La nuova avventura di Crash Bandicoot è arrivata su Next Gen il 12 Marzo 2021 grazie ad un lavoro sopraffino dei ragazzi di Toys For Bob, gli stessi sviluppatori della trilogia rimasterizzata Crash Bandicoot: N. Sane Trilogy e del remake Crash Team Racing Nitro-Fueled.
Disponibile come aggiornamento gratuito della versione PS4, abbiamo fra le mani l’ottavo titolo di Crash Bandicoot, nonostante sia stato posto cronologicamente subito dopo Crash Bandicoot 3: Warped.
Specifichiamo che questo aggiornamento non aggiunge nulla in termini di gameplay e di contenuti alla versione old-gen, bensì utilizza la nuova potenza hardware per donarci una grafica e delle prestazioni mozzafiato. Il nuovo Crash su next gen è una gioia per gli occhi: la risoluzione raggiunge i 4K/60FPS garantendoci una grafica molto dettagliata. L’HDR rende i colori limpidi, i dettagli sono ben definiti ed il tutto viene condito con degli shader e dei particellari spacca-mascella (ovviamente consigliamo l’utilizzo di un pannello che supporti tale risoluzione). Piccola nota di demerito va ai filmati pre-renderizzati, in quanto questi ultimi non vengono upscalati nella massima risoluzione, ma lasciati in Full HD.
In questo nuovo capitolo ci vengono introdotte le maschere quantiche, le potenti entità che aiuteranno Crash e Coco nella loro missione di salvare il Multiverso. Conosciamo Lani-Loli, Kapuna-Wa, Ika-Ika ed Akano, rispettivamente il guardiano dello Spazio, del Tempo, della Gravità e della Materia Oscura. Una volta fatta la loro conoscenza, vengono introdotte man mano nuove meccaniche che rendono il gameplay più frenetico di quanto fossimo abituati prima; utilizzando il potere speciale delle maschere premendo il tasto R2 o Triangolo possiamo invertire il nostro centro di gravità passando dal pavimento al soffitto, far apparire e scomparire a piacere elementi evidenziati a schermo, rallentare il tempo e diventare un tornado volante di materia oscura.
Toys For Bob ci dona un sequel diretto del terzo capitolo (mandando quasi volontariamente nel dimenticatoio i titoli successivi a Warped) portandosi dietro però i difetti dei capitoli precedenti, quali hitbox non sempre accurate, salti troppo precisi al millimetro e delle sequenze di platforming troppo complesse ed incastrate fra loro.
Inoltre, la difficoltà subisce una escalation troppo alta dalla seconda metà di gioco in poi fino alla sua conclusione, rendendo frustrante e ripetitivo il gameplay: una scelta che sicuramente renderà felici i fan storici della serie, ma che darà filo da torcere alle nuove leve. Fortunatamente qualora si avesse un numero troppo alto di morti il gioco creerà automaticamente dei checkpoint in modo da alleggerire la tensione, rendendo l’esperienza più scorrevole e aiutando i giocatori più inesperti. Il feedback generale dei comandi è positivo, la potenza hardware di PS5 rende la risposta della pressione dei tasti pressoché immediata, anche se delle volte ci è sembrato che Crash vada quasi “accompagnato” durante i salti e le scivolate. Per quanto riguarda il controller, invece, il nuovo DualSense viene fatto passare un po’ troppo in sordina: l’esperienza del feedback aptico si riassume in pochissime occasioni e quasi ce ne si dimentica con il proseguire dell’avventura. Una nostra menzione d’onore va alla soundtrack di Walter Mair che raggiunge livelli altissimi grazie all’Audio 3D (utilizzabile a patto di avere un headset compatibile) ed al lato artistico che esprime “N.sanità” da tutti i pori.
Se volete saperne di più riguardo alla trama vi rimandiamo alla recensione della versione PS4 a cura del nostro Boss [che potete trovare qui N.d.R.]
In conclusione, Crash Bandicoot 4: It’s About Time si rivela un’avventura stimolate e visivamente splendida grazie all’aiuto dei 4K e dei 60FPS; al contempo, però, non vediamo sfruttate al massimo le potenzialità dell’ Audio 3D e del feedback aptico del DualSense.
Sicuramente noi di Tribe Games ci auguriamo che i ragazzi di Toys For Bob ricevano le dovute lodi al successo e che questo sblocchi loro la possibilità di poter creare un sequel osando un po’ di più.
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