recensione

Despera Drops

Sette criminali in cerca di... amore?

Pubblicato il 7 Marzo 2025 alle ore 11:00
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Pongiornissimo, compagni della Tribù, e bentornati sulle nostre pagine! Oggi, senza stupirmi ormai nemmeno troppo della cosa, sono qui in vostra compagnia per portarvi la recensione di una nuova visual novel otome. Sì, esatto, quelle in cui si devono conquistare i ragazzi… e in cui, fino ad ora, ho sempre finito per divertirmi ed emozionarmi un sacco.
L’opera di cui andremo a parlare oggi, uscita proprio questo giovedì in esclusiva su Nintendo Switch, si intitola Despera Drops ed è sviluppata da RED Entertainment, edita da D3 Publisher e portata in Occidente da Aksys Games e Reef Entertainment, che ringraziamo per averci gentilmente fornito il codice. Come successo in altre occasioni, pur avendo avuto modo di spendere una buona dose di tempo sul gioco, non mi è stato possibile concentrarmi su ogni singolo arco narrativo presente e dedicato agli specifici personaggi, ma ho comunque raggiunto il vero finale della storia, e mi auguro che questo mi abbia aiutato a tirare le somme per scrivere un’analisi più completa. Senza dilungarmi oltre in preamboli, direi che ci si può lanciare nel vivo dell’azione per scoprire di cosa parla e come si è comportato questo titolo narrativo di produzione nipponica!

Capitolo 1: Acquittal & Repentance

Estate del 2028, Italia: Mika Amamine è una giovane ragazza giapponese che è giunta da qualche anno nel Belpaese per studiare all’Università di Bologna. Per uno strano scherzo del destino, ella si trova ora in un cellulare della polizia assieme ad altri sei individui a lei sconosciuti e provenienti da diversi paesi europei, accusata di un omicidio misterioso, un crimine che non ha però commesso. Spaventata e impotente, Mika è anche trattenuta da delle strane manette, che formano un singolo e lungo collegamento coi suoi compagni di viaggio, personaggi che non si conoscono, ma che, tramite i loro discorsi, si rivelano tutti essere [coi loro tempi N.d.R.] accomunati da qualcosa: loro sono sì dei veri criminali. Quando la camionetta incaricata di trasportare i sette ha un incidente, la comitiva di detenuti ha finalmente la possibilità di scappare; Mika si vede così costretta a collaborare e a diventare una fuggitiva per cercare di provare la sua innocenza, dato che la sua situazione nasconde qualcosa di decisamente poco chiaro… La ragazza sarà in grado di mantenersi innocente dandosi però a una vita in fuga dalla legge e da un’organizzazione spietata che sembra volerla a tutti i costi?
Senza lanciarci in anticipazioni, dato il grande ammontare di rivelazioni, possiamo dirvi che la trama di Despera Drops è estremamente affascinante. Anche se abbiamo percepito un paio di forzature, è difficile non venire coinvolti dalle vicende narrate, che per gran parte del tempo danno pure poco spazio alla porzione romantica della storia, concentrandosi su un intreccio maturo dalle tinte gialle.

Data la chiara premessa narrativa, il titolo accompagnerà il giocatore in un folle giro all’interno dell’Europa per scoprire il segreto dietro all’arresto di Mika. Il setting in continuo mutamento del gioco ci ha positivamente colpito, dato che, partendo da Roma, sarebbe stato facile per degli sviluppatori giapponesi ambientare le vicende solo in città di importanza mondiale, come Parigi o Berlino. Così non è, però, dato che si viaggerà fino al piccolo Liechtenstein passando per luoghi decisamente più ricercati [per citare delle località italiane, si vedono Piacenza e Chiusa N.d.R.], una scelta che ci ha mostrato una passione e una voglia di rendere il contesto narrativo estremamente radicato.
Come detto, l’impostazione delle vicende di Despera Drops ha una forte impronta gialla, con il gioco che si affida sempre, se non per un singolo aspetto, a elementi reali o quantomeno plausibili. I protagonisti devono mantenere un profilo basso, non potendo rilassarsi in un singolo posto per molto tempo, amministrando le proprie finanze in maniera oculata [però, se mangiate in Galleria ogni due per tre, è anche colpa vostra N.d.R.] e avendo i loro mezzi sempre carichi di carburante.
Le sensazioni messe in campo da tutti questi particolari risultano dunque reali per il lettore e vengono spesso riproposte per far tornare coi piedi per terra Mika e compagni in quei brevi momenti di tranquillità tra una fuga rocambolesca e uno scontro imprevisto. Al netto di qualche passaggio tirato forse un po’ troppo per le lunghe, il livello di scrittura della storia in sé e per sé è davvero molto buono.

Capitolo 2: Complicity & Trust

Fiore all’occhiello dell’esperienza narrativa di Despera Drops sono senza dubbio i suoi sette protagonisti, un manipolo di scalmanati che, almeno inizialmente, non sembra in grado di collaborare per nulla se non per una pura questione di necessità, ma che sarà veramente in grado di stupire nel corso delle vicende!
Il primo tassello del gruppo è la stessa Mika, una ragazza gentile e sincera, che nasconde da sempre un segreto e vorrebbe evitare in ogni modo che i suoi compagni di viaggio indugino in attività illecite [inutile dire che spesso sarà necessario N.d.R.]. Il titolo non lesina nel concederle lunghi momenti introspettivi, ora divelta dalla sua quotidianità di ragazza vestita da principessa e fin troppo onesta, per di più lanciata in una vita lontana da qualunque comodità, costretta a collaborare con persone poco raccomandabili, che le fanno anche direttamente paura nelle prime battute. La sua evoluzione, accompagnata dalla presa di coscienza di essere parte attiva delle vicende e non un’entità passiva che deve piegarsi alle decisioni altrui, è resa in maniera eccelsa e porta grande soddisfazione nel corso delle ore, pur non essendo perfetta.
Per contribuire a questo sviluppo, Despera Drops mette in campo anche una variazione del gameplay delle visual novel, portando la protagonista a dover fare da direttrice delle operazioni quando il gruppo si trova costretto a fare dei veri e propri colpi. Durante queste missioni, in cui si gestiscono le azioni dei compagni, si creano dei momenti molto divertenti. Ci verrebbe da dire che sono stati fin troppo poco sfruttati, anzi…

Chi sono quindi questi temibili sei criminali, nonché possibili interessi amorosi, che accompagnano Mika? Vorremmo davvero spendere del tempo per descrivere nel dettaglio Ash, Hamiel, Gib, Ram(ie), Camu e Sally, ma siamo costretti a limitarci per evitare di tenervi in ostaggio per ore… Se volete approfondire voi stessi “da fuori” gli ottimi design, vi rimandiamo al sito ufficiale del gioco che trovate QUI [nello specifico, io mi sono votato a Sally e non mi pento della scelta N.d.R.].
Vi basti sapere che, mischiando quelli che potrebbero essere stereotipi più o meno facilmente associabili con alcune nazionalità presenti (allo spagnolo piace il vino, l’italiana adora la pasta e il gelato, cose così) con elementi criminosi ben distinti, gli sviluppatori hanno fatto un lavoro lodevole nel creare un cast di individui ricchi di sfaccettature, pur mettendo in campo tropi tipici degli otome, come il lupo solitario silenzioso che però tiene agli altri o il nerd dalla cultura sconfinata che non sa parlare con le ragazze. Ognuno di loro ha qualcosa da raccontare, portando l’attenzione su temi anche abbastanza seri, ma rimandando sempre e soprattutto alla tematica centrale di tutto il titolo: legge e giustizia non sempre coincidono e un criminale non è per forza una cattiva persona.
Come già detto, Mika e i sei, impigliati in una rete tesa da altri, si vedranno costretti a mettere da parte le loro molte differenze per riuscire a sopravvivere in un mondo che dà loro la caccia. Il risultato sono delle interazioni memorabili e la formazione di un gruppo affiatato, un vero piacere da leggere.

Capitolo 3: Cool Breeze & Scarlet Emotion

Dopo aver speso molte parole sulla storia e sul cast di Despera Drops, parliamo ora dei suoi aspetti più tecnici, cominciando da quello sonoro (e quello linguistico).
Le musiche che accompagnano il lettore nel corso dell’avventura sono diverse e tutte vendono alla perfezione l’atmosfera da giallo moderno, con tracce che reggono il ritmo nelle diverse scene, siano esse tese, incentrate sull’azione o più spensierate. Da notare anche come il titolo possieda una traccia audio dedicata a ognuno dei sei compagni di viaggio di Mika, permettendo di vendere ancora di più con chiarezza le loro caratteristiche e la loro personalità, aiutando a metterli al centro della scena nei loro momenti di ribalta. Chiude il fronte musicale una musica di apertura davvero stupenda [che non potevo non inserire proprio qui nella pagina della recensione N.d.R.] del duo nipponico Zwei, con un testo che va ottimamente a braccetto col messaggio principale del gioco.
Per quanto riguarda il doppiaggio, ci troviamo davanti al solito ottimo lavoro che ci si aspetterebbe giocando a un’opera del genere, ma per una volta abbiamo un pensiero particolare. Forse è un’annotazione folle quella che vogliamo aggiungere, ma sarebbe stato davvero divertente poter sentire maggiormente a livello linguistico le differenze di provenienza dei vari personaggi. Despera Drops è un titolo nipponico e quindi è doppiato da giapponesi, ma immaginate anche solo per un momento se tutti i protagonisti non orientali fossero doppiati da autoctoni… uno scenario quasi impensabile, lo sappiamo, ma incredibilmente affascinante!

Il titolo di RED Entertainment ha poi dalla sua un lato artistico e grafico davvero pregevole. Come prima cosa, il character design di Despera Drops è stato affidato a Kozaki Yūsuke, noto soprattutto per aver lavorato sulle saghe di Fire Emblem (Awakening e Fates), No More Heroes e AI: The Somnium Files. Un professionista dal tratto molto distintivo, egli ha chiaramente contribuito a creare dei ritratti dei personaggi molto riconoscibili e con una grande personalità.
Nello spendere buone parole sul lato visivo non ci riferiamo solo ai disegni dei personaggi, ma anche a come sono gestiti i menu e le informazioni presenti nell'interfaccia. Collegandosi all'elemento del viaggio, infatti, ogni scena viene introdotta con delle informazioni che dettagliano luogo, giorno e ora delle vicende a cui si sta per assistere, così come, mettendo in pausa, ci viene sempre mostrata una cartina dell’Europa, con un indicatore che va a mostrare dove si trova la località visitata dai personaggi. Tutto ciò va davvero a fortificare il senso on the road dell’avventura [oltre ad aiutare chi è poco ferrato in geografia N.d.R.].
Per ultimo, il lato tecnico del titolo, che, ahinoi, è quello che più ci ha deluso. Despera Drops ha purtroppo qualche problema su questo fronte, dato che, in primis, ogni tanto il software si è spento senza motivo apparente, costringendoci a riavviare il tutto. In aggiunta, anche se raramente, i livelli di affezione dei personaggi ci venivano azzerati, obbligandoci a tornare indietro di qualche scena per ristabilirli. Problemi risolvibili, ma un po’ fastidiosi, insomma.

Conclusioni: Choices & Friends

Proprio come i nostri cari fuggitivi, anche noi siamo giunti alla fine del nostro viaggio. Despera Drops è, a nostro avviso, un titolo molto pregevole, anche se non privo di qualche difetto. Dotato di un potenziale ammontare di ore veramente ragguardevole [contate che completare dall’inizio alla fine la partita dedicata a Sally mi ha richiesto quasi 25 ore N.d.R.], anche per una visual novel, il titolo a volte si perde in sé stesso, facendo leggermente calare il mordente di una storia che, in ogni caso, coinvolge molto il giocatore, soprattutto grazie a dei personaggi profondi e che creano delle dinamiche di gruppo realistiche, oltre che emozionanti. Altra cosa che ci ha lasciati un po’ perplessi è l’assenza di agency data al giocatore nei capitoli dedicati al vero finale del gioco, dove quindi non si può influenzare in alcun modo tramite le parole di Mika ciò che sta succedendo. Il che non è un male di per sé, ma fa strano se confrontato con tutti gli altri capitoli da noi letti e vissuti in compagnia del titolo, dove le scelte non sono poche…

A prescindere da queste ultime annotazioni, Despera Drops ci ha ben impressionato soprattutto per il suo approccio, dato da una storia che si discosta abbastanza dalle atmosfere più classiche degli otome. Il gioco si concentra prima di tutto sul dare un contesto accattivante, adulto e ben preciso in mano al giocatore, così da permettergli di intraprendere solo dopo diversi capitoli la sua storia d’amore preferita. Senza contare la presenza di un messaggio di fondo estremamente attuale e forte, soprattutto per il contesto sociopolitico degli ultimi mesi, che ci ha decisamente colti di sorpresa, in senso positivo.
Il titolo di RED Entertainment potrebbe ottenere sufficiente successo e generare così una serie anime o, almeno, un seguito diretto? Per quello che abbiamo visto, ci speriamo tanto, anche perché rivedere in azione questi adorabili sette scappati di casa, dopo tutto il tempo passato in loro compagnia (senza contare le lacrime versate), sarebbe una vera goduria. In ogni caso, per oggi abbiamo finito e, come ci ha insegnato il gioco, non possiamo che dirvi: siate padroni delle vostre scelte e “fate vostro il cammino!

Good

Dinamica del gruppo di personaggi stellare
Intreccio realistico e contesto narrativo accattivante
Artisticamente e graficamente ottimo
Ore e ore di dialoghi in cui lanciarsi…
Tematicamente molto vario, ma soprattutto maturo
Comparto audio di prim’ordine
Sally
PARMA OUTSKIRTS

Bad

Lato tecnico con qualche bizza
Un paio di buchi di trama o forzature
Come sempre, testi solo in lingua anglosassone
… anche se a volte un po’ prolissi
8.6
PEM-PEM

Sviluppatore: RED Entertainment
Distributore: Otomebu (D3 Publisher), Aksys Games e Reef Entertainment
Data di uscita: 6 marzo 2025
Genere: Visual novel gialla, otome
PEGI: 12+
Piattaforme: Nintendo Switch

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