Dynasty Warriors: Origins

Dynasty Warriors: Origins è la svolta che la serie aspettava

Pubblicato il 31 Gennaio 2025 alle ore 11:19
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di Paolino Maisto
@PerrinAybara

Ben ritrovati ragazzi in questa nuova recensione. Oggi vi parlerò di Dynasty Warriors Origins, titolo di rottura della serie che porta la saga ed il genere dei Musou in una nuova direzione ed evoluzione. Se questa sarà una buona cosa o un buco nell’acqua lo scopriremo presto. Buona lettura.

Dopo un periodo turbolento segnato dalle delusioni di Dynasty Warriors 9, Koei Tecmo torna alla carica con un nuovo titolo Musou che punta a riscoprire l'essenza della serie. Dynasty Warriors: Origins rappresenta la risposta tanto attesa dai fan. Nei panni di un Guardiano della Pace affetto da amnesia, viaggeremo nel periodo dei Tre Regni per riportare l'ordine in una terra dilaniata dal caos. In questa recensione analizzeremo dunque le principali caratteristiche del gioco. Con una trama rinnovata e una caratterizzazione dei personaggi approfondita, tra cui volti noti come Cao Cao, Liu Bei e Sun Quan, Dynasty Warriors: Origins introduce battaglie epiche 1 contro 1000, arricchite da nuove meccaniche di gioco.

Dynasty Warriors: Origins si discosta dalle versioni precedenti, mettendo il giocatore nei panni di un unico protagonista: un guerriero senza nome appartenente agli elusivi Guardiani della Pace. Affetto da amnesia, dovrà affrontare le turbolenze che minacciano la dinastia Han, combattendo un campo di battaglia alla volta. Durante il viaggio incontreremo molti personaggi noti, come Liu Bei, Cao Cao, Sun Jian, Yuan Shao e Lu Bu, insieme a nuove figure legate al passato del protagonista. La narrazione, più compatta e focalizzata attraverso gli occhi del personaggio principale, offre una nuova prospettiva sulla tumultuosa era dei Tre Regni, dando più spazio agli eventi e ai personaggi storici.

Il gameplay di Dynasty Warriors: Origins unisce il classico sistema Musou a nuove meccaniche, come le aree di battaglia, la parata e l’evasione, il sistema di coraggio e le arti di battaglia. Analizziamo le principali caratteristiche:

  • Attacchi Normali: il metodo principale per infliggere danni ai nemici;
  • Parata e Blocco: premendo il pulsante al momento giusto si può parare un attacco, mentre tenendolo premuto si blocca;
  • Arti di Battaglia: una nuova aggiunta che introduce profondità strategica, con nove tipi di armi disponibili;
  • Attacchi Musou: potenti mosse speciali che si attivano una volta riempita la barra Musou eliminando nemici.

Oltre alla forza bruta, il gioco richiede strategia: guidare gli alleati con tattiche di squadra ben calibrate, sfruttare le cariche di cavalleria e contrastare le Grandi Tattiche nemiche sarà cruciale per il successo in battaglia. Grazie agli “Occhi dell’Uccello Sacro” del protagonista, potremo identificare pericoli e opportunità nascoste, migliorando il controllo del campo di battaglia.

Oltre al combattimento, il gioco introduce elementi di esplorazione che arricchiscono l’esperienza. Potremo interagire con gli ufficiali non giocabili, approfondire le relazioni con i compagni e navigare in mappe ampie per pianificare le prossime mosse. Questi elementi offrono una pausa dai combattimenti frenetici, aumentando il coinvolgimento.
Dal punto di vista visivo, Dynasty Warriors: Origins ha punti di forza e qualche debolezza. Sebbene non eccella per una grafica all’avanguardia, mantiene un’estetica fedele allo spirito della serie. I modelli dei personaggi sono migliorati rispetto ai capitoli precedenti, mentre gli effetti di combattimento, con spettacolari animazioni delle armi, contribuiscono all’epicità delle battaglie.

Il gioco mantiene la promessa di offrire campi di battaglia brulicanti di nemici, restituendo la sensazione di essere un vero guerriero dei Tre Regni impegnato in battaglie su larga scala. Tuttavia, la mancanza di effetti di luce avanzati e impostazioni grafiche moderne potrebbe risultare un limite per alcuni giocatori. Il comparto sonoro riesce a bilanciare momenti di calma e intensità. Durante l’esplorazione, le melodie tranquille si adattano bene al contesto storico, mentre in battaglia tornano le classiche tracce energiche che caratterizzano la serie. Il gioco include anche remix di brani iconici, come il tema di Lu Bu, che aggiungono un tocco nostalgico alle battaglie. Uno dei momenti più memorabili si ha durante le fasi finali della battaglia di Hulao Gate: quando si raggiungono i cancelli, la traccia Against the Destructive Tyranny rimbomba, rendendo l’incontro con Dong Zhuo un’esperienza epica e indimenticabile.

In conclusione, possiamo dire che Dynasty Warriors: Origins riesce a rivitalizzare il franchise Musou grazie a una nuova storia incentrata su un protagonista senza memoria, innovative meccaniche di gioco come Bravery e Squad Tactics e un comparto grafico migliorato. Combinando le battaglie 1 contro 1000 con nuove strategie e prospettive, il titolo offre un’esperienza coinvolgente sia per i fan storici che per i nuovi giocatori. Omega Force e Koei Tecmo hanno sviluppato un gioco che promette di riportare Dynasty Warriors sulla strada giusta, ridefinendo il potenziale della serie per il futuro.

Il codice ci è stato fornito per PS5 dal publisher.

Good

L’evoluzione della formula Musou
Le battaglie sono soddisfacenti e spettacolari
La colonna sonora è fantastica e aumenta ancora di più il brivido delle battaglie
I combattimenti 1 contro 1000 sono più brillanti grazie alla nuova tecnologia
I personaggi sono più ricchi di dettagli

Bad

Un protagonista unico potrebbe non piacere a tutti
Il finale del gioco lascia un po' a desiderare
Mancanza di tipi di armi rispetto alle versioni precedenti
9.2
TRIBE APPROVED

Sviluppatore: Omega Force
Distributore: Koei Tecmo
Data di uscita: 17 gennaio 2025
Genere: Musou
PEGI: 16+
Piattaforme: Xbox Series X|S, PS5, PC

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