recensione

Bright Memory

Abbiamo provato un nuovo FPS sviluppato interamente da una sola persona, scopriamo di più

Pubblicato il 27 Novembre 2020 alle ore 17:00
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di Paolino Maisto
@PerrinAybara

Ben ritrovata tribù, in questo pazzo mese di follia generale per accaparrarsi una console di nuova generazione, durante la nostra riunione privata per le assegnazioni era venuto fuori che io avrei avuto 3 titoli da recensire, ma non ho tenuto conto che sarebbero arrivati PR con mail di codici per recensire anche i loro nuovi prodotti per la nuova generazione di console… e quindi ecco perché state leggendo molti pezzi del sottoscritto [per fortuna dovevo lasciare spazio agli altri e farne 2/3 l’anno! N.d.R]. Dunque ecco a voi la recensione di Bright Memory!

Xbox Series X / S sono state lanciate di recente e anche con grande successo! Tuttavia, il mercato degli sparatutto e nello specifico di quello in prima persona è da un po’ che ha cominciato ad esser saturo. Aggiungiamoci anche che il gioco FPS più atteso, Halo Infinite, non arriverà fino al 2021. Quindi, oltre a riprodurre alcuni vecchi sparatutto in prima persona tramite la compatibilità con le versioni precedenti di Xbox Series X / S, non c’è davvero molto da giocare per i fan di questo genere al momento del lancio. C’è Call of Duty Black Ops: Cold War, [di cui leggerete la recensione a breve N.d.R] e poi c’è questo piccolo titolo chiamato Bright Memory. Bright Memory è stato creato da uno studio di sviluppo individuale e funziona come una sorta di prequel/demo del prossimo Bright Memory: Infinite.

Bright Memory è uno sparatutto in prima persona, che cerca davvero di distinguersi dal marasma del resto degli FPS, senza riuscirci a pieno. Ci ritroveremo armati con tre tipologie di armi diverse: una pistola, un fucile da caccia e un fucile d’assalto. Niente di speciale, e in realtà servono solo a eliminare alcuni nemici mentre le vostre abilità si ricaricheranno. Avrete a disposizione anche una spada che sparerà un raggio di luce, un po’ come la spada di Link quando è in piena salute in alcuni dei vecchi giochi di Legend of Zelda. La vostra spada, come le altre abilità, ha un uso limitato, quindi avrà anch’essa un tempo di ricarica. Per la maggior parte del gioco abbiamo usato la spada, poi, mentre era in cooldown, abbiamo usato semplicemente le armi e nello specifico il fucile. Avrete a disposizione anche un rampino che potrete usare su specifici e punti di presa per oscillare attraverso gli abissi o per afferrare i nemici ed infine avrete una serie di abilità basate sull’energia come l’EMP che farà fermare e librare per un momento gli avversari nelle vicinanze. Uccidere i nemici vi farà guadagnare XP, che potrete usare per acquistare nuove abilità; offensive, difensive e passive. Sfortunatamente, ci sono così tante abilità che, una volta sbloccate tutte, l’assegnazione e soprattutto la mappatura delle stesse risulta molto scomoda, per esempio il triplo tocco a sinistra sul d-pad. Infatti avremmo apprezzato delle scelte intuitive e soprattutto più comode per il controller.

Bright Memory è un gioco lineare con poche opportunità di esplorare. L’area contenuta nella demo [perché più che un prologo sembra una vera e propria demo N.d.R.] inizia brevemente in una struttura, quindi passa a un’area all’aperto, che ci è sembrata davvero interessante, e poi per il resto del gioco si è bloccati in una sorta di dungeon simile a una caverna. Mentre vi sposterete da un’area all’altra, i vostri progressi verranno interrotti dai nemici che appariranno magicamente dal nulla. Durante il corso della demo, incontrerete due battaglie contro i boss, che metteranno abbastanza alla prova la vostre capacità di schivare gli attacchi mentre contrattaccherete con la varietà di abilità che avrete a disposizione. Le battaglie con i boss non sono facili e la seconda sembra un po’ sbilanciata durante la seconda fase, ma dopo alcuni tentativi siamo riusciti a completarla [sempre con un certo senso di difficoltà artificioso N.d.R.].

Anche visivamente il gioco ha degli alti e bassi. Le varie abilità di gioco hanno alcuni effetti particellari luminosi. La protagonista, Shelia, è un modello di personaggio molto dettagliato, tutto di lei è stato realizzato con molta attenzione. Lo stesso si può dire dei modelli di pistola. Il design dei livelli e gli interni dei dungeon sembrano buoni, ma tutti un po’ troppo ripetitivi e con delle texture non tutte in alta risoluzione. Sfortunatamente, ci sono problemi di tearing dello schermo che compaiono abbastanza frequentemente e ostacolano molto le presentazioni in generale. Tuttavia, la cosa peggiore della grafica del gioco sembra essere una decisione di progettazione che coinvolge la sovrabbondanza di effetti di gocce d’acqua che appaiono sullo schermo. Capiamo che lo scopo sia quello di trasmettere la sensazione di essere bagnati, ma alla lunga risulta fastidioso. Quel che è peggio è che compaiono anche quando sono al chiuso. È quasi come se lo sviluppatore avesse creato questa bella sovrapposizione di gocce d’acqua e l’avesse applicata all’intero gioco e non che arrivasse dal liquido stesso, ed in questo caso non c’è davvero alcuna ragione logica per cui ci siano gocce d’acqua sullo schermo.

Bright Memory è un gioco molto, molto breve. Ci abbiamo giocato due volte e in entrambe il tempo di gioco totale era compreso tra 30 e 40 minuti. Non ci sono molte ragioni per rigiocare la breve campagna, tranne che per ottenere obiettivi: infatti hanno persino incluso un obiettivo per aver terminato il gioco tre volte. A livello di personalizzazione potrete solo vestire Shelia con quattro costumi diversi, incluso il popolarissimo completo da scolaretta, ma in realtà li vedrete solo durante i filmati. Il gioco colpisce visivamente con molte note alte, ma alcune scelte di design, come il bizzarro problema della goccia d’acqua e il problema dello strappo dello schermo, sminuiscono la presentazione e credibilità in generale. Un altro problema degno di nota [ed il più grave secondo chi scrive N.d.R] è che starete essenzialmente pagando per una demo/prologo. Se doveste acquistare Bright Memory su Steam (PC), almeno ricevereste la versione completa di Bright Memory: Infinite gratuitamente quando verrà rilasciata, su Xbox Series X / S, questo non accadrà, dovrete comunque acquistare Bright Memory: Infinite separatamente. Bright Memory ci mostra che Bright Memory: Infinite potrebbe potenzialmente essere un gioco molto al di sopra delle aspettative, con una grafica fantastica e un gameplay solido, però purtroppo, oltre ad essere nient’altro che un antipasto, è difficile se non impossibile consigliarvene l’acquisto. Se siete dei fan degli FPS alla ricerca di qualcosa da utilizzare su Xbox Series X / S, questo potrebbe soddisfarvi per un pomeriggio, ma comunque visto il prezzo è più consigliabile aggiungere quei pochi euro in più e fare il Game Pass e recuperare o giocare altri titoli del genere che sono nettamente superiori sotto tanti punti di vista. Altrimenti, il consiglio migliore è di aspettare l’uscita di Bright Memory: Infinite.

Good

Graficamente è una bella promessa e speranza per Bright Memory: Infinte
Alcune meccaniche e Boss interessanti…

Bad

Problemi tecnici fastidiosi a livello grafico
… ma completamente da rifinire e sviluppare meglio
Tecnicamente in vista del “seguito” da ottimizzare meglio
Manca di coerenza con gli elementi del gioco
Longevità praticamente insignificante
DEMO A PAGAMENTO
4.7
VUOI CHE MUORO?!

Sviluppatore: FYQD Studio
Distributore: Microsoft
Data di uscita: 10 novembre 2020
Genere: FPS
PEGI: 16
Piattaforme: Android, iOS, PC, Xbox Series X/S

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