Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp

La guerra, videoludica, torna su Nintendo Switch in una forma smagliante

Pubblicato il 31 Maggio 2023 alle ore 19:06
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Rilasciato originariamente su Game Boy Advance, la serie Advance Wars è stata soggetta a numerose sfortune durante i suoi rilasci, costringendo Nintendo e Intelligent Systems a rinviare i lanci di qualche mese a causa di incidenti avvenuti nel mondo reale. Parliamo ad esempio del primo capitolo, rilasciato in America il 10 settembre 2001 e rinviato a causa dell’attacco alle Torri Gemelle. La stessa casualità è avvenuta anche per il gioco di cui vogliamo parlare oggi: Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp è infatti stato rinviato di un anno a causa dell’invasione Russa in Ucraina e per la guerra ancora oggi in corso. Questo fatto ha portato Nintendo a mantenere nei magazzini tutte le copie del gioco, rendendo l’attesa quasi spasmodica. Finalmente il momento in cui è stato possibile metter mano sul gioco è arrivato e siamo pronti a parlarvi di questo remake, dopo aver assaporato tutta la storia principale e visto i numerosi cambiamenti che sono stati effettuati.
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Due storie is megl che one

Dopo circa 15 anni dall’ultimo capitolo della saga, Nintendo torna a riproporre sugli schermi di Nintendo Switch la saga Advance Wars, affidando lo sviluppo ai WayForward. Nel corso di questo periodo, l’azienda ha avuto modo di tirare fuori capolavori come Fire Emblem o Paper Mario, ma il loro cuore è palesemente rimasto con Sami, Andy e Max e questo piccola opera ne è la dimostrazione.
Advance Wars, infatti, è un brand che in Europa ha trovato terreno fertile con due titoli principali su Game Boy Advance e due su Nintendo DS; quelli presenti in questa collection sono i primi due: Advance Wars e Advance Wars 2: Black Hole Rising. Il primo racconta la storia di Andy, un nuovo arruolato nell’armata di Orange Star che deve far fronte all’invasione di Blue Moon, un’ex nazione alleata che sferra un attacco a sorpresa senza alcun apparente motivo. Ad affiancare Andy, in questa guerra contro Blue Moon e le altre armate che successivamente faranno la loro comparsa (come Green Earth o Gold Comet), ci sono i suoi compagni Sami, Max e il comandante supremo dell’armata Nell. Ovviamente i nodi verranno presto al pettine e si scoprirà l’intero intrigo politico che ha dato inizio a questa guerra, procedendo così verso l’eliminazione delle forze che hanno obbligato questi paesi a darsi battaglia tra loro. Nel secondo capitolo, invece, vedremo i paesi tornare ad allearsi per evitare che Black Hole possa costruire un’arma di distruzione di massa e demolire così l’equilibrio costruito a fatica.
Advance Wars non è una saga nata per esaltare l’aspetto narrativo, Intelligent Systems e Nintendo infatti hanno sempre deciso per un approccio più leggero e scanzonato, proprio per evitare il distorto pensiero usato come strumento da coloro che credono che i videogiochi di simulazione guerrigliera possano causarne una vera. Attendetevi quindi dialoghi molto ironici, personaggi semplici – non macchiette – e una leggerezza tale che in un contesto come questo può enormemente stranire, ma non per questo risultare meno funzionale. La scrittura dei vari protagonisti è forse uno dei punti forti dell’intera produzione: sono tanti infatti i dialoghi che vanno a caratterizzare gli aspetti in campo e l’utilissima sezione dedicata ai vari Ufficiali Comandanti (UC) non manca per conoscere tutti i retroscena di un’ambientazione così particolare.

Oltre alla storia, Re-Boot Camp mette a disposizione dei giocatori ulteriori modalità per combattere sia contro la CPU, che in battaglie online fino a 4 giocatori in mappe specifiche; oppure vi è la possibilità di crearne di proprie e condividerle con il mondo intero attraverso il Nintendo Online.

Un gameplay punitivo

Lo stile fresco e scanzonato di Advance Wars è l’aspetto che ha sempre tratto in inganno chiunque si sia avvicinato all’intera saga senza conoscere ottimamente degli strategici. Il gioco, infatti, pur essendo leggero dal punto di vista narrativo, è sempre stato molto cattivo e impegnativo a livello di gameplay, tanto da costringere molti giocatori a prendersi ore e ore solo per superare uno stage.
Nei vari dietro le quinte, WayForward ha confermato di aver lavorato molto con Nintendo sul semplificare alcune sezioni mantenendo, però, un certo livello di difficoltà necessario per attivare la mente dei giovani giocatori e costringerli a ragionare su ciò che si trovano davanti: una scacchiera virtuale sulla quale sono posizionate le varie truppe a difesa dei diversi quartier generali, disposti agli antipodi dell’intero campo di battaglia. Per ogni turno è possibile muovere le proprie truppe seguendo uno schema che dipende dalla tipologia di terreno e di unità schierata: le strade asfaltate offrono maggiore mobilità ai veicoli e ai cingolati, al contrario di quanto avviene con i terreni più impervi; attaccare da un’altezza maggiore offre un vantaggio, ma espone alle controffensive aree e i boschi offrono invece protezione dai colpi nemici. Tutti questi sono elementi da tenere in piena considerazione una volta arrivati sul campo di battaglia, dato che anche una singola mossa può decidere un intero stage e ci sono sezioni avanzate che richiederanno molti turni e minuti per essere portate a termine; insomma, il rischio di rovinare tutto con una mossa sbagliata è molto alto e punitivo.

Analizzare bene il terreno può portare a una vittoria più facilitata grazie anche ai vari tipi di unità presenti: fanteria, veicoli di terra, veicoli aerei e veicoli marittimi, ognuno dotato di parametri totalmente diversi tali da renderli ideali in determinate situazioni. Grazie ad alcune schermate informative sarà possibile tenere tutto sott’occhio e queste renderanno fattibile l'avere sempre il punto della situazione sotto il proprio controllo. Si potranno vedere così le gittate degli attacchi, i possibili spostamenti nemici e addirittura le capacità dell’UC avversario. L’UC, infatti, ha un punto di forza che viene utilizzato per spazzare via più velocemente le truppe nemiche: accumulando un certo quantitativo di punti si potrà utilizzare un’abilità speciale – denominata Virtù - in grado di ribaltare le sorti dell’incontro. Andy può riparare le sue unità, Max regala un bonus di attacco e Sami facilita gli spostamenti. L’impiego della Virtù da parte del nostro UC può garantire la vittoria, ma la stessa cosa può accadere se ad usarla è il nostro nemico. Infatti alcune di esse saranno veramente letali, soprattutto in alcuni degli stage più avanzati della campagna. Le condizioni di vittoria sono varie, ma principalmente si dividono in due: eliminare tutte le truppe nemiche o conquistare il QG avversario. Raramente è necessario risolvere il conflitto in modo diversa [ottenendo, ad esempio, più proprietà del nemico N.d.R.] ed è facile ricordarselo utilizzando i comodi menù che il gioco mette a disposizione.
Re-Boot Camp è un vero e proprio strategico, con tuti i pregi e difetti del genere, ma vi consigliamo di non prenderlo sottogamba: può sembrare un gioco per bambini, certo, ma in realtà nasconde al suo interno molto più di quello che può apparire.

Artisticamente un passo avanti

Lo stile di Advance Wars è sempre stato iconico su Game Boy Advance e tanti si sono meravigliati quando, nei primi video, è parso chiaro come WayForward, Nintendo e Intelligent Systems abbiano voluto fare un passo avanti nel cambiare qualcosina per rendere i due giochi al passo coi tempi. Infatti, su GBA, Advance Wars è sempre apparso con artwork, cambi di battaglia e modelli orientati verso la pixel art, mentre questo remake ha subìto, da questo punto di vista, un upgrade sostanziale. Ora lo stile è stato svecchiato, modernizzandolo tramite ambientazioni e tutto ciò che è inerente al campo di battaglia con modelli 3D che possono assomigliare a Playmobil. Gli artwork sono stati completamente ridisegnati e stilizzati differentemente, andando a toccare molto le corde dello stile anime, anche grazie alla presenza di cel-shading in grado di mantenere le caratteristiche dell’unità e la sua caratterizzazione. Questa mossa ha, purtroppo, fatto storcere il naso a tanti fan che chiedevano il mantenimento della pixel art classica, anche se è innegabile la qualità del lavoro presentato.
Dal punto di vista puramente tecnico, invece, Re-Boot Camp è un gioco realizzato con Unity, che riesce a garantire una sua stabilità dal punto di vista del framerate. I cali sono sporadici e quasi invisibili, mantenendo la risoluzione nativa di 1080p e 720p rispettivamente in dock e in modalità portatile.

Conclusioni

In definitiva, Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp è una piccola perla che non andrebbe ignorata e i fan degli strategici dovrebbero essere contenti di poter giocare questi due capitoli, realizzati con la cura che ha da sempre contraddistinto WayForward. Nonostante l’ennesima uscita sfortunata, infatti, Nintendo è riuscita a portare nei negozi e nelle case dei giocatori un titolo curato fino al minimo dettaglio e con molti miglioramenti – anche se alcuni di essi non sono stati completamente accettati dai puristi – in grado di alzare l’asticella, come sempre quando si parla della compagnia di Kyoto. Sarebbe interessante capire se questo titolo sia l’inizio di una nuova vita per Advance Wars e se in futuro possiamo aspettarci nuove operazioni di questo tipo.

Good

Remake di altissimo livello
Non è stato modificato nulla di essenziale
Artisticamente sempre il top
Due campagne in un singolo gioco

Bad

Forse si poteva mantenere lo stile grafico dell’epoca
Narrativamente si poteva fare di più
8.7
PEM-PEM

Sviluppatore: WayForward, Intelligent Systems
Distributore: Nintendo
Data di uscita: 21 aprile 2023
Genere: Strategia
PEGI: 7+
Piattaforme: Nintendo Switch

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