Immaginate di vedervi catapultati in un altro mondo dove vi viene chiesto di combattere il male insieme a dodici ragazze dai poteri speciali. Fatto? Bene, ora immaginate che l’unico modo per sconfiggere il nemico sia quello di approfondire il rapporto con queste ragazze e dar vita a dei figli, gli unici in grado di combattere la minaccia. Bene, adesso sapete di cosa parla Conception PLUS: Maidens of the Twelve Stars, JRPG di Spike Chunsoft misto a dating sim e remake del gioco uscito solo in Giappone, che adesso arriva in Europa su PS4 e PC grazie a Numskull Games.
La storia del gioco rimane la stessa del titolo originale: il protagonista (il cui nome può essere scelto dal giocatore) viene chiamato dalla sua amica d’infanzia Mahiru sul tetto della scuola e riceve la notizia che la ragazza è incinta; neanche il tempo di superare lo shock visto che i due non sono mai stati insieme, un portale di apre sopra di loro e li porta in un altro mondo chiamato Regno di Granvania. I due scopriranno presto di essere stati convocati per combattere le impurità che mettono a rischio Granvania e per farlo c’è bisogno del potere degli Star Children, bambini nati dalle 12 Star Maiden di cui vi fa parte anche Mahiru; da qui si spiega perché la ragazza sia incinta, ma non si tratta di una vera maternità, quanto piuttosto una fonte di energia dai sintomi simili alla gravidanza che solo con l’aiuto del nostro protagonista potrà essere liberata a dar così vita agli Star Children.
La storia del gioco è narrata con un classico stile da visual novel, con le illustrazioni dei personaggi e tantissimi dialoghi con scelte multiple a disposizione che però non vanno a cambiare di molto la trama principale, non eccezionale a dir la verità, ma che scorre abbastanza piacevolmente malgrado qualche battuta di troppo e a volte inopportuna di Mana, personaggio che è una sorta di mascotte del gioco. Diversa è la struttura dedicata all’approfondimento del rapporto con le 12 Star Maiden, che in verità sono 13, in quanto Conception Plus presenta una ragazza aggiuntiva che è stata introdotta inizialmente nella serie animata e poi in questo remake, ma che al contrario delle altre, sarà disponibile solo a partire da un certo punto del gioco. Il giocatore ha sostanzialmente due compiti durante la storia: sconfiggere le impurità a diventare intimo con le Star Maiden, con una modalità di gioco simile ad un dating sim che usa i modelli 3D dei personaggi e che ci vede impegnati a rispondere alle domande delle ragazze in modo da aumentare il nostro grado di intimità con loro; fatto questo, potremo far nascere gli Star Children, ognuno con abilità diverse in base alla Star Maiden scelta, e più avanti nel gioco sarà possibile concepire dei bambini anche con due ragazze insieme. Con un cast così ampio è difficile scegliere una ragazza in particolare, ma in qualsiasi caso, come detto, la storia principale resta intatta, cosa che dà al giocatore piena libertà nel dedicarsi al corteggiamento.
Come detto in precedenza, Conception PLUS è un ibrido visual novel/JRPG, con quest’ultima parte che va a comporre la seconda metà del gioco. Nel corso dei combattimenti a turni, il giocatore può controllare sia il protagonista che gruppetti di Star Children composti da 4 bambini, che agiscono come se fossero un unico personaggio in quanto condividono HP e MP. Protagonista e Star Children possiedono ovviamente una serie di skill che si imparano salendo di livello, con le abilità che variano in base a una delle numerose classi a disposizione per i bambini. Parlando delle battaglie, queste si svolgono su un particolare campo da gioco a cerchio, dove il nemico sta al centro mentre il nostro party nell’area circostante, con la possibilità di spostarsi in questo cerchio speciale per aggirare il nemico in modo da colpire un lato debole o evitare attacchi particolarmente potenti che rischiamo di metterci KO. Bisogna dire che le battaglie hanno una difficoltà altalenante e soprattutto casuale: capita di avere problemi con nemici normali in una battaglia, mentre quella successiva è una passeggiata anche con gli stessi nemici, ma questo succede finché il nostro party non avrà raggiunto un livello adeguato al dungeon che stiamo esplorando.
I dungeon sono senza dubbio la parte meno riuscita del gioco. Lineari, monotoni, dal design poco ispirato e ripetitivo e con una struttura stanza-corridoio-stanza che stanca già da subito. E’ lecito aspettarsi una struttura simile da un gioco sviluppato su una console come PSP, ma, considerando che qui si tratta di un remake, i dungeon potevano certamente essere ritoccati o quantomeno migliorati; invece gli sviluppatori hanno optato per un semplice restyling. Per il resto il gioco offre attività tipiche dei JRPG, come quest secondarie piuttosto banali che consistono semplicemente nel raccogliere un tot di oggetti ed eliminare un tipo particolare di nemico.
Come ribadito più volte, Conception PLUS è un remake, ma è davvero così? La domanda sorge spontanea perché a un’analisi attenta i modelli dei personaggi non sembrano poi così diversi da quelli PSP se non per la definizione, ovviamente migliore su una console come PS4, ma il resto sembra essere più un semplice porting su piattaforme con prestazioni e potenza di calcolo maggiori piuttosto che un remake vero e proprio, se non fosse per le aggiunte quali la nuova Star Maiden e una serie di miglioramenti al gameplay. Grosse differenze rispetto al gioco originale sono la rimozione di una funzionalità touch presente su PSP e una lieve censura della versione occidentale apportata da Spike Chunsoft durante il rituale della nascita degli Star Children, ma che non intacca l’esperienza di gioco. Come dimostrato in altri giochi recenti, la traduzione di Spike Chunsoft è come di buon livello e accessibile, mentre i dialoghi sono disponibili sia in lingua inglese che giapponese. Nel mio caso, ho giocato con l’audio originale, ma il doppiaggio inglese è di buona fattura per un gioco di nicchia. In definitiva, il gioco vanta una buona localizzazione, ma soffre a livello tecnico a causa di una scarsa cura dei dettagli.
Siamo sinceri, Conception PLUS non è certo uno dei giochi più memorabili del 2019, ma non è un prodotto malvagio. Anzi, in certi momenti è piuttosto divertente, ma l’esperienza in generale è altalenante, specchio perfetto di quello che è il gioco in generale. La sensazione è che gli sviluppatori abbiano voluto cavalcare l’onda della serie TV riproponendo il gioco su PS4 (la versione PC è stata aggiunta in occasione dell’uscita in Occidente) senza cambiare troppo il gioco originale. A chi consiglio il gioco allora? Agli amanti della tipica follia giapponese sicuramente, un po’ meno a chi è alla ricerca di un JRPG serio.
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