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Netflix rilascia nuove immagini dei prossimi show durante il suo panel al Salone del libro di Torino, "Dalle parole alle immagini"

Pubblicato il 14 Maggio 2024 alle ore 10:20
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Nel corso di domenica 12 maggio, al Salone Internazionale del libro di Torino, si è tenuto il panel di Netflix intitolato, Dalle parole alle immagini, moderato da Mario Calabresi e incentrato sulle storie di Netflix ispirate ai libri. 

Adattare, tradire, reinventare: sono molteplici le forme della relazione tra opera letteraria e prodotto audiovisivo.
Le strade del racconto non seguono percorsi canonici, come insegnano alcuni dei prossimi progetti seriali e cinematografici di Netflix ispirati a libri. All’incontro è intervenuta Tinny Andreatta, vice presidente per i contenuti italiani dell'azienda, con al suo fianco e in rappresentanza di tre show ispirati a dei libri e in arrivo prossimamente sul servizio: Alice Urciuolo (autrice del libro), Donatella Diamanti (sceneggiatrice) e Stefano Mordini (regista) per la serie TV Adorazione; Viola Ardone (autrice del libro) e Cristina Comencini (regista e sceneggiatrice) per il film Il treno dei bambini; Daniele Mencarelli (autore del libro) e Vincenzo Nemolato (attore) per Tutto chiede salvezza, che tornerà con la seconda stagione e che proprio in questa edizione del Salone ha ricevuto il premio come "Adattamento a film o serie TV dell’anno" alla prima edizione italiana dei TikTok Book Awards.  

Nel corso del panel sono state anche mostrate, in anteprima, diverse nuove immagini per ciascuno dei tre titoli in arrivo prossimamente su Netflix!
Continuate a leggere o accedete al sito tramite il link QUI per avere maggiori informazioni sulle più recenti produzione italiane dell'azienda.

Dichiarazioni degli ospiti del panel

Di seguito è possibile trovare alcuni estratti chiave degli interventi che sono stati fatti nel corso di Dalle parole alle immagini.

Così ha dichiarato Tinny Andreatta nel corso dell’incontro:

«La trasposizione di un testo in un’opera audiovisiva è per Netflix un elemento strategico molto importante sia a livello globale che a livello italiano, dove per noi il confronto con il romanzo, e con le altre forme di scrittura, è importantissimo. Penso che sia molto bello quando le serie o i film con la loro grande diffusione permettono ai libri di tornare nelle classifiche e a tanti nuovi lettori, potenzialmente di tutto il mondo grazie alla diffusione globale del servizio, di scoprire storie italiane recitate nella nostra lingua e di conoscere nuovi volti e talenti.»

Dopo aver interloquito con gli autori, registi e attori presenti nel panel, Andreatta ha concluso dicendo:

«Questo è il nostro futuro. Nei prossimi mesi il pubblico vedrà queste storie. Netflix è come un editore che sceglie le storie, e nello sceglierle pensa ad un pubblico che è estremamente vasto ed eterogeneo. Queste storie, queste nuove voci, ognuna di loro porta un tassello a quello che è un racconto dell’Italia, che è un mosaico nuovo, attuale, che va al di là di quello che dell’Italia si racconta, che va al di là degli stereotipi, e questo per noi è fondamentale.» 

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I tre autori dei libri da cui sono nati gli show per Netflix hanno raccontato dal loro punto di vista l’adattamento delle proprie storie al piccolo schermo.

Ecco le parole di Viola Ardone:

«Tradurre e tradire sono la stessa parola perché hanno la stessa etimologia, che significa “consegnare”. È quello che succede quando si consegna un testo nelle mani di una regista e di un gruppo di sceneggiatori che portano questa storia in luoghi che non ha ancora visto. Questo è il senso della duplicità semantica del tradire e del tradurre.»

Con Alice Urciuolo che ha così proseguito:

«La mia prima reazione all’adattamento e alla lettura della sceneggiatura (di Adorazione), al di là dell’emozione di vedere trasposta la mia storia sullo schermo, è stata la sorpresa di osservare come altre persone avevano maneggiato e trovato all’interno della storia che ho scritto delle cose che non avevo visto, cose che c’erano già e cose nuove. Quindi io ho ritrovato in realtà molto e però ho visto anche un universo narrativo che si adattava appunto ad un nuovo medium per quella storia.»

Daniele Mencarelli, autore di Tutto chiede salvezza e tra gli sceneggiatori della seconda stagione, ha poi aggiunto:

«Uno può vivere partendo dal presupposto che la letteratura e lo scrittore siano Dio, e quindi che tutto quello che s’avvicina in termini di traduzione, tradimento, allontanamento e evitamento possa essere in qualche modo a tutti gli effetti un peccato; oppure può vivere quella materia che lo scrittore ha prodotto come una materia plastica che a seconda dei linguaggi prende forme diverse. E questa è una grande occasione per poter parlare a pubblici diversi.»

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Viceversa coloro che hanno lavorato al corrispettivo audiovisivo hanno espresso la loro esperienza dal proprio punto di vista da sceneggiatrice, regista e attore.

Come Donatella Diamanti che, da sceneggiatrice della serie TV Adorazione, ha dichiarato:

«Un autore di romanzi ha a disposizione le parole con cui può fare tutto, ha un unico codice, quello linguistico, che però è potentissimo. Uno sceneggiatore invece deve prevedere il fatto che c’è l’elemento visivo, e questo elemento visivo deve diventare inevitabilmente azione. Ma a me piace pensare che a un certo punto tutto ciò che abbiamo aggiunto noi avrebbe potuto scriverlo anche l’autrice del romanzo.»

Il regista dello stesso show, Stefano Mordini, ha poi continuato dicendo:

«La “scrittura visiva” consiste nel saper interpretare un testo, essere fedele nel fuoco centrale del racconto, trovare il fuoco secondario e viaggiare in quell’intercapedine in modo tale che quelle parole non siano fine a se stesse, ma che continuino a vibrare fino in fondo.»

Questo invece ciò che ha aggiunto Cristina Comencini, regista e sceneggiatrice de Il treno dei bambini:

«Nel romanzo i fatti sono necessariamente presentati uno alla volta. In un’immagine di cinema invece c’è la sintesi, nella stessa immagine ci sono tante cose tutte insieme. Dunque il lavoro dello sceneggiatore è riportare nell’immagine la ricchezza che la letteratura ha in più.» 

Infine, Vincenzo Nemolato, ha portato il suo prezioso punto di vista attoriale a proposito dell’interpretazione del personaggio di Madonnina nella serie Tutto chiede salvezza:

«Ogni personaggio ha bisogno di qualcosa, e trattando i personaggi come persone reali per cercare di empatizzare con loro in maniera più autentica, cerco di capire come posso raccontare quella persona. Mi baso sui dati di fatto, e con Madonnina era bellissimo perché apparentemente non ce n’erano. Quindi ho cominciato ad immaginarmi Madonnina, a fare amicizia con lui e mi ci sono divertito, ho cominciato a guardarlo nella mia immaginazione che proveniva dal romanzo di Daniele.» 

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Informazioni sui tre titoli Netflix

Di seguito potete trovare tutte le informazioni e alcune delle prime immagini rilasciate da Netflix su questi tre nuovi prodotti. Vi ricordiamo che tutti e tre i titoli non hanno ancora una data di uscita, ma arriveranno sulla piattaforma prossimamente!

Il treno dei bambini [Film]

1946, Amerigo ha sette anni e non si è mai allontanato da Napoli e da sua madre Antonietta.
Il suo mondo, fatto di strada e povertà, però sta per cambiare. A bordo di uno dei “treni della felicità” passerà l’inverno al nord, dove una giovane donna, Derna, lo accoglierà e si prenderà cura di lui. Accanto a lei Amerigo acquista una consapevolezza che lo porta ad una scelta dolorosa che cambierà per sempre la sua vita. Gli serviranno molti anni per scoprire la verità: chi ti ama non ti trattiene, ma ti lascia andare.

Dal bestseller di Viola Ardone un film epico e struggente, prodotto da Palomar e con Cristina Comencini alla regia. Un viaggio attraverso la miseria, ma anche la generosità dell’Italia del dopoguerra, vista dagli occhi di un bambino diviso tra due madri, scritto da Furio Andreotti, Giulia Calenda e Camille Dugay.

Adorazione [Serie TV]

Adorazione è una serie per giovani adulti che racconta la storia di un gruppo di ragazze e ragazzi adolescenti durante l’estate che cambierà per sempre le loro vite.
La scuola è appena finita e i turisti iniziano ad accorrere sulle splendide spiagge di Sabaudia, quando Elena, 16 anni e una voglia matta di fuggire dalla provincia dell’Agropontino, scompare. Ognuno degli amici di Elena sa qualcosa che non dice, ha un legame segreto con la ragazza e forse ha a che fare con la sua misteriosa sparizione. Sarà l’inizio di un viaggio che, tra sospetti e rivelazioni, porterà ognuno dei ragazzi a fare i conti con la verità delle proprie relazioni e della propria educazione sentimentale.

Prodotta da Picomedia, una serie divisa in sei puntate liberamente tratto dal romanzo omonimo di Alice Urciuolo. Scritto da Donatella Diamanti, Giovanni Galassi, Tommaso Matano, Francesca Tozzi e Gianluca Gloria, e diretta da Stefano Mordini.

Tutto chiede salvezza - Seconda stagione [Serie TV]

Sono trascorsi due anni da quando abbiamo lasciato Daniele e la nave dei pazzi e molte cose sono cambiate. Daniele e Nina sono diventati i genitori della piccola Maria e poco dopo la sua nascita si sono allontanati. Li ritroviamo che si contendono l’affidamento della bambina con il supporto delle rispettive e diversissime famiglie.
Daniele, dopo l'intensa esperienza vissuta durante la settimana di TSO, ha scelto di diventare infermiere e, grazie all'intervento della dottoressa Cimaroli, sta per entrare come tirocinante nell'ospedale in cui era stato ricoverato. Ha cinque settimane per dimostrare al giudice che quello può diventare un impiego stabile, accreditandosi come un genitore affidabile. In questa nuova veste, Daniele conosce i nuovi pazienti della camerata, che lo costringono a riflettere sul suo eccesso di empatia verso il dolore degli altri e che rischiano di farlo deragliare di nuovo.

Questa seconda stagione della serie italiana Netflix tratta dal romanzo di Daniele Mencarelli, divisa in cinque episodi, vede alla regia Francesco Bruni. Prodotta da Picomedia, la serie è da Bruni, Mencarelli e Daniela Gambaro e ha nel cast, tra gli altri, Drusilla Foer e Carolina Crescentini.

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