Non è mai facile iniziare a parlare di un titolo che abbiamo amato con tutto il nostro cuore, soprattutto quando questo è probabilmente uno dei migliori JRPG degli ultimi 10 anni. Quando uscì nel 2017, Persona 5 si è rivelato essere tutto ciò che abbiamo sempre desiderato e che non ritrovavamo in un gioco di ruolo giapponese da anni. Nel corso degli ultimi mesi, però, le cose sono cambiate e Dragon Quest XI ha fatto il suo debutto nelle console occidentali, andando a scontrarsi con Persona in una maniera diversa: il primo punta tanto sulla sua classicità e semplicità, mentre il secondo sull’innovazione pur mantenendo le stesse meccaniche ormai da anni. Questo scontro ha fatto molte “vittime” sul percorso e tanti fan sono stati combattuti nell’eleggere l’uno o l’altro come icona di un genere che sta vivendo un po’ una seconda giovinezza, decidendo però di variare la propria formula. Basti pensare a Final Fantasy XV (che un po’ ha aiutato l’ascesa di Persona 5 in Europa) o a Tales of Berseria che hanno spostato il loro focus più sull’azione, cercando di coinvolgere il giocatore maggiormente rispetto al passato. Questo, però, ha solo fatto venire al pubblico voglia di tornare al passato e apprezzare di più titoli come Dragon Quest o Persona, tramutando così la grande qualità dei due brand in numeri positivi di vendite e infrangendo record su record, aiutando i publisher in una scelta: internazionalizzare il più possibile le proprie opere. Per questo non siamo rimasti particolarmente sorpresi quando Atlus ha annunciato la localizzazione in lingue FIGS (Francese, Italiano, Tedesco e Spagnolo) di Persona 5 Royal, la versione migliorata di quel capolavoro che già 3 anni fa abbiamo amato e di cui parlavamo sopra. In arrivo il 31 Marzo, Persona 5 Royal è finalmente apprezzabile in ogni sua sfaccettatura senza particolari scuse sulla lingua. Abbiamo passato 150 ore in compagnie di Joker e soci, portando a termine nuovamente la loro avventura solo per potervi raccontare cos’è realmente Royal e del perché si tratti del Persona definitivo… Almeno fino all’arrivo del 6.
Persona 5 Royal è la classica versione “new and improved” di Persona 5, un titolo già particolarmente perfetto che è stato però ritoccato. Svelato ufficialmente un anno fa con un trailer mozzafiato, Persona 5 Royal ripercorre la storia di Joker e dei suoi compagni che hanno deciso di diventare ladri di cuori per migliorare la società in cui vivono. Persona 5 già all’epoca era un potente attacco alla cultura giapponese e alla sua popolazione, ritenuta dagli sviluppatori corrotta e lontana da degli ideali puliti. In una Tokyo riprodotta fedelmente, degli studenti della Shujin Academy si ritrovano ad avere a che fare con una serie di figure professionali corrotte da desideri (ognuno simboleggiante i 7 peccati capitali) che procurano danni e malessere alle persone che hanno intorno. Il primo bersaglio è un professore di ginnastica che infligge danni fisici e morali ai suoi studenti con allenamenti al limite del grottesco e costringendoli a subire tutto solo perché la squadra di pallavolo ha reso famosa la propria scuola. Costretto in questo ambiente a causa di una condanna ingiusta, Joker scopre di avere il misterioso potere di accedere ai Palazzi: luoghi creati dalla potente distorsione del cuore del proprio padrone in cui manifestare i desideri e vivere la vita che vorrebbe. Nel primo Palazzo Joker e Ryuij incontrano Morgana, un gatto che sta cercando l’essenza dei Palazzi per poter capire come tornare un umano, e iniziano la conquista del posto insieme ai loro Persona, rappresentazioni spirituali del proprio essere che si risvegliano quando il proprietario capisce la sua vera essenza. Nel corso dell’avventura Joker incontrerà vari ragazzi che, stufi di essere circondati da adulti incapaci, risveglieranno le loro vere personalità e inizieranno a combattere insieme a lui per riformare l’intera società. Persona 5 Royal ripercorre l’avventura di Joker e dei Ladri Fantasma aggiungendo, però, all’equazione due nuovi personaggi: Takuto Maruki e Kasumi Yoshizawa. Il primo è un consulente che viene assunto dalla scuola a seguito della caduta di Kamoshida (il professore di cui parlavamo sopra), per assistere gli studenti nel percorso di cura dovuta al trauma causato dagli abusi, mentre la seconda è una studentessa del primo anno e ginnasta che si legherà subito a Joker. Non andiamo nel dettaglio per non spoilerare l’avventura, ma già dai primi minuti si capisce il ruolo di Kasumi nella storia ed è interessante vedere come i due nuovi personaggi siano stati inseriti perfettamente senza però andare a rompere una struttura già consolidata. Questi due personaggi diventano poi i protagonisti di un nuovo trimestre aggiuntivo, esclusivo di questa versione Royal, in cui si andrà ad approfondire una delle tematiche principali di Persona 5, ma di cui in questa sede non possiamo parlare. Una cosa, però, ve la possiamo dire: questo spezzone aggiuntivo vale assolutamente le ore spese a rigiocare la storia di Persona 5 e rivivere così una delle storie migliori dell’intera serie.
Royal è, come detto più volte, la versione migliorata di Persona 5, questo non vale però solo per quanto riguarda la storia, ma sopratutto per i piccoli miglioramenti che contribuiscono a rendere il ritmo – uno dei veri difetti della versione base – migliore e più liberi i giocatori. Sono stati inseriti, infatti, dei momenti aggiuntivi in cui poter svolgere attività e la possibilità di sfruttare le poche volte che si è obbligati a stare a casa per prepararsi agli assalti ai cuori delle persone. Per far questo Atlus ha deciso di aggiungere una nuova location (Kichijoji) che include nuove attività, come una sala giochi con biliardo e freccette (utile a potenziare e unire il gruppo dei Ladri Fantasma), un Jazz Club e vari negozi utili a prepararsi per i combattimenti più difficili. A proposito di questi, infatti, uno dei miglioramenti apportati consiste nella versione riveduta della Staffetta (Baton Pass), un sistema che permette di sfruttare le debolezze degli avversari potenziandosi man mano e arrivando poi a poter sfruttare un attacco a costo 0. Nella versione originale il Baton Pass andava sbloccato per ogni personaggio andando a stringere un rapporto stretto durante la vita scolastica; in Royal questa possibilità – vista la sua importanza – è stata estesa a tutti sin dall’entrata in party, ma senza usufruire di particolari bonus. Per sfruttare al massimo la Staffetta andrà incrementato il rank nella Sala Giochi di Kichijoji con il minigioco delle freccette di cui abbiamo parlato poco sopra.
All’interno dei Palazzi, ora, saranno disponibili nuove varietà di Ombre e una tipologia rara chiamata Sciagura che non agiranno, ma risponderanno agli attacchi ed esploderanno una volta che i loro HP saranno azzerati andando a danneggiare le altre Ombre vicine e droppando oggetti rari. Sempre parlando di cambiamenti rispetto al tradizionale Persona 5, di cui vi mettiamo qui la recensione per poter andare a esplorare aspetti di cui qui non parleremo, i Palazzi sono stati rimaneggiati, aggiungendo sezioni in cui usare il rampino, novità nei moveset dei boss principali e dei particolari oggetti chiamati Semi della Bramosia che rispecchieranno il Padrone di quel Palazzo. Quando verranno raccolti tutti (sono 3 in ogni Palazzo) verrà creato un Cristallo contenente parte del potere del peccatore che donerà abilità aggiuntive ai protagonisti, una volta che verrà trasformato in equipaggiamento. Per trasformarlo sarà necessario visitare i Memento e incontrare Josè, la terza new entry di Persona Royal. Josè si occuperà di gestire un piccolo negozio all’interno dei Memento e di modificare le percezione che ne abbiamo, così da aumentare soldi, esperienza o oggetti ottenuti ogni volta che raccoglieremo dei particolari timbri presenti all’interno di questi dungeon procedurali.
Tra le varie modifiche che vogliamo segnalare (tra le tante presenti) ci sono altri due elementi: la Stanza di Velluto (la classica Velvet Room) e gli Speciali. Nella Velvet Room [scusate, ma Stanza di Velluto piace davvero poco al sottoscritto N.d.H.] sarà possibile sfruttare un particolare momento di allarme, disponibile dopo aver sconfitto varie Ombre in combattimento, e i risultati delle esecuzioni saranno differenti. Le Personae fuse avranno parametri superiori rispetto alla norma, nuove abilità e slot per le abilità ereditate (delle sorta di passive introdotte in Royal) che normalmente non sarebbero disponibili. Usare però lo stesso strumento potrà causare un incidente: questo cambierà il risultato della nostra fusione e potremmo ricevere dei Personae totalmente casuali con abilità uniche o che – più semplicemente – non dovrebbero ottenere. Sfruttare gli allarmi per creare i Personae più potenti, in modo da migliorare le statistiche, sarà fondamentale sopratutto ad alti livelli di difficoltà, visto che come nel gioco originale la curva è diventa molto ampia sopratutto nel terzo semestre. Parliamo ora degli Speciali, particolari attacchi che verranno introdotti lentamente nella trama che vede due personaggi protagonisti di un attacco sensazionale e che infliggerà molti danni a un singolo nemico. Gli Speciali si attiveranno in qualsiasi scontro (sì, persino contro i boss principali), soprattutto quando un membro della coppia sarà vicino alla morte o con uno status alterato. Una volta che verrà indicata la possibilità di eseguire uno Speciale, questo andrà confermato con il touchpad e partirà così la spettacolare cutscene che introdurrà l’attacco.
Quella che è sempre mancata, in Persona 5, è stata la possibilità di poter rivedere alcune scene o di visualizzare alcuni degli artwork che sono presenti nel gioco. Questa mancanza è stata corretta in Royal grazie al Covo dei Ladri, una particolare struttura che funge da galleria dove potremo acquistare con delle monete acquisibili durante il gioco filmati, artwork, pezzi di colonna sonora e addirittura dei modelli di nemici e Personae principali e posizionarli su delle piattaforme, ascoltando poi i commenti dei personaggi che faranno il loro arrivo nel Covo. Ogni volta che vi accederemo, infatti, saremo avvisati dell’arrivo di qualche personaggio che andrà a posizionarsi vicino a un particolare elemento e commenterà ciò che si troverà davanti; interessante quindi vedere come i vari protagonisti andranno a interagire con questi elementi con curiose combinazioni, come Ryuij e Ann che commenteranno il modello di Kamoshida trasformato o Morgana che farà particolari apprezzamenti per la Persona di Joker. Il Covo dei Ladri è stata un’aggiunta gradita in cui poter rivedere alcune delle scene iconiche di questo capitolo – come i vari risvegli – semplicemente con un click, potendo poi effettuare screenshot e condividendole in maniera semplice ed efficace, anche se non per tutti gli elementi è così. Come nella versione principale, infatti, anche Royal avrà dei particolari blocchi sulla condivisione, questo però avverrà solo dopo la fine della storia principale e all’inizio del terzo trimestre, cercando di evitare in qualsiasi modo la condivisone di spoiler direttamente dalla propria console.
Partiamo da quello che è probabilmente il giudizio più secco che è possibile esprimere su Persona 5 Royal: quello che abbiamo davanti si tratta probabilmente di uno dei migliori Persona di sempre. La trama ha un crescendo di emozioni fino ad arrivare al picco emozionale che coincide con la metà del gioco, al termine del quale un leggero calo esiste, ma è stato ben nascosto dal quantitativo di cose che sono state implementate in Royal per gestire il proprio tempo e l’aggiunta di Kasumi e Maruki hanno aiutato a gestire in maniera ottimale quel calo, che quindi ha una minore incidenza. Sul lato gameplay i miglioramenti effettuati nella gestione dei combattimenti e nell’esplorazione dei Palazzi hanno reso l’esperienza più godibile e meno frustrante rispetto a quanto vissuto nell’opera originale: stiamo parlando di piccolezze che nell’intero si vedono a fatica, ma che analizzate singolarmente sono delle vere e proprie ancore di salvezza per la maggior parte dei giocatori esperti e completisti. Sicuramente abbiamo solo ottime parole per la traduzione in italiano (dopo l’esperimento Judgement rivelatosi un successo per Sega) che, finalmente, arriva su un’opera attesa da molti fan del genere, ma che non si sono rivelati avvezzi alla lingua inglese. Esiste perplessità sulla scelta di mantenere alcuni termini (Trickster o Safe Room per fare due esempi), ma il decidere di tradurre la storica Velvet Room in Stanza di Velluto che, seppur sia la traduzione letterale, può far storcere qualche naso nei fan più “estremisti” della serie. Non abbiamo speso particolari parole per la parte sonora perché non ce ne sono: i brani aggiunti in Royal sono assolutamente meravigliosi e sono entrati nella playlist del sottoscritto in pochissimo, sopratutto Take Over che è la nuova theme per gli agguati, ma onestamente con un’icona come Shoji Meguro dietro c’erano ben pochi dubbi.
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