La Formula 1 è uno sport che nel corso degli ultimi anni sta attraversando spesso periodi in cui la rivoluzione è dietro l’angolo. Pochi anni fa c’è stata la novità dell’effetto suolo, mentre nel 2026 toccherà a una delle più grandi rivoluzioni aerodinamiche di sempre, come dimostrato dai primi regolamenti usciti. Dal punto di vista videoludico, invece, i giochi targati EA Sports e Codemasters cercano sempre di rispettare l’incredibile tecnologia presente dietro alle vetture, anche se spesso non ci riescono appieno. Abbiamo trascorso molte ore con il nuovo titolo simulativo ed è arrivato il momento di parlare dei pregi e dei difetti del nuovo F1 24, con particolare attenzione ad alcuni problemi che hanno funestato il titolo sin dal suo rilascio.
Sin dall’annuncio di F1 24 il focus degli sviluppatori è stato quello di replicare la fisica delle auto di Formula 1, adattandola a tutte le tipologie di giocatori, da quelli che conoscono alla perfezione la fisica reale, ai casual che non conoscono il mondo della guida. Dopo aver lavorato a stretto contatto con Max Verstappen, gli sviluppatori hanno definito il nuovo sistema come “il nuovo modello di guida dinamica che ridefinirà le sensazioni di guida, garantendo prestazioni più realistiche e prevedibili con volanti e controller”.
Dai primi giri in pista, però, è sorto un enorme problema e riguarda questo nuovo sistema di “sospensioni attive”. Nei primi giorni numerosi world record sono stati stabiliti grazie alla mancanza di una vera e propria fisica, con una gestione del volante molto arcade e lontana dalla realtà. L’attenzione alla cura che solitamente Codemasters ha avuto nel corso degli anni è venuta a mancare e possiamo definire F1 24 uno dei giochi che ha avuto il lancio peggiore, almeno dal punto di vista dei problemi sul gameplay. Nel corso delle varie prove effettuate nei primi giorni, infatti, il veicolo tendeva a non tener conto della fisica dei cordoli e salire su di essi a circa 300 km/h permetteva una percorrenza vicino alla perfezione, con la possibilità di fare tempi sul giro totalmente irrealistici. Abbiamo iniziato il nostro percorso nel campionato Formula 2, per testare i veicoli di quella categoria, e dopo un primo approccio quasi traumatico abbiamo trovato il giusto metodo di percorrenza, arrivando a dominare alcuni circuiti in pochissimo tempo.
Nei giorni passati, però, Codemasters ha postato un update che ha migliorato la situazione, anche se – al contempo – ne ha peggiorate tante altre, come negli scorsi anni con F1 21 o 22. Ora come ora le vetture hanno un comportamento che tende a cambiare da pista a pista, con alcune che si avvicinano molto alle prestazioni reali, con sottosterzi pesanti in alcune situazioni (vedasi SPA, ad esempio) e avantreni nervosi che si alternano a una perfezione alla guida vicina a quella della Red Bull di Sebastian Vettel, considerata da tutti una delle vetture più semplici da guidare con la sua incredibile risposta. Ancora oggi, dopo l’update, siamo rimasti molto straniti dal comportamento delle vetture e dal sistema di guida di F1 24, principalmente per questa alternanza molto lontana da quel che è la realtà di tutti i giorni. Alcuni problemi del sistema di guida si possono visualizzare anche durante la gestione delle gomme, con gli pneumatici che tendono ad avere alcune incertezze durante diverse fasi di gara e con Intermedie e Wet che non presentano praticamente alcuna differenza quando, almeno dal nome, è possibile capire come le due non dovrebbero essere intercambiabili.
Tra i fattori positivi, invece, possiamo notare come le gomme tendano a consumarsi meno guidando in maniera pulita e una migliore gestione della parte elettrica della power unit, con l’ERS che viene erogato ad inizio rettilineo e sparisce del tutto una volta raggiunta la massima velocità.
Sono anni che i giochi di Formula Uno si allontanano dall’aspetto simulativo, andando ad avvicinarsi maggiormente a un pubblico più arcade ed eliminando quasi del tutto le novità dal punto di vista della simulazione, nonostante vengano effettuati sempre più tornei eSport e i team stiano investendo sempre di più sul settore. Purtroppo non esistono alternative, le più vicine sono alcune mod di iRacing, e visto l’interesse di gran parte del circus al settore sarebbe necessaria una cura maggiore anche per coloro che hanno interesse nell’aspetto simulativo.
Dal punto di vista delle modalità non c’è da andare molto nel dettaglio, visto che sono anni che ormai queste rimangono uguali. Per l’ennesima volta, infatti, dobbiamo contare l’assenza di Braking Point, la modalità storia che ha fatto il suo debutto nel 2021 e ha continuato la sua seconda “stagione” nel 2023. Oltre alla Carriera da pilota, troveremo anche quella come scuderia in cui coprire la duplice figura di Team Principal e pilota, con la gestione di tutti gli aspetti amministrativi ed economici a farla da padrone. Oltre a queste due è possibile partecipare con un amico a una carriera da pilota in co-op, per rendere il tutto ancora più avvincente o – al contrario – insultarsi in tutto e per tutto nel caso di duelli alla Hamilton/Rosberg. Purtroppo non ci sono grandi novità rispetto al passato perché Codemasters non ha implementato nulla di particolarmente innovativo nelle sue modalità; ovviamente essendo un gioco “simulativo” (le virgolette sono spiegate qualche riga più sopra) è difficile creare qualcosa di diverso, ma al contempo è possibile lavorare per migliorare o modernizzare alcuni aspetti del MyTeam o delle Carriere. Aspettiamo, ovviamente, qualche capitolo di distanza per vedere il lavoro di Codemasters, ma al momento siamo rimasti abbastanza delusi da come si presenta F1 24 da questo punto di vista, soprattutto considerando cosa lo sviluppatore è riuscito a produrre nel corso degli anni.
Dal punto di vista grafico, invece, il gioco è stato lavorato in maniera eccellente ed è incredibile vedere come la sua stabilità venga garantita con, o senza, alcuni mezzi tecnologici come il DLSS o il Ray Tracing. Abbiamo provato la versione PC con una build ormai definibile discreta, anche se non ottima vista l’assenza di un CPU e di una GPU di nuova generazione. Dal punto di vista del framerate il gioco è stato granitico sulla nostra scelta, senza mai calare neanche nei frangenti più pesanti come pioggia o con detriti volanti a causa di uno scontro in pista. Le auto rimangono sempre meravigliose e i piloti iperrealistici, ma sentiamo come se ci fosse una sorta di immobilismo da questo punto di vista, data la mancanza di alcuni piccoli dettagli che caratterizzano la differenza tra le varie auto. Sicuramente pesa il fatto che siano rimaste ancora zavorrate PlayStation 4 e Xbox One, il che impedisce un netto passo avanti nel gameplay e nelle tecnologie da utilizzare.
In definitiva, F1 24 è un gioco da comprare nel caso in cui manchiate da troppo tempo nel panorama dei simulativi targati Codemasters. Le novità dal punto di vista del sistema di guida non sono state ancora ottimizzate e il gioco risulta problematico sotto alcuni punti di vista, nonostante il grande lavoro che sta facendo il team di sviluppo per sistemare ogni problema. Nel caso possediate i vecchi giochi possiamo dirvi di attendere qualche settimana (tempo di tirare fuori ancora qualche patch e sistemare i piccoli problemi nel gameplay) prima di acquistarlo. Per quanto riguarda il resto, invece, F1 24 è il classico gioco annuale che cambia poco rispetto al precedente e, anzi, rischia di togliere funzioni (come il Braking Point) che necessitano di più anni per essere sviluppati a dovere: un vero peccato per gli appassionati del brand che vorrebbero sempre di più, ma si sentono limitati dall’uscita annuale.
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