Journey Beyond the Edge of the World – Hands-On [Gamescom 2024]

Pubblicato il 28 Gennaio 2025 alle ore 10:26
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Pongiornissimo, Tribù! Ordunque, siamo giunti, in un modo o nell’altro, alla fine di questo incommensurabilmente lungo percorso attraverso le mie memorie della Gamescom 2024. Come detto nel mio speciale d’apertura sulla fiera di Colonia, questa è stata la mia prima visita alla Gamescom, una visita costellata soprattutto dal piacere di poter chiacchierare direttamente con gli sviluppatori presenti coi loro lavori, grandi o piccoli che fossero, alla manifestazione.
Il gioco di cui andremo a parlare oggi è Journey Beyond the Edge of the World, l’opera che, a conti fatti, più mi aveva colpito durante l’intera kermesse. Avevo da tempo deciso che questo sarebbe stato il titolo che avrebbe concluso la mia serie di speciali e anteprime, direi proprio che non c’è modo migliore per chiudere questo viaggio (è il caso di dirlo). Issate le vele, quindi, è il momento di partire e andare al largo…

Appendice 1: Alla deriva

1953, un punto imprecisato in mare aperto. Un pescatore amnesico si risveglia su una nave nel bel mezzo dell’oceano. La barca è deserta e una tempesta si è appena conclusa, non ci sono punti di riferimento all’orizzonte. Comincia così un viaggio di scoperta e, forse, rinascita.
Journey Beyond the Edge of the World è un’avventura narrativa con una forte componente immersiva e dall'ambientazione retrofuturistica. Quel pescatore disperso siamo noi, in prima persona, e ciò che dobbiamo fare è (ri)scoprire chi siamo e perché ci troviamo al largo, isolati dal mondo.

Journey Beyond è il frutto del lavoro di una singola persona, Markus Koepke, uno sviluppatore tedesco che lavora a questo titolo da quasi due anni [al tempo della fiera era “appena” un anno e mezzo N.d.R.]. Il suo obiettivo, ci ha spiegato, è quello di creare un’esperienza surreale, in grado di coinvolgere i sensi e la mente dei giocatori grazie a una storia a base di enigmi dove il sonoro e la musica sono i narratori delle vicende. Per provare cosa davvero aveva in serbo per noi, ci siamo quindi seduti indossando delle cuffie e ci siamo calati, come meglio potevamo, nei panni del nostro pescatore senza nome.

Appendice 2: Echi del tempo

Al nostro risveglio, non potremo fare altro che cominciare a vagare per il vascello che ci ospita e cercare qualche indizio. Nel corso della demo [purtroppo non più disponibile N.d.R.] di Journey Beyond si aveva la possibilità di familiarizzare coi controlli di gioco, alquanto particolari. Mantenere premuto un tasto per aprire una pesante porta, ruotare più volte un analogico per far girare una valvola, ogni azione è pensata per essere resa nel modo più reale possibile, dando la sensazione di naturalezza: dimenticatevi la breve pressione di un singolo tasto per eseguire attività complesse.

Come già detto, il fulcro di Journey Beyond è però l’audio di gioco, che è spaziale e pensato per essere vissuto nel miglior modo possibile, data la sua componente tridimensionale.
I suoni della nave e dei suoi oggetti (soprattutto delle apparecchiature elettroniche) saranno ciò che ci guiderà verso gli enigmi e anche verso le possibili soluzioni agli stessi. Mano a mano che riusciremo a farci strada tra i puzzle ambientali, che ci condurranno attraverso il tempo, sbloccheremo poi delle registrazioni musicali, che saranno ciò che ci permetterà di procedere nella storia.

Conclusioni: Un viaggio giunto al termine… o appena iniziato?

Potremmo andare avanti e aggiungere dettagli su Journey Beyond the Edge of the World, ma ci dispiacerebbe molto svelare più del dovuto. La storia del titolo sarà divisa in diversi capitoli e richiederà poco più di cinque ore per essere portata a termine, mentre ci sposteremo nel tempo, quindi ogni singola informazione può essere una novità per chi partirà per questa avventura audiovisiva…
L’opera di Markus Koepke ci si è mostrata con una veste innovativa e personale [oltre che giocabile da tutti tramite le opzioni di accessibilità che avrà N.d.R.], anche grazie alla direzione artistica che mischia una grafica low poly ed effetti particellari estremamente realistici. Nel corso dell’intreccio si tratteranno temi maturi e introspettivi, il che ci porta a pensare che le lacrime non mancheranno, anche perché già solo la prime battute ci avevano coinvolto non poco, lasciandoci davvero desiderosi di scoprire la storia del nostro protagonista senza nome e memoria. Non ci resta che attendere novità sullo sviluppo di questo titolo che, se tutto va bene, dovrebbe arrivare su PC nel corso di questo 2025 e, speriamo noi come lo sviluppatore, anche su console in futuro!

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