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Dreamscaper (di cui vi propongo la versione PC), è un roguelite presentato alla conferenza Nintendo Indie World 2019, che mescola elementi picchiaduro, sparatutto dall'alto e dungeon crawler. Sviluppato da Afterburner Studios e prodotto da Freedom Games, questo videogioco tratta un tema molto delicato, mettendo al centro la depressione di una giovane ragazza, chiamata Cassidy.

Il tema viene affrontato attraverso dei difficili e pericolosi viaggi, alternati tra vita reale e mondo onirico.

La tormentata vita di Cassidy

Cassidy si presenta a noi come una ragazza senza volto (come tutti gli npc presenti in gioco), il cui stato emotivo viene manifestato in diversi modi tra i quali flashback della sua infanzia e boss con particolari nomi (di cui parlerò più avanti). È chiaramente una ragazza con molte insicurezze, difficoltà a interagire con altre persone, propensa all’isolamento e con difficoltà a dormire, come possiamo vedere nella sua vita quotidiana.

Saranno proprio gli incubi della nostra protagonista che ci permetteranno di entrare nella sua mente, per aiutarla a sconfiggere i propri demoni, ma non fatevi trarre in inganno dalla semplicità artistica di questo gioco: è molto più complesso di quanto possiate immaginare.

Prima di iniziare a parlarvi del gameplay, teniamo a mente queste due regole d’oro fondamentali per il genere “rogue”:
livelli generati casualmente (o proceduralmente): ogni partita sarà unica, e senza esplorazione non ci sarebbe nessun gusto a ricominciare ogni volta da capo. Per questo motivo, sono aggiunti diversi oggetti, consumabili o equipaggiabili, dalle proprietà “ignote” che andranno provate mano a mano nelle diverse run (ebbene sì, preparatevi)!
il permadeath: la cosiddetta “morte definitiva” del nostro protagonista, senza poter rimediare in nessun modo ad eventuali errori di percorso.

Sogna. Muori. Svegliati. Ripeti.

Ad inizio gioco, Cassidy si ritrova in un inquietante luogo spettrale, quello che poi si rivelerà essere un cimitero. Avvicinandosi ad una lapide che sprigiona una fioca luce verde, una mostruosa mano compare dal sottosuolo per afferrarla e trascinarla con sé. Questo segna il primo incontro con il vero nemico dell’avventura, la depressione.

Cassidy si risveglia nella sua stanza e finalmente “il gioco” ha inizio.
La prima cosa che più colpisce in Dreamscaper è sicuramente lo stile artistico perfetto per il tipo di storia raccontata. Tutti i personaggi umani, come detto precedentemente, sono raffigurati senza volto. Gli ambienti dei vari dungeon sono ben dettagliati e rispecchiano completamente, con colori differenti, il tipo di nemico che dovremo sconfiggere.

Ciò che Cassidy può fare nelle prime run di Dreamscaper, è davvero poco.
Ci ritroveremo spesso nell'alternarsi del giorno e della notte, cercando di capire l’equipaggiamento migliore offerto nel mondo onirico e come funzionano le interazioni presenti nella vita reale.

Il Mondo Onirico

Nel Mondo Onirico, Cassidy possiede una barra della vita (in alto a sinistra) che può azzerarsi e portarla alla “morte” o meglio al risveglio, e una barra del Lucido che ci permetterà di rallentare il tempo e sfruttare al meglio le nostre combo. Una mappa in alto a destra mostra invece le varie stanze da esplorare. Esse possono contenere mini-sfide, puzzle, vari oggetti e armi, boss principali o addirittura passaggi segreti. È possibile viaggiare liberamente tra una stanza e l’altra, senza dover ripercorrere tutta la mappa, possiamo definirlo come il classico “viaggio rapido”. In basso a sinistra troviamo invece tre simboli accompagnati da un numero: questi indicano rispettivamente il numero di chiavi, bombe e quantità di sabbia che abbiamo raccolto nelle varie stanze.

Il Mondo Reale

Nel Mondo Reale invece, Cassidy si trova nella cittadina di Redheaven. Potrà dirigersi in diversi luoghi come il parco, la caffetteria, il negozio di vinili o la biblioteca (che verranno sbloccati nelle fasi iniziali) dove incontrerà persone differenti, con cui dovrà stringere un legame. Queste ci aiuteranno ad affrontare al meglio i dungeon: rafforzando l’amicizia con regali fabbricati nella propria stanza, potremo aumentare le statistiche dei singoli personaggi, personalizzando così la nostra “classe”. Nel mondo reale sarà anche possibile sbloccare svariati bonus usufruibili nel mondo onirico, per esempio meditando al parco o utilizzando il “Sogno ad Occhi Aperti” presente al bar. I due mondi, quindi, si influenzeranno sempre a vicenda.

Prima di avventurarsi nell’incubo iniziale, viene proposto un semplice tutorial con i comandi base. Ogni azione è veramente intuitiva e facile da memorizzare: Cassidy può attaccare con l'arma primaria corpo a corpo o con l'arma secondaria a distanza, parare e schivare. Si avranno anche a disposizione 2 slot per le abilità (chiamate Attacchi Lucidi).

Sebbene gli scenari onirici siano davvero molto curati nei dettagli e nelle atmosfere, dopo un po’ di run “obbligatorie” e non, appariranno ripetitivi. Morire nel mondo onirico, appunto, comporterà non solo il risveglio, ma anche il ritorno al primo sogno, ad ambienti già visti e nemici già affrontati, che bisognerà sconfiggere nuovamente per poter avanzare. Anche i *boss saranno gli stessi, con i medesimi schemi di combattimento.

*È possibile saltare il boss per raggiungere direttamente il livello successivo, ma questo comporterà la perdita dei drop e della percentuale di completamento del dungeon.

Aspetti tecnici/audio

Durante le diverse (e veramente toste) run in Dreamscaper, non abbiamo riscontrato problematiche legate a bug o glitch. Non c’è un doppiaggio, perché i dialoghi saranno solamente testi a comparsa su schermo molto semplici. D’altra parte sono stata piacevolmente coinvolta dalle OST di gioco, ne rimarrete affascinati. Dello stile artistico del gioco c’è veramente poco da dire: è una meraviglia per gli occhi. Il character design dei diversi nemici è ottimo e dettagliato (anche se, purtroppo, molti si ripetono di stanza in stanza, con leggere modifiche per meglio adattarsi al mood del dungeon). I VFX sono qualcosa di unico e stupendo, e una delle parti più caratterizzanti di questo gioco.

Passiamo alle conclusioni

Tirando le somme, Afterburner Studios ha dato il suo meglio per realizzare un titolo che potesse unire una delicata storia da scoprire al dinamismo di questo roguelite. È un’esperienza che davvero consiglio agli amanti del genere e non. Dreamscaper è un progetto molto personale per il team indie composto da Ian Cofino, Robert Taylor e Paul Svoboda, che trae ispirazione dai momenti preferiti della loro infanzia e si concentra su una linea emotiva che affronta la depressione e la salute mentale.

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Dreamscaper https://www.tribe.games/recensione/dreamscaper-recensione/ https://www.tribe.games/recensione/dreamscaper-recensione/#respond Fri, 14 Aug 2020 09:00:00 +0000 https://https://tribe.games/?post_type=recensione&p=3287 Dreamscaper è il duro lavoro della piccola software house Afterburner Studios, che ha cercato di tirar fuori un titolo dinamico e, al tempo […]

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Dreamscaper è il duro lavoro della piccola software house Afterburner Studios, che ha cercato di tirar fuori un titolo dinamico e, al tempo stesso, riflessivo su delicate tematiche.
Nei panni della giovane Cassidy vivremo un’avventura divisa in due mondi, quello dei sogni e quello della realtà; entrambi sono in qualche modo correlati e necessari per permettere alla ragazza di affrontare una insidiosa battaglia, quella contro la depressione!
Questa condizione è una tra le più infide che l’essere umano possa incontrare, perché coglie alla sprovvista chiunque senza fare alcuna distinzione, non guarda sesso, età o condizione sociale quando deve colpire.
Basti pensare solo nelle ultime settimane in cui una persona sempre sorridente come Michelle Obama, ex-First Lady degli U.S.A, ha dichiarato recentemente di soffrire di depressione ed ora sta affrontando questa dura sfida.
C’è chi è riuscito ad uscirne, mentre altri purtroppo non ce l’hanno fatta e hanno compiuto il gesto estremo; la depressione è subdola, la gente attorno non si accorge quando qualcuno ne soffre, perché capace di nascondersi ai loro occhi.

È quindi nostro compito affrontare la difficile sfida, per impedire a Cassidy di andare incontro ad un oscuro destino.

Tra sogno e realtà

Dreamscaper si propone come un misto di generi dato che si mischiano elementi rougelike, GDR e hack’n’slash, smezzando l’esperienza di gioco in due fasi, quella diurna e quella notturna.
In quest’ultima, la nostra Cassidy si immergerà nel mondo dei sogni e all’interno di essi dovrà affrontare i suoi incubi e le sue paure, mentre cercheremo nelle diverse run di recuperare le sue memorie, per capire cosa la porta a vivere questo insieme di emozioni negative.
Come in buona parte dei giochi rougelike, le sei mappe che compongono Dreamscaper sono sempre un’esperienza diversa dalla precedente per ogni singola sessione che si affronta.
Questo grazie al fattore di casualità che cambia tutte le volte la distribuzione delle zone e cosa si troverà al loro interno.
Per affrontare le minacce che deturpano i sogni di Cassidy, la ragazza potrà affidarsi ad un equipaggiamento composto di base da un’arma corpo a corpo, una a distanza, scudo, schivata, un “Lucid Attack” ed un “Lucid Awakening”.
Le armi bianche e quelle a lunga gittata si distinguono in molte varianti, con relativi pro e contro (vale anche su scudi e schivate): con quelle a contatto diretto è importante studiare i tempi di esecuzione, perché le combo eseguite ai ritmi giusti infliggono più danni; discorso simile per le armi a distanza, quando si deve caricare il colpo e spararlo, con l’extra nel dover tenere conto delle munizioni.
Gli scudi permettono di bloccare i colpi e, se eseguito all’ultimo secondo, si ottiene un parry che rende scoperto il nemico, mentre i proiettili saranno rispediti indietro al mittente.
Nel caso in cui sopra la testa di Cassidy compaia un segnale di allerta, significa che l’attacco non è parabile e l’unico modo per evitarlo è tramite la schivata.
Lucid Attack sono tecniche speciali e magie, se ne possono tenere al massimo due ed ognuna di esse ha un cooldown differente per riutilizzarlo; il Lucid Awakening è invece un potere che richiede la carica di Lucid (barra situata sotto quella della salute) per poterlo utilizzare.

Grazie alla mini mappa sempre disponibile in alto a destra, nel momento in cui si accede ad una stanza si può vedere quante altre ve ne stanno attorno; alcune saranno accessibili fin da subito, mentre altre richiederanno di eliminare prima i nemici in quella attuale od altri requisiti.
Quando non vi è alcun simbolo nel riquadro, vuol dire che la stanza è “neutrale” con dei nemici da sconfiggere per sbloccare i portali attorno, se c’è un punto interrogativo invece ci possono essere diverse situazioni.
Queste variano da puzzle con ricompense se risolti, ricarica massima di salute o lucidità e stanze di scambio tra risorse.
Alcune mettono davanti dei doni disponibili fino ad un massimo di tre, potendone scegliere solo uno da prendere tra Keepsakes, o equipaggiamento casuale in sostituzione a quello attualmente in uso (esempio un arma o lucid attack).
keepsakes sono poteri passivi permanenti che modificano le statistiche di Cassidy in molte sfaccettature, come la salute e la lucidity, oppure fornire bonus (ad esempio, ogni colpo aggiunge danno da fuoco).
Bisogna sempre leggerne gli effetti prima di raccoglierne uno, perché alcuni donano sia vantaggi che svantaggi allo stesso tempo (come la possibilità di effettuare il 100% dei danni in più, ma allo stesso tempo riceverne la stessa percentuale quando si subiscono dai nemici).
Non mancano le stanze challenge, dove vengono proposte delle sfide in cambio di una ricompensa; ultime ma non meno importanti sono il negozio e quella del boss di fine livello.
Per quest’ultima, i più “importanti”, sconfitti la prima volta diventano una scelta opzionale nelle successive run, lasciando quindi libera scelta se riaffrontarli per ottenere ricompense oppure completare la mappa “ascendendo”.
Ad ogni singola run, mentre si esplora, si potrebbero intravvedere delle aure su alcune elementi di scenario: queste sono memorie di Cassidy, che una volta raccolte racconteranno alcuni dettagli del suo passato.
Data la varietà di stanze ed il come sono distribuite in maniera sempre differente, grazie alla pressione di un tasto si può avere una visione globale della mappa, potendo effettuare il viaggio rapido in quelle completate.
Non tutte saranno sempre accessibili, alcune possono avere degli ostacoli sul portale, come cristalli rossi, una “serratura” o entrambe; i cristalli rossi possono essere distrutti tramite le bombe, mentre le serrature vengono aperte con le chiavi.
Queste due risorse si ottengono casualmente dall’eliminazione dei nemici, oppure acquistabili nel negozio, stanze di scambio/doni e la distruzione di cristalli blu (frantumabili con gli attacchi semplici).
Tramite questi ultimi e dai nemici sconfitti si possono ricavare anche sabbia, pozioni, munizioni risorse per il crafting (che vedremo più avanti).
La sabbia è la “moneta” utilizzata per comprare gli oggetti venduti al negozio, come alternativa per ottenerla vi è anche lo smantellamento degli equipaggiamenti lasciati sul posto che non servono più.
Mentre le pozioni in base alla loro dimensioni (piccola, media e grande) curano una diversa quantità di salute.
In aiuto del giocatore, se qualunque tipo risorsa o equipaggiamento viene lasciato sul posto, tale sarà evidenziato nella mini mappa, utile anche come promemoria se lo si vuole raccogliere successivamente.
Un elemento pericoloso nella mappa è il Pit, alcune stanze hanno delle zone rosse in cui si subiscono danni continui se ci si trova in esso; a parte i nemici levitanti, la buona parte dei mostri non possono andare sopra questo tipo di superficie.

A livello di combattimento e scontri, Dreamscaper si dimostra un gioco molto frenetico e al tempo stesso strategico, aspetto sempre più crescente con la continua esperienza di gioco.
Come in ogni rougelike, gli errori commessi sono una lezione da apprendere e tutto ciò che si sblocca con il riprovare e riprovare permette di creare una vastità di stili ed approcci molto alta.
Sporadici sono i casi in cui la morte è causata da alcune imprecisioni, ad esempio alcuni schivate non calcolate nonostante la giusta situazione o danni ricevuti “gratuitamente” da un nemico mentre carica la stanza e non fornisce il tempo materiale per alcuna difesa.
Nel complesso l’adrenalina degli scontri, la vasta varietà di approcci, con la grande possibilità creativa in determinate build per adattarlo allo stile di gioco rendono Dreamscaper un’appagante esperienza per gli amanti del genere.

Ogni volta che si conclude un mondo, si può scegliere se tornare subito a dormire per affrontare il livello successivo oppure alzarsi del letto per vivere la fase diurna.
Quest’ultima è anch’essa molto importante, perché permette di accrescere Cassidy sotto vari aspetti: alla base si ha un massimo di tre ore disponibili prima che la ragazza torni a letto per affrontare la sfida successiva.
La base di ore da sveglia viene calcolata dalla percentuale di completamento ogni volta che si conclude una mappa e si ascende, anche in caso di morte, differenziato nel fattore di ripartire come nuova run dal primo stage.
In questo lasso di tempo sarà possibile visitare le diverse location della città (lo spostamento tra l’uno e l’altro consumerà parte del tempo disponibile) in cui si trova e parlare con parte delle persone che entreranno a far parte della sua vita: ognuno di loro ha passioni differenti che andranno scoperte nel tempo ed è un dettaglio da non sottovalutare.
Per accrescere il rapporto sociale con ogni singolo personaggio si può scegliere tra una semplice chiacchierata (che consumerà 30 minuti di tempo) o tramite doni, e qui entrano in scena le risorse citate precedentemente.
Affrontare la fase notturna è anche un metodo per ricavare risorse, da utilizzare durante il giorno per craftare regali, il tutto in base al numero e al grado di rarità; il grado dell’oggetto, assieme al coincidere con i gusti personali di chi lo riceve, permette di avere una quantità di punti esperienza diversa per accrescere la relazione.
Ogni volta che si riceve un nuovo livello di rapporto si ricevono delle ricompense come equipaggiamenti e keepsaker ottenibili solo da loro; in aggiunta potranno partire delle cutscene di dialogo. Ogni personaggio ha la sua storia e la sua esperienza da raccontare, la loro caratterizzazione permette di approfondire dettagli sia su di loro che su Cassidy stessa.
Sono fasi riflessive e molto appaganti, nonostante la mancanza di dialoghi vocali, risultano comunque gradevoli da leggere.
In aggiunta, si può ottenere un crescente grado di “influenza”, ogni personaggio ne ha uno e forniscono bonus secondari permanenti se equipaggiati, ad esempio focalizzate sui poteri di elemento fuoco.
Prima di partire nella fase notturna, è possibile craftare una parte dell’equipaggiamento iniziale (come le armi) e selezionare quale “influenza” utilizzare; una volta iniziata la run, non sarà più possibile cambiare il proprio loadout, se non solo con quello che si trova nei diversi mondi.
Sia in caso di completamento che di morte, in base alla percentuale di completamento, si ottiene il tempo in cui stare svegli prima di andare a dormire fino ad un massimo di tre ore.
Simile alla fase notturna, i personaggi saranno sempre in location differenti ogni volta che si affronta la fase diurna; anche in questo caso i singoli spostamenti e azioni da compiere andranno calcolati con cautela per crescere i rapporti ritenuti più convenienti al giocatore.

A conti fatti Dreamscaper si dimostra un buon amalgama di elementi rougelike e GDR, in cui la dinamicità delle battaglie si mischia alla strategia e capacità di adattamento delle risorse raccolte; al tempo stesso, narra sia direttamente che indirettamente la storia che si nasconde dietro Cassidy, le sue memorie e le storie di coloro che conoscerà lungo questa esperienza.

Tecnicamente parlando

Andiamo quindi a parlare brevemente dell’aspetto tecnico.
Partiamo con questo, Dreamscaper è praticamente un quadro ad acquarello vivente, lo stile artistico con cui è stata realizzata Cassidy ed il mondo che la circonda (sia reale che dei sogni) sono esteticamente una meraviglia per gli occhi.
Ottimo character desing per le creature che compongono i diversi mondi, con pochi di essi che sono “riciclati” con leggere modifiche in base all’ambientazione della mappa in cui si trovano.
Buoni effetti particellari, anche se in alcuni casi l’insieme di diversi rende l’esperienza degli scontri ogni tanto caotici e confusionari.
Una piccola critica va mossa all’hud, la parte inferiore a sinistra dove sono indicate le risorse disponibili a volte si confonde con i colori di sfondo chiari in alcune sezioni, rendendole praticamente illeggibili, come nel negozio.
In alcuni casi l’effetto trasparenza per vedere Cassidy nasconde elementi ambientali che la bloccano, ad esempio gli alberi, rendendola un possibile bersaglio ad attacchi che potevano essere evitati.
Il fatto che la mini mappa indichi quando viene lasciata qualche risorsa dietro aiuta per certi aspetti, come per le pozioni, perché essendo dello stesso colore rosso acceso si possono mimetizzare sulla stessa tonalità del Pit diventando praticamente invisibili.
Però, come detto poco fa, per il resto sul lato visivo abbiamo veramente un grande lavoro fatto di tante sfumature di colori, seppure sono sei mondi, ognuno di loro sa essere affascinante alla vista.

Per quanto riguarda il comparto audio, non vi è un doppiaggio, perché i dialoghi saranno solamente testi a comparsa su schermo.
Le musiche presenti non sono tante, ma come si dice in questi casi “pochi, ma buoni”; la piccola colonna sonora che compone Dreamscaper saprà affascinare i giocatori.

Conclusioni

Tirando le somme, cosa possiamo dire di Dreamscaper?
Afterburner Studios ha dato il suo meglio per realizzare un titolo che mischiasse l’azione con la riflessione, costruendo un titolo che si mostra come un dinamico quadro movente e al tempo stesso una storia da scoprire.
Un prodotto non certo perfetto per alcune piccole imperfezioni nel gameplay e leggeri problemi tecnici, ma essendo un’opera realizzata da un piccolo studio si può anche cercare di passare sopra questi aspetti.
Dreamscaper è un esperienza d’azione e narrativa consigliata agli amanti del genere rougelike.

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