso. In questa sede, mi è stata data la possibilità di scoprire maggiori dettagli non su uno, né su due, ma su ben tre titoli diversi! Va da sé che ognuno di questi giochi riceverà dunque il suo articolo di approfondimento e qui di seguito potrete leggere il primo di questi tre pezzi.
Di che si parla quindi oggi? Beh, il primo titolo sviluppato/pubblicato da ArcSys che andremo a trattare in queste pagine è il nuovo capitolo di una saga a dir poco memorabile, ovvero Double Dragon Revive. Lanciatevi ora nella mischia con me, dopo esservi allacciati i vostri guanti preferiti (rigorosamente senza dita), per scoprire cosa ha in serbo per noi questo grande ritorno!

Appendice 1: Conoscere sé stessi

Double Dragon, per chi avesse bisogno di un veloce ripasso, altri non è che uno dei capostipiti del genere dei picchiaduro a scorrimento, una tipologia di giochi che conobbe grandissima fortuna verso la fine degli anni ‘80. E, per inciso, questa stessa popolarità fu anche sintomo del successo del primo capitolo di questa saga.
Al contrario di altri giochi del genere, infatti, DD fu in grado di ispirare moltissimi titoli successivi, che uscirono di lì a poco, poiché gli sviluppatori originali di Technōs Japan ebbero la lungimiranza di introdurre meccaniche e caratteristiche assai innovative per il tempo [si parla del 1987 N.d.R.].

Double Dragon Revive

Perché però ci stiamo addentrando così tanto nel passato di questa serie? La risposta è semplice: come ci ha raccontato Guillaume Cailteux, direttore creativo del gioco, Double Dragon Revive è un titolo nato da una lunga riflessione sul passato della saga. Dopo la pubblicazione dell’allora ultimo capitolo (Double Dragon IV, 2017), gli sviluppatori si erano trovati davanti a un dubbio: possibile che il gioco da loro creato fosse un prodotto fin troppo attaccato al passato? A detta dello stesso Guillaume, molti fan si erano dimostrati piuttosto delusi da quello che forse era davvero un titolo senza innovazioni significative…

Double Dragon Revive

Da questa auto-riflessione da parte di ArcSys si arriva al concepimento di questo Double Dragon Revive, un gioco che vuole appartenere alla sua stessa serie, ma che vuole anche essere in grado di rinnovarla, portandola in direzioni inesplorate [ho apprezzato molto il punto di vista espresso dal direttore creativo del gioco N.d.R.]. A cominciare dalla sua ambientazione e dalla resa visiva fino ad arrivare al gameplay, DDR è stato concepito come un reboot della saga, un titolo principale che riporta i giocatori al centro di qualcosa che può risultare familiare, ma anche fresco, onorando il passato con un occhio verso il futuro.

Appendice 2: Mai, mai scorderai…

Parliamo ora un po’ di come ci è stato presentato questo tentativo di ammodernamento di una saga storica come quella di Double Dragon [contando però quanto, ahimè, il genere stesso a cui appartiene sia ormai piuttosto di nicchia N.d.R.]. Il team di Arc System ha prima di tutto deciso di riprendere quelle che erano le premesse narrative del primissimo gioco, che si svolge in un'ambientazione postapocalittica, un aspetto che a detta dello stesso Guillaume non è assai noto. Aspettatevi dunque un’ispirazione che si rifà a opere come Ken il Guerriero e Akira, con un twist più al passo coi tempi, che nella versione da noi provata ci è piaciuto.

Double Dragon Revive

Parte centrale di questo reboot è però l’abbandono di una resa grafica in due dimensioni e il passaggio a uno stile artistico del tutto 3D, che porta diverse implicazioni in termini di gameplay (che tratteremo meglio più avanti), oltre che sul piano visivo!
Avere la possibilità di giocare meglio con la prospettiva è un valore aggiunto che il team sta cercando di sfruttare al massimo e il primo livello [l’unico disponibile nella demo N.d.R.] ci è parso ben strutturato, anche per mettere in scena le diverse nuove caratteristiche del titolo. Il gioco si è anche mostrato dotato di uno stile molto piacevole con colori piuttosto vivaci

Double Dragon Revive

A concludere il pacchetto di innovazioni e aggiornamenti “di contorno”, c’è anche il coinvolgimento di un grande cast di compositori [che potete scoprire recandovi alla pagina QUI del sito ufficiale N.d.R.] che stanno lavorando alla realizzazione della colonna sonora del titolo. Riprendendo il carisma dei pezzi che il primo gioco della serie aveva modo di sfoggiare, che spaziavano da toni seri e drammatici a quelli più groovy e tipici degli anni ‘80, anche in questo caso sembra che la direzione presa dagli sviluppatori sia quella vincente. I giochi ArcSys sono noti per avere un grande o(re)cchio di riguardo per le musiche, dopotutto.

Appendice 3: Maestri del Sou-setsu-ken

Stiamo pur sempre parlando di un picchiaduro, quindi è il momento di scoprire cosa questo Double Dragon Revive ha da offrire! Partiamo dal presupposto che, come abbiamo già detto, il titolo vuole partire dalle basi della serie, ciò che l’ha resa una pietra miliare, per poter prendere poi la sua strada. Ecco quindi che Guillaume ha sottolineato l’importanza della verticalità dei livelli, delle interazioni con oggetti e parti dello scenario e della possibilità di approcciarsi agli scontri in maniere diversificate. Tutte cose che, possiamo confermare, siamo stati in grado di sperimentare nel corso della nostra prova su strada.

Double Dragon Revive

Lanciandoci all’avventura prenderemo il controllo di Billy o Jimmy Lee [anche se ci sono altri personaggi in cantiere N.d.R.], i due fratelli originali che hanno qui subito un redesign da capo a piedi, anche e soprattutto per essere più distinguibili. Il primo ha uno stile più completo, mentre il secondo è un pochino più lento, ma potente.
Va inoltre fatto notare che, grazie al design del tutto tridimensionale, il gioco ora concede di poter sfruttare mosse che colpiscono anche in diagonale, senza lasciare punti scoperti. Ciò dovrebbe rendere, a detta dello sviluppatore, il titolo più accessibile e anche appetibile a nuove leve.

Double Dragon Revive

L’ispirazione di DD sono sempre state le risse da strada e ciò è messo bene in mostra dall’inserimento di proprietà uniche di diversi elementi sparsi nello scenario. Vedete un frigorifero o un cassonetto aperto? Prendete bene la mira e preparatevi a scaraventare l’avversario più temibile al suo interno. Un pallone da basket è incustodito per terra? Assestate un potente calcio e usatelo per stordire i vostri nemici.
Per ultimo, chiude il tutto la nostra mossa speciale, che si carica man mano che si attacca. In questo caso, si viene soprattutto premiati usando al meglio le diverse gimmick degli stage… o delle repentine mosse difensive!

Conclusioni: Il Dragone torna a ruggire

A conti fatti, il Double Dragon Revive che abbiamo provato non è un gioco perfetto, dato che c’è sicuramente ancora del lavoro da fare a livello di feeling, ma ci ha divertiti molto [e qui scende una lacrimuccia pensando ai tempi andati in sala giochi N.d.R.]. È indubbio che Arc System Works abbia preso a cuore il progetto e stia spendendo molto tempo e risorse nel fare in modo che questo titolo esca nello stato migliore possibile. A dimostrazione di ciò, per citare un altro esempio, va fatto notare come anche alcuni dei nemici iconici della serie, non solo dei protagonisti, stiano venendo reimmaginati per essere inseriti in questo reboot, in modo tale da avere il loro (nuovo) momento di gloria.
Considerando la grandissima competenza e maestria degli sviluppatori nella creazione di esperienze picchiaduro divertenti e stratificate, siamo sicuri che questo nuovo capitolo della saga di Double Dragon sia in ottimissime mani (anche considerando che l’altra azienda sviluppatrice è Yuke’s). L’obiettivo è quello di creare un titolo che inviti il giocatore a sperimentare, mescolando tecniche differenti, piuttosto che premere la stessa coppia di tasti a ripetizione, e percepiamo questa meta come assai raggiungibile. Non vediamo l’ora di sapere quando il gioco verrà pubblicato, per ora si sa solo che arriverà l’anno prossimo. Il top sarebbe riuscire a provarlo giocando in coppia… o anche in più persone, dato che è un qualcosa a cui si sta lavorando, come ci ha confermato il caro Guillaume Cailteux!

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One comment on “Double Dragon Revive - Hands-On [Gamescom 2024]”

  1. Spero che il gioco esca in buono stato. Dovrà per forza di cose confrontarsi con l'ultimo "Double Dragon Gaiden" ma anche con Streets of Rage 4 e non so se sarà all'altezza. Per ora appare una versione migliore del primo gioco di Cobra Kai

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