Il percorso nell'esplorazione dei prodotti videoludici è senza fine e oggi continuiamo il viaggio esplorando un nuovo titolo dalle atmosfere alla Limbo e dal gameplay unico e particolare; oggi parliamo di Bionic Bay, gioco sviluppato da Psychoflow Studio in collaborazione con Mureena Oy e pubblicato da Kepler Interactive.
In Bionic Bay prendiamo il controllo di uno scienziato in una base di ricerca, il quale, in seguito a un malfunzionamento del cuore della struttura, si trova ad essere l'unico sopravvissuto. Circondato da robot e attrezzatura meccanica di ogni tipo, il nostro protagonista dovrà farsi strada, sfruttando le sue abilità, all'interno di questo luogo, con lo scopo di trovare una via di uscita.
Il gioco presenta un'insieme di elementi che ci sono saltati subito all'occhio e che ci hanno incuriosito abbastanza da volerlo giocare e completare. Bionic Bay offre all'incirca una decina di ore di gioco (ma potrebbero anche essere molte di più in base alla vostra abilità da giocatori), nelle quali finiremo per adattarci a vari sistemi di gioco e a un gameplay in continua evoluzione, mentre attraversiamo stanze opprimenti e perlopiù metalliche.
Prima di passare alla recensione, vi diciamo ancora che il titolo esce domani, 17 aprile, per PC tramite Steam e PlayStation 5.
Come accennato in precedenza, in questo gioco pubblicato da Kepler Interactive, dovremo vestire i panni di uno scienziato senza nome che, dopo esser stato modificato apparentemente a livello genetico, può sfruttare capacità di corsa e salto sovrumane. Grazie a queste nuove abilità deve affrontare zone estremamente pericolose che lo porterebbero facilmente a morire [e spesso sarà così a causa della nostra bravura o mancanza di essa N.d.R.], con vari meccanismi di difesa automatizzati, da raggi laser che lo tagliano a metà ad altri che lo rendono una statua di ghiaccio, fino a cadute in burroni senza fine e razzi che lo fanno esplodere.
In tutto questo, avanzando verso l'uscita, troveremo varie registrazioni della coscienza di alcuni degli scienziati che ci hanno preceduto, tutte salvate nel sistema di questa enorme struttura, la quale, però, decide arbitrariamente quali informazioni sono utili (e vengono quindi mostrate) e quali invece si rivelano inutili alla situazione attuale, come sentimenti od opinioni soggettive.
Nel corso di tutta la partita, Bionic Bay vuole trasmettere la sensazione di essere in un ambiente che rifiuta la presenza umana e organica, un luogo che cerca solamente la massima efficienza nella produzione di qualsiasi cosa questo posto produca. Tramite la sua narrativa silenziosa, nella quale non è presente neanche un dialogo, ma solo informazioni sparse e testuali rappresentate dalle precedentemente menzionate registrazioni, Bionic Bay riesce a far sentire al giocatore quella sensazione di continua ansia e assurdità legata a questa struttura piena di macchine impazzite.
Il problema è che, in confronto ad altri racconti senza dialoghi, per esempio come il recentemente recensito Koira, questa non riesce a trasmettere fluidamente tutto il suo significato, risultando invece essere un semplice sfondo al gameplay, inserito solamente per dare un contesto e permettere al giocatore di trovare una propria immersione in questa storia. Si percepisce molto la volontà di lasciarla quasi completamente in secondo piano, in favore del gioco puro, cosa che la porta ad essere poco interessante e rilevante.
Questo titolo viene definito dagli sviluppatori stessi come un Puzzle Platform d'Azione, nel quale dovremo avere un'ottima capacità di controllo dei comandi [consigliamo fortemente di giocare con un pad, che sia Xbox o PlayStation N.d.R.], nonché una certa abilità nella risoluzione dei puzzle che ci verranno posti davanti.
Bionic Bay, infatti, si basa sui movimenti di parkour del personaggio, il quale può fare rotolate e salti, oltre a correre normalmente, tutte azioni che possono essere combinate per raggiungere punti altrimenti irraggiungibili. Ma non solo, questi comandi potranno essere uniti ad alcune abilità che ci permetteranno di andare avanti e di superare vari ostacoli: per fare un esempio, un potere che ci verrà lasciato usare è quello di selezionare un oggetto a nostro piacimento [spesso ho potuto marcare come bersaglio persino le piattaforme sulle quali mi muovevo N.d.R.] e di spostarci nella sua posizione istantaneamente, mentre l'oggetto verrà portato nel luogo dove era il nostro personaggio; oppure avremo la possibilità di rallentare il tempo al punto praticamente di fermarlo per un totale di trenta secondi, così da poter superare raggi mortali o granate incandescenti che porterebbero alla nostra fine.
Ci sono altri poteri e abilità che si sbloccano andando avanti, ma lasciamo a voi il piacere di scoprirli per conto vostro; ciò che ci interessa comunicarvi è il fatto che il gameplay di questo titolo è veramente ben pensato e risulta estremamente divertente, soprattutto una volta che si sono padroneggiati i vari comandi. Il problema di questo reparto lo si riscontra nella casualità di alcuni elementi, specialmente nelle sezioni dei puzzle: sebbene generalmente sia tutto ben bilanciato, ci sono alcune istanze che si basano sull'RNG per il rimbalzo di un ostacolo mortale o per l'esplosione causata da delle mine che andavano fatte obbligatoriamente esplodere. Questi eventi portano spesso a morti ingiuste e frustranti, specialmente se il checkpoint automatico (non è presente alcun salvataggio manuale) è dietro ad una parte superata solo dopo grandi difficoltà.
Bionic Bay offre una colonna sonora la cui qualità va a fasi alterne: mentre a volte riesce ad abbinare perfettamente la canzone alla situazione, aumentando notevolmente l'immersione, ci sono altre occasioni nelle quali finisce per risultare dimenticabile, quasi inascoltata a causa dell'impegno necessario per superare il livello attuale e per la mancanza di appariscenza od orecchiabilità della melodia stessa.
Gli effetti sonori, al contrario, sono perfetti sotto ogni punto di vista e molto spesso utili per stabilire i ritmi con i quali superare certi ostacoli.
A livello grafico, inizialmente dà l'idea di essere stato sostanzialmente copiato da quello di Limbo o Inside e portato in pixel art per renderlo differente e unico, ma poi si espande in giochi di luce e di colori molto interessanti e particolari. Il trucco riesce e lo stile artistico rievoca immediatamente le atmosfere dei giochi di Playdead, ma con un pizzico di novità data dai diversi colori, sia accesi che spenti, che si trovano in ogni scenario.
Sotto il punto di vista tecnico, Bionic Bay è competitivo e offre un framerate stabile e pochi bug, anche se pecca nel calcolo delle hitbox, spesso poco precise e nella gestione dell'RNG di cui abbiamo parlato in precedenza.
Ci siamo catapultati in questa recensione con una certa aspettativa e possiamo dire che Bionic Bay l'abbia rispettata, riuscendo a portare sul nostro schermo un gioco divertente, semplice e allo stesso tempo complesso, adatto perlopiù a veterani del genere, ma che riesce ad accogliere anche novellini con voglia di imparare.
Bionic Bay è un ottimo titolo per divertirsi per alcune ore e per staccare dalla realtà, impegnandoci a fondo nella risoluzione degli enigmi platform che offre il gioco. C'è chiaramente un ampio margine di miglioramento, ma propone un futuro interessante per Psychoflow Studio e Mureena Oy.
Consigliato, se si è fan del genere.
Il codice per PC ci è stato fornito dal publisher.
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