Ben ritrovati ragazzi in questa nuova recensione. Finalmente è giunto il momento di parlarvi di Assassin's Creed Shadows. Questa volta non racconterò aneddoti divertenti, ma voglio fare un appunto personale. Ubisoft purtroppo non sta passando un bel periodo, ma io sono stanco di vedere il popolo del web accanirsi, spesso ingiustamente, su Ubisoft, ma soprattutto sugli sviluppatori che hanno versato lacrime, sangue e sanità mentale per via di questo odio e astio (spesso politicizzato). La goccia che ha fatto traboccare il mio vaso della tolleranza è stato vedere che l'azienda ha dovuto prendere delle precauzioni a livello psicologico e legale per i suoi dipendenti e ha dato l'ordine di rimuovere dalle informazioni personali degli account social degli sviluppatori il fatto che lavorini in Ubisoft e abbiano lavorato ad Assassin's Creed Shadow per tutelarli, visto che sul web non ci sono persone, a quanto pare, ma dei mostri che non pensano ai danni che possono recare agli altri. Quindi sappiate che se siete qui per fare politica o parlare male del titolo a prescindere, senza argomentare, ma soprattutto senza nemmeno aver giocato al gioco, sarete bruscamente e permanentemente allontanati (vale anche sul nostro gruppo Telegram e altri social)... dei vostri click e visualizzazione ne faccio volentieri a meno!
Ricordo a tutti che siamo qui per parlare di videogiochi, del nostro hobby e della cosa più bella al mondo. Questa nostra passione non deve essere trasformata in un mezzo d'odio, usata per creare barriere, sfruttata per agende politiche o per dividere. Sono fatti per divertire e unire. Non c'è una squadra da tifare, perché quando succedono questi fatti la gente non capisce che ci perdiamo tutti...
Detto questo, andiamo a vedere come si è comportata questa nuova incarnazione della saga degli assassini più famosa del mondo videoludico. Benvenuti nell'antico Giappone!
Nel mondo reale, Assassin's Creed Shadows ha subito diversi ritardi. La data di uscita iniziale, fissata per il 15 novembre 2024, è stata prima posticipata al 14 febbraio 2025 e infine al 20 marzo 2025. Sebbene possa sembrare una situazione disastrosa, la lezione che Ubisoft [e gli altri publisher N.d.R.] dovrebbero trarne è chiara: bisogna concedere agli sviluppatori il tempo necessario. Questo è, con un ampio margine, il nostro nuovo Assassin's Creed preferito dell'intero franchise, superando persino Black Flag e Odyssey. C'è molto da dire, quindi andiamo dritti al punto. Il periodo Azuchi-Momoyama (1568-1603) fu un'epoca di grandi sconvolgimenti e trasformazioni per il Giappone. Dalla frammentazione del periodo Sengoku all'unificazione del periodo Edo, il Paese passò dall'essere diviso tra centinaia di daimyo all'ascesa di potenti signori della guerra come Oda Nobunaga, Toyotomi Hideyoshi e Tokugawa Ieyasu. Questa transizione lasciò il segno nella storia giapponese, unificando il Paese, ma schiacciando anche intere comunità. È in questo contesto che incontriamo il primo dei due protagonisti di Assassin's Creed Shadows: Yasuke.
Yasuke è un ex schiavo africano che riesce in qualche modo a sfuggire ai suoi rapitori durante il viaggio in mare. Ritrovato alla deriva, viene salvato dai sacerdoti portoghesi Padre Frois e Padre Valignano, in missione diplomatica per ottenere il permesso di insediare un gruppo di religiosi in Giappone e diffondere il cristianesimo. Nobunaga, più che alla loro richiesta, si interessa all'imponente guerriero nero che i sacerdoti usano come guardia del corpo. Alla fine, Yasuke viene accolto presso la sua corte e, nell’arco di un anno, diventa samurai e suo braccio destro nella campagna di unificazione del Giappone. Il gioco si apre con l’assedio del castello di Mibuno da parte di Nobunaga. Yasuke, ora un formidabile guerriero, guida l’attacco e annienta le difese nemiche con impressionante facilità. È in questa sequenza che vediamo per la prima volta l’altra protagonista, Naoe Fujibayashi, la cui storia si intreccia con quella di Yasuke: il suo clan è proprio quello che il samurai ha appena devastato.
La narrazione introduce molti personaggi storici, tra cui Momochi Sandayu, uno dei tre veri leader del clan Iga, e figure di spicco come Ukita Hideie, Kuroda Kanbei e Konishi Yukinaga. Assassin's Creed Shadows non si limita a inserire personaggi storici come semplici camei, ma li rende parte integrante della trama, utilizzandoli in modo profondo e coerente. Naoe, figlia di un influente shinobi, fugge con suo padre dal castello in fiamme per raggiungere il Santuario di Aekuni, dove si cela un misterioso artefatto. La prima parte del gioco è fortemente incentrata su di lei: Yasuke appare solo sporadicamente nelle prime ore di gioco. Questo approccio è interessante, perché permette di immergersi gradualmente nelle meccaniche di furtività e interazione sociale, anziché gettare subito il giocatore nel combattimento. L’ambientazione è straordinariamente dettagliata e vivida, con banditi in agguato ai margini delle città, pescatori impegnati nelle loro attività e mercanti che sorseggiano tè nei loro chashitsu.
Quando la storia finalmente porta Naoe e Yasuke a unire le forze, il gioco offre un equilibrio perfetto tra azione brutale e furtività. Naoe eccelle nei combattimenti rapidi e nell’eliminazione silenziosa, mentre Yasuke è un tank vivente, capace di fronteggiare decine di nemici contemporaneamente. Il gameplay non si limita a una semplice dicotomia tra “attacco frontale” e “furtività”, ma incoraggia a sfruttare entrambi gli approcci in base alla situazione.
Dal punto di vista delle meccaniche, Yasuke e Naoe offrono due stili di gioco molto diversi. Naoe, essendo una shinobi, utilizza il rampino per scalare le pareti e può muoversi agilmente nell’ambiente, mentre Yasuke, appesantito dalla sua armatura e dalle sue armi massicce, è molto più limitato nella mobilità verticale. Tuttavia, la sua potenza bruta gli consente di sfondare porte e abbattere i nemici con devastanti colpi di kanabo. Entrambi i protagonisti condividono l’esperienza e i progressi, evitando il rischio che uno dei due rimanga sottolivellato. Tuttavia, il miglioramento dell’equipaggiamento è fondamentale: le aree di gioco si adattano al livello del giocatore, quindi non potenziare le proprie armi e armature può rendere gli scontri molto più difficili.
Un’altra innovazione interessante è il sistema di Maestria, che consente di specializzarsi nell’uso di determinate armi, ottenendo bonus e abilità uniche. Queste competenze non si sbloccano solo con i classici punti esperienza, ma richiedono anche la pratica: Yasuke può migliorare il tiro con l’arco a cavallo allenandosi nell'arte dello yabusame, mentre Naoe può meditare per affinare le sue tecniche ninja. Graficamente, Assassin's Creed Shadows è il capitolo più impressionante della serie. Le stagioni cambiano dinamicamente, con fiori di ciliegio in primavera e paesaggi innevati in inverno. La direzione artistica cattura perfettamente la bellezza del Giappone feudale, con una cura maniacale per i dettagli. L’audio è altrettanto spettacolare, con una colonna sonora che fonde strumenti tradizionali giapponesi con elementi moderni.
Il gioco introduce anche una forte componente gestionale con il Kakurega (nascondiglio), che può essere ampliato e migliorato per ottenere vantaggi strategici. Qui è possibile addestrare alleati, accumulare risorse e sbloccare nuove opzioni di personalizzazione.
Dal punto di vista narrativo, la trama di Assassin's Creed Shadows è più matura e coinvolgente rispetto ai capitoli precedenti. Gli antagonisti non sono solo bersagli da eliminare, ma hanno motivazioni complesse e, in alcuni casi, si può persino scegliere di risparmiarli, influenzando la storia. Non mancano comunque alcune criticità: l’intelligenza artificiale nemica è altalenante e il sistema di furtività, seppur migliorato, non è sempre perfetto, mentre il doppiaggio risulta ottimo con la modalità adattiva, dove ci saranno le varie lingue parlate, e molto buono quello in italiano.
In conclusione, Assassin's Creed Shadows è probabilmente il miglior capitolo della serie. Ubisoft ha dimostrato che, quando viene dato il giusto tempo agli sviluppatori, essi possono creare esperienze straordinarie, con personaggi memorabili, un’ambientazione curata nei minimi dettagli e un gameplay profondo e variegato. Se questo è il futuro di Assassin's Creed, non potremmo esserne più entusiasti.
Il codice ci è stato fornito da Ubisoft per PS5.
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