Cari ragazzi della Tribù, con questo speciale inizia il nostro viaggio alla scoperta del mondo di Assassin’s Creed Valhalla, in attesa dell’uscita del gioco il prossimo 10 novembre 2020. In questa serie di approfondimenti ci addentreremo nel mondo in cui sarà ambientata la vicenda e vi porteremo con noi nel percorso dedicato alla religione, alla mitologia e al folclore nordico. In questo speciale ci avvicineremo al lato religioso e spirituale che fa da sfondo all’ambientazione del nuovo Assassin’s Creed, per comprendere meglio il contesto in cui il gioco va ad inserirsi.
Andiamo dunque a sbirciare dietro le cortine di nebbia che avvolgono nel mistero il freddo Nord!
Nel trailer di Assassin’s Creed Valhalla non si è potuto non notare il riferimento alla mitologia norrena nelle statue, nella celebrazione del culto e quando, durante una feroce battaglia, appaiono la figura di un vecchio incappucciato e un corvo. Chiaramente questi ultimi hanno fatto subito pensare ad Odino, la divinità principale nel culto norreno, ma facciamo un passo indietro e andiamo con ordine. Il gioco è ambientato nel IX secolo, quindi in piena epoca vichinga sviluppatasi in Norvegia, Svezia, Danimarca e nei territori sotto il dominio delle popolazioni germaniche settentrionali. La mitologia norrena affonda le proprie radici dunque in un ramo della mitologia germanica e comprende i miti della religione tradizionale di epoca precristiana. La maggior parte delle fonti che trasmettevano questo sapere erano orali e ciò che è giunto a noi è stato raccolto in epoca cristiana e tramandato fino ad oggi.
Come molti appassionati già sanno, la cosmologia norrena è caratterizzata dalla presenza di nove mondi che formano il cosmo, tenuti insieme dall’Albero del Mondo, chiamato Yggdrasill. Il mondo si è formato dal corpo del gigante progenitore Ymir. Dalla sua carne venne creata la terra, dal sangue il mare, dalle ossa le montagne, il cranio divenne il cielo, la fronte le nuvole e i capelli furono gli alberi e la vegetazione. Il mondo in cui vivono gli uomini si chiama Midgard; tutto intorno nel mondo marino si trova il Serpente Midgard e all’esterno si trova Utgard, il regno dei giganti e dei demoni. Al di sopra di Utgard e Midgard si trova Asgard, il mondo degli dei con i dodici castelli degli Asi.
Il Valhalla, “dimora dei morti” e una sala di Asgard, è la casa dei caduti in battaglia e al centro di esso si trova il trono di Odino e la sede delle divinità; nella Winghof, una sala in cui risiedono le Valchirie le quali, come messaggere di Odino, accompagneranno i caduti in Battaglia verso il regno dei defunti. Sotto una delle radici del frassino Yggdrasill si dice che si trovi il regno sotterraneo dei defunti, chiamato Hel, come la sua regina, figlia di Loki e sorella del Serpente di Midgard. I rami di Yggdrasill sorreggono la volta celeste ed esso tiene uniti cielo e terra, mentre dal suo tronco sgorgano le sorgenti del destino e della saggezza: qui abitano le Norne, che predicono il destino di ogni uomo fin dalla nascita.
Nelle religioni germaniche si fondono antichi riti contadini e riti di guerra più recenti. Le divinità sono quindi classificate in due schiere: da un lato ci sono i Vani, “gli splendenti”, antiche divinità della navigazione, del commercio, della fertilità e del benessere. Essi risiedono nel Vanaheimr e in loro onore si tengono rituali legati alla natura, danze e pratiche sacrificali di accecamento. Di questa, ad esempio, fanno parte Njord, dio della fertilità e della navigazione, Freyr, dio della luce e del sole, e Freyja, dea della fertilità, della primavera e dell’amore.
Gli Asi sono le divinità più recenti e vivono in Asgard; al contrario dei Vani, gli Asi sono bellicosi e capo di quest famiglia c’è Odino, dio della guerra ma anche della saggezza. Esso cavalca lo stallone a otto zampe Sleipnir ed è accompagnato dai due corvi Hugin e Munin. La divinità più popolare è probabilmente Thor, dio del tuono, delle nubi e delle tempeste, che con il suo Mjollnir, un martello gigante che torna sempre nelle sue mani, compie imprese eroiche.
Della mitologia e cosmogonia norrena si potrebbe parlare per ore ed ore, sono stati scritti numerosi trattati, libri, saggi che testimoniano l’interessa per questo culto antico che ancora oggi affascina e accoglie molti fedeli. Queste religioni hanno inoltre influenzato anche il cristianesimo e il pensiero delle popolazioni germaniche hanno lasciato tracce nella teologia e nelle pratiche di culto: un esempio è il gesto di pregare congiungendo le mani, tipico dei Germani.
A noi non resta che attendere l’uscita del nuovo Assassin’s Creed Valhalla per vedere come questa componente culturale e spirituale verrà trattata e vi do appuntamento al nostro prossimo speciale!
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