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Net.Attack() – Hands-On [Gamescom 2024]

Pubblicato il 25 Novembre 2024 alle ore 9:46
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Pongiornissimo, ragazzi della Tribù, e ben ritrovati! Dopo una breve “settimana sabbatica” sono tornato sui vostri schermi per riprendere la copertura dei giochi che ho avuto il piacere di vedere e provare nel corso della Gamescom 2024. Spero di poter lanciare nella vostra direzione più di un provato nel corso dei prossimi giorni… ma non mi fido mai troppo di me stesso, eh eh.
Il titolo di cui andremo a parlare oggi è Net.Attack(), sviluppato dai ragazzi di ByteRockers' Games, ed è stato oggetto di una delle prove su strada più brevi di quelle che mi è capitato di vivere durante la kermesse di Colonia, cionondimeno ha saputo indubbiamente sorprendermi. Dunque, senza ulteriori indugi, direi che è arrivata l’ora di scoprire come quest’opera, appartenente al sottobosco videoludico delle fucine indipendenti della Germania, è stata in grado di colpire nel segno. Buona lettura!

Appendice 1: Un chip dopo l’altro

Net.Attack(), da ciò che abbiamo potuto sia vedere a schermo che sentire dallo sviluppatore presente allo stand della Gamescom, non è un gioco con un contesto narrativo particolarmente complesso. E probabilmente non ne ha nemmeno davvero bisogno. Essenzialmente ci troviamo a vestire i panni di un hacker, intenzionato a rubare la maggior quantità possibile di dati e a filarsela al momento opportuno, facendola in barba ai programmi creati per difendere i chip da cui dobbiamo estrarre le preziose risorse digitali. Questa filosofia abbastanza “aggressiva” del gioco è supportata da un gameplay mirato infatti a farci sentire noi stessi degli assalitori, la minaccia a un sistema, piuttosto che un qualcuno costretto in una posizione difensiva, e possiamo dire che nel corso della nostra prova la cosa è riuscita abbastanza a trasparire.

Net.Attack() appartiene a un sottogenere che sta facendo parlare molto di sé negli ultimi anni, ovvero i cosiddetti bullet heaven o “Survivors-like” [ne ho trattato un altro esemplare solamente un paio di speciali fa N.d.R.]. Data la sua appartenenza a questa tipologia di opere, il gioco di ByteRockers' Games possiede quindi diverse caratteristiche che possono essere ricondotte facilmente al genere dei roguelite bullet hell, ma è come questi elementi più o meno celebri vengono utilizzati nel flusso di gioco ciò che, a nostro avviso, fa in modo che il titolo possa essere su un’ottima strada per far parlare di sé in positivo!
Prima di lanciarci nell'analisi vera e propria del gameplay, possiamo dirvi che anche a livello visivo il titolo si è presentato molto bene. Con una grafica accattivante e molto pulita, a simulare delle interfacce digitali tipiche di mondi cibernetici, vengono ben enfatizzate tonalità luminose e forme squadrate.

Appendice 2: Programma che ti passa

Partiamo dal presupposto che la demo di Net.Attack() da noi provata era il frutto di soli tre mesi di lavoro [mi sono sentito in dovere di fare i miei complimenti al membro del team presente N.d.R.] e ciò, pur mostrando già le grandi potenzialità del titolo, fa anche intuire come il lavoro degli sviluppatori prima del rilascio ufficiale possa rendere il tutto ancora più rifinito e appetibile.
Il gameplay di Net.Attack() si divide principalmente in due fasi distinte di gioco: la prima è quella più d’azione, dove, zigzagando e abbattendo i nemici con diverse armi, ci dobbiamo avvicinare a vari chip per sottrarre dati; la seconda è quella in cui ci tocca programmare [sì, avete letto bene N.d.R.] gli attacchi delle nostre stesse armi e simili.

Mentre la prima parte potrebbe essere quella meno innovativa, per quanto ci sia parsa fluida e stimolante, la forza del gioco risiede nell’ultima delle due e in come essa sia in grado di influenzare pesantemente l’altra. Net.Attack() consente infatti, mano a mano che la partita procede e si guadagnano risorse, di combinare diversi effetti, impostazioni e condizioni per sviluppare un arsenale personale, virtualmente illimitato e sempre diverso tra le partite. Il gioco impiega un sistema di programmazione a nodi piuttosto intuitivo per permettere ai giocatori di crearsi le più disparate combinazioni di abilità, tra attacchi ad area, proiettili automatici e sistemi di difesa. Gli hacker in erba possono dunque scegliere tra una vasta gamma di alternative (proposte randomicamente) e personalizzare in modo davvero pesante il modo in cui approcciare le proprie missioni. L’idea di integrare la programmazione in un modo così semplice e stimolante ci è parsa geniale, davvero [e chi mi conosce sa quanto io rigetti questo campo N.d.R.]!

Conclusioni: Hackerman è qui

Come abbiamo già detto nell’introduzione, ciò che stiamo scrivendo in questo articolo è frutto di una prova, ahinoi, abbastanza breve, ma siamo ancora molto colpiti di come il gameplay di Net.Attack() ci sia comunque rimasto ben impresso nella mente. Le possibilità praticamente imprevedibili date dal mettere a disposizione della propria comunità di giocatori un sistema che permetta di creare combinazioni pressoché infinite potrebbe essere visto come un qualcosa che potrebbe creare problemi a lungo andare, ma pare che per gli sviluppatori questo sia proprio il bello del loro titolo. Da quello che ci è stato detto, essi sperano di vedere i giocatori portare questo sistema di programmazione al limite, fino a "rompere" il gioco con delle combinazioni folli e impensabili.
Per concludere la nostra disamina, sicuramente possiamo suggerire a tutti gli appassionati di Vampire Survivors e soci di tenere sott’occhio la pagina Steam di Net.Attack(), poiché questo titolo, la cui uscita è attualmente fissata per un generico 2025 e solamente per PC, potrebbe davvero essere un fiore all’occhiello del suo genere!

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