Bentornati, cari amici della Tribù, per un altro speciale dalla Gamescom di quest'anno, questa volta per discutere della nuova entrata della saga OPUS, ovvero OPUS: Prism Peak. Il titolo, sviluppato da SIGONO, anche creatori di OPUS: Echo of Starsong e OPUS: Rocket of Whispers, e pubblicato da SHUEISHA Games, è un titolo che vuole variare rispetto ai precedenti capitoli, ancorandosi quindi in maniera decisamente più importante al mondo reale, per quanto mantenga un'importante aura di mistero e magia. I titoli della saga, infatti, fino ad ora sono per lo più stati ambientati in mondi fantasy, dalle ambientazioni spiccatamente irrealistiche e improbabili, mentre in questo caso ci troviamo in un reame etereo molto simile alla realtà.
Durante la fiera di Colonia, il rappresentante di SHUEISHA Games ci ha offerto uno sguardo all'ultimo gameplay trailer, nel quale si mostra una piccola introduzione alla trama e, principalmente, la meccanica della fotografia e di come il protagonista, un fotografo perso nei suoi fallimenti, la sfrutti per conoscere la realtà dei pensieri delle persone che incontra e dell'ambiente intorno a sé. Questo protagonista, infatti, ripete più volte come abbia sempre adorato la fotografia perché capace di catturare ciò che amava e di non farlo mai andare via. Questa concezione è uno dei temi che il titolo vuole affrontare, ovvero quello del non saper lasciare andare, del problema di rimanere troppo attaccati a tutti i ricordi e agli eventi del passato.
Il trailer non è molto esteso e inizia mostrando il protagonista insieme ad una ragazzina che sta ringraziando per essere arrivata al momento giusto [probabilmente per salvarlo dall'ultima di una lunga lista di decisioni sbagliate N.d.R.]. I due sono su un treno che attraversa un ambiente quasi paradisiaco, una lingua di terra racchiusa in mezzo a quello che sembra un mare o un grosso lago con edifici che si stagliano da entrambi i lati del convoglio. Come suggerito dal gameplay trailer, un altro tema principale di OPUS: Prism Peak sarà il rapporto in stile padre-figlia tra questi due personaggi principali, un rapporto fondamentale sicuramente per il fotografo che sin dall'inizio si dimostra essere alla ricerca di sé stesso. Della ragazza non ci viene detto molto, ma viene solo mostrata come una compagnia gioiosa e allegra per un altrimenti molto triste uomo.
Il rappresentante di SHUEISHA Games ci ha quindi parlato un po' del titolo, confermando la sensazione che avevamo avuto di un gioco molto cozy, ma con alcune sezioni che vi faranno saltare sulla sedia, che sia per l'eccitazione del momento o per l'ansia e l'angoscia causate da un evento. OPUS: Prism Peak si preannuncia come un'avventura estremamente emotiva, che finirà per catturare i cuori di molti fan [è presto per fare paragoni, ma la sensazione che mi ha dato il trailer e il modo in cui il rappresentante del team mi ha parlato del gioco sono molto vicine a quelle del primo Life is Strange, delle prime immagini e dei primi trailer N.d.R.].
Durante l'appuntamento ci hanno anche rivelato che il progetto è ancora in sviluppo e che non hanno una data di uscita specifica, ma che sono già molto soddisfatti del livello che sono riusciti a raggiungere. Il team di SIGONO, infatti, si è lanciato nella sfida di un titolo completamente in 3D, mantenendo però lo stile grafico che li contraddistingue; questa è stata sicuramente una delle sfide più grandi, che però loro sembrano aver superato eccellentemente.
In conclusione, ancora non si sa molto di questo interessante titolo e quel poco che conosciamo lo rende ancora più enigmatico e intrigante. Però, OPUS: Prism Peak promette sicuramente di mantenere la qualità narrativa presentata nei capitoli precedenti, aggiungendo una meccanica che sembra divertente, oltre che molto innovativa.
La curiosità è sicuramente molto grande e noi terremo un occhio [ma anche due o tre N.d.R.] aperto per qualsiasi novità incroci la nostra strada.
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