Fairy Tail Archivi - Tribe Games https://www.tribe.games/fairy-tail/ Videogiochi, Cinema, Giochi da Tavolo, Serie Tv, Podcast e Live Sun, 15 Aug 2021 11:28:14 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.6.2 https://www.tribe.games/wp-content/uploads/2021/08/cropped-avatar_facebook2021-32x32.png Fairy Tail Archivi - Tribe Games https://www.tribe.games/fairy-tail/ 32 32 Fairy Tail https://www.tribe.games/recensione/fairy-tail-recensione/ https://www.tribe.games/recensione/fairy-tail-recensione/#respond Sun, 02 Aug 2020 13:00:00 +0000 https://https://tribe.games/?post_type=recensione&p=3352 Luglio è il mese di Tsushima su Tribe Games, ve lo abbiamo detto tante volte e ne abbiamo parlato tanto, ma avevamo […]

L'articolo Fairy Tail proviene da Tribe Games.

]]>
Luglio è il mese di Tsushima su Tribe Games, ve lo abbiamo detto tante volte e ne abbiamo parlato tanto, ma avevamo detto anche che luglio avrebbe visto uscite importanti e attese e una di queste è Fairy Tail di Gust Studios e Koei Tecmo Europe, che ha affidato alla software responsabile di Atelier un adattamento videoludico dell’opera massima di Hiro Mashima su PS4, Switch e PC. A differenza di altri adattamenti, il gioco di Gust è un JRPG a turni tutti gli effetti e porta con sé una domanda fondamentale: può un gioco basato su manga/anime funzionare come RPG puro e non come classico picchiaduro al quale siamo stati abituati in tutti questi anni? La stessa domanda se la sarà fatta probabilmente anche Koei Tecmo, che invece di optare per un classico “musou” come Berserk o un action stile A.O.T, ha scelto Gust, esperti di JRPG e reduci dal successo senza precedenti di Atelier Ryza.
Di Fairy Tail abbiamo avuto di parlarne ultimamente grazie ai nostri speciali dedicati, ma sarà riuscita Gust a realizzare il prodotto che i fan e non si aspettavano? È finalmente giunto il momento di scoprirlo grazie alla nostra recensione.

Fairy Tail RPG

Che abbiate letto i nostri speciali e seguito le varie notizie sul gioco oppure no (male in questo caso), dovete sapere che la trama di Fairy Tail è sì basata sull’opera originale, ma non dall’inizio: il gioco infatti include la parte finale dell’arco narrativo di Tenrou Island, che fa da piccolo prologo, e dopo ha il via il gioco vero e proprio con gli archi narrativi dei Grand Magic Games e Tartaros. La scelta è stata fatta ai fini di gameplay, in quanto dopo Tenrou Island vi è un salto temporale di 7 anni, dove i membri della gilda di Fairy Tail dovranno ripartire da zero e riconquistare il posto di Gilda n°1 di Fiore; è chiaro quindi che sarebbe meglio conoscere la storia dall’inizio per poter godere al meglio di trama e personaggi, ma fortunatamente Gust non ha dato per scontato che quelli che acquisteranno il gioco sono solo i fan: infatti il gioco presenta una comodissima enciclopedia con tutto quello che c’è da sapere sul mondo e i personaggi creati da Mashima. Di norma sono solito a parlare un po’ della storia, ma nel caso di Fairy Tail è meglio non soffermarsi su questo aspetto, perché proprio la storia dei due archi narrativi sono una delle parti più interessanti del gioco e, nonostante qualche piccola pecca a livello di cutscene e animazioni, certi momenti sono davvero esaltanti e lo dico come uno che di Fairy Tail ha visto solo la parte proprio fino a Tenrou Island per non rovinarsi nessuna sorpresa nel gioco.
Piuttosto, è giusto spendere qualche parola sui contenuti inediti creati appositamente da Gust, comunque tutti riguardanti le interazioni tra i 16 personaggi giocabili, cosa di cui Gust è maestra. Il gioco non solo ha i membri della gilda di FT, ma anche altri personaggi apparsi nel manga e anime che potranno essere reclutati nel nostro party, e più tempo passeremo con loro, più avremo modo di approfondire il rapporto, sbloccando così dialoghi e interazioni piuttosto interessanti. Detto questo, è un po’ un peccato che la storia si limiti solo a due archi narrativi, tuttavia è una scelta sensata in caso di sequel che potrebbe riprendere proprio da dove abbiamo lasciato e sia Gust che KT sperano che possa accadere in futuro come rivelato qualche mese fa. Dal punto di vista narrativo, quindi, mantenere la storia originale e aggiungerci un pizzico della “magia di Gust” sono state le scelte più giuste, anche per andare ad allungare un titolo di durata media, circa 30 ore per la storia principale che possono arrivare anche a 40-45 se si volesse completare tutto quello che il titolo offre.

Come lavora una Gilda

Come detto in precedenza, Fairy Tail è un JRPG a turni basato fortemente sull’uso delle abilità dei singoli personaggi, ovvero le magie. Il nostro party può essere scelto tra i 16 personaggi a disposizione fino ad un massimo di 5 (inizialmente il limite sarà di 3 ma avanzando con la storia arriveremo a 5) e le battaglie si svolgono rigorosamente seguendo la velocità di alleati e nemici. Considerando che i nostri personaggi possono usare la magie, il classico attacco base è piuttosto inutile e infligge danni ridicoli, facendo in modo da usare le tantissime magie a disposizione di ciascun personaggio; è vero che esse consumano MP, ma quest’ultimi possono essere comodamente recuperati appena sconfitto un nemico, che rilascerà sul campo delle sfere di mana che ripristinano i nostri MP, oppure possiamo usare i classici oggetti di recupero, l’importante è non esagerare o si rischia di restare a corto di magie durante gli scontri, che sono abbastanza semplici a patto di essere a pari livello dell’avversario. Avanzando con la storia e di livello acquisiremo nuove magie e sbloccheremo versioni più potenti di quelle in nostro possesso, in modo da stare al passo con il livello crescente dei nostri avversari, oppure possiamo decidere di fare piazza pulita dei nemici grazie alla Magic Chain, attivabile quando la Fairy Gauge su schermo è piena è che da vita ad una serie di attacchi a catena che possono culminare con le Extreme Magic, magie potentissime e speciali che possono infliggere un grosso numero di danni. Inizialmente la nostra catena sarà debole, ma approfondendo la relazione tra i personaggi potremo migliorarla in modo da durare più a lungo e infliggere ancora più danni. Ultimo, ma non per importanza, l’Awakening, una modalità disponibile per tutti i personaggi che si attiva quando la barra apposita sarà piena (e che si riempe subendo danni) e che potenzia il nostro personaggio per un paio di turni, facendogli anche recuperare in modo costante HP ed MP e potenziando le sue magie e sbloccare l’uso di alcune esclusive di queste modalità (come ad esempio Natsu); inoltre quando due personaggi sono in modalità Awakening, durante l’uso della Magic Chain è possibile usare l’Unison Raid, una magia di coppia estremamente potente che in alcuni casi presenta anche una cutscene dedicata.
Quando non passiamo il tempo a combattere o vivere gli eventi secondari, il nostro compito principale è quello di rendere nuovamente Fairy Tail la gilda n°1 di Fiore, cosa realizzabile tramite le tantissime quest che presenta il gioco, ognuna basata su un rango (D, C, B, A ed S). Questo è uno degli elementi meno riusciti del gioco, in quanto le quest sono incredibilmente ripetitive e finiamo col fare le stesse cose praticamente da subito; non è una novità per Gust che a livello di quest non ha mai avuto troppa fantasia e solo con Atelier Firis e Ryza si è visto qualcosa di diverso, un peccato perché invece di tornare ad un passato bruttino si poteva approfittare dell’occasione e creare delle vere piccole sotto trame. Essendo un gioco sviluppato da Gust non poteva mancare il craft degli oggetti, indispensabile per creare le Lacrima, oggetti speciali che aumentano le statistiche dei personaggi e che sostituiscono il classico equipaggiamento dei RPG.
In generale tutta la struttura di gioco è un po’ troppo ripetitiva: avanza nella storia>combatti>completa le quest>eventi dei personaggi>ripeti. Questo è il ciclo a cui saremo sottoposti e che alla lunga annoia ed è un peccato visto che il gioco ha dei momenti veramente appassionanti, a patto di riuscire ad arrivarci. Giusto qualche giorno fa Gust ha svelato 4 personaggi DLC e una Photo Mode in arrivo ad Agosto… chissà se le cose non possa migliorare in termini di varietà in futuro, ma per adesso Fairy Tail è un buon gioco, anche se troppo ripetitivo. In sostanza un Atelier classico, bene e male allo stesso tempo. 

Gust, nel bene e nel male

Gust ha un rapporto strano con la qualità dei suoi giochi. Alcuni presentano svariati problemi, altri sono perfetti, altri una via di mezzo. Ultimamente però la software house nipponica ha fatto dei passi in avanti sotto questo aspetto, con Fairy Tail però non è tutto rose e fiori. Il gioco soffre di problemi tipici dei giochi di Gust, ovvero il framerate ballerino che a caso e senza motivo apparente passa da 30 a 60fps (su PS4), con cali anche sotto i 30 durante l’esecuzione di magie più complesse o in cutscene particolari. Quest’ultime presentano anche loro un problema di fondo: animazioni un po’ troppo legnose nei dialoghi, ma realizzate splendidamente in filmati specifici, così come sono buone le animazioni in battagli per quanto riguarda l’uso delle magie. Insomma, Gust cade di nuovo nelle vecchie abitudini, una cosa un po’ inaspettata dopo l’enorme passo in avanti fatto lo scorso anno con Ryza e che quindi è difficile da spiegare. Certo, con la pandemia di COVID-19 che abbiamo e stiamo ancora vivendo pretendere uno sviluppo perfetto e senza problemi sarebbe stato sciocco, ma considerando che il gioco è stato rinviato due volte proprio per migliorarlo qualche piccolo accorgimento alla stabilità si poteva fare. Per quanto riguarda l’audio, il titolo presenta solo il doppiaggio giapponese, e che doppiaggio! Le voci sono infatti le stesse della serie animata mentre la traduzione è un buon inglese e francese. La speranza è che con queste release in contemporanea Gust possa pian piano localizzare i suoi giochi in più lingue, italiano incluso, ma intanto a meno che non siamo francesi dobbiamo accontentarci della lingua d’albione. Particolare il lavoro svolto sulla colonna sonora; sappiamo ormai bene che Gust è capace di realizzare OST di livello altissimo, ma le musiche di Fairy Tail hanno un tocco “rockeggiante”, più vicina ai “musou” che a un titolo di Gust, comunque buona e bella da ascoltare. Ultima nota è quella della resa grafica, con modelli dei personaggi e alcune espressioni che sono fedelissime al tratto di Mashima. Insomma, Fairy Tail è bello sia da giocare che vedere, a patto di digerire i problemi del gioco. 

Siamo così arrivati alla fine di questa recensione di Fairy Tail, gioco con pregi e difetti alquanto evitabili. Come valutarlo adesso? Bella domanda. Koei Tecmo Europe e Gust Studios hanno vinto la loro scommessa e hanno realizzato un JRPG basato su manga/anime, dimostrando così che si può andare oltre il solito picchiaduro, ma di contro il gioco cade in difetti, sia tecnici che strutturali, che non ci si aspettava più di vedere in un gioco di Gust, soprattutto dopo i suoi titoli più recenti che rasentano la perfezione. Detto questo, il voto che vedete in fondo è quello più giusto per il gioco, ma se siete fan della serie allora potete tranquillamente aggiungere mezzo punto o addirittura uno in più; se questo sarà il primo capitolo di una serie videoludica dedicata, allora sono state poste delle buone basi, ma la prossima volta sarà giusto pretendere qualcosa di più, che ci si aspettava già adesso.
La certezza assoluta è che Fairy Tail è una dichiarazione d’amore per l’opera di Mashima e ne mantiene intatto lo spirito e il fascino. 

L'articolo Fairy Tail proviene da Tribe Games.

]]>
https://www.tribe.games/recensione/fairy-tail-recensione/feed/ 0
Fairy Tail: La scomessa già vinta di Gust Studios https://www.tribe.games/fairy-tail-la-scomessa-gia-vinta-di-gust-studios-speciale/ https://www.tribe.games/fairy-tail-la-scomessa-gia-vinta-di-gust-studios-speciale/#respond Sun, 19 Jul 2020 06:00:00 +0000 http://https://tribe.games/senza-categoria/fairy-tail-la-scomessa-gia-vinta-di-gust-studios-speciale/ Se c’è un genere sempre fertile in ambito videoludico, sicuramente è quello dei giochi tratti da anime/manga. Nel corso degli […]

L'articolo Fairy Tail: La scomessa già vinta di Gust Studios proviene da Tribe Games.

]]>
Se c’è un genere sempre fertile in ambito videoludico, sicuramente è quello dei giochi tratti da anime/manga. Nel corso degli anni abbiamo visto un’infinità di giochi tratti da opere famose come Dragon Ball, Naruto, One Piece e compagnia bella. Il “problema” di queste produzioni, se vogliamo definirlo tale, è che quasi sempre si è trattato di picchiaduro che alla lunga possono annoiare, anche se di recente Bandai Namco (che è la più attiva in termini di giochi basati su anime e manga) ha provato a fare qualcosa di diverso come abbiamo visto in Dragon Ball Z Kakarot e One Piece World Seeker o Captain Tsubasa, in uscita il mese prossimo. A contrastare lo strapotere di Bandai Namco, però, c’è in piccole dosi, Koei Tecmo, che con il suo Attack on Titan ha tirato fuori un action vero e proprio basato sulla hit di Hajime Isayama.
Di recente sempre Koei Tecmo ha svelato al mondo un gioco basato su Fairy Tail, in uscita il prossimo 30 Luglio su PS4, Switch e PC e ci sono due grosse differenze rispetto a quanto abbiamo visto in produzioni simili nel corso degli anni: Fairy Tail è un RPG a turni ed è sviluppato da Gust Studios, gli autori di Atelier.

Gust è garanzia di JRPG di qualità elevata

Considerando che Gust non ha mai goduto di grande fama da parte della critica, almeno fino all’uscita dello strepitoso Atelier Ryza, riconosciuto da tutti come un ottimo RPG e uno dei migliori del 2019 in assoluto (potete leggere la nostre recensione a questo link), è lecito che qualcuno possa avere dubbi sulla riuscita del titolo, ma se c’è una cosa nel quale Gust eccelle, è quella di realizzare prodotti di assoluta qualità grazie all’esperienza maturata in oltre vent’anni di attività che hanno portato alla continua evoluzione del suo franchise di punta, fino al riconoscimento a livello globale (Atelier appunto) e capace anche di sfornare prodotti particolari come Nights of Azure (dimostrando di essere in grado di realizzare ottimi action game) e Blue Reflection.
Quando parliamo di JRPG, Gust Studios non è seconda a nessuno 
aver affidato lo sviluppo di Fairy Tail alla piccola software house nipponica è sì una scommessa, ma una di quelle che sono già vinte in partenza.

Di Fairy Tail sappiamo che, in termini di storia, il gioco presenterà alcuni degli archi narrativi successivi al balzo temporale del manga; questo significa che non avremo modo di vivere la storia dall’inizio, bensì da un determinato punto con a disposizione un cast vasto e svariati personaggi giocabili da subito e questo non è un problema. Ad eccezione della trilogia Dusk di Atelier e Blue Reflection, Gust non ha mai brillato per storie di grande impatto, problema che con Fairy Tail non si verificherà, in quanto la storia è la stessa vista nel manga e nell’anime, quindi tutta farina del sacco di Hiro Mashima. Quello che è lecito aspettarsi da Gust, quindi, è un gioco divertente da giocare e le premesse ci sono, da un comparto grafico fedele all’opera di Mashima ad un battle system a turni con piccoli elementi tattici ed un estrema spettacolarizzazione di magie e attacchi speciali. Altro elemento che difficilmente deluderà sarà la grande cura nella caratterizzazione dei personaggi, che è sempre stata il fiore all’occhiello di Gust, cosa che qui sarà accentuata da numerosi eventi secondari e storie inedite che andranno a riempire gli archi narrativi.

Gust Difference

L’ho già detto e lo dico di nuovo: fare di un titolo come Fairy Tail un RPG a turni è una grande scommessa e affidarlo a Gust lo è ancora di più, ma oltre ai vari elementi  sopra, ci sono altri motivi che spingono a credere che il gioco si rivelerà un successo. Gust ha rinviato il titolo molte volte, sia a causa della volontà di migliorare il gioco in sé, sia causa pandemia di COVID che ha e sta causando tanti problemi a tutti noi in questo periodo; come disse Shigeru Miyamoto: un gioco rinviato può essere buono, un gioco brutto resta tale. Con questo voglio dire che i numerosi rinvii già da soli dovrebbero assicurare un buon livello di qualità del prodotto, soprattutto se lo andiamo a paragonare con i primissimi gameplay che mostravano un gioco un po’ troppo scialbo, anche per Gust. I rinvii quindi hanno sicuramente aiutato a migliorare un titolo che promette oltre 40 ore per completare la storia principale, 16 personaggi giocabili, contenuti inediti realizzati per l’occasione e tutto il fascino del mondo creato da Mashima.

Di Fairy Tail avremo modo di parlarne ancora nel corso del mese fino alla recensione che arriverà nelle prossime settimane, quindi continuate a seguirci per saperne di più sul gioco di Gust e Koei Tecmo.

L'articolo Fairy Tail: La scomessa già vinta di Gust Studios proviene da Tribe Games.

]]>
https://www.tribe.games/fairy-tail-la-scomessa-gia-vinta-di-gust-studios-speciale/feed/ 0
Fairy Tail: Alla scoperta dell’opera magna di Hiro Mashima https://www.tribe.games/fairy-tail-alla-scoperta-dellopera-magna-di-hiro-mashima-speciale/ https://www.tribe.games/fairy-tail-alla-scoperta-dellopera-magna-di-hiro-mashima-speciale/#respond Thu, 16 Jul 2020 06:00:00 +0000 http://https://tribe.games/senza-categoria/fairy-tail-alla-scoperta-dellopera-magna-di-hiro-mashima-speciale/ Salve Tribù, qualche settimana fa abbiamo parlato di come questo mese di luglio sia rovente non solo dal punto di […]

L'articolo Fairy Tail: Alla scoperta dell’opera magna di Hiro Mashima proviene da Tribe Games.

]]>
Salve Tribù, qualche settimana fa abbiamo parlato di come questo mese di luglio sia rovente non solo dal punto di vista delle temperature, ma anche videoludicamente parlando. Il 17 luglio arriverà Ghost of Tsushima, il nostro gioco del mese, ma non solo il Giappone feudale sarà sulle nostre pagine. Andremo infatti ad esplorare il mondo cartaceo di Paper Mario: The Origami King, ci butteremo tra le calde curve effettuate con la nostra monoposto in F1 2020 e – soprattutto – esploreremo il mondo fatato di Fairy Tail. Proprio di quest’ultimo andremo a parlare nella giornata di oggi, cercando di aiutare anche coloro che conoscono meno l’opera di Mashima a comprendere il mondo e poter giocare il titolo senza perdersi qualsiasi dettaglio.

Fairy Tail

Fairy Tail è una delle opere più controverse di Hiro Mashima, il quale ha deciso di produrre qualcosa di differente rispetto alla sua precedente opera: Rave – The Groove Adventure. Dopo averlo ritenuto troppo triste, Mashima decise di rendere quella successiva un’avventura divertente e spensierata. Fairy Tail debuttò su Jump il 2 agosto del 2006 e per 11 lunghi anni ha fatto compagnia quasi ogni settimana al pubblico giapponese.

Il successo fu immediato e dopo soli due anni iniziò la distribuzione italiana, grazie a Star Comics che si è occupata fino allo scorso anno di pubblicare tutti i volumi. Dopo la fine dell’opera principale, Mashima ha deciso di proseguire con il sequel intitolato Fairy Tail 100 Years Quest, un manga al cui inizio vediamo la maggior parte del cast principale che si avventura in una quest lunga – come da titolo – 100 anni. Della trama di Fairy Tail parleremo più avanti, ma è importante notare come tante altre opere siano state ricavate dalla principale come Fairy Tail Zero (che racconta come sia stata fondata la gilda), Tale of Fairy Tail: Ice Trail (scritto e illustrato da Yusuke Shirato e si incentra su Gray Fullbuster), Fairy Girls, Fairy Tail: Blue Mistral e infine Fairy Tail Gaiden. Questo perché dal mondo di Mashima è possibile ricavare un numero pressoché illimitato di storie, andando ad approfondire personaggi e situazioni che vengono solamente sfiorati.

Dal manga di Fairy Tail è stato tratto anche un anime che segue la storia narrata dalla controparte cartacea. L’anime è disponibile nelle sue prime tre stagioni su Netflix e copre i primi archi fino a circa metà; nel caso voleste approcciarvi al gioco senza conoscere Fairy Tail il nostro consiglio è quello di guardarvi l’anime in quanto finisce proprio con quella che sarà l’inizio del videogioco in uscita il prossimo 31 luglio.

E.N.D.

Fairy Tail non ha un unico vero protagonista come possono essere manga come One Piece, Naruto o Bleach, ma possiamo dire che la gilda stessa è il vero punto focale. Fairy Tail infatti è una gilda che si occupa di portare a termine gli incarichi affidati ad essa come taglie, consegne o qualsiasi cosa che la gente comune non riesce a fare. Questo perché nel mondo creato da Mashima la magia è presente in grande quantità, ma non tutti riescono a svilupparla. Il manga parte con Lucy Heartphilia che cerca di conoscere qualche membro di Fairy Tail perchè interessata a poterci entrare, quando incontra il folle e sempliciotto Natsu Dragonil scopre come esistano degli esseri chiamati Dragon Slayer che possiedono la magia dei draghi, esseri considerati quasi mitologici anche in un mondo simile. Natsu e il suo fidato gatto alato Happy stanno viaggiando per il mondo alla ricerca di Igneel, il drago di fuoco, che considera suo padre, e, dopo esser riuscito a smascherare degli impostori che cercavano di approfittare della nomea di Fairy Tail, accoglie Lucy tra le loro fila. La ragazza inizia a effettuare delle missioni insieme a Natsu, Gray Fullbuster (un mago che comanda il ghiaccio) e alla guerriera Ezra Scarlett, scontrandosi spesso con gilde oscure. Nel corso della storia altri maghi entreranno a far parte della gilda come il Dragon Slayer del ferro Gajil, la maga dell’acqua Lluvia e la Dragon Slayer dell’aria Wendy. I primi archi narrativi servono a descrivere il passato dei personaggi principali andando ad approfondire sopratutto l’animo di Ezra, vista fino a un certo punto come una donna glaciale, ma che invece nasconde un passato tormentato e pieno di dolore. In queste missioni il loro compito è combattere contro gilde che seguono gli insegnamenti di vecchio mago oscuro, chiamato Zeref, con lo scopo di riportarlo in vita e fargli dominare il mondo non conoscendo la verità. Infatti Zeref è ancora vivo, vittima di una misteriosa maledizione che gli impedisce di morire e uccide tutto quello a cui si affeziona. La prima volta che Fairy Tail incontra Zeref è sull’isola Tenro durante l’esame di promozione alla classe S, in cui i membri di livello più basso cercano di farsi strada con una prova che si tiene una volta l’anno. I nostri eroi si imbattono in Zeref e in Grimoire Heart, un’altra gilda oscura, che cercano proprio di raggiungere il mago e reclutarlo tra le proprie fila, senza però capire come questi sia troppo potente per chiunque. Lo scontro tra le due gilde attira anche l’attenzione di un altro essere mitologico: Acnologia. Questo è il primo drago che viene mostrato e lo scontro con Fairy Tail (provata anche dalla battaglia contro Grimoire Heart) è devastante. Il risultato vede la gilda più famosa del mondo scomparire nel nulla dopo un attacco potentissimo a cui sembra che nessuno sia sopravvissuto.

Gli eventi del videogioco prodotto da Koei Tecmo partiranno proprio da questo punto, dall’enorme salto temporale che ci porta ben 7 anni più avanti con il mondo che è andato avanti da quell’infausto giorno. Cosa succederà? Beh lo scoprirete dal 30 luglio, quando Fairy Tail arriverà nei negozi di tutto il mondo, noi di Tribe Games non vediamo l’ora di raccontarvi tutto quello che questo titolo avrà da offrire.

L'articolo Fairy Tail: Alla scoperta dell’opera magna di Hiro Mashima proviene da Tribe Games.

]]>
https://www.tribe.games/fairy-tail-alla-scoperta-dellopera-magna-di-hiro-mashima-speciale/feed/ 0