recensione

Dead or School

Un survival Horror a scorrimento laterale con elementi RPG realizzato dallo sviluppatore indie Studio Nanafushi

Pubblicato il 13 Marzo 2020 alle ore 10:00
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di Peppe090
@Peppe090

Di opere horror il Giappone ne è pieno, dalla tv al cinema, dall’animazione ai videogiochi e altro ancora, ma se vi dicessi di fare un elenco di opere che uniscono il fanservice a questo genere cosa sapreste rispondermi? Certo qualcosa c’è e forse qualcuno potrebbe nominare l’incompiuto High School of the Dead o titoli come Onechanbara; ebbene questi nomi non li ho fatti a caso perché il gioco di cui vi parlerò oggi prende ispirazione proprio da queste due serie, parlo dell’ultima fatica di Studio NanafushiDead or School, disponibile da circa un anno su PC e che da oggi esce anche su Nintendo Switch e PS4. (Quest’ultima la versione testata ai fini della recensione)

Voglio andare a scuola

Immaginate di vivere in un mondo dove la scuola non esiste. Un paradiso? Beh diciamo che tutti nella vita hanno avuto un momento del genere, ma provate ad immaginare se in questo mondo senza scuola, gli esseri umani sono costretti a vivere sottoterra dopo aver perso una guerra con una razza di mutanti dall’aspetto mostruoso e che si cibano degli stessi. Ecco, questo è il mondo di Dead or School dove la nostra protagonista, Hisako, da sempre curiosa di vedere il mondo in superficie, deciderà di intraprendere un pericoloso viaggio alla ricerca di una scuola, un posto che stando ai racconti di sua nonna è luogo di divertimento dove si può stare insieme agli amici. Purtroppo la superficie è governata dai mutanti, che adesso stanno pian piano invadendo anche il sottosuolo, rendendo la missione di Hisako molto più difficile. Nel corso del gioco visiteremo alcune delle aree più famose di Tokyo come Shinjuku e Akihabara, sia sottoterra che sopra, alla scoperta di un mondo devastato dai mutanti e da una minaccia ben peggiore che scopriremo solo giocando.
Nonostante la premessa alquanto semplice, colpi di scena e una narrazione stile sia visual novel che fumetto durante le cutscene rendono la storia alquanto interessante e godibile, peccato solo che il background dei personaggi sia piuttosto approssimativo rendendolo più un elemento di contorno che parte attiva della storia che alla fine della fiera viene trainata da Hisako e la sua voglia di andare a scuola.

Studentessa guerriera

Dead or School è un gioco d’azione 2,5D ovvero quel particolare tipo di visuale che da l’impressione di essere tridimensionale ma che in realtà resta a due dimensioni. Il gioco ci presenta i vari livelli sotto forma di varie stanze e corridoi, ognuna zeppa di nemici e trappole ambientali dove non mancano fasi pure di piattaforme rendendo l’esplorazione decisamente interessante. Fulcro del gameplay sono i combattimenti che avvengono con tre armi diverse, le armi bianche, mitragliatrici e armi pesanti, ognuna delle quali ha un livello di durabilità che una volta esaurito le rende inutilizzabili o meno efficaci nel caso delle spade. Le armi bianche sono quelle che sul lungo fanno meno danni ma sono utili in tutte le occasioni e per risolvere alcuni enigmi ambientali vantano una potenza di attacco media; nella categoria delle mitragliatrici invece troviamo anche fucili d’assalto, fucili da cecchino e fucili a pompa, danni bassi ma hanno una durabilità elevata e offrono attacco continuo; ultime le armi pesanti quali lanciarazzi, fucili gravitazionali e lanciagranate che hanno una durabilità bassissima, pochi colpi a disposizione ma che possono sbarazzarsi di un boss in pochi istanti. Comune all’uso di tutte le armi c’è la stamina che ha un valore che aumenta col salire di livello e che determina quanti colpi possiamo portare prima di doverci obbligatoriamente fermare per qualche secondo a riposarsi, nel corso del gioco comunque i nemici lasceranno degli strumenti utili a modificare le armi che offrono bonus vari quali aumento di vita, velocità, stamina, potenza d’attacco e molto altro, dandoci la possibilità di potenziare armi e statistiche di Hisako stessa oltre i normali bonus che possiamo ricevere semplicemente tramite classico level-up, tenendo anche sotto controllo il peso del nostro equipaggiamento che se oltre il limite ci impedisce certi movimenti.
Questa serie di elementi da RPG rendono lo svolgersi delle battaglie abbastanza strategiche anche considerando il fatto che alcune armi funzionano meglio su determinati nemici rispetto ad altri, così come l’importanza di modificare spesso l’armamentario in modo da ottenere bonus più adatti alla situazione e culminano con i boss di fine livello che spesso non chiedono l’uso della forza bruta ma anche di pensare un attimo a come agire per non incappare nel gameover.

Uno stile particolare

Tolto il gameplay, un altro pregio di Dead or School è certamente il già menzionato stile narrativo del gioco che alterna classici dialoghi da visual novel a cutscene che ricordano molto un fumetto in movimento, che avremo modo di vedere nei momenti chiave della storia. Non mancano anche una serie di illustrazioni durante alcuni eventi (le classiche CG), alcune focalizzate sul fanservice e sulla bella Hisako e altri ragazze, altre su determinati sub eventi durante le tante quest secondarie del gioco che ci vedono alla ricerca si souvenir delle varie zone e di superstiti da salvare e portare con noi a scuola. Il gioco comunque offre belle ambientazioni e nonostante la struttura delle mappe sia quasi sempre la stessa, gli ambienti variano anche di molto soprattutto tra sottosuolo e superficie, senza dimenticarci che trattandosi di un gioco legato al genere horror alcuni ambienti sono proprio orrendi in senso buono e i nemici hanno un aspetto rivoltante. Insomma il titolo fa il suo dovere anche se resta tutto piuttosto semplice con modelli riutilizzati spesso dove cambiano solo le dimensioni e il colore dei nemici e personaggi.

Promosso

Dunque, Dead or School viene promosso o bocciato? il verdetto è promosso con ottimi voti. Nonostante la sua struttura ripetitiva, il prezzo budget, la buona longevità e il livello di sfida offerti dal gioco rendono tutto il pacchetto appetibile da chiunque sia alla ricerca di un buon passatempo che non richiede troppo impegno, ma nemmeno di giocare “a cervello spento”. Unica pecca è che finito il gioco non rimane altro da fare se non iniziarlo nuovamente 

Good

Interessante la struttura del gioco
Difficoltà ben bilanciata
Bello lo stile narrativo della storia

Bad

Tende ad essere troppo ripetitivo
8.0
PEM-PEM

Sviluppatore: Studio Nanafushi
Distributore: Marvelous Europe
Data di uscita: 13 Marzo 2020
Genere: Azione, RPG
PEGI: 16
Piattaforme: PlayStation 4, Nintendo Switch, PC

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