Atlus ha da poco condiviso nuovi dettagli sul suo prossimo GDR fantasy, Metaphor: ReFantazio, sviluppato dal team di Studio Zero!
Dopo la pubblicazione del trailer Il Torneo del Trono (il filmato presentato durante The Game Awards che trovate qui sotto), le nuove informazioni rilasciate dagli sviluppatori si addentrano ancora di più nel mondo di gioco, approfondiscono maggiormente le tribù da cui provengono i personaggi e ampliano anche l'introduzione alla storia che aspetta i giocatori.
Inoltre, Katsura Hashino, direttore di Metaphor: ReFantazio, ha condiviso una dichiarazione con la quale illustra le proprie ispirazioni per la concettualizzazione del gioco.
Ecco, in versione integrale, la nota concettuale del visionario director di Shin Megami Tensei III e Persona 5:
"Quest'opera è stata creata con il semplice messaggio secondo cui "solo affrontando le nostre ansie possiamo fare il primo passo avanti".
Finché la società continua a essere composta da individui, voglio credere nel dinamismo di una "creazione" che ha il potere di cambiare qualcuno. Affrontando questo genere per la prima volta, mi sono accorto che forse è questo il significato originario di "fantasy", ed è il motivo per cui così tanta gente ne è sempre stata attratta istintivamente.
Ma per ora eviterò discorsi troppo filosofici, facendo notare che l'obiettivo unitario per l'intero team di sviluppo è stato far "innanzitutto divertire" il giocatore. Grazie per il sostegno costante."
Metaphor: ReFantazio è il risultato della collaborazione tra un team di sviluppo composto da veterani della serie Persona e altri addetti ai lavori di grande successo.
Al contrario della sopracitata saga di successo di Atlus, che si svolge ai giorni nostri e tratta tematiche di vita scolastica intrecciata con avvenimenti sovrannaturali, questo nuovo titolo dello sviluppatore giapponese porta i giocatori a vivere una storia avvincente che si svolge in un mondo fantastico in cui le persone devono combattere le proprie ansie.
Con una direzione artistica elegante, caratterizzata in particolare da un'interfaccia ispirata ai dipinti occidentali, i personaggi di Metaphor: ReFantazio hanno uno stile unico e popolano un mondo vasto. L'ambientazione, piena di scoperte che attendono i più curiosi e coronata da un contesto fantasy inedito, promette interazioni uniche e divertenti.
La progettazione del sonoro, inoltre, è basata su un'interpretazione di musiche di stampo religioso e combina orchestre, musica popolare, cori e sutra in uno stile senza precedenti.
Il tempo dell'avventura viene scandito da un'evoluzione del calendario della serie Persona. Dopo essersi messi in marcia sul proprio trasvettore, il gruppo di eroi partirà per un viaggio con l'obiettivo di cambiare il mondo.
Grazie a un sistema di battaglia unico, che combina con armonia azione in tempo reale e battaglie a turni, i giocatori potranno applicare al meglio la strategia in ogni scontro. La personalizzazione del gruppo, basata sui cosiddetti "archetipi", offrirà inoltre la libertà di plasmare in modo attivo l'avventura.
La storia di Metaphor: ReFantazio è un punto di incontro tra fantasia e realtà. Il gioco è ambientato in una grande nazione, formata da tre paesi e otto tribù, che prende il nome di Regno Unito di Euchronia.
Scopriamo cosa caratterizza questa terra unica.
Per il giocatore quello di Euchronia è sì un mondo di fantasia... ma i suoi abitanti hanno a loro volta sogni, paure e, soprattutto, le proprie "fantasie".
Essi immaginano un mondo composto da una sola grande tribù, dove tutti si accettano a vicenda e nessuno nasce discriminato. Un mondo, pensano loro, dove non c'è certo alcun bisogno della stregoneria, dove megalopoli vengono fondate mediante la collaborazione e la saggezza, per far nascere torri di vetro che raggiungono il cielo. Un luogo dove le strade, trafficate di giorno come di notte, non lasciano mai spazio a ombre nere.
Gli abitanti di Euchronia fantasticano sulle leggi di questo mondo alieno, in cui la gente soddisfatta di questo posto può davvero dire: "Tutte le vite sono uguali."
Questa non è che una fantasia immaginata da persone d'un mondo inventato, persone che sognano però una realtà non molto diversa dalla nostra. Sia il giocatore che gli abitanti di questo luogo reputano i reciproci mondi come impossibili, semplici racconti di finzione... ma lo sono davvero?
Cos'è che ci fa pensare di non poter cambiare le cose?
L'ansia è un concetto semplice, ma al contempo essa si rivela un'emozione complessa. Alla base della narrazione di Metaphor: ReFantazio c'è proprio l'intenzione di esplorare l'ansia.
Solo chi affronta le proprie paure e ansie, infatti, ha il potere e il privilegio di risvegliarsi.
Al contrario, la parola "magia" sta a indicare un termine molto generico per un fenomeno legato a un "potere magico", in grado di causare effetti che sfidano le leggi della natura. Gli abitanti di Euchronia non sono capaci di usare la magia senza un aiuto. La magia di questo regno richiede infatti uno strumento speciale chiamato "innesco"; il possesso e l'utilizzo di tale strumento richiedono una licenza.
Il protagonista della storia e i suoi compagni si ritrovano a risvegliare e a padroneggiare poteri magici che sfidano le convenzioni del proprio mondo, senza il bisogno degli inneschi. Il cosiddetto "archetipo" è infatti un potere segreto e primordiale che si può risvegliare solo affrontando le proprie paure e ansie. In altre parole, esso non è che il risveglio della natura eroica che alberga, dormiente, nei cuori delle persone!
Gli umani del titolo sono ideati sulla base delle opere di Hieronymus Bosch, un artista del Rinascimento fiammingo. Nelle sue opere, egli era solito esplorare temi fantastici ed è inoltre considerato il primo ad aver raffigurato dei mostri a livello internazionale.
Bosch era un pittore che aveva imparato a padroneggiare uno stile fantastico e inquietante: i giocatori di ReFantazio resteranno sicuramente sorpresi (e forse anche inorriditi) da alcuni nemici del gioco.
Seguendo questa premessa, gli umani del titolo sono abomini sconosciuti, caratterizzati da forme bizzarre e che distruggono ogni cosa li circondi. Nonostante il loro temperamento impulsivo che li fa bollare come privi di intelligenza, essi sono in grado di utilizzare magie molto complesse che nessun altro essere è in grado di padroneggiare.
Dal punto di vista biologico ed ecologico restano per lo più un mistero per gli abitanti senzienti dell'ambientazione. L'unico elemento comune nell'aspetto irregolare e incomprensibile degli umani è la presenza di quelle che sembrano parti del corpo di persone comuni.
La cosa certa è che, data la loro innaturale resistenza fisica, essi sono etremamente pericolosi, tant'è che i più grandi di loro possono spazzare via interi eserciti.
Dato che l'umanità trascende i propri confini nel mondo reale, Metaphor: ReFantazio definisce le diverse personalità e le varie culture del suo mondo come "tribù".
Tutte le persone che vivono nel Regno Unito di Euchronia sono dunque divise tramite questo concetto. Le diverse caratteristiche fisiche degli abitanti passano quindi in secondo piano, poiché sono le differenze culturali a essere messe in risalto nella storia. Le divisioni sono causate principalmente dalle rispettive ideologie e credenze.
Queste convinzioni sono elementi per cui sarebbe possibile trovare un terreno comune... eppure la gente vive in una realtà in cui il futuro pare sempre influenzato dalle proprie origini.
La prima tribù è quella dei Clemar, nonché la più popolosa di tutti i regni alleati, con tratti somatici molto variegati. La loro caratteristica più distintiva sono sicuramente le corna che crescono sui lati della testa.
Molti di loro apprezzano la libertà e non amano le restrizioni, inoltre adorano discutere su tutto, risultando spesso inopportuni e finendo anche per portare discordia.
In molti esponenti di Clemar è radicata la convinzione di essere la tribù predominante, dato che sia la famiglia reale, sia la maggior parte delle cariche di spicco del governo sono composte da individui che hanno in questo gruppo le loro radici.
Roussainte è una delle tribù più numerose dopo quella dei Clemar, i cui esponenti sono portatori di orecchie lunghe e appuntite. Dotati di un fisico eccellente, possiedono un'abilità marziale di grande rilevanza e, non per nulla, le donne di questa tribù sono mediamente più forti degli uomini di altri gruppi. Anche per questo molti Roussainte finiscono per arruolarsi nell'esercito e ricoprono cariche militari.
Data la loro influenza, non è raro vederli paragonati ai Clemar in quanto ad importanza, con le due tribù che vengono indicate spesso come "predominanti".
Inoltre, gli esponenti di Roussainte vanno fieri della loro superiorità fisica. Ciò li porta a mostrare, nel bene, un marcato spirito di competizione, ma anche a esternare, nel male, un temperamento bellicoso e un'ossessione nel dover rimarcare la propria superiorità.
La tribù dei Rhoag è quella coi membri che un'aspettativa di vita superiore, che si attesta a volte anche sul doppio rispetto a quella delle altre tribù. Dopo l'adolescenza, l'invecchiamento esteriore dei Rhoag accelera inoltre sensibilmente e, per questo motivo, in molti credono che il gruppo sia composto per lo più da anziani.
Molti Rhoag sfoggiano inoltre dei segni distintivi sul proprio viso: benché possano essere scambiati per una caratteristica fisica naturale, si tratta di un tipo di pittura facciale tradizionale a cui tengono molto.
In una società dove la competenza viene misurata anche con l'anzianità, i Rhoag finiscono spesso per ricoprire posizioni di rilievo grazie alla loro longevità. Secondo loro è essenziale tramandare le proprie conoscenze e fini personali, tanto che sono molto inclini a non dimenticare favori ricevuti o torti subiti.
Gli Ishkia sono una tribù facilmente riconoscibile per via di diverse caratteristiche, come le ali simili a quelle di uccelli, gli occhi sottili e allungati e anche le ciglia lunghe. Sebbene siano la meno popolosa delle tribù di Euchronia, la loro intelligenza è proverbiale e gli ha permesso di guadagnarsi un posto di rilievo in molte città. Grazie anche alla loro statura regale, gli Ishkia tendono a suscitare grande ammirazione, ma, al contempo, a causa della loro innata superbia e altezzosità, non è raro che sia diffuso nei loro confronti un certo risentimento.
Molti di loro si dedicano a lavori intellettuali, ricoprendo posizioni di prestigio a livello sociale in veste, per esempio, di studiosi. A queste posizioni si accompagna spesso un notevole benessere economico.
Ad esclusione degli occhi e dei capelli iridescenti, i membri della tribù dei Nidia non presentano molte caratteristiche fisiche di spicco.
Essi sono principalmente noti per il loro carattere socievole e una certa propensione all'adulazione. Tuttavia, questo temperamento li porta spesso a essere ritenuti molto bravi quando si tratta di parlare, ma allo stesso tempo inaffidabili e anche un po' eccentrici.
I Paripus sono una tribù assai numerosa, i cui membri sono assai riconoscibili per le orecchie e la coda che hanno fattezze simili a quelle degli animali. I loro capelli e la carnagione si presentano inoltre in svariate tonalità, alcune delle quali non sono riscontrabili in nessun'altra tribù.
Forti fisicamente e estremamente schietti, i membri di questo gruppo sono inclini all'edonismo, rappresentato soprattutto dal loro amore per il bere e il banchettare. Sebbene questo loro lato allegro sia per lo più considerato un pregio, non mancano persone che lo ritengono invece come una manifestazione di superficialità.
Spesso seguiti da tanti stereotipi, i Paripus vengono disprezzati da molte altre tribù, il che gli ha sempre impedito di potersi assicurare dei ruoli politici. Nonostante i loro numeri rasentino quelli dei Roussainte e dei Clemar, questa discriminazione nei loro confronti è evidente e si acuisce addirittura nelle grandi città.
I Mustari sono riconoscibili per il loro terzo occhio e sono soliti indossare degli abiti tradizionali, accompagnati da delle maschere che a volte mettono a disagio i membri delle altre tribù. Sebbene non siano scarsi a livello numerico, è comunque difficile incontrare membri di questo gruppo perché la maggior parte di loro vive in un arcipelago situato nel mare interno del regno.
Poiché seguono il loro culto tradizionale, non è raro che essi vengano etichettati come "pagani" nel resto del mondo e, per questo, anche perseguitati.
Gli Elda sono una minoranza detestata e spesso non riconosciuta dalle altre tribù. Oltre a essere il gruppo di cui fa parte il protagonista della storia, essa è stata anche marchiata come "impura" dalla religione di stato, poiché ritenuta depositaria di magie eretiche ed estremamente pericolose. Essendo i suoi membri così rari, chi ne fa parte viene denigrati e discriminati in tutto il regno di Euchronia.
Un mondo diverso dal nostro, quindi, dove otto tribù vivono nella discordia: questo è il Regno Unito di Euchronia.
Fondata da un Re Eroico, questa antica nazione ha annesso i paesi confinanti ed è stata governata per lungo tempo da una famiglia reale depositaria di una potente magia. Tuttavia, nel corso degli anni, il regno ha gradualmente ceduto a una rampante corruzione.
La storia di Metaphor: ReFantazio si svolge quindi in un luogo lacerato dalle iniquità e dalla discriminazione, dove le sue virtù sono ormai in frantumi. Come se non bastasse, le terre del regno sono anche infestate da bestie pericolose e mostri misteriosi chiamati "umani". Avventurarsi fuori dalle città significa solamente rischiare la vita...
Ora che però il principe e l'attuale re di Euchronia sono stati assassinati, il trono è vacante e il regno rischia di finire del tutto preda di caos e disordine.
In questo mondo in tumulto, un giovane viaggia con una fata per spezzare la maledizione. Il nostro protagonista è un ragazzo che parte per porre fine al maleficio che è stato lanciato sul principe del regno, creduto da molti morto.
C'è un solo rimedio a questa maledizione: per fermare ciò che prosciuga la vita del principe è necessario uccidere chi l'ha lanciata in primo luogo.
Nel suo viaggio attraverso l'enorme paese, il nostro incontrerà tante persone diverse, appartenenti a varie tribù. Attraverso i legami che formerà con ognuna di esse, egli potrà finalmente capire la vera natura del regno.
Il tutto comincia però con un incidente che sconvolge le fondamenta di tutto il regno di Euchronia...
Sono passati più di dieci anni dall'assassinio del principe, erede al trono del Regno Unito di Euchronia.
Ora che anche il re è stato assassinato in un attentato, senza eredi a prendere il suo posto, chi sarà il prossimo sovrano?
Mano a mano che le aspettative serpeggiano e crescono tra le figure influenti che puntano al trono, nel corso del funerale reale viene lanciato un "incantesimo" che nessuno avrebbe potuto prevedere.
La voce del re, che tutti danno per morto, riecheggia improvvisamente nel cielo. Si scopre che egli aveva pianificato una potente magia per permettere ai suoi sudditi di competere per il trono tramite un torneo. Colui che avrà guadagnato il favore dei cittadini, sostiene la voce, sarà degno di salire al trono secondo la legge dei re!
Questo evento senza precedenti semina ancora di più il caos tra la gente. Nessuno a Euchronia è capace di immaginare un mondo in cui è il popolo a scegliere il re. Il protagonista comprende però che, per completare la missione, dovrà partecipare alla gara.
Inizia così il grande Torneo del Trono che stravolgerà l'intero regno. Il protagonista, circondato da un gruppo eterogeneo di alleati, darà inizio alla grande avventura che forgerà il futuro del regno.
Ricordate che l'uscita di Metaphor: ReFantazio è prevista per autunno 2024. Il titolo arriverà su Xbox Series X|S, Xbox One, Windows, PlayStation 5, PlayStation 4 e Steam.
Per maggiori informazioni sul gioco, vi invitiamo a visitare il sito ufficiale che trovate QUA... e vi auguriamo buone feste!
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