recensione

Faeria

Versus Evil presenta Faeria, il un nuovo Gioco di Carte Collezionabili!

Pubblicato il 4 Dicembre 2020 alle ore 11:30
0
di Dario Bin
@DrioAkuma

Faeria è il lavoro di Abrakam SA, che tenta nel miscelare l’esperienza del gioco di carte collezionabili assieme a quello dello strategico a turni, con da una serie di modalità che permettono ore in gioco sia su singolo giocatore che online.
In aggiunta, cerca di implementare l’opportunità di sbloccare le carte senza l’utilizzo delle micro transazioni, ben note per giochi di questo genere.
In questa recensione vi daremo un’infarinatura sul titolo, rilasciato in queste settimane, e parleremo di com’è stata l’esperienza su PlayStation 4 con l’aggiunta del cross-play tra console e PC.

Tra strategia e collezione

Come appena accennato, alla base di Faeria c’è un gioco di carte collezionabili con cui realizzare diversi mazzi, sfruttando le caratteristiche di ogni singola carta per sconfiggere i propri avversari.
Al primo avvio verremo catapultati ad una serie di match che fanno da tutorial per spiegare le regole basilari dello svolgimento di uno scontro e le azioni che si possono compiere nel turno.
Il “campo di battaglia” è un esagono tassellato, dove ai vertici estremi si trovano i due contendenti, mentre negli altri quattro ai lati vi saranno i globi che rilasciano la Faeria (che in termini base è il “mana” da raccogliere ed utilizzare per le diverse carte).
È importante apprendere come sfruttare il campo di battaglia: durante il proprio turno bisogna inizialmente creare i primi tasselli dove poter evocare le creature, che possono essere due di terreno neutrale oppure uno singolo appartenente ad uno dei quattro specifici colori (verde, rosso, giallo e blu).
I tasselli neutrali di propria appartenenza possono sempre venire tramutati nella versione colorata in altri turni, pagandola come mossa di piazzamento.
Questi partono sempre dal giocatore proprietario e si espandono pian piano nei turni successivi, potendoli evocare solo adiacenti ad altri evocati precedentemente, ma non possono essere chiamati sulle caselle già occupate dall’avversario.
Un’alternativa è usufruire di una creatura in gioco che occupa uno dei tasselli avversari: se intorno vi è una zona libera e l’avversario non ha ancora evocato i propri territori, si può sfruttare l’occasione per prenderne il possesso con i propri.
Un’altra opzione oltre all’evocazione dei tasselli territoriali è quella di scegliere se pescare una seconda carta in aggiunta a quella basilare quando inizia il proprio turno oppure accumulare un punto Feria extra; fatta una di queste tre scelte, le altre non saranno più disponibili fino al turno successivo.
Comprendere come distribuirsi sulla mappa ha un ruolo fondamentale, ancor di più capire quando usufruire delle caselle neutrali o quelle colorate; queste ultime sono essenziali perché, oltre al costo “mana”, diverse carte richiederanno un minimo di territori dello specifico colore o anche più colori in campo per poter essere utilizzate.
Le carte creatura hanno punti attacco a sinistra e punti vita a destra, con la presenza di eventuali abilità speciali dai relativi effetti; per esempio, una creatura con “jump” può muoversi di due caselle, invece di una standard, saltando eventuali ostacoli davanti a sé, come una creatura avversaria.
E’ importante ricordare che le evocazioni sul campo di carte richiedenti uno o più colori possono essere effettuate solo nelle caselle di quel/i colore/i, e, se per una qualunque ragioni tali tasselli sono occupati, non è possibile eseguirla. Invece altre carte, come le magie a effetto istantaneo che non includono il richiamo diretto sul campo, possono essere utilizzare tranquillamente.
Le creature sono libere di attaccare i nemici adiacenti potendo scegliere liberamente il bersaglio, a meno che non ci siano delle situazioni che vincolano a colpirne uno specifico.
Nel loro complesso gli scontri sono interessanti data la verità delle carte e le vaste combinazioni che si possono fare, solo che vi sono alcune carte effettivamente fin troppo potenti, tanto da stravolgere la partita.

Un mazzo di base è composto da un massimo di trenta carte, salendo di livello con il profilo giocatore si sbloccheranno dei mazzi già assemblati; in caso nel set manchino delle carte, si potrà comunque aggiungerne temporaneamente di proprie a scelta personale.
È sempre possibile creare i propri mazzi, potendo sperimentare potenziali combinazioni mono o multi colore.
Per sbloccare le carte vi sono molti metodi: alcune vengono ottenute direttamente giocando modalità come quella Avventura, mentre altre le si estraggono dagli scrigni in proprio possesso.
Questi ultimi si guadagnano salendo di livello, completando le missioni giornaliere o affrontando la modalità Pandora (che vedremo in un secondo momento); all’interno di ogni scrigno vi sono quattro carte e in base all’aura intorno ad esse viene indicato il livello di rarità.
Oltre agli scrigni normali, vi sono gli scrigni epici che si comprano tramite l’unica valuta presente nel gioco, i cristalli.
Il loro metodo di farming è simile a quello degli scrigni, affrontare missioni giornaliere o ricompensa di log in, sono tra i vari modi per guadagnarli; oltre agli scrigni epici, i cristalli permettono di comprare diversi contenuti estetici per personalizzare aspetti come il proprio profilo giocatore o il retro delle carte.

Tra le varie modalità di gioco presenti in Faeria, poco fa abbiamo citato quella di Pandora. Questa è un metodo efficiente di poter sbloccare sia scrigni che cristalli; per accedere alla partita bisogna “iscriversi” pagando due scrigni normali o un numero di cristalli, successivamente si sceglie se affrontare una serie di scontri contro l’IA o altri giocatori reali online.
La modalità Pandora è un’interessante sfida draft in cui si utilizza un mazzo improvvisato da una serie di estrazioni, si sceglie una carta tra le cinque messe a disposizione per ogni singola estrazione, fino a raggiungere la soglia delle trenta massime.
Lo scopo è cercare di raggiungere sei vittorie per ottenere la massima ricompensa, basata sulla tipologia di iscrizione fatta, e si può scegliere volontariamente di fermarsi prima oppure essa si conclude prima in caso di tre sconfitte.
Faeria presenta un buon numero di modalità di gioco, oltre a questa appena esposta, che cercano di smorzare e variegare il gameplay scegliendo tra Avventura, Co-op, battaglia contro l’IA o altri giocatori e Puzzle.
Le sfide puzzle sono molto interessanti, perché i suoi enigmi richiedono attenzione nel guardare ogni singolo dettaglio a disposizione: carte in mano, mappa, risorse; ciò non solo dimostra come basti poco per cambiare le sorti di uno scontro, ma aiuta anche a conoscere le diverse carte e meccaniche presenti in Faeria.
Per quanto riguarda le sfide multigiocatore, il matchmaking non sempre è perfettamente equilibrato, a volte si ha a che fare con contendenti dello stesso livello, mentre in altri si è stati massacrati da giocatori o IA meglio assortite di noi come mazzi e carte.

Parlando di livello giocatore, abbiamo un aspetto che ci ha fatto storcere il naso.
Tra le opzioni di acquisto presenti in Faeria coi soldi reali vi sono le espansioni delle carte e puzzle, avatar o altre estetiche se non si vuole farmare cristalli, fin qui tutto ok, e poi c’è il pacchetto Premium Edition.
All’interno di questo pacchetto risiede un contenuto non propriamente ben visto, finché si parla di cose esclusive come retro delle carte, qualche scrigno epico e cristalli troviamo la cosa accettabile; alla fine pagare un extra per supportare gli sviluppatori e avere dei contenuti esclusivi va bene. Va meno bene, invece, quando si trova nel mezzo dei contenuti di questo pacchetto un boost per avere il doppio dell’esperienza, così da sbloccare elementi più velocemente degli altri.
Avessimo parlato di un gioco disponibile attualmente come Free-to-Play non ci sarebbero stati molti problemi; ma parlando invece di un gioco di cui si acquista Faeria base più le relative espansioni, trovare nascosto in un pacchetto Premium qualcosa che accelera il processo di crescita e sblocco dei contenuti lascia un poco interdetti.
Questo perché viene dato in maniera eccessiva (per quanto opzionale possa essere) un vantaggio rispetto a chi invece preferisce non spendere soldi reali, sbloccando i diversi contenuti in maniera graduale e lenta, risentendo di questo svantaggio nell’online contro altri avversari che sono in battaglie casuali o classificate.

Adesso andiamo trattare la versione da noi provata, com’è stata l’esperienza su PlayStation 4?
Inizialmente sofferta, nei primi giorni era inaccessibile tanto da non poter accedere al menù base anche solo per riscattare le ricompense giornaliere.
Per fortuna il team ha cercato di rimediare il prima possibile, rendendo il gioco più stabile nel proseguire dei giorni, e attualmente il gioco è funzionale e solo sporadicamente le partite (anche quelle contro l’IA) laggano o crollano.
Per quanto riguarda la mappatura dei comandi, di per sé rispondono bene in quelli dorsali, più problematico è lo spostamento del “cursore” con l’analogico perché a volte non risponde nella direzione dovuta; un fattore che può infastidire nelle partite online, perché avendo un timing per svolgere le azioni nel turno, ciò comporta una perdita di tempo prezioso.
Sul lato grafico e sonoro abbiamo un gradevole lavoro, le carte e l’ambientazione che si è creata del mondo di Faeria mostrano l’impegno da parte del team di creare un mondo proprio, variopinto, con tante sfaccettature; a livello di sonoro, le musiche sanno fare da accompagnamento durante le sessioni di gioco e l’esplorazione dei menù.

Conclusioni

Cosa possiamo dunque dire di questo titolo?
Faeria è di per sé un gradevole gioco di carte al quale si può dedicare volentieri la propria attenzione.
Per quanto possano infastidire alcuni aspetti citati precedentemente, è apprezzato il fatto che il portafogli venga chiamato in causa solo per l’acquisto delle espansioni e non nei loot box.
Nonostante la difficile partenza su PlayStation 4, può essere un titolo per gli amanti del genere e per poter così crescere una buona community, grazie anche alla modalità la co-op ed il cross-play con i giocatori PC.
Per il lavoro che c’è dietro, una possibilità gli va di rispetto concessa.

Good

Un interessante mix di generi
Una vasta combinazione di set mazzi da realizzare
Varie modalità di gioco sia offline che online

Bad

Mappatura comandi controller imperfetta
Alcune carte eccessivamente potenti
Matchmaking a volte imperfetto
Il boost doppia esperienza nel pacchetto Premium a pagamento
8.1
PEM-PEM

Sviluppatore: Abrakam Entertainment S.A.
Distributore: Versus Evil
Data di uscita: 3 novembre 2020
Genere: Gioco di Carte, Strategico a Turni
PEGI: 7
Piattaforme: PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch, PC, Linux, macOS, Classic Mac OS, Android

Approfondisci:

Lascia un commento

Tribe Games ® Tutti i diritti riservati.
tagbubblehistorycheckmark-circlecross-circle