Cosa accade quando il mondo intorno a te si blocca completamente e tu sei tra i pochi che può ancora muoversi? Cosa faresti se l’unico modo per cambiare le cose fosse viaggiare tra passato e futuro?
Sono responsabilità che nessuno si aspetta, specialmente se si è giovani, come la piccola Sherry. Eccoci dunque qui a parlare di “Destiny Connect: Tick-Tock Travelers”, disponibile in Europa grazie a NIS America.
La storia è ambientata nella città di Clocknee e manca poco per entrare nell’anno 2000. La piccola Sherry e sua madre scendono in città per andare a vedere i fuochi d’artificio e aspettare lo scoccare della mezzanotte dall’orologio nella piazza centrale.
Però nel momento in cui le lancette scoccano segnando il primo gennaio tutti si bloccano come se si fosse congelato il tempo e la città viene invasa da strane creature meccaniche; la piccola Sherry fugge tornando a casa da sola, metre purtroppo sua madre è dispersa.
Ben presto la piccola scoprirà che in casa sua, nell’ufficio di suo papà, vi è una stanza segreta in cui incontra un robot di nome Isaac che ha il compito di proteggerla; Sherry decide dunque di andare a salvare la madre con l’aiuto di Isaac e del suo amico Pegreo (anche lui immune al blocco temporale).
Da qui inizierà un’avventura che andrà oltre le sue aspettative, portandola a viaggiare tra passato e futuro per scoprire cosa abbia causato tutto questo nella città di Clocknee e salvarla da un’incombente minaccia.
“Destiny Connect: Tick-Tock Travelers” ha una trama tanto interessante quanto altalenante: in alcuni sessioni riesce a risultare coinvolgente, ma in alcuni casi si passa da narrazioni dettagliate a momenti che appaiono quasi frettolosi per accelerare i tempi.
A livello di gameplay ci troviamo davanti a un’avventura che ci accompagna nei vari obiettivi da perseguire, indicando nella minimappa il prossimo punto da raggiungere se si vuole proseguire nel corso degli eventi.
Nel mentre viene data in parte la possibilità di esplorare la mappa, tranne alcune zone non sempre accessibili, anche se molto basilare; lo scopo di girovagare comprende trovare i pochi segreti e tesori presenti, mentre per il resto ci dà l’opportunità di scontrarci con i nemici per far crescere i propri personaggi.
Gli scontri non sono casuali, perché gli avversari saranno ben visibili sulla mappa: le loro dimensioni stanno a indicare il potenziale grado di difficoltà.
È possibile prenderli alle spalle per poter avere l’iniziativa d’attacco, come può avvenire il contrario se si viene presi alla sprovvista; in altri casi basta andare a contatto con uno di essi e iniziare lo scontro normalmente.
Il sistema di combattimento è quello a turni, con la lista turni indicata a sinistra, così da pianificare le possibili combinazioni della propria squadra composta da tre membri; ogni personaggio ha la sua lista di abilità uniche, che permette nelle sue varianti di comporre una buona varietà di strategie.
Unico componente del team che non potrà mai essere sostituito nella formazione è Isaac, essendo fulcro della storia; tra le cause di Game Over viene inclusa la sua sconfitta se i suoi HP scendono a zero, anche se gli altri due compagni sono in piena salute.
Oltre alla salute, sia i protagonisti che i nemici hanno la barra degli SP. Questa viene suddivisa in tre tacche e servono per attivare le proprie abilità speciali; queste ultime hanno un costo che varia da uno a tre punti SP e si caricano tramite attesa del proprio turno, danni subiti e danni effettuati.
Isaac inoltre possiede una caratteristica unica, quella delle trasformazioni: se gli altri personaggi possono trovare nuovi equipaggiamenti per migliorare le proprie statistiche, il nostro robot può affidarsi alle trasformazioni.
Quando Isaac ottiene una nuova trasformazione, questa si potrà usare in combattimento. Ognuna di esse gli concede abilità uniche che aderiscono ad un ruolo: ad esempio, la forma base di Isaac è quella del guardiano, quindi possiede abilità che forniscono in buona parte buff di difesa alla squadra, con poche offensive; invece, un’altra trasformazione lo rende praticamente al livello del guaritore, permettendo di far recuperare salute, rimuovere status alteranti o buff ai nemici.
Le statistiche e abilità di Isaac si applicano in maniera differente rispetto agli altri personaggi, per eseguire e attivare effettivamente i suoi miglioramenti bisogna usufruire di un “negozio” specifico; all’interno di esso si potranno realizzare gli ingranaggi (suddivisi tra bronzo, argento, oro e skill) e applicarli presso gli alberi di crescita di ogni singola trasformazione.
Questi ingranaggi si possono realizzare usando componenti ricavati dal drop dei nemici o trovati in alcuni scrigni specifici; più è alto il grado dell’ingranaggio, maggiormente efficace diventa la statistica potenziata, mentre gli ingranaggi skill hanno il solo scopo di attivare effettivamente le abilità da usare poi in combattimento.
Il restante dei protagonisti ha una gestione delle skill differente: tramite una sessione apposita del menù di gioco è possibile vedere la lista abilità disponibili (suddividendole tra loro in base al costo SP); ognuna ha il proprio valore di potenza effettiva indicata da un valore tra uno fino a cinque stelle e per accrescere la loro efficacia bisogna utilizzare degli oggetti specifici ottenibili alla stessa maniera degli ingranaggi (drop e scrigni).
Ciò che accomuna Isaac al resto della squadra è il metodo di sblocco delle skill, cioè salendo di livello; quest’ultimo è comune a tutta la squadra, permettendo anche a coloro che non sono presenti nella formazione attiva del team di crescere a pari passo di chi è in prima linea, così da non creare dei dislivelli tra loro.
“Destiny Connect: Tick-Tock Travelers” possiede un sistema di combattimento e crescita dei personaggi interessante, seppure il tutto sia accompagnato da diverse problematiche al di fuori di esso, come una certa linearità nascosta da qualche povero elemento esplorativo, la presenza di alcune missioni e boss fight futili, realizzate praticamente per far prendere tempo e tentare in qualche modo di aumentare la longevità del gioco, aggiungendo tutta la parte di farming per soldi e risorse.
I soldi possono essere usati nei negozi per acquistare oggetti ed equipaggiamenti nuovi, in aggiunta alla creazione degli ingranaggi e il relativo costo di applicazioni sugli alberi di crescita di Isaac.
I due negozi, assieme ad un guaritore, sono rappresentati sotto forma di NPC per poterli usare nelle diverse location mentre si affronteranno i viaggi tra passato e futuro. E’ presente anche una piccola quest secondaria in cui bisogna raccogliere i water orb nascosti nella mappa, ma tutto questo serve solo per sbloccare delle semplici skin estetiche da usare su Sherry e nulla più.
“Destiny Connect: Tick-Tock Travelers” possiede una buona trama, un interessante sistema di crescita dei personaggi, seguito dal sistema di combattimento. Ciò che va a danneggiarne l’esperienza è quello che sta intorno, tra una “finta esplorazione” che si chiude in poche effettive location ed altri elementi superflui o che andavano evitati.
Arriviamo quindi a parlare della nota più dolente del gioco, il comparto tecnico.
Sotto il punto di vista grafico, “Destiny Connect: Tick-Tock Travelers” lascia alquanto a desiderare, nonostante un character desing tutto sommato apprezzato, il livello di qualità della grafica è abbastanza scarso, le location sono poche, povere di elementi e praticamente piatte sotto il punto di vista dell’esplorazione.
A lasciare ogni tanto perplessi sono dei sporadici cali di framerate quando vengono usate abilità che sfruttano numerosi effetti particellari, specialmente se si ha davanti un comparto texture veramente povero.
In aggiunta, il sistema di movimento risulta alquanto legnoso, rendendo spesso Sherry vulnerabile ai nemici perché si incastra in alcuni punti o questi ultimi compaiono a caso senza dare il tempo di evitarli.
Se l’assenza di un doppiaggio che poteva essere apprezzato ci lascia l’amaro in bocca, almeno il comparto audio si salva grazie alle ottime musiche che sanno accompagnare le diverse fasi del gioco, così come alcuni effetti sonori presenti.
Tirando le somme, com’è questo “Destiny Connect: Tick-Tock Travelers”?
Quello che abbiamo davanti è un progetto che punta alla vecchia scuola dei JRPG con un sistema di combattimento a turni e crescita dei personaggi tutto sommato interessante, seguito da una trama in alcuni punti altalenante, ma che nel complesso riesce ad essere emozionante per la narrazione.
Il problema è tutto ciò che sta attorno, come un comparto tecnico relativamente povero rispetto a molti altri titoli del genere (tolta la buona parte audio), tra l’illusione di un parte esplorativa lasciata a sé stessa con poche ricompense ed una “quest” secondaria non propriamente utile ai fini di gioco.
È un titolo che comunque merita che gli venga data una possibilità per gli amanti del genere, di sicuro non da acquistare a prezzo pieno, nonostante le buone intenzioni.
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