Uno dei giochi più interessanti [e più attesi dal sottoscritto N.d.Pagonel] in questa Gamescom 2024 è sicuramente Mecha BREAK, titolo multiplayer di Amazing Seasun Games che affonda le sue radici nel genere mech e che cerca di ispirarsi a diverse opere affini, prendendone ispirazione direttamente o indirettamente. Il paragone con il più recente Armored Core VI: Fires of Rubicon è immediato, sia per gameplay che per estetica, ma qui si parla di un gioco molto meno parametrico e molto più dinamico. Parlando con gli sviluppatori è saltato fuori come il loro intento fosse proprio quello di fornire ai giocatori un’esperienza che potesse assimilarsi al montare modellino di un Gundam (Gunpla) come livello di personalizzazione, e nel contempo offrire un gameplay dinamico e divertente. All’interno del titolo avremo infatti un certo numero di mecha, molto diversi tra loro e ognuno con un suo “ruolo” ed un suo gameplay unico. Mecha BREAK è infatti, in fin dei conti, un Hero Shooter sotto mentite spoglie, con in più la scelta dei loadout ed una personalizzazione probabilmente un pelino più spinta. Durante la nostra visita a Colonia abbiamo disgraziatamente avuto poco tempo per approfondire e siamo riusciti a giocare solamente una rapida partita; partita nella quale ci siamo ritrovati in una mappa aperta con degli obiettivi di squadra classici del mondo dei multiplayer come “Cattura la bandiera”, “Dominio” o comunque variazioni di questi classici. La versione finale però offrirà diverse varianti a queste formule, inserendo anche modalità molto differenti e addirittura delle vere e proprie coop online in quella che dovrebbe essere una campagna a tutto tondo.
Detto ciò, il nostro test ci ha portato a familiarizzare con un mech molto particolare, e che ci ha provocato non pochi grattacapi. Vedete avendo praticamente zero esperienza del gioco abbiamo ben deciso di presentarci ad uno scontro a fuoco, ma armati solo di una spada. Scelta coraggiosa, ma non molto saggia, come abbiamo avuto modo di appurare [insomma, ci siamo un po’ sentiti dei fagiani in una riserva di caccia, diciamolo N.d.Pagonel]. Scherzi a parte, il Panther è un mech decisamente molto forte, ma che si basa in larga misura su un alto livello di mobilità e degli attacchi corpo a corpo molto potenti. Il rovescio della medaglia è rappresentato da una bassa resistenza ai danni e la totale incapacità di rispondere adeguatamente al fuoco a lunga gittata. Per questa ragione una delle abilità del nostro veicolo è uno scudo che riduce i danni in entrata, ma che, come potete immaginare, non può fare miracoli.
Ora Mecha BREAK si basa su poche semplici meccaniche, queste ultime però sono dei fondamentali che dovremo mandare a memoria e rispettare religiosamente. In primo luogo, dobbiamo tenere presente lo stile di gioco del nostro mech, sia che esso sia più un tank, un support, o un assassin. Ogni veicolo dispone di meccaniche ed abilità uniche: sapere come funzionano, cosa consentono e cosa no, è il primo step per la vittoria. Gioco di squadra, seconda regola che spesso viene sottovalutata, ed altrettanto spesso è la chiave per sopravvivere. Terzo punto, la barra dell’energia: questa rappresenta un po’ la stamina del vostro mech ed è quello che vi permette di usufruire della vostra mobilità migliorata. Finché disporrete di energia a sufficienza nessun problema, ma se disgraziatamente doveste terminarla dovrete fare molta attenzione perché, fino alla sua ricarica, sarete del tutto inermi ed incapaci di schivare attacchi nemici. Quarta meccanica, gli scudi, e ne parliamo al plurale perché ne esistono sostanzialmente di due tipi. Il primo è quello comune a tutti i mech, ovvero uno scudo generato dal vostro nucleo. Questo incassa i danni al posto della vostra corazza e, se riuscirete a non subirne per un po’, si ricaricherà nel tempo. Il secondo tipo di scudi è invece quello fornito dalle abilità attive di alcuni mech che si va ad aggiungere al primo. Non sottovalutate questi ultimi perché, se ne siete forniti, vuol dire che ne avrete bisogno, sia per colmare una vulnerabilità del vostro mezzo, sia per dare supporto ai vostri compagni. Per concludere, infine, e questo in parte si ricollega al capitolo cooperare, ci sono gli obiettivi delle mappe. In Mecha BREAK le uccisioni ricoprono una parte relativamente piccola nel vincere una partita, e la maggioranza del punteggio viene dagli obiettivi, motivo per cui cooperare e dare priorità a questi ultimi è sicuramente un ottimo modo per approcciarsi alle battaglie se intendete mirare alla vittoria.
Come ciliegina sulla torta vi segnaliamo che alcune mappe in cui giocherete potrebbero presentare delle situazioni particolari che modificheranno il gameplay in quello specifico scenario, anche se per ora non ci hanno detto molto di più riguardo a questi modificatori.
Mecha BREAK non ha ancora una data di uscita ufficiale, quasi sicuramente però in un prossimo futuro potremmo assistere ad altri eventi in cui sarà possibile provare il gioco. Se siete dunque stuzzicati da questo interessante titolo multiplayer, rimanete sintonizzati sulle nostre pagine, perché sicuramente non mancheremo di aggiornarvi in merito [Pagonel Out!].
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