Detective Pikachu: il ritorno

Sherlock Pikachu a rapporto, signore!

Pubblicato il 23 Ottobre 2023 alle ore 8:52
0

Nel 2018 Detective Pikachu ha fatto il suo debutto su 3DS portando i fan del brand Pokémon a scoprire un nuovo lato del roditore più famoso del mondo. Il franchise, infatti, ha portato allo sviluppo di vari spin-off dedicato alle creature portatili, tra cui i vari Mystery Dungeon o Snap, e per la prima volta è stato possibile vedere Creatures alle prese con lo sviluppo di un gioco dal lontano 2010, protagonisti sotto ai riflettori dell’ultimo capitolo di Pokémon Ranger e della sua breve vita.
Detective Pikachu fu un successo per il pubblico, facendo studiare a The Pokémon Company nuovi modi per sfruttare il brand portandoli alla creazione di un film e l’annuncio, nel 2019, di un seguito che è sparito dai riflettori per quasi 4 anni. Svelato ufficialmente durante il Nintendo Direct dello scorso giugno, Detective Pikachu: il ritorno riprende esattamente da dove si era interrotta l’avventura del nostro roditore nel suo ruolo da novello Sherlock Holmes e cerca di dare un seguito a uno degli spin-off più apprezzati online sia dai fan storici della saga che da coloro che, di pokémon, non hanno la stessa passione. Nel corso delle ultime settimane abbiamo indossato il nostro cappello da detective più bello e accompagnato Tim e Pikachu in un’avventura che tra alti e bassi fa il suo dovere e intrattiene fino ai titoli di coda. Scoprite di più nella nostra recensione di Detective Pikachu: il ritorno.

Ryme City

È una tranquilla giornata in quel di Ryme City, Pikachu e il suo compagno Tim stanno ricevendo un’onorificenza per i loro servizi spesi nel salvare l’intera città dalla minaccia di una droga chiamata “R” che ha rischiato di distruggerla nel corso del gioco precedente. L’inaugurazione, però, prende una piega leggermente diversa da quella sperata da Tim (mentre Pikachu si diverte a schiacciare un pisolino) quando un Corvoknight interviene per scatenare il panico e rubare il cappello da detective del nostro compagno, facendolo svegliare dal suo torpore e portandoci così a iniziare l’esplorazione dei dintorni per scoprire che cosa sia realmente successo. La fine dello scorso capitolo, però, portò un obiettivo fondamentale nella storia di Tim e Pikachu: scoprire che fine avesse fatto Harry Goodman, padre del ragazzo e primo vero umano compagno del pokémon e cercare di recuperare ricordi di quest’ultimo, spariti nel corso degli eventi che hanno portato all’inizio della storia. Proprio questa, quindi, è la vicenda che fa da sfondo a un incredibile intreccio di intrighi che vanno ben oltre il semplice problema della pericolosità dei pokémon, ma si va verso un vero e proprio odio culturale per le tenere creature.

La storia di Detective Pikachu: il ritorno non brilla per originalità e complessità, ma è una narrazione che ben si sposa come l’intero mood di gioco e il pubblico a cui è dedicato, senza dover necessariamente sposare una causa “banale” e bambinesca. La storia, infatti, è adatta sia ad un pubblico più adulto che a uno più giovane, grazie proprio al modo in cui sono narrate le tematiche; il mistero è presente, ma non è preponderante e ben amalgamato con un mondo in cui si mischiano due diverse personalità (quelle pokémon e quelle degli umani), con solo il nostro compagno d’avventura in grado di fornirci il punto di vista dei mostri tascabili. Pikachu, infatti, può parlare con Tim e fornirgli riscontri che i numerosi pokémon potranno dare in base alla situazione: è possibile risolvere un caso di furto grazie all’aiuto di un Bishop che si diverte ad allenarsi oppure trovarsi in mezzo a una rissa tra due pokémon lotta ed essere mandati brutalmente via con la minaccia di ritrovarsi in mezzo. La caratterizzazione di Pikachu risulta essere in linea con quella del suo predecessore, il pokémon è in tutto e per tutto la parodia di Sherlock Holmes e il suo ruolo risulta perfetto per il contesto anche se è necessario saperlo apprezzare per riuscire a sopportare tutte le 10+ ore necessarie per portare al termine l’avventura principale senza particolari drammi.

Oltre alla trama principale avremo modo di affrontare anche dei “grattacapi”, cioè delle missioni secondarie che variano dal trovare un determinato pokémon per dei quiz alla ricerca di creature che possano aiutare il prossimo per soddisfare alcune azioni quotidiane, come il raggiungere un pallone su un tetto o un mazzo di chiavi caduto in mezzo a due palazzi. Questi piccoli intermezzi non avranno grande impatto sulla trama principale, ma sono chicche che abbiamo gradito in quanto pongono un accento meritato sulla vita all’interno di Ryme City e di come la coesistenza tra pokémon ed umani ha raggiunto una pace dopo gli avvenimenti dell’anno precedente.

La stoffa del detective

Ovviamente per arrivare alla verità è necessario sfruttare tutte le possibilità offerte dalle ambientazioni a nostra disposizione. Il primo caso, ad esempio, ci mette davanti al furto di un gioiello particolare e sarà compito di Pikachu e Tim riuscire a dimostrare l’innocenza del maggiordomo e capire come è stato portato a compimento il crimine, apparentemente, banale. Per farlo i due detective devono procedere con l’analisi della scena del crimine e di ogni possibile prova collegata, arrivando a rispondere alle domande che compongono i misteri del capitolo. Non saranno solo necessarie le doti da detective dei due ma anche l’aiuto dei pokémon che accompagnano gli umani. Le creature, infatti, sono inserite in maniera ottimale nel mondo di gioco, mostrando una certa cooperazione nella vita di tutti i giorni: Ducklett vanno a fare la spesa, Inteleon si mettono a bagnare le piante e curare i fiori in un negozio o Luxray permettono ai poliziotti di catturare i dissidenti e i cattivi grazie alle loro scosse elettriche. Questi sono solo alcuni degli esempi che Detective Pikachu fornisce e permette di introdurre la capacità del roditore elettrico di sfruttare i compagni che incontreremo nell’avventura per aiutarci nelle indagini e scoprire così la verità. Possiamo salire sulla schiena di Growlithe e annusare i dintorni per seguire una traccia o usare un Darmanitan di Galar per rompere il ghiaccio che circonda una grotta interamente congelata liberando così alcune persone intrappolate.

L’interazione con le creature porta, quindi, a raggiungere alcuni step nella risoluzione del caso e per arrivare a questo obiettivo avremo a disposizione un comodo taccuino in cui vengono segnate tutte le domande che necessitano di risposta e delle teorie su cosa esattamente possa rispondere a quell'interrogativo. Spesso le domande sono molto basilari e si tratterà semplicemente di aver raccolto la prova corretta mentre, verso la fine, diventerà più complesso riuscire ad arrivare a una risposta e proseguire pur rimanendo adatto a qualsiasi tipo di giocatore. Non esistono penalità per gli errori durante le fasi deduttive, semplicemente il gioco segnala l’errore ed elimina la possibilità dall'elenco fino ad arrivare alla risposta corretta portando avanti il caso. Non esistono, però, solo le fasi deduttive ma anche quelle più d’azione con Pikachu che interagisce in numerosi modi con i pokémon che incontra – come abbiamo descritto precedentemente – arrivando persino a proporre alcune sezioni stealth per sfuggire all’ira di determinate creature o evitare di essere catturati dalla polizia. Queste sezioni sono particolarmente semplici, ma, al tempo stesso, macchinose a causa di alcuni controlli non propriamente al massimo e della brutta intelligenza artificiale.

Un gradito intermezzo

Switch è arrivata ormai nel settimo anno della sua vita (ufficialmente a marzo 2024 la console compirà il suo anniversario) e ormai le produzioni stanno raggiungendo un determinato livello a cui non tutti possono aspirare. Detective Pikachu: il ritorno non sarà come The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom a livello qualitativo, ma siamo di fronte a un gioco di tutto rispetto che riesce a mantenere stabile la prestazione per l’intero walkthrough a patto di riuscire a scendere a compromessi con una risoluzione non ottimale e un framerate che, necessariamente, si ritrova a fare scherzi una volta puntata la telecamera su elementi dello sfondo, con animazioni che raggiungono la singola cifra a livello di FPS per permettere la fluidità desiderata come fatto da Capcom per mantenere stabili i 30FPS di Monster Hunter Rise e Sunbreak al lancio sulla console Nintendo.
Dal punto di vista del comparto sonoro non possiamo invece dirci insoddisfatti, con una colonna sonora in grado di sottolineare adeguatamente i momenti importanti della storia capaci di riprendere alcune sonorità dei film gialli e storie di detective.

In definitiva Detective Pikachu: il ritorno è un gioco gradevole con un enorme potenziale che non è stato totalmente sfruttato da Creatures che, purtroppo, ha deciso di puntare più sulla semplicità di una narrazione facile e scontata piuttosto che su colpi di scena più d’impatto e qualcosa di più maturo. Il gioco, però, non per questo è da sottovalutare e - anzi – può fornire ore di divertimento senza alcun dubbio proprio grazie a questa sua semplicità. Dal punto di vista tecnico non siamo davanti a un gioco in grado di rivaleggiare con Tears of the Kingdom, ma è un titolo che mantiene fede al suo credo con un framerate stabile grazie ad alcuni trucchi già esplicitati da altre case produttrici (vedasi Capcom con Monster Hunter) in grado di rendere godibile l’esperienza. Il suo punto di forza è senza dubbio il gameplay adatto a tutte le età che sfrutta alcune delle idee classiche del genere adventure, con investigazioni, e aggiunge l’interazione tra Pikachu e i suoi colleghi pokémon. Sicuramente consigliamo di recuperarlo in un periodo in cui le uscite sono meno impegnative e potrete prendere respiro, perché le ore di divertimento sono assicurate.

Good

Gameplay interessante
Storia adatta a tutti
Tecnicamente non perfetto, ma regge
Musiche di alto livello

Bad

Non osa particolarmente e si mantiene sulla semplicità
Si poteva fare qualcosa di più nell’interazione tra umani e pokémon
Qualche piccola imperfezione grafica
7.2
"PRETTY GOOD"

Sviluppatore: Creatures Inc.
Distributore: Nintendo
Data di uscita: 6 ottobre 2023
Genere: Avventura
PEGI: 7+
Piattaforme: Nintendo Switch

Approfondisci:

Lascia un commento

Tribe Games ® Tutti i diritti riservati.
tagbubblehistorycheckmark-circlecross-circle