recensione

Elden Ring

Nel 2022 non è più accettabile!

Pubblicato il 14 Marzo 2022 alle ore 13:56
5
di Paolino Maisto
@PerrinAybara

Ben ritrovati ragazzi in questa nuova recensione! Parliamo subito dell’elefante nella stanza: Elden Ring; si tratta di un bellissimo gioco, ma purtroppo è afflitto da troppi [e alcune volte gravi N.d.R.] problemi tecnici. Il sottoscritto purtroppo Elden Ring non lo ha finito [mi sono comunque visto e informato sui finali e quello che mi serviva per poter chiudere la recensione N.d.R.] perché dopo 50 e più ore di gioco e arrivato poco prima di affrontare gli ultimi 3 boss sono successe due cose abbastanza gravi. La prima è che, appena avviato il gioco, mi è sparito il salvataggio e mi dava solo “nuova partita”, ma ho pensato che a questo si sarebbe potuto porre rimedio, o al massimo sarei uscito con la recensione molto più tardi e lo avrei iniziato da capo; la seconda è che il gioco su Steam non partiva più, continuava ad essere in un loop dove chiedeva di fare un aggiornamento, chiudeva e riapriva Steam e il titolo non partiva; a nulla sono servite le varie prove di riallocazione file, disinstallare gioco e Steam e reinstallare.
Quindi a oggi sto aspettando una patch che mi permetta di poterlo continuare [o l’arrivo della mia Steamdeck così da poterlo giocare lì N.d.R.]. Il gioco è bellissimo, probabilmente il miglior titolo di Fromsoftware e la summa massima del suo lavoro fino ad oggi. Però, nel 2022 e per quello che è From, è INACCETTABILE che un gioco esca con questi problemi, ma soprattutto che un consumatore non possa usufruire di un prodotto regolarmente acquistato. Detto questo, il testo che leggerete cercherà di raccontarvi la bellezza e i problemi di questo titolo, mentre il voto tiene conto dei problemi riscontrati che hanno inciso pesantemente sul numero finale. Sappiate che se i problemi fossero stati solamente i soliti di From [anche se pure quelli avrebbero stufato nel 2022 N.d.R.] non avrebbero inciso più di tanto e il voto sarebbe stato molto più alto.

Elden Ring è un gioco Souls in tutto e per tutto. Per chi non lo sapesse [se ancora c’è qualcuno che non li conosce e li ami/odi N.d.R.], i giochi Souls di FromSoftware sono giochi di ruolo d'azione con controlli semplici, combattimenti brutalmente impegnativi, una storia dark fantasy e la ormai famosa meccanica di corsa a tentar di raccogliere fisicamente la preziosa esperienza persa ogni volta che si muore, ma che, se si dovesse morire una seconda volta prima di averla raccolta, andrebbe persa per sempre. Elden Ring prende elementi da molti giochi di ruolo sviluppati da FromSoftware, poiché presenta le meccaniche base, il feeling dei movimenti, del combattimento e la sensazione che si aveva nel giocare di Dark Souls, i movimenti veloci e le immagini da incubo di Bloodborne, la meccanica pesante di difesa e l'azione orientata al salto di Sekiro. Come dicevamo all’inizio è la summa massima di tutto ciò che FromSoftware ha sviluppato, sposato ad un mondo aperto incredibilmente vasto e denso di segreti, dungeon e minacce.

Ogni gioco di From riceve amore in Elden Ring, anche quella che a detta di molti è la pecora nera della serie, Dark Souls II. In effetti, Elden Ring sembra la realizzazione di tutto ciò che Dark Souls II aveva promesso sarebbe stato quando è stato rivelato per la prima volta. Presenta una storia grandiosa, un mondo tentacolare e altamente dettagliato, elementi di illuminazione superbi, immagini e panorami spettacolari. Dark Souls II ha avuto fugaci barlumi di quella visione ispiratrice in luoghi come Dragon Aerie e il Santuario di Amana, ma troppo spesso il mondo di gioco sembrava generico e persino privo di senso.

In Elden Ring, ogni zona ha lo stesso stile spettacolare e la stessa meraviglia evocativa del Dragon Aerie di Dark Souls II. Dalle luci, alle ombre alla nebbia che incombe sugli altopiani. Anche i monumenti sbalorditivi e l'architettura come sempre ispirata si aggiungono allo splendore grafico. Nel complesso, Elden Ring è senza dubbio il gioco visivamente più impressionante prodotto da FromSoftware.

La mappa di Elden Ring è un aspetto chiave del gameplay, allo stesso modo del movimento e del combattimento. La topografia del gioco è volutamente frammentata e varia, offrendo infiniti posti da scalare e zone da scoprire e attraversare. Scogliere rocciose, laghi velenosi, terre desolate fossilizzate, coste pittoresche sono solo alcuni dei tanti ambienti che incontrerete e il mondo diventerà più selvaggio e da incubo man mano che avanzerete. Il vostro fidato destriero, Torrent, renderà l'esplorazione ancora più facile. È straordinariamente agile, capace di fare salti importanti, doppi salti e perni a mezz'aria che saranno estremamente utili e delle volte vi salveranno letteralmente la vita. Questo renderà l'esplorazione naturale e molto divertente, dal momento che Torrent vi potrà portare ovunque.

L'ambiente non si limita solo a bei paesaggi. La mappa è piena di sotterranei in stile Bloodborne, catacombe piene di bottino, covi infestati da mostri e forti con manipoli di soldati. Elden Ring è un grande gioco ed è anche denso, pieno di cose da vedere e da fare. Proprio quando il mondo di gioco sembra avervi mostrato tutto ciò che ha da offrire, si rivelano più zone e punti di interesse. FromSoftware ha un talento per il level design, ma è sempre sorprendente vedere questo livello di attenzione anche nei più piccoli dettagli. Raramente ci sarà un momento di tregua prima di imbattersi inevitabilmente in qualcosa di nuovo, che si tratti di un boss da combattere, di una nuova caverna da esplorare o di un tesoro da trovare.

La ciliegina sulla torta sono gli ambienti distruttibili, un fiore all'occhiello relativamente nuovo della serie Souls. Certo, un drago sputafuoco intimidisce, ma guardarlo radere al suolo una foresta mentre sputa fiamme verso di voi è davvero uno spettacolo. Il pensiero di un orso delle dimensioni di un elefante è già abbastanza terrificante, ma guardarne uno sfondare un muro di pietra mentre si avvicina a voi vi causerà uno stato di puro panico, scioccante e nuovo dal punto di vista della serie dei giochi Souls.

Forse l'aspetto più impressionante di Elden Ring è il contenuto opzionale. Tecnicamente, non è necessario seguire nient'altro che i ritmi della trama principale, ma come l'amato The Legend of Zelda: Breath of the Wild di Nintendo, si può esplorare il mondo al proprio ritmo, diventare più forte, accumulare armi e abilità e affrontare sezioni relative alla storia ogni volta che si desidera.

Naturalmente, le sezioni non opzionali sono ugualmente impressionanti, alla pari [se non superiori a volte N.d.R.] di alcune delle migliori zone nei precedenti giochi Souls. Come la mappa del mondo, questi dungeon sono incredibilmente enormi. Sono aree progettate in modo intricato piene di segreti, nonché nemici e boss opzionali.

Il primo grande dungeon, Stormveil Castle, ricorda fortemente il castello di Boletaria di Demon's Souls, ed è grande circa quanto le tre sezioni di quella massiccia zona. Questi dungeon chiave sono anche alcuni dei migliori della serie Souls, con tutte le imboscate, le trappole e le scorciatoie che vi aspettereste dalle zone del passato. Meglio ancora, perché come dicevamo prima, qui c’è il salto come in Sekiro: Shadows Die Twice; questo porta ogni dungeon a una quantità scioccante di verticalità. FromSoftware ha fatto sì che ogni balcone e bastione di pietra su cui è possibile saltare meriti una visita riempiendolo di segreti e tesori.

Elden Ring trae molta ispirazione dai vecchi titoli Souls, ma rielabora le meccaniche classiche per farle sembrare fresche o più intuitive. Ad esempio, le Weapon Art e l'indicatore di mana ritornano da Dark Souls III, il salto e la rottura della postura arrivano da Sekiro, e le armi in dual di Dark Souls II fanno ritorno. I sistemi magici revisionati vi offrono una vasta gamma di incantesimi di attacco, potenziamenti, abilità di supporto ed evocazioni di servitori, praticamente con qualsiasi build si scelga. Anche le build più brutali basate sulla forza possono fare uso di qualche offesa magica.

Elden Ring ha classi iniziali abbastanza non convenzionali rispetto ad altri giochi di ruolo, ma condividono le stesse funzioni delle classi dei precedenti giochi FromSoftware. Il tanky Vagabond, ad esempio, ha un'elevata forza e basse statistiche di magia, simili alla vecchia classe Knight. La classe Samurai è una classe incentrata sulla destrezza con statistiche volte a utilizzare armi veloci, proprio come la classe Wanderer in Dark Souls. Indipendentemente da ciò che sceglierete, alla fine avrete accesso a tutto ciò che vorrete delle altre classi, quindi avrete molta flessibilità per costruire il vostro personaggio. Praticamente la scelta iniziale sarà solo una base per impostare la vostra build e per aver un equipaggiamento iniziale diverso.

I cambiamenti di combattimento più tangibili provengono dal sistema di postura simile a Sekiro. Potrete colpire i nemici con attacchi pesanti e colpi aerei che li lasciano aperti per ricevere una mossa finale abbastanza devastante. La seconda modifica importante è il sistema di counter, che ora esiste indipendentemente dalla vera e propria parata dello scudo. In Elden Ring, potete rispondere dopo un blocco riuscito. Questo nuovo e appariscente attacco successivo infligge ingenti danni alla postura e può facilmente scagliare a terra i nemici. Queste due nuove aggiunte possono essere usate contro i boss nemici, anche se dovrete impegnarvi per attivarli e studiare bene il boss perché non a tutti sarà possibile farli, ma soprattutto ogni boss avrà un modo specifico per esser sconfitto in maniera “””facile”””; ovviamente nulla vi vieterà di sconfiggerli nella maniera che più preferite [e questa è sempre stata una delle bellezze democratiche dei titoli di From N.d.R].

Elden Ring ha una straordinaria varietà di nemici. Certo, molti di questi nemici usano le stesse “ossa” e gli stessi rig dei precedenti giochi Souls, quindi anche l'iconico Asylum Demon, i cavalieri e i granchi giganti di Dark Souls fanno la loro comparsa, però con modelli nuovi e set di mosse modificati per adattarsi all'estetica di Elden Ring. Il gioco ha anche una quantità impressionante di nuovi nemici da combattere, inclusi demoni pipistrello, arpie dalla faccia da uomo, pantere con arti a lama, cani-dinosauro, lucertole che vomitano magma, fuochi fatui esplosivi e guerrieri a cavallo.

https://www.youtube.com/watch?v=2zTSInmBGwQ

La natura open world di Elden Ring significa che non rimarrete bloccati in una dura battaglia come potreste aver fatto nei precedenti giochi FromSoftware. Dark Souls, Bloodborne e Sekiro presentavano tutti ampie aree, ma una progressione abbastanza lineare. A parte alcune deviazioni opzionali, non c'erano molti percorsi diramati e bisognava completare la maggior parte delle zone per finire il gioco. Ciò significava che, se rimanevate bloccati su un boss, eravate davvero bloccati fino a quando non potevate batterlo. Questo non è il caso di Elden Ring, perché potrete andare quasi ovunque. Potrete esplorare le grotte e le rovine che troverete lungo il percorso o visitare diverse zone ogni volta che lo vorrete; ciò si traduce, come nei titoli vecchi, in farming, ma invece di farmare in una zona specifica e ripetere le stesse azioni, qui farmerete esplorando e divertendovi di più [ovviamente anche in Elden Ring ci sono zone di farming classiche di cui alcune che vi permetteranno di fare milioni di rune e poche ore N.d.R.]. Ci sono dungeon e boss chiave che devono essere eliminati, ma non c'è nulla che vi impedisca di cercare equipaggiamento o esperienza migliori altrove e di affrontare quella spina nel fianco in un secondo momento.

Elden Ring ha impostazioni del PC classiche. Potete rimappare la maggior parte delle funzioni della tastiera, mouse o gamepad. Ci sono una manciata di impostazioni grafiche avanzate da modificare per prestazioni migliori, come Qualità delle ombre, Qualità della luce, Effetti, Volumetrici, Riflessi, Shader, Illuminazione globale, Antialias e Qualità delle texture.

Ho recensito Elden Ring su un PC desktop con un processore AMD Ryzen 9 5900X 12-Core Processor 3.70 GHz, GPU Nvidia GeForce 3080Ti e 16GB di RAM. Ho giocato la maggior parte del gioco in 1080p a 60 FPS con qualche sporadico calo a 40 ogni tanto, e un paio di volte grave a 2-3 FPS, senza però capire il perché visto che sono successi mentre cavalcavo nell’open world senza combattere con nessuno o con un numero particolarmente alto di nemici a schermo.

In conclusione, cosa possiamo dirvi che non abbiamo detto in apertura? Purtroppo niente. Elden Ring è un grandissimo gioco e un’occasione mancata da parte di FromSoftware per fare il gioco Souls definitivo. Un’altra cosa positiva però ci teniamo a dirla: From con Elden Ring ha portato una ventata d’aria fresca agli open world. Inutile dire che consigliamo il gioco a tutti quelli che amano i giochi di FromSfotware, la sfida brutale e gli open world che abbiano queste caratteristiche, però state lontani anni luce dalla versione PC.

Good

Un mondo aperto impressionante e ben progettato
Combattimento eccellente
Molti segreti e contenuti opzionali
Un gioco lungo con una grande rigiocabilità
Direzione artistica fantastica
Level e World Design stupendo

Bad

Fastidioso stuttering su PC
L'equilibrio e la sfida a volte sembrano arbitrari
Messaggi tutorial invadenti
La programmazione di FromSoftware
7
"PRETTY GOOD"

Sviluppatore: FromSoftware
Distributore: Bandai Namco Entertainment
Data di uscita: 25 febbraio 2022
Genere: Action GDR
PEGI: 18+
Piattaforme: PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S, PC

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5 comments on “Elden Ring”

  1. Complimenti Paolino per la recensione. Non mi sorprendo dei problemi su PC, sia per le capacità di programmazione di From, sia per le tue infinite capacità di creare bug mai visti ed esistiti.

  2. ahahahahah Grazie Roar innanzitutto per i complimenti e come sai io sarò la causa (ma soprattutto la soluzione) di Skynet! è solo questione di tempo xD

  3. Finalmente una recensione senza paraocchi! Un testo dove si sottolineano i pregi ED ANCHE I DIFETTI, che spesso, a volte, vengono giustificati dai fans con "è un souls, quindi è ok".

    Una recensione obiettiva.

    Bellissima l'idea dei mobili che spaccano parte dell'ambiente! Ma su questo mi sorge una triste domanda: ti colpiscono ancora attraverso le pareti?

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