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Inkulinati [Provato]

Pubblicato il 15 Febbraio 2023 alle ore 11:02
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Dopo il nostro Hands-on arrivato a seguito della Gamescom 2022, siamo pronti a parlare sempre più di Inkulinati. Il gioco strategico sviluppato da Yaza Games e pubblicato da Daedalic Entertainment ha finalmente fatto il suo debutto in una versione Early Access che è disponibile dallo scorso 31 gennaio su Steam e Xbox Preview Program sul Game Pass.
Dopo svariate ore di gioco a disposizione abbiamo una panoramica sempre più chiara del prodotto, con un’attenzione particolare sul sistema roguelike che di seguito andremo ad analizzare più nel profondo, in attesa della fine dell’Early Access.

Illuminati riempiti d’inchiostro

Nel campo di battaglia, due maestri disegnatori Inkulinati si ritrovano a scontrarsi all’ultimo disegno per predominare l’uno sull’altro. Detta così sembra che il titolo di Yaza Games sia un qualcosa di banale, ma l’atmosfera che si crea durante un singolo stage rischia di far saltare i nervi anche al più calmo e tranquillo giocatore presente sulla faccia della Terra.
Partiamo con ordine e calma: l’Early Access ci mette in condizione di affrontare “Il Viaggio”, la lotta che il nostro personalizzabile alter ego compie per diventare un maestro Inkulinato (da “Ink” – inchiostro – e Illuminato) sconfiggendo ogni persona che gli si para davanti. L’intera modalità funge da contenitore principale delle nostre bestem… ehm, avventure nel mondo di Inkulinati. Infatti le difficoltà sempre crescenti porteranno la maggior parte dei giocatori a perire durante i primi combattimenti, accumulando così monete per poter acquisire poteri speciali o unità da poter disegnare nel corso delle avventure successive. Il sistema roguelike funziona alla grande ed è un costante tornare a scuola e imparare sempre di più come determinate unità possono fare male, andando a costruire – come nel più classico di titoli del genere – l’esperienza che può finalmente portare al tentativo vincente.

Inkulinati è molto più simile a una partita a scacchi di quanto si possa pensare: ogni mossa deve essere pensata accuratamente e ogni tanto qualche piccolo peccato di ingordigia ci ha portato alla sconfitta più becera, anche dopo aver avuto l’intero match in mano per tutto il tempo. Quante volte creare una determinata unità, dove spostarla e in quale ordine saranno pensieri che domineranno la vostra mente in ogni momento, rendendo gli stage molto lunghi – anche fino a 10/15 minuti – da portare al completamento senza una vera e propria possibilità di tornare indietro una volta fatta la mossa sbagliata. Inkulinati, tanto per tenere fede al simpatico gioco di parole italiano, è un gioco in grado di fregare in qualsiasi momento il giocatore fino a far buttare intere ore solo con un piccolo e minuscolo misunderstanding. Il suo lato roguelike permette all’utente di prendere, imparare e portare a casa una lezione anche dopo una sconfitta schiacciante: ogni unità infatti va pesata nel suo intero e proposta sul campo di battaglia in un determinato contesto, il feeling con le unità scelte e il deck è fondamentale per riuscire a portare a termine il Viaggio e diventare così maestro Inkulinati.

Imparare le basi, però, non è così semplice e in questo interviene sicuramente l’Accademia che permette anche ai novizi di esprimersi al meglio grazie ai consigli di maestri già affermati. Imparare le basi significa principalmente capire il significato dell'inchiostro e di come utilizzarlo per disegnare le unità più adatte a ogni situazione e, soprattutto, a usare i Talenti e le Azioni di Mano. I primi sono delle abilità passive in grado di attivarsi in determinate situazioni (come inizio turno, ad esempio) consentendo di ottenere dei particolari bonus in game molto utili per il completamento della battaglia. Le Azioni di Mano, invece, sono delle mosse che il nostro artista può compiere una volta a turno, spostando magari un particolare nemico di una casella o colpendoli con dei colpi in grado di danneggiarli particolarmente.

La noia del disegnatore

Il core del combattimento, come già più volte indicato, è la componente tattica. Disegnare le varie unità costerà un quantitativo di inchiostro che dipenderà dalla letalità della stessa: le più forti – ad esempio una lumaca in grado di cancellare con un solo colpo gli avversari – costeranno più di tutte le altre, ma non tutto si basa solo sulla forza. Infatti, utilizzare ogni volta le stesse unità incrementerà la Noia del nostro Inkulinati nel continuare a disegnarle, aumentandone il costo in termini di inchiostro e diminuendo l’efficacia in battaglia. L’enorme quantità di pedine disegnabili in questo Early Access rende questa meccanica ancora più di incisiva dato che usare sempre quelle più forti è sì un punto di forza per superare certi momenti difficili, ma è altresì un problema in quanto si diminuisce la probabilità di averle al massimo quando davvero conta.
Durante i primi momenti sarà difficile fare questa sorta di turnover – per metterla in termini calcistici – in quanto il basso numero di miniature presenti rischia di farle utilizzare in maniera spropositata, il trucco sarà quello di evocarne il meno possibile e cercare di superare le difficoltà utilizzando il proprio ingegno.

Parlare di Inkulinati senza citare l’enorme quantitativo di sberle prese nel corso delle ore è inutile, perché è giusto mettere il lettore davanti alla verità: non è un gioco semplice, ma ripaga enormemente l’impegno profuso nel corso delle ore di test e test anche pensando di non potercela fare. Sembra quasi un inno alla salvaguardia della salute mentale e per certi versi lo è. Inkulinati può sembrare un gioco tanto leggero e di facile lettura, ma l’impegno messo da Yaza Games per far divertire il giocatore si vede ed è solo da elogiare. L’Accesso Anticipato servirà allo sviluppatore per capire la direzione da prendere con alcune decisioni, nonostante gran parte del gioco sia ormai completato e le ore implementate rispetto alle prime prove siano tantissime ed è lodevole l’iniziativa di mettersi a disposizione dei giocatori per creare insieme un prodotto di altissima qualità.
Potremmo stare qui a parlare di tattiche, di evoluzione verticale degli stage e la necessità di apprendere un quantitativo esagerato di tecniche, ma l’accento che vogliamo porre è sull’enorme impegno che lo sviluppatore polacco sta mettendo nel proporre un gioco così diverso dalla maggior parte degli esponenti del genere che stiamo vedendo in quest’ultima generazione.
Nel corso dell’anno continueremo sicuramente a seguire lo sviluppo in maniera molto interessata, attendendo la release finale in cui potremo finalmente dedicarci a un’analisi più approfondita delle meccaniche e vedere se il voto che abbiamo in mente si confermerà senza problemi in questo momento o ci dovremo ricredere, in positivo o negativo che sia.

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