Avete presente quando un gioco vi piace talmente tanto che vi coinvolge a tal punto da volerci giocare praticamente sempre? Anche se questo significa entrare in una spirale quasi infinita di tentativi: provare, riprovare, cambiare strategia fino a quando non diventa un chiodo fisso.
Questo è quello che sono riusciti a creare i ragazzi di Arkane Studios con il loro nuovo titolo Deathloop, uscito recentemente per Playstation 5 e PC e testato da noi sulla console di casa Sony.
Dopo le vicende raccontate in Dishonored, ritornano con una nuova storia dai toni anni '60, ricca di “British Humor” e retro sci-fi palesemente ispirati all’universo di James Bond. In questa nuova avventura ci troviamo a Blackreef, dove vivremo la nostra personale “alba del Primo Giorno”: pronti a spezzare il Loop?
Il gioco inizia subito a cannone: veniamo sottomessi in un duello con Julianna, la misteriosa controparte di Colt [il nostro protagonista N.d.R.] e, senza ulteriori indugi, veniamo uccisi brutalmente sopraffatti dalle capacità del nostro avversario. Ci risvegliamo sulla spiaggia completamente stravolti, senza ricordaci nulla: il nostro nome, il nostro passato, niente.
Proseguendo durante questo lungo “prologo” viene tracciata la linea generale del titolo: siamo su un’isola circondata da un mare gelido, su cui ci ritroviamo prigionieri di un loop temporale. Ad orchestrare questa folle situazione, denominata Programma AEON, è un gruppo di scienziati chiamati Visionari guidati dal leader capo e fondatore Egor Serling, che hanno come unico scopo quello di ottenere l’immortalità. Tentando di volta in volte di capire la situazione e spaziando da un loop all'altro, scopriamo che Colt è stato il capo della sicurezza del loop [rimpiazzato poi da Julianna, appunto N.d.R] e che per spezzare l'infinita spirale di eventi e mettere fine agli esperimenti, bisognerà uccidere tutti gli otto Visionari in un unico giorno così da superare la mezzanotte e finalmente vivere il futuro.
Deathloop è a tutti gli effetti un gioco metodico ma capace di esaltare il giocatore di volta in volta, grazie ad un gameplay che ben si adatta alla trama del gioco: ogni loop è suddiviso in quattro momenti diversi della giornata [mattina, mezzogiorno, pomeriggio e sera N.d.R.] e questi influenzano tutti gli eventi ed i fatti che accadranno in ogni Distretto dell'isola. Il tempo cambierà quando passeremo da un livello all’altro, quindi dovremo capire quale sarà il percorso ottimale per eliminare tutti i nostri bersagli nel modo più efficiente possibile.
Ogni Visionario avrà un potere speciale donatogli da una Tavoletta, un misterioso consegno in grado di donare poteri sovrannaturali [che tanto ci hanno ricordato alcuni elementi di Dishonored N.d.R] e cambiare il ritmo del gameplay. Il nostro inventario ci darà la possibilità di utilizzarne un massimo di tre, compresa l’abilità speciale di Colt chiamata Ripresa; grazie ad essa avremo a disposizione due vite extra prima del Game Over dove, per citare Dark Souls, al punto della nostra morte avremo un “residuo” da dover raccogliere. E' proprio di questo che andremo a parlare ora: il Residuo è una “valuta” che ci permetterà di conservare armi, abilità e potenziamenti fra i vari loop. Qui Arkane ci dona la cosa più bella in un gioco caratteristico come questo: la libertà di scelta. Per tutta la durata della campagna, potremo scegliere di approcciarci in maniera più stealth creando un’inventario ad hoc e sorprendere i nostri nemici portandoli inconsapevolmente nella tomba, oppure creare una perfetta macchina da guerra in grado di infliggere grandi danni a distanza. Insomma, Arkane ha lasciato ai propri giocatori la possibilità di interpretare Colt al 100%!
Parlando del gioco vero e proprio, il gameplay di Deathloop racchiude un’esperienza narrativa in prima persona relazionata ad un approccio sparatutto molto “ragionato”, cosa che in partenza potrebbe spaventare chi non è avvezzo al genere, ma vi garantiamo che bastano poche ore di gioco per iniziare ad inserirsi nella mente del titolo, prendendo sempre più famigliarità con le richieste ed i tempi proposti.
La meccanica madre del gioco è questa: “Più conosci, più sei forte”. Indizi, indovinelli, codici da scoprire e passaggi segreti. Una strada ricolma di misteri da svelare, un tassello da aggiungere man mano, in modo tale da permetterci di proseguire e spezzare finalmente il loop.
Arkane ci ha ormai dimostrato di essere uno degli studi di sviluppo di videogiochi più ispirati ed “artistici” degli ultimi vent’anni: la qualità del comparto visivo di Deathloop non è data solo dalla potenza del Void Engine, ma anche da una direzione artistica di pregio in quanto modelli, illuminazione, particellari, textures e materiali; questi risultano un mix ben riuscito ed il tutto è unito al flavour della Londra anni '60 psichedelica. Nonostante siano presenti dei difetti che vengono maggiormente accentuati durante le fasi notturne e più concitate, i momenti illuminati della giornata sono solidi ed il titolo risulta bilanciato e magnifico nel suo insieme.
La versione PS5 di Deathloop propone tre tipi di preset tra cui scegliere: Prestazioni, Qualità e Ray Tracing, rispettivamente 4K/60fps e 4K/30fps. Menzione d’onore al doppiaggio italiano, eseguito magnificamente e che riesce a rendere ancor più divertente l'intera storia [i dialoghi tra Colt e Julianna sono uno spasso, ve lo assicuriamo N.d.R.], e alle funzionalità del DualSense, in grado di restituirci vibrazioni diverse per ogni tipo di situazione insieme all'uso del feedback aptico a cui ci siamo tanto affezionati.
Deathloop risulta un’opera dal potere espressivo e ludico grandioso, merito dell'egregio lavoro eseguito da Arkane Studios, che può vantare di esser riuscito a prendere il meglio dalle sue opere passate ed innovarle al massimo. A differenza di roguelike come Hades o Returnal, in questa avventura il “Time Loop” è un semplicissimo strumento narrativo per offrire una storia lineare e dai tratti spassosi, ed in un periodo dove molti titoli proposti tentano di intrecciare il più possibile i propri elementi rendendo il videogiocare un'attività quasi complessa, trovare questa ventata d'aria fresca è davvero fantastico.
D’altro canto alcuni aspetti negativi ci sono e quello che abbiamo per le mani è un gioco non immediato, con un sistema di gestione e meccaniche a cui fare molta attenzione altrimenti si rischia di giocare “alla rinfusa”, ma siamo lieti di potervi consigliare il titolo come un'ottima esperienza!
La conoscenza è potere e Deathloop ce lo dimostra. Ogni giorno. All’infinito.
Devi essere connesso per inviare un commento.