La saga di Total War ha bisogno di ben poche presentazioni, chi vive da anni il mondo degli strategici in tempo reale è infatti venuto in contatto con questa serie, o per lo meno ne ha sentito parlare. Con questo capitolo, Sega ci porta in uno dei conflitti della storia umana più affascinanti, la guerra dei Tre Regni in Cina, mentre nel contempo cerca di aggiornare il suo strategico in modo da renderlo appetibile a più utenti possibile. Grazie all’ospitalità dello stand di Koch Media durante la Gamescom 2018, siamo riusciti a giocare uno scenario del gioco per circa una mezzora, ed ora siamo qui per fornirvi le nostre impressioni, oltre alle informazioni che abbiamo reperito.
Partiamo subito con il mettere le cose in chiaro; Total War: Three Kingdoms ci ha fatto un ottima impressione, dimostrandosi un gioco strategico solido, profondo e allo stesso tempo vario. A questo si aggiunge un livello di sfida, come sempre, interessante e pure un’ambientazione ed una storia sicuramente suggestiva ed affascinante.
In primo luogo Total War è un titolo che porta con se un certo numero di garanzie e di certezze, oltre che una serie di meccaniche ben assodate e funzionali. Come potete immaginare la gestione sul campo di battaglia non ha subito dei cambiamenti rivoluzionari, le unità si basano sulla classica formazione triangolare in stile morra cinese, dove ognuna è forte e debole nei confronti di un’altra; in aggiunta a ciò, i nostri soldati potranno essere disposti sul campo di battaglia decidendone la formazione e la disposizione in modo da affrontare al meglio le varie situazioni. Alle unità di base si uniscono anche gli eroi, personaggi speciali, generali e ufficiali [da quanto abbiamo capito sia storici che di fantasia N.d.R.] in grado di sfruttare abilità e poteri speciali, oltre che fornire bonus passivi agli alleati vicini. Il livello di difficoltà è stato invece cambiato notevolmente, offrendo per questo capitolo del gioco due diverse modalità, una più facile ed una più tecnica [che in realtà dovrebbe coincidere con la modalità normale degli altri titoli N.d.R.]. La prima è rivolta ai giocatori neofiti, la quale si focalizzerà più prettamente sulla narrazione ed offrirà una gestione più semplificata del campo di battaglia, oltre a rendere gli eroi decisamente più potenti. La seconda invece è rivolta ad un pubblico più esigente e, come è facilmente deducibile, offre una sfida assai più complessa, oltre a richiedere una micro-gestione molto più accurata della propria armata.
La missione che abbiamo avuto modo di provare [affrontata nella modalità più facile delle due N.d.R.] ci vedeva alle prese con un imboscata. Le nostre forze, in convoglio, erano infatti dirette verso un punto di ritrovo, ma poco prima di un guado ci siamo ritrovati circondati da una parte delle forze nemiche. Per onor di chiarezza chi vi sta scrivendo non è una gran giocatore di Total War, sebbene in passato abbia giocato diversi RTS Total War non è uno di questi. Messo in chiaro questo punto dobbiamo ammettere che, nonostante la modalità semplificata, il gioco non è assolutamente da prendere sotto gamba. La missione in questione siamo riusciti in effetti a vincerla, ma ad un prezzo decisamente molto elevato. Aumentando il livello di difficoltà dunque, aspettatevi di pagare molto più cari i vostri errori, e sopratutto sappiate che vincere sarà una vera e proprio sfida.
Tirando le somme di quello che abbiamo visto possiamo dire che Total War si riafferma un titolo affidabile e di ottima qualità. Con un comparto tecnico ed artistico decisamente all’altezza, un gameplay profondo e complesso, ma che cerca finalmente di avvicinarsi maggiormente ai giocatori meno esperti, questo Total War: Three Kingdoms ha tutte le carte in regola per affermarsi con prepotenza sul mercato al suo lancio. Lancio che, salvo imprevisti, dovrebbe avvenire durante il periodo estivo del 2019.
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